Trenta centimetri per la signora………!
(Cap. 1)
Anna Maria é una splendida quarantenne che ha sposato il dottor Cortesi, famoso cardiologo della Clinica Fatebenefratelli, dalla cui unione sono nati due figli, maschio e femmina, che ora studiano in uno dei più riservati collegi Londinesi.
Ogni mese trascorrono un paio di giorni con i genitori e quasi sempre raggiungono la villa paterna con qualche coetaneo che studia insieme a loro.
La villa di famiglia dei coniugi Cortesi é una dimora settecentesca che é stata di recente rimodernata con la migliore tecnologia di arredamenti esistente sul mercato ed é stata curata dall’Ingegnere Di Leo amico di famiglia ed ex fidanzato di Anna Maria.
I lavori sono ancora da completare e lavorano in villa una squadra di operai specializzati per il montaggio delle vasche idromassaggio e per l’impianto di irrigazione sulla terrazza.
Tra gli operai ci sono due Egiziani, Kamel e Astor, che da quando sono in villa non hanno tolto gli occhi dal corpo florido e sensuale della signora Anna Maria che, pur accorgendosene, non fa niente per evitare che i due uomini la seguano con lo sguardo ogni volta che passa davanti a loro.
Sopratutto quando la servitù é in cucina o in lavanderia, la signora si aggira volentieri nei pressi del lavoro dei due operai, sculettando ed esibendosi in pericolose contursioni che scuotono profondamente i…….coglioni pieni di desiderio represso dei due extra comunitari.
Un pomeriggio assolato, dopo un bagno in piscina insieme al marito, ha indossato un corto e leggero accappatoio che invece di nascondere esalta il suo corpo sinuoso e seducente e si avvia verso le stanze da letto quando sulle scale sente i due operai che parlano tra loro:
‘Hai visto quanto é bona con quel tanga che gli scende nelle chiappe.?’
‘E’ una fica disumana ‘ risponde Astor ‘ non so se é più arrapante nuda o vestita come l’altra sera con quella gonna a vita bassa, stretta e corta, che lasciava la pancia e la schiena scoperte……….era uno spettacolo della natura.!’
‘Ha un movimento di culo che me lo fa diventare duro appena la vedo……! ‘ dice Kamel che dei due é sicuramente il più arrapato.
‘Tu pensi che ha mai tradito il marito?’
‘Non so se lo ha mai tradito, ma sarei curioso di vedere la sua reazione davanti a questa mazza – e la fa uscire da sotto il camice di lavoro scappellandola e stringendo la capocchia violacea ‘ gliela farei scendere in gola e l’alzerei da terra con la forza del solo cazzo in bocca!’
‘Non sognare troppo amico mio ‘ dice Astor ‘ accontentati delle seghe che ci fa tirare quando viene in terrazza e prende il sole.’
Non è la prima volta che Anna Maria ascolta i discorsi dei due operai ed ogni volta che si posiziona per sentirli sente in mezzo alle cosce un lago di desiderio che immancabilmente cerca di attenuare sditalinandosi con tre dita nella fica, ma questa volta è più arrapata perché Kamel quando ha fatto il gesto di far uscire il cazzo da sotto il camice per un attimo ha intravisto una mazza poderosa ed oscena che le ha fatto immediatamente salire il sangue alla testa.
Quella cappella violacea e grossa che l’Egiziano spremeva con due dita le ha fatto venire una acquolina in bocca che ora cerca di calmare ingoiando saliva e desiderio, si sporge ancora un poco dal suo posto di osservazione ed ora lo vede più chiaramente e si accuccia a terra per non fare un minimo rumore.
Ma il piccolo movimento non è sfuggito all’occhio attento ed esperto di Kamel che avendo visto qualcosa muoversi ha avuto paura che il padrone avesse visto il suo gesto osceno o addirittura avesse udito il suo ragionamento con l’amico.
Quando si è reso conto che ‘l’ombra’ é una donna ed ora si è accucciata per non farsi vedere ha capito che può essere solo la signora Anna Maria e se sta li ha sentito tutto e forse ha visto tutto.
