sarò uccello ,
signore dei cieli,
per scoprire il tuo corpo
dall’alto
e scendere sopra di te,
leggera,
a sfiorarti con piume di luce,
dalla morbida bocca
al forte giovane
ventre.
Nella prossima vita
sarò vento,
eterno pellegrino
di deserti e pianure;
potrò così dolcemente
lambire
ogni parte nascosta
del tuo corpo,
e amorosa godere
dei tuoi sensi eccitati.
Nella prossima vita
sarò mare
dagli anfratti umidi,
colmi
di sapienti misteri,
per tenerti con me,
avvinto da liquide braccia,
e scivolarti sul corpo,
con onde di labbra salate.
Nella prossima vita
avrò il potere del fuoco:
con mille lingue
di fiamma
solcherò la tua pelle;
il tuo corpo arderà,
lentamente,
per fondersi con il mio,
sopra un soffice,
rosso,
letto di cenere.
Stupendo
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…