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Racconti erotici sull'Incesto

Amarsi un pò

By 19 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Amarsi un pò

Mamma ad un certo punto della sua vita si trovò sola, suo marito, mio padre era andato fuori per lavoro, ed aveva conosciuto una donna in Argentina, l’aveva messa incinta e dopo qualche anno l’aveva sposata; scrisse una lunga lettera a mamma nella quale diceva che era felice di vivere in quel posto con una donna che le aveva dato due gemelli e che non se la sentiva di lasciarla dopo 2 anni di convivenza, l’aveva sposata ed amen.
La lettera di mio padre si concludeva : Marta che tu possa essere felice, lui non aveva mai voluto accettare che io fossi suo figlio, neanche una parola per me, STRONZO !.
Marta a 36 anni si trovò in una non invidiabile posizione, sola senza marito e con un figlio 16enne da crescere e senza lavoro; per fortuna che mio nonno aveva una fabbrichetta e mamma dopo pochi mesi riprese a lavorare con il padre, per mia comodità continuerò a chiamare a mia madre Marta, un nome che a lei piaceva tanto e che in molti la conoscevano solo con il suo nome.
Finita la scuola anch’io andavo a lavorare nella fabbrica di mio nonno e lavorare al tornio mi piaceva tanto, la paga non era niente male ricevevo 150 euro a settimana e potevo togliermi qualche sfizio personale tipo o anche un regalino a Marta: uno scialle che a mamma con la paga della prima settimanale piaceva tanto; adesso vi racconto.
Marta, era quello che si può dire in gergo una bella gnocca, alta 168 cm, capelli nero corvino, occhi azzurri, 3a di seno a pera, ( lo sapevo avendola vista qualche volta per casa), ventre piatto, gambe ben tornite ed un sedere alto e sodo, che faceva scuotere la testa a quanti le stavano dietro sia in fabbrica che in mezzo alla strada.
Marta. &egrave a casa, sabato sera &egrave da poco tornata dal parrucchiere, si &egrave fatta stirare i capelli che aveva un poco mossi, va in camera e sua si trucca; il motivo ?, un’ impiegato di una fabbrica vicina l’aveva invitata a cena per quel sabato e mamma si sta mettendo in tiro; mi aveva confidato che Alessio, le stava facendo una corte abbastanza insistente; e a lei non dispiaceva il tipo.
Il regalo lo ripongo nella mia cameretta preferisco non dirle nulla per non disturbarla da quella che si preludeva una bella serata per mamma dopo tanto tempo passato in casa ad accudirmi e a pensare dove aveva sbagliato con suo marito, no ! mamma non meritava che io le rovinassi la serata dicendole con rammarico che Alessio non mi piaceva, solo ed intimamente perché sapevo che l’avrebbe allontanata da me.
La spiavo mentre si prepara per la serata : non mette il reggiseno e le sue tette vengono imprigionate da una camicetta bianca aderentissima, i capezzoli sembrano bucare la stoffa, poi indossa un tanga rosso, che a me piace tanto, davanti &egrave forato ed i peli le si infilano dentro quei buchi con forza arruffandosi, indossa il tubino nero e delle scarpe con un tacco vertiginoso, si lascia cadere alcune gocce di Paco Rabanne che io le avevo regalato tempo addietro, mi viene vicino e mi sussurra con voce roca nell’orecchio: con questo profumo mi sembrerà che tu sia al mio fianco.
L’abbraccio con forza,e le sussurro: peccato che non possa godere della tua presenza quando penserai a me !
Marta, si volge verso di me e cercando di baciarmi sulla guancia si alza sulle punte, le afferro la testa e la bacio con forza sulla bocca; mi sorprendo per il gesto che ho fatto, Marta mi guarda sorpresa ma non mi dice nulla solo uno sguardo interlocutorio, poi staccandosi mi propone: – Vuoi venire anche tu con noi ?
La proposta mi alletta, uscire con mia madre vestita così in spolvero mi avrebbe reso felice, ma se fosse stata sola con me; declino l’invito e le auguro di passare una bella serata..
Marta, &egrave uscita di casa alle 20,30 , appena il suo accompagnatore ha citofonato di essere sotto casa; accompagno mia madre all’uscio di casa e le raccomando : non fare tardi e non combinare guai !, sembro un genitore che fa gli ultimi avvertimenti alla figlia che esce con il fidanzato, Marta si volta e mi dice : Mark non stare in pensiero.
Mi metto sul divano accendo la tele e guardo distrattamente i canali facendo zapping, dopo un poco annoiandomi mi alzo e mi dirigo verso la camera di mamma, frugo nei cassetti di mamma per curiosare un poco tra le sue cose, mamma sono quasi tre anni che non sfoga almeno apertamente le sue pulsioni sessuali, come cavolo faccia mistero?, io in 3 anni mi sono fatto almeno 4 seghe alla settimana, mamma niente almeno a casa.
Frugo nei cassetti e con sorpresa nell’armadio sotto delle vecchie maglie, trovo un armamentario da far invidia ad un sexy-shop, vibromassaggiatori di ogni dimensione e tutti catalogati, i più piccoli per l’ano e quelli più grandi da 20cm in su per la fregna; mollette da applicare alla passera e altre da mettere sui capezzoli, un frustino e delle manette!, alla vista di quelle cose barcollo un poco, mi volto e vedo il pc acceso; la curiosità &egrave troppo forte accendo lo schermo e vedo che mamma chatta a tutta birra e le chat sono tutte erotiche, laddove lei si propone come dominatrice ma anche come schiava, chissà se lo fa per davvero o sono solo fantasie mentali da internet.
Sono circa le 24, mamma potrebbe tornare da un momento all’altro poso tutto cercando di non farle accorgere di quanto ho visto, mi rimetto sul divano e mi scappa il sonno……., sento lo scrosciare della doccia, mamma &egrave tornata, guardo l’orologio e … cazzo sono le tre del mattino, mi alzo e vado verso il bagno, mamma ha lasciato la porta aperta la vedo nuda sotto l’acqua, sembra volersi togliere di dosso qualcosa che l ‘ha imbrattata, che schifo &egrave sperma, ce l’ha sui seni, tra i capelli, nella fica, ha fatto una scorpacciata di sesso, la sento che borbotta qualcosa avvicino l’orecchio e le sento dire : – che festa mi hanno fatto erano in quattro -, che compleanno, mi hanno sfondata per benino, che porco Alessio, non lo vorrò rivedere mai più.
Marta si lascia cadere pesantemente sul bidet e si lava con un detergente alla camomilla sia la fica che il buco del culo, riesco a vederglielo, rosso e sfondato, si alza e beve un colluttorio per pulirsi la bocca, mi vede, mi avvicino e scoppia in un pianto dirotto.
Si alza prendo l’accappatoio, l’asciugo, ci portiamo verso la sua camera, si stende sul letto e mi rimprovera solo tu non mi hai fatto gli auguri, altri si sono prodigati fin troppo per farmi la festa; e lascia che un lungo sospiro le gonfi il petto.
Continuo ad asciugarla e lascio che il suo corpo nudo sotto l’accappatoio si rilassa, sono oramai le tre,40 , prendo un’ olio profumato e comincio a spalmarlo sul suo corpo che nudo si offre alla mia vista, Marta si lascia andare languida alle mie carezze a volte anche languide come quando mi attardo sui seni leggermente martoriati dalle effusioni dei suoi inattesi amanti, Marta mi lancia uno sguardo e mi sussurra : ti prego continua……..
prendo dell’olio canforato e le massaggio l’interno cosce, Marta le divarica leggermente e permette alla mia mano di entrarle con dolcezza sulle grandi labbra ancora turgide dagli amplessi che sicuramente ha subìto, io continuo adesso mamma &egrave diventata Marta, la donna della quale intimamente sono innamorato, i massaggi sono diventati carezze e le carezze languide e sapienti toccate.
Sento che Marta si scioglie, mi attira al suo seno e mi bacia appassionatamente sulla bocca, quasi con forza, quasi come volesse scacciare quella violenza che ha subìto;
anch’io dimentico che quella donna che mi bacia con forza, che introduce la sua lingua alla ricerca della mia, che le sue mani frugano con voluttà tra i miei boxer e che quando impugna il mio scettro &egrave mia madre.
Marta si rivela una donna assetata di dolcezza ed io sono disposto a dargliela; e come potrei far male alla donna che mi ha dato la luce e che adesso sta guidando con infinito amore il duro cazzo tra le sue vogliose carni.
Facciamo all’amore fino alle otto del mattino, non so quante volte ho goduto e non so quante volte ho sentito fremere Marta sotto i colpi del mio duro cazzo, le sono venuto dentro la prima volta, e ho lasciato nella sua fica che il vigore si impossessasse di nuovo del mio cazzo dentro di lei, Marta nel frattempo mi bacia con ardore sui lobi dell’orecchio sa che mi piace, ma la cosa bella &egrave che io a mamma non le ho mai detto cosa mi piaceva ma lei sembra intuirlo, riprendo a stantuffarle dentro il mezzo del nostro piacere, mamma si muove adagio e mi sussurra Mark lascialo dentro e non muoverti, fa che sia io a muovermi, io come Garibaldi obbedisco!
Dopo qualche secondo sento che Marta muove i muscoli della vagina, stringe alternativamente ora con forza e dopo con delicatezza il mio glande, la guardo e lei compiaciuta sono i miei muscoli migliori; allora io lo sfilo e lascio dentro solo la cappella, &egrave certamente la parte più sensibile, mi dedico con veemenza al suo piccolo ma sodo seno, lo bacio lo e poi le mordicchio i seni e le titillo i capezzoli divenuti durissimi e mimo un pompino al suo capezzolo sinistro il più sensibile, Marta gradisce molto al punto che dimentica del massaggio alla cappella del mio glande si infilza con decisione sull’asta facendola arrivare a battere sul suo pube il mio, le scappa un gemito di piacere e mi dice pompami con forza, voglio sentire le tue palle che battono sull’orfizio del mio culo.
Non ce la facciamo a resistere per molto e dopo pochi minuti quasi doloranti godiamo intensamente una seconda volta, la sborra le cola dalla fica e scende giù per il culo; lo tiro fuori e subito Marta si china per leccarmi quello che rimane del mio e suo sugo, lo fa con avidità e golosità al punto che anch’io a mia volta mi chino verso la sua natura e le lecco i miei ed i suoi umori, hanno un’ odore forte ed un sapore asprigno ma nel complesso non sono male, alla fine Marta porta la mia bocca vicino alla sua e prima di passare la sua lingua sulla mia mi dice : nessuno aveva mai fatto una cosa del genere tutti hanno storto il naso per quello che adesso &egrave successo a noi.
Siamo esausti ci lasciamo cadere distesi sul letto, mamma chiede se desidero qualcosa da bere e lo fa con fare materno, io dico che vorrei del latte, Marta si alza e muovendo leggermente i fianchi ben sapendo che ad un uomo quel suo incedere &egrave oltremodo gradito va verso la cucina ritorno dopo un poco con un bicchiere di latte, si distende sul letto versa un poco di latte sui seni e mi dice quasi con sfida :- bevi.
Io le verso quasi tutto il bicchiere sul corpo, &egrave freddo, la pelle le si fa d’oca, comincio a leccarla con voluttà anche dopo che il latte &egrave scomparso dal suo corpo ha ancora la pelle d’oca, allora &egrave la mia lingua che apprezza.
Le ultime gocce di latte nel bicchiere gliele verso sulle grandi labbra, avverte quasi con dolore il contrasto tra il caldo ed il freddo, allarga oscenamente le gambe ed imperiosa mi dice :- leccamela
Mi attacco con avidità a le poche gocce di latte che le scivolavo lungo la sua fica ben rasata, solo con una leggera peluria sul monte di venere, il suo clitoride &egrave sempre turgido oramai &egrave diventato violaceo dai ripetuti colpi che ha ricevuto, comincio a trastullarglielo, a leccarlo alternativamente ora con forza e ora con delicatezza, lo sento diventare turgido tra le mie labbra, lo mordicchio e sento Marta sussultare ai miei denti.
Sfinito mi stendo sul letto, ho sonno sono due ore che facciamo all’amore sono stanco, ho svuotato i miei coglioni nella donna che sempre ho amato e lei mi ha fatto diventare uomo in una sola notte, sono le sei del mattino una doccia mi sembra doveroso, mi alzo e barcollo, dio mio sono svuotato di energie, mi dirigo in bagno mi metto sotto la doccia e l’acqua tiepida mi da sollievo, sto con gli occhi chiusi dopo un poco sento che il mio glande scompare nelle fauci di un lupo! , ma che cazzo dico, Marta mi ha seguito e ha preso il mio stanco guerriero tra le sue labbra cerco di allontanarla ma lei decisa continua, mi ritorna duro lascio che due cose continuino: –
l’acqua della doccia e il super pompino di Marta, dopo qualche minuto mi devo letteralmente sedere sulla lavatrice le gambe mi si sono piegate sborro poche gocce dopo un lavoro perfetto di Marta, si vede quando c’&egrave l’arte, sono oramai le sette, mamma grondande di sperma va in cucina sta facendo il caff&egrave, pensa che debba andare al lavoro, mi avvicino a lei e le fascio le spalle con lo scialle che le avevo comprato, sulla pelle nuda risalta di più quel bianco perlato, si volta mi da un bacio sulla bocca e mi chiede cos’&egrave?, le carezzo la testa le cingo la vita e io le dico : mamma – &egrave per il tuo compleanno!.
Marta, la vedo pensosa e poi dandomi un bacio sulla bocca mi sussurra :- te ne sei ricordato !
Mamma e come potrei dimenticare qualcosa che riguarda la tua persona, mamma teneramente mi dice sei stato l’unico a ricordarlo.
Si volta e con infinita dolcezza mi chiede cosa possa fare per ricambiare del mio dono, io le chiedo di donarmi il suo magnifico culo, alle 7,30 ci riportiamo sul suo letto e dandomi le spalle dopo essersi messa a pecorina mi dice: – sfondami con delicatezza – sei il primo uomo che mi entra da dietro ed io le chiedo e quei membri nel tuo armadio?, li riservavo agli uomini se me l’avessero proposto.
Alle 7,55 dopo averle sborrato l’ultima goccia di sperma dei miei coglioni cado esausto sul letto e mi addormento, Marta mi sveglia alle 13,30 mi dice : – Mark alzati c’&egrave Alessio a pranzo con noi!
Alessio?, il porco ?, mamma mi rimprovera non dire così, dell’uomo che sposerò !
Mamma !, che cazzo dici ?
Si Marc lo sposerò, ma il vero amore sarai solo tu!
Alessio lo amerò solo un po’ !
AMARSI UN PO’ 2

Alessio, non stava nella pelle quando mia madre gli comunicò che lo avrebbe sposato, era felice come una pasqua, io al contrario ero un poco dispiaciuto; avrei voluto tenermela solo per me mia madre e la mia amante.
Ma nella vita non sempre si può avere tutto ed io rinunciavo con piacere alla madre e mi sarei tenuto stretto l’amante anche se era mia madre.
Marta , mi sembrava che ogni giorno diventasse più bella o forse i miei la vedevano così perché ogni giorno che passava inventavamo nuove cose nel nostro rapporto sessuale, la furbizia delle donne &egrave inimmaginabile, mamma sapeva che non avrebbe potuto tenere testa a due uomini infoiati come me e Alessio e allora chiese al suo futuro marito di fingere che per lei fosse stato come la prima volta e cio&egrave sarebbe voluta arrivare “vergine ” al matrimonio, costringendo il futuro marito alle solo seghe e a qualche bacetto; in questo modo io mi godevo Marta solo per me.
Alessio veniva a cena da noi il sabato per familiarizzare,
e lui infoiato le saltava addosso, ma Marta con decisione lo respingeva, lo baciava quasi castamente, poi io mi allontanavo e lui si faceva più audace, io di nascosto vedeva mamma che per tenerlo a bada, gli slacciava i pantaloni, lo metteva nudo dalla cintola in giù e poi lo toccava quando era quasi giunto al limite se lo metteva tra le gambe e glielo faceva strusciare sotto la fica, quando Alessio tentava di infilarglielo dentro Marta lo guardava con occhi severi e lui mestamente e implorante Le chiedeva qualcosina in più, mamma era irremovibile e lo convinceva che così la prima notte di nozze sarebbe stata indimenticabile.
Poi dopo che aveva in quel modo goduto dopo pochi minuti rientravo io e vedevo Alessio ancora rosso in volto e con la patta dei pantaloni ancora gonfi e mamma seduta castamente accanto a lui, così passavamo le serate quando c’era il suo fidanzato, ma appena uscito……
Marta, mi saltava letteralmente addosso; a volte, non facevo in tempo ad accompagnare alla porta il fidanzato di mamma che lei da dietro l’uscio mi slacciava i pantaloni e golosamente se lo infilava in bocca, se lo faceva scendere fino in gola e poi con la lingua mi leccava le palle, non ho mai capito da dove cazzo respirava ma tant’&egrave che se lo teneva in gola per molto tempo, poi lo tirava fuori e con la punta dei denti me lo mordicchiava, era un’idrovora me lo succhiava con tanta foga che alle volte quando riuscivo a vedere la capocchia era violacea, il pompino durava pochi minuti poi appena stavo per sborrare se lo rimetteva in gola e lo sperma le arrivava diritto nello stomaco e mi diceva :- Mark com’&egrave caldo il tuo seme !
Di corsa nel lettone del nostro amore, mamma si mette quasi sempre a pecorina e si guarda nello specchio, lei mi dice mi piace vedere chi mi viene da dietro alludendo…., vede che armeggio con il mio pisellone, poi quando mi vede sputare sulla cappella sa che sto per infilarglielo nel culo burroso e quando invece mi avvicino senza particolari manovre sa che sto per infilarglielo nella fica.
Il culo di mamma &egrave qualcosa di meraviglioso, appena lo appoggio sul buchino esso si dilata leggermente ed entra con dolcezza, poi quando arrivo a metà e mi fermo Marta con un colpo di reni se lo infila tutto dentroe soffia, poi con voce roca mi dice:- mi fa male ma non riesco a farne a meno di spingermelo dentro con forza, mi fa sentire più vicina a te.
La stantuffo con dolcezza e la sento vicina , da sotto la sua pancia riesce a passare una mano e mi titilla i coglioni che sono diventati morbidi, il suo tocco e leggero ma piacevole, poi si gira di scatto e messasi a pancia in su mi invita metterglielo dentro che ne ha voglia, io non mi faccio pregare, e spingo delicatamente la mia verga nel suo ventre, la porca &egrave bagnata fradicia ed in un lampo le sbatto le palle vicino al buco del culo, si ferma per assaporare tutta la lunghezza dell’asta, poi mi stringe con le grandi labbra il cazzo,spingo a fondo e le tocco il collo dell’utero la sento soffiare ed irrigidirsi appena lo tiro un poco fuori Marta si rilassa e mi prega di continuare, la stantuffo ora con dolcezza ora con forza per parecchi minuti, la sento godere quattro cinque volte, poi le scarico la mia eccitazione nel suo ventre.
Domenica, Alessio &egrave venuta a prendere mamma per andare al lago, mamma avrebbe declinato volentieri l’invito ma tant’&egrave che Alessio voleva presentarla ai suoi genitori nel pomeriggio; citofona e mamma mi prega di dirgli di attendere, rispondo al citofono e dico che mamma &egrave sotto la doccia, Alessio scherzando dice: allora salgo che la guardo, io dico di attendere che scendo giù per fargli compagnia così la mamma non avrebbe avuto scuse per attardarsi; mi fiondo nel lettone e spingo mamma sulla mia cappella e la invito a ciucciarmelo, lei mi dice che giù c’&egrave il suo fidanzato e allora le dico : – Marta, voglio che porti un pò di me con te; allora mamma si alza dal letto si va a lavare della sborra della notte precedente si fa il bidet alla fica e al culo e poi si mette sopra di me e se lo spinge dentro con foga dopo un pò le sborro nella fica e mi dice adesso metto un “Tampax” e così rimane dentro il tuo amore.
La guardo e vedo Marta, una donna calda, sensuale e zoccola priva di ogni ritegno morale ma così dannatamente eccitante come amante, si scopro di amare Marta, ma nel contempo voglio bene a mamma.
ha conosciuto i genitori di alessio, ed essi sono rimasti entusiasti della compostezza di marta, e dei sentimenti che sente per il figlio, spingono per accellerare il matrimonio del loro figlio con mia madre, sono oramia aventi con gli anni e sanno che se vogliono avere un erede dal loro figlio deono acconsentire ad un matrimonio che si farà tra sette mesi.

