Quello che stò a raccontarvi non è la mia storia , è la storia di una donna che non ho mai conosciuto, ma andiamo per gradi.
Alcuni anni addietro io e mio marito acquistammo in un mercatino un mobiletto con tanti cassettini, essendo un appassionato di falegnameria mi disse di incominciare , mentre lui era al lavoro , a togliere i cassettini e pulirli per bene, tolti tutti i cassettini li posai sul tavolo e mi accorsi che uno era meno profondo degli altri, lo girai e notai che sotto vi era un piccolo vano segreto, faticai a trovare il modo di vedere cosa vi era dentro ma ci riuscii, trovai dentro un diario che vi era scritta la vita di una donna che vi racconterò.
Caro diario oggi compio 14 anni e solo oggi incomincio a raccontare come iniziai a conoscere il sesso, tutto iniziò quando avevo circa 12 anni , tutti gli anni d’estate io mamma e papa andavamo a trovare il nonno materno che abitava in campagna, nonna era morta alcuni anni prima, e io rimanevo li tutta l’estate, papa e mamma venivano solo al fine settimana, e mamma qualche volta rimaneva anche durante la settimana mentre papa doveva lavorare aspettando le ferie.
Io dormivo in camera con mamma, una notte mi svegliai e mi accorsi che mamma non era a letto, mi alzai e andai in cerca di lei, come fui vicino alla porta della camera di nonno sentii delle voci, era mamma e nonno che parlavano piano, mi avvicinai piano e sbirciando dalla porta appena accostata vidi una scena che ancora adesso l’ho impressa nella memoria.
Mamma era completamente nuda , era a gambe larghe con le ginocchia alzate e aperte al massimo con il nonno nudo anche lui che era sopra di lei che introduceva il suo cazzo nella figa di mamma, lo faceva entrare ed uscire e ad ogni affondo mamma gemeva, la cosa andò avanti per almeno una decina di minuti fino a quando nonno tolse il suo cazzo dalla figa di mamma e vidi che le spruzzava sul ventre del liquido biancastro , che seppi poi in seguito che era lo sperma , mamma come nonno le spruzzò sul ventre lo sperma gli prese in bocca il cazzo e lo succhiò come fosse un cono gelato.
Mentre nonno la scopava le diceva’Maria , sono due settimane che non fai l’amore con me.
—Papa, morivo dalla voglia di farmi scopare da te, mio marito non riesce più a soddisfarmi, mi da una botta e poi dorme, io voglio scopare tutte le sere , mentre lui mi scopa solo al sabato sera, mi dice che è stanco.
Erano sdraiati nudi uno di fronte all’altro e si toccavano e baciavano, mamma stringeva il cazzo del nonno , che nel frattempo si era ammosciato e nonno le faceva un ditalino.
Mamma fece stendere nonno a pancia in su e poi sali sopra di lui prendendo in bocca il suo cazzo mentre gli metteva a portata di bocca la sua figa.
—papa , dai leccami la figa , lo sai che mi piace tanto.
—Maria, apri bene le gambe cosi riesco a infilarti la lingua dentro.
—Papa, mettimi un dito nel culo.
—Maria, il buco ti è diventato stretto, una sera di questa settimana te lo voglio allargare , ti ricordi che bella inculate facevamo l’anno scorso ?
— Si papa, mi piaceva tantissimo, se lo vuoi fare lo facciamo venerdi sera, mi farò un bel clistere cosi ci divertiremo un sacco, alla faccia di quel cornuto di mio marito.
—Tocca amore , al solo parlarne mi è venuto duro.
—Bello papa, tienilo per venerdi.
Mamma si alzò dal letto per andare in bagno e io corsi a letto per non farmi scorgere.
Il giorno dopo , quando mamma andò a fare la spesa e nonno era nel campo, entrai in camera del nonno e guardando in giro vidi che sopra l’armadio vi era uno sportellino che era di fronte al lettone, la mia camera era proprio di fronte alla sua, lo aprii tutto sperando che il nonno non si accorgesse e me ne tornai nella mia camera controllando che vi fosse una bella visuale, la vista era perfetta, speravo solo che tenessero accesa la luce.
