Voglio nutrirti
dei fiori di carne
che si aprono,
come rossi garofani
notturni,
sulle mie labbra.
Voglio nutrirti
del latte di mandorla
cedro e cannella
che scorre
per i sottili cammini
del sangue
nei miei capezzoli
scuri.
Voglio nutrirti
del tiepido miele
d’arancia selvatica
che scivola
lungo le cosce
quando il tuo sesso,
delizia e fuoco
del mio ventre
affamato,
esplode
in un lampo violento
e incosciente
di luce purpurea.
Ardono i roghi
della nostra carne
nel buio
vellutato
di questa calda,
lunghissima
notte.
Stupendo
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…