capitolo 4
al ritorno a casa di alessio e marta, salgono sopra i due fidanzatini e mi raccontano della loro intenzione di sposarsi, io sembro il papà di mia madre ed acconsento alle loro nozze.
alessio si trattiene ancora un poco a casa nostra e mi confida che lui vorrebbe trasferirsi a casa nostra fino al matrimonio, io dico che non mi sembra opportuno, tanto &egrave deciso che si sposeranno e poi dal giorno del loro matrimonio sarà lecito che i due vivano assieme, marta mi da ragione e alla fine anche alessio capitola.
hurrà, in cuor mio , ancora sette mesi da vivere con marta.
alessio &egrave appena andato via un lungo bacio sulla porta e poi via
appena richiusa la porta prendo con foga le tette di marta e spingo il mio (nostro) duro uccello sulle sue natiche, marta divarica leggermente le gambe e permette alla mia mano di infilarsi lungo le cosce fino ad arrivare al suo pube,cazzo e il tanga?, le chiedo
marta: l’ ho tolto quando lui ha voluto leccarmela in auto mentre io guidavo
e ancora io le chiedo e il tampax
per poco non soffocava quando ha preso il cordoncino in bocca
ahahahahahah
che goduria ha creduto che tu avessi le mestruazioni
si, e per poco non mi vomitava addosso. ma almeno così non mi ha più molestata.

capitolo 5

lsto per tirare il tampax e lei mi dice lascialo dentro,
vienimi da tergo, mettimelo nel culo.
le sussurro che vorrei farlo a letto, mi accomodo sul suo letto e aspetto, lei entra in camera nuda , mio dio quanto &egrave bella, prende dall’armadio i toys e le manette, non capisco ma rabbrivisco al pensiero che qyella &egrave mia madre, ma anche una cagna spudoratemente in calore.
prende un toys di piccole dimensioni e lo unge per benino , poi mi si avvicina e mi mette le nanette e le fissa vicino al letto, io sto a pancia sotto, prende il toys di prima e dolcemente me lo infila nel culo,provo dolore,no piacere, no dolore, no……
le chiedo di continuare e marta me lo lascia ficcato nel culo, mi toglie le manette e mi chiede di fare la stessa cosa a lei
ma senza manette
io non scappo
prendo un toys di dimensioni maggiori del mio, glielo sbatto nel culo senza ungerlo, si gira incredula, ed io
guarda che io non ho parlato , ma ero vergine, adesso me tengo nel culo perch&egrave ho scoperto che mi piace, ma a te ti faccio male stasera perch&egrave tra sette mesi mi lascerai per andare a vivere con tuo marito
tolgo i l toys e dolcemente gli infilo il mio cazzo nel suo culo dilatato in precedenza, va che &egrave un piacere, anche a marta piace e la sento mugolare, dopo qualche minuto le sborro nel culo.

capitolo 6

le stringo un poco le tette, poi le ciuccio, mi si &egrave rizzato ancora il cazzo e cerco di metterglielo nella fica,
marta mi ferma e dice c’&egrave ancora il tampax, glielo tiro fuori &egrave pieno di umori, ha goduto la mia mamma,dolcemente la penetro e poi lo lascio dentro, lei mi domanda ma ti sei addormentato ?
no!
se vuoi godere ti devi muovere tu!
mi metto sotto a pancia in su, il pene ritto come una torre,marta si impala con dolcezza,poi a metà si lascia cadere ,oplà tutto dentro!
comincia muoversi fino a quasi farlo uscire tutto e poi giù fino a sbattere sulle palle, dopo alcuni colpi mi ricordo di avere ancora il toys dentro e le dico di spostarsa per farmelo togliere e lei dice
&egrave qui che sta il bello
a me fa male la fica per i colpi e a te il culo
siamo pari.

stavamo ancora giocando,marta pareva insaziabile, ma io essendo suo figlio non ero da meno; sto per benirle dentro ma lei fa scivolare il mio cazzo pieno dei suoi umori e con un repentino colpo se lo caccia in gola, sento i suoi denti mordermi delicatamente la base dell’asta, inghiotte i suoi umori e avida continua a leccarmi, poi senza farsene accorgere fa scivolare la sua mano sul toys ficcato ancora nell’ano e comincia a rotearlo, cazzo provo piacere e un dubbio mi assale sono un poco pervertito?
ma no cosa vado a pensare
marta mi guarda negli occhi e come se mi leggesse nel pensiero dice :
ma non sarà che ti piace prenderlo anche nel culo
io le dico da te tutto!
fa uscire quasi del tutto la cappella e poi avida lo reinghiotte, continua questo giochetto ancora per un poco e poi mentre sto per godere si ferma
le urlo che cazzo fai ?
e la seconda volta che mi stoppi!
candidamente mi chiede di sborrarle sulle tette
lei si inginocchia per terra,io mi alzo pochi colpi di mano e le sborro sulle tette e nella bocca
marta sazia si abbevera della mia sborra, esausta si butta sul letto e si addormenta io la seguo a ruota eci addormentiamo.

capitolo 8

sono le 11 di domenica mattina sto ancora dormendo, sento mamma che avvicinandosi al letto mi chiama
ma io ho voglia di dormire e mi giro a pancia sotto e continuo nel mio sonno popolato di lunghe cavalcate con la donna dei mei sogni
ad un tratto sento uno strano solletico all’ano, e poi sento ruotarmi qualcosa dentro….
mamma ha iniziato a roteare il toys ancora ficcato nel mio culo, provo piacere, e inarco leggermete la schiena a mò di farlo entrare tutto dentro, ma era posizionato lì mamma mi dice di non muovermi
sono un tantino preoccupato ma in silenzio la assecondo
dopo un poco sento che lentamente il toys esce dall’ano, neanche il tempo di realizzare, che prontamente me ne ficca uno più grosso dentro, e la sento muovere dietro di me
le chiedo che cosa fai
mamma mi dice che ha indossato un toys con la cintura e che adesso mi sta chiavando
dopo una diecina di minuti la sento godere, la cintura era a doppio gusto, un toys era ficcato anche nella sua fica
come la sento godere anch’io scopro di aver eiaculato
marta mi sussurra
ora sai cosa significa provare dolore ma anche godere.

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