Arrivò il fatidico venerdi, mamma ed io ci coricammo presto , feci finta di addormentarmi e mamma alla chetichella si alzò e senza far rumore usci dalla camera, io mi alzai subito e misi una sedia contro il muro dove vi era lo sportellino, la camera di nonno era illuminata mentre la mia era al buoi cosi loro non avrebbero visto la luce, mamma arrivò dopo una decina di minuti, era completamente nuda ,nonno come entrò le chiese se aveva fatto il clistere.
—Si papa, ho fatto un bel clistere, mi sento vuota adesso tocca te riempirmi.
—Maria , vieni qui e mettiti a pecorina che ti preparo il buchetto.
Nonno prese dal comodino un tubetto di crema e incominciò a spalmare la crema sul buco di mamma, io vedevo tutto , il culo di mamma era proprio girato verso di me, il nonno massaggiava il buco e infilava anche il dito per massaggiare l’interno, mamma intanto si toccava la figa.
—Papa, che bello , mi fai impazzire, dai mettimelo dentro ,voglio sentire il tuo cazzo nel culo.
Nonno si mise dietro e piano piano le infilò il suo cazzo nel culo, io non riuscivo a vedere nulla perché davanti vi era il nonno, ma sentivo chiaramente quello che mamma diceva.
—Papa, che bello , ma fai piano ce l’hai troppo grosso , è un po’ che non lo premdo dietro , fai piano, fermati un attimo che il buco si abitua poi spingilo dentro fino in fondo ,lo sento tutto dentro, fallo entrare fino alle palle e poi scopami forte, ahhhhhhh ahhhhhhhhh che bello , stò quasi godendo, ahhhhhhhhhh ahhhhhhhhh ,papa non godere subito , voglio godere tanto, spingi papa che stò godendo, senti come godo papa ahhhhhhhhhh ahhhhhh, dai sfondami spaccami il culo.
—Maria , non resisto ti stò godendo , senti che sborrata , lo senti lo sperma che ti entra nel culo ?
—Si papa, lo sento, però non tirarlo fuori subito, lascialo ammosciare dentro.
Quella sera non scoparono più , sentii nonno che diceva che era stanco morto e invitò mamma a fare un bidè e tornare a letto nella sua camera, io tornai a letto e mi misi sotto le coperte facendo finta di dormire.
Alcuni giorni dopo nonno si trovava in campagna a raccogliere il fieno , vidi mamma che stava andando da lui, io senza farmi vedere la seguii entrando nella file di granoturco, come fu vicino al nonno lo invitò a seguirla nel boschetto vicino, si sdraiò sull’erba e sollevò la gonna , era senza mutande , sollevò le ginocchia e apri le gambe in modo osceno invitando il nonno a scoparla.
—Papa , vieni che ho voglia di scopare, oggi puoi godermi dentro il periodo fecondo è passato.
—Maria, sei proprio come mamma, voleva sentire la sborra in figa.
—Papa , non parlare , scopami.
Nonno si tolse i pantaloni e finalmente vidi il suo cazzo in tiro, era lungo almeno 25 cm tutto diritto e pieno di vene , con una cappella rosso fuoco, come lo mise in figa a mamma lei mettendo le mani dietro la sua schiena lo tirò contro di lei per fare entrare il suo cazzo fino in fondo, vedevo il culo del nonno andare avanti e indietro , mamma continuava a gemere e quando ebbe un orgasmo la sentii quasi urlare, nonno le godette dentro e lei vedendo che il nonno stava rallentando gli affondi lo fece sdraiare senza togliere il cazzo e gli sali sopra sembrava un’ossessa lo stava scopando lei mentre il nonno cercava di tenere il cazzo in tiro, stanchissima dopo avere goduto alcune volte si accasciò su di lui, io da dietro vedevo il suo culo e quando si alzò staccandosi dal nonno le vidi uscire un rivolo di sperma che scendeva sulla pancia del nonno.
Alcuni giorni dopo mamma mi mandò da una vicina a prendere del riso , che eravamo rimasti senza, mi disse di fare con calma tanto il riso serviva solo alla sera, io invece feci in fretta e ritornai prima , mi avvicinai alla finestra della cucina e vidi che mamma era seduta sul tavolo della cucina con le gambe aperte e le ginocchia sollevate, nonno le stava leccando la figa e a ogni leccata mamma gemeva, aveva anche gli occhi chiusi , ad un tratto li apri e mi vide, io scappai per ritornare dopo un’oretta, lei come fui in casa mi tirò in disparte e mi sgridò.
—Annalisa , oggi ti sei comportata malissimo, non si spia la gente , tanto più tua mamma.
—Mamma, non succederà più te lo prometto.
—Ti raccomando di non dire nulla a papa, se lo fai il nonno ti taglia le orecchie e ti brucia gli occhi cosi non sentirai e non vedrai più nulla.
—Mamma, perdonami , non dirò nulla a papa.
—Se fai la brava questa sera dormi con me .
Quella sera mamma non andò dal nonno, mi fece entrare con lei nel lettone, ci abbracciammo e ci baciammo sulle guance, poi mamma si tolse la camicia da notte e mi fece spogliare nuda , mi prese la mano e me la posò sul suo seno.
—Annalisa , toccami il seno che mi piace sentire le tua mani, quando eri piccola me lo succhiavi sempre, se vuoi puoi succhiarmelo anche adesso.
Le palpai il seno e avvicinandomi a lei presi un capezzolo in bocca e lo succhiai come quando ero piccola, mentre lo succhiavo sentivo le dita di mamma che mi toccava il sesso , mi sfregava il clitoride e quando senti che mi bagnavo , mi introdusse dentro un dito facendomi un ditalino, allora anche io introdussi il mio ditino dentro la sua figa e le feci un ditalino, era cosi bagnata che il dito scivolava dentro la sua figa.
—Amore , ti piace .
—Si mamma , è bellissimo sentire il tuo dito nella mia patatina.
—Amore, fai entrare dentro tutta la tua mano, ahhhhhhhhh che bello sentire tutta la tua manina dentro di me, adesso basta con il dito, allarga le gambe che voglio sentire il sapore della tua fighetta, apri bene le gambe.
Aprii le gambe e mamma si avvicinò alla mia patatina e mi sollevò le gambe mettendole sulle sue spalle e appoggiò la bocca a ventosa sul mio sesso e infilò la sua lingua più che poteva, era bellissimo sentire la lingua di mamma che mi dava piacere, la faceva scorrere da sotto fino al clitoride, non smetteva mai di leccare succhiare e aspirare la mia fighetta, sentivo che si bagnava sempre di più, stava per arrivare un orgasmo, il mio primo vero orgasmo, sentii come una scossa partire dal mio sesso fino al cervello.
—Mamma , che bello , non ho mai provato cosi tanto piacere.
—Piccola mia , io e te passeremo notti di amore e sesso, adesso prova tu a leccarmi come ho fatto io con te, prendimi in bocca quel bottoncino che si chiama clitoride, ecco cosi come stai facendo adesso, che bello amore di mamma , senti come mi bagno , sto per godere , ahhhhhhh senti amore come godo, non fermarti , lecca la figa di mamma, dove hai imparato a leccare cosi bene ?
—Ho visto come faceva il nonno a leccarti la tua.
—Sei proprio un proietta come la tua mamma.
—Mamma, posso chiederti una cosa ?
—Dimmi amore.
—Mi piacerebbe prendere in mano il pene del nonno.
—ma sei matta, sei ancora una bambina, ne parleremo tra qualche anno.
—Mamma, ti prego , lo desidero tanto.
—Va bene , ne parlerò con il nonno.
—Mamma , quando hia iniziato a fare sesso ?
—Avevo a tua età , tutte le sere quando nonno e nonna non facevano l’amore , mi volevano con loro nel lettone, nonna mi diceva di prendere in bocca il pene del nonno e di bere il suo latte, io prendevo in bocca il pene di nonno e andavo avanti e indietro con la bocca come a scoparlo, a quel tempo nonno era più giovane e quando godeva mi riempiva la bocca di sperma, e io non lo inghiottivo ma la nonna voleva che la baciassi e le passassi nella sua bocca lo sperma.
Dopo alcuni giorni mamma mi disse che ne aveva parlato con il nonno, lui era d’accordo però doveva essere presente anche lei, e non voleva sverginarmi, a lui sarebbe bastato toccarmi e palpeggiarmi come aveva fatto con mamma quando lei era bambina.
La sera stessa mi invitò nel letto con il nonno e con mamma, eravamo tutti e tre nudi , incominciammo con il conoscere i nostri corpi, io palpeggiavo il nonno e lui mi accarezzava il corpo con una dolcezza infinita, mi tocca il sedere , il seno e mi massaggia sulla mia fighetta, come mi tocca il clitoride ho un sobbalzo, è bravissimo a dare piacere alle donne, mamma gli dