Finestre dai vetri sporchi che danno su un mondo grigio e vuoto.
chiuso qui dentro da chissa’ quanto tempo e chissa’ per quanto tempo ancora.
Indosso la mia maschera sorridente anche se ormai il laccio e’ rotto e devo tenerla su con una mano.
Il tempo scorre all’indietro nella mia prigione e io guardo all’esterno le anime che passano, e che ignorano la mia presenza.
Le sole che potrebbero salvarmi camminano verso me. Ma non fanno altro che allontanarsi.
Unico sollievo l’abbandonarsi ai ricordi che come fuoco riscaldano il mio cuore e consumano i miei arti.
Se il racconto vi è piaciuto e volete scambiare due chiacchiere venite a trovarci qui, https://inostrigiochidicoppia.wordpress.com/
Ci sono altre storie se siete interessati
Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo