Le belle scarpe
col tacco a spillo
numero quarantadue
dimenticate accanto al letto,
una scopata affiatata e senza affetto,
il natrino di seta e l’uscio mezzo aperto,
l’anello dorato al dito ed il labbro ricoperto
di rossetto.
La lingua sua leccava morbido
un confetto.
Era focosa, libera, avvenente,
te l’ho detto;
come una colomba di passione
accovacciata sotto il tetto.
Non ne potresti trovare certo cento
come lei,
tanto buona da scopare,
puoi dirlo forte, non mi offendo.
Vicino alla bandiera americana mezza ammainata,
la chioma e la cara peluria spettinata,
quasi tutta camuffata
mi guardava.
Le belle scarpe col tacco a spillo
erano rimaste lì in un angolo’
Ho sempre davanti agli occhi
quel triangolo.



La storia è interessante, la continui?
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