Senza dare alcun segnale all’amico che lo ascolta, si gira in modo da dare parzialmente le spalle alla donna, ma offrendo una visuale laterale più che ampia e dice:
‘Scommetto quello che vuoi che se la signora vede in completa tensione la mia mazza, si butta a bocca aperta sulla cappella e mi fa un bocchino di quelli che non si scordano per una vita, avrà una fame arretrata di essere sbattuta come una puttana perché il marito, o qualche suo ganzo, certamente non hanno l’ardire di metterla con le spalle al muro e di farle sentire trenta centimetri di cazzo nel buco del culo.
E’ una donna che non deve essere compiaciuta, lo è sempre dalla vita di ogni giorno, ma per godere davvero deve essere strapazzata, sculacciata, schiaffeggiata e sputata in bocca mentre gli trapani il culo con un paio di dita dentro.
Se un giorno verrà davanti a me è questo che le farò, non certamente i baci da innamorati”!’
‘Dici questo perché ti vuoi arrapare solo con le parole, tanto sai che è una cosa che non potrà mai succedere”- risponde l’amico che si sta accarezzando anche lui il cazzo da sopra il camice ‘ figurati lei che fa la troia con uno come te?”
Kamel sorride sotto i baffi e sfodera spudoratamente la mazza gonfia e dura da sotto il camice ed in comincia a segarsela:
‘Ora mi sono arrapato e mi devo sfogare fammela immaginare inginocchiata davanti che si prende questa sberla di cazzo in gola ed io la tengo per i capelli e gliel’affondo tutta in corpo.
Me lo deve chiedere lei di fotterla in gola e me lo deve chiedere mentre si spoglia come una troia altrimenti mi finisco a seghe…………’ dice l’Egiziano che si sta masturbando facendo in modo che la perversa possa vedere e sentire tutto.
Anna Maria alla vista di quello spettacolo osceno ed irriverente si sente attorcigliare le viscere, ma sopratutto si sente avvampare e rimescolare, si afferra i capezzoli che si sono induriti e gonfiati e se li strattona con una mano mentre l’altra é affondata tutta nella fica e fa un su e giù sempre più veloce.
Vorrebbe gridare, vorrebbe far sentire tutto il suo arrapamento di cagna in calore, si sente come una maiala infoiata, ma si deve contenere e fa uno sforzo pazzesco fino a quando con una ultima possente sgrillettata riesce a godere contorcendosi sul pavimento non sapendo di offrire all’ignoto osservatore uno spettacolo degno di una scena da film porno.
‘Dai Kamel rimettiamoci al lavoro ‘ fa sornione Astor ‘ che se non lo finiamo per il fine settimana l’Ingegnere ci farà fare le seghe per tutta la vita.’
Anna Maria intanto é sotto la doccia ( che ha azionato sul ‘freddo’ ) per cercare di calmarsi delle forti sensazioni provate, ma anche per ragionare a mente fredda su quello che é successo e su quello che potrà succedere perché di una cosa é sicura : quel bastone che ha in mezzo alle cosce l’Egiziano lei lo vuole a tutti i costi, ma veramente a tutti i costi.!
La sera in casa Cortesi c’é un’atmosfera festosa ed allegra perché c’é da festeggiare l’ultima sera che sono in casa i due figlioli venuti dal ‘college’ inglese e domani ripartiranno, già questo pensiero eccitata enormemente Anna Maria perché avrà la casa a disposizione per progettare l’incontro con Kamel; al solo pensiero deve stringere le cosce perché si sente la fica bagnata, ma riesce a camuffare bene il suo stato emotivo anche perché ha ormai in testa un piano ben preciso che ha sviluppato man mano che la serata si svolgeva.
Il piano della signora Cortesi si basa sul fatto che domani oltre che ai figli anche il marito sarà assente per l’intera giornata in quando partirà con l’ingegnere De Leo, direttore dei lavori e diretto responsabile dei due operai Egiziani, per un convegno a Milano e la partenza é stata fissata dalla villa in modo che i due operai potranno rendersi conto che via i figli, via il marito, la signora é sola e facilmente……..abbordabile!
A rendere tutto questo possibile ci penserà lei a farsi vedere in particolari atteggiamenti con i quali i due operai non potranno non fare delle avances ed allora………..!
Il giorno dopo verso la tarda mattinata, dopo aver salutato nel cortile della villa sia il marito che i figli in partenza, é salita in camera e si é cambiata : ha indossato uno stretto vestito di maglina leggero e corto col glicine che le da un’aria particolarmente intrigante, ai piedi scarpe in tinta con tacco da 15 centimetri e sapiente trucco sulle labbra carnose ed intorno agli occhi di gatta.
Si avvia verso la stanza dove lavorano i due operai ed appena la notano sgranano gli occhi dalla sorpresa, ma la donna le anticipa e chiama la cameriera facendola venire nella stanza e dandole alcune istruzioni sulla sistemazione dei mobili appena i due operai avranno finito:
‘Mi raccomando ‘ dice Anna Maria alla cameriera – sistema tutto per bene perché al rientro del dottore domani ( e calca la voce sul ‘domani’) avremo degli ospiti e non voglio fare brutte figure, appena Astor e Kamel avranno finito saranno così gentili di darti una mano per lo spostamento’
Poi rivolta ai due che stanno ancora con gli occhi fissi sul suo corpo statuario dice:
‘Quando pensate di poter finire? ‘ e frattanto con la scusa di aprire dei cassetti di fondo si china a culo ritto facendo in modo che il vestito salga su in modo irriverente.
‘Ci dia ancora un paio d’ore ed avremo completato tutto ‘ risponde prontamente Kamel ‘ stia tranquilla che aiuteremo volentieri la sua governante a sistemare la stanza secondo i suoi desideri’
‘Benissimo ‘ risponde Anna Maria ‘ allora Sara (la governante) ritorna su nelle camere e completa quello che stavi facendo, io sto in taverna se hai bisogno di chiami….!
Scende le ripide scale ed ancheggia in modo provocante soffermandosi più di una volta mentre prende il telefono dalla tasca dello chemise , poi facendo finta di telefonare si ferma a metà delle scale in modo che i due operai la possano vedere e sopratutto sentire, si appoggia allo scorrimano ed appoggia una gamba su un gradino (ed il vestito si solleva mostrando una generosa porzione di coscia), si abbassa per sistemare un vaso (ed il culo a mandolino é tutto offerto agli sguardi dei due operai), si gira all’improvviso (ed il petto rigoglioso sobbalza sotto il leggero vestito tendendolo all’inverosimile), mette una mano tra i capelli (e mostra il collo nudo ed invitante che accarezza dolcemente); si trattiene più del dovuto dove si é fermata e quello che dice al telefono é facilmente udibile anche da sopra:
‘No……….sono sola per tutta la giornata…… sto andando in taverna e leggerò qualcosa sdraiata sulla mia poltrona preferita……… si forse nel pomeriggio farò un tuffo in piscina……….no…….no sto bene da sola……ti richiamo più tardi………..ho in mente un programma!!!!………….che se lo capiscono bene……………….altrimenti continueranno nel lavoro…………..manuale ( e ride…ride)………sono occasioni che se non si prendono al volo…………..non capiteranno più………….e più di quello che hanno visto???………….ma certo………..é lampante……………c’é Sara di sopra, ma non scenderà giù e poi ha un lavoro da fare…………con uno o con due…………dipenderà da loro…………ora vado giù e completerò la………..visuale………a buon intenditor………..’ e chiude il telefono.
I due Egiziani si guardano stralunati, hanno capito il senso della telefonata e sono ingrifati al massimo, aspettano che la signora vada in taverna e poi Kamel dice all’amico:
‘Io vado giù a vedere cosa fa………’
‘Stai attento amico mio ‘ risponde preoccupato l’altro ‘ queste gran signore te la fanno vedere, te la fanno annusare, ti fanno attizzare e poi ti dicono: ‘ma come ti permetti?”
Kamel invece sa che la signora ha visto tutta la sua sega, ha rimirato per bene il suo cazzo e si é sditalinata piegata in due sotto le scale, ora con questa pantomima della telefonata non vuole altro che farlo scendere giù, deve trovare una buona scusa per vedere le cose come si mettono.
Prende il cellulare dalla sua borsa, lo mette nella tasca del camice e scende le scale, vede la porta della taverna semichiusa e si ferma sull’ultimo scalino alzandosi sulla punta dei piedi per vedere dentro : quello che vede é la conferma di quello che aveva pensato, la donna é seduta sulla poltrona di fronte, ha vicino un bicchiere di champagne che sorseggia lentamente, la sigaretta accesa posata nel posacenere ed un cesto di frutta sul tavolino basso, ma quello che lo colpisce sono le cosce accavallate spudoratamente che hanno fatto risalire il vestito fino all’altezza della fica che si intravede in fondo alla giuntura delle cosce ricoperta da un piccolo perizoma.
Le cosce tornite e levigate sono in bella mostra e la mano della perversa che le accarezza sono quasi un invito a strizzarle, maniarle, toccarle e scoprirle ancora di più; ha sentito dal rumore dei passi sulle scale che l’uomo sta scendendo e con voce calma e pastosa dice:
‘Vieni Kamel, avevi bisogno……..?’
L’Egiziano non affatto sorpreso che lo ha chiamato per nome senza neanche averlo visto, entra piano nella taverna e prendendo il cellulare dalla tasca lo mostra alla donna e le dice:
‘Mi scusi se la importuno, ma ho visto che sa usare bene il cellulare ed avendolo comprato da poco tempo vorrei chiederle se mi può far vedere come si mandano i messaggi, purtroppo quando avremo finito il lavoro andremo direttamente nel nostro Paese e non avrò l’opportunità di andare dal rivenditore per farmelo spiegare.’
(Una bella scusa – pensa Kamel – non c’é che dire.)
(Bravo, hai trovato una scusa valida ‘ pensa Anna Maria ‘ hai coraggio)
La donna resta seduta e tende la mano all’operaio per farsi dare il cellulare poi dice:
‘Vieni siedi qui che ti faccio vedere ‘ e gli indica il divano vicino alla sua poltrona e nel frattempo ha girato le cosce sempre oscenamente scoperte verso di lui ‘ prima devi fare questo tasto (e si curva per far vedere il tasto ed anche le zizze dure e sode che si notano nella scollatura) poi azioni il cursore e scrivi il messaggio una parola alla volta; alla fine fai ‘opzioni’ e ti chiede il numero della persona alla quale lo vuoi inviare e dopo che lo hai messo fai ‘invia’ ed è tutto fatto.’
Kamel é ricurvo sulla donna ed ha seguito la spiegazione, ma il suo sguardo é rimasto fisso su quelle sensazionali cosce che continua ad ammirare, la donna allora dice:
‘Prova tu ora, vediamo se ci riesci, ma se continui a guardarmi le cosce non riuscirai a fare niente.’
Per niente intimidito dalla risposta, l’uomo dice:
‘In genere non faccio mai nulla di mia iniziativa, ora che mi ha spiegato come fare provo ad inviare un messaggio.’ ‘ e si accinge a scrivere con una sveltezza fuori dal comune.
Anna Maria si alza dalla poltrona e con le mani blocca il vestito all’altezza dove si trovava quando stava seduta, si posiziona vicino all’operaio che ora ha vicino al suo viso il corpo della donna e gli dice:
‘Vedo che ci riesci benissimo, allora oltre ad inviare gli sms cosa sai fare?’
‘Le ho detto che non prendo mai iniziative, mi dia il via……………e riceverà il messaggio come non lo ha mai ricevuto.’
‘Sei sempre così presuntuoso? ‘ risponde la donna ‘ credi che ti é tutto permesso?’
‘Assolutamente, ma quando credo di poter dare qualcosa di più e la persona che lo riceve non aspetta altro……………. resto in attesa…….del via!’
‘E se questo……..via…….non arriva, cosa fai? lavori sempre di fantasia?’ ‘ dice piccata la donna che si sente la fica in fiamme.
Kamel guarda fisso negli occhi la signora, quello che vede é la conferma che é una troia in calore ed ha la fregna pronta ad essere sfondata, ma non si deciderà facilmente a sottomettersi, allora le dice:
‘Mi dia il suo numero che le mando il messaggio che ho scritto. Così verificherà se quello che ho scritto é…………..giusto oppure sbagliato.’
Anna Maria si avvicina ancora di più all’Egiziano che questa volta si trova a non più di un paio di centimetri, gli da il numero del cellulare e tirando una profonda boccata dalla sigaretta gli dice:
‘Hai tutto davanti a te: frutta……. fresca, champagne, sigarette,……….. momento propizio e tu ti rifugi in un freddo sms?????? Devi essere matto!’ e si avvia sulle scale.
(continua)
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica
Pisellina… fantastico! Un buon mix di Femdom e umiliazione
Storia molto intrigante. Per favore, continua! :)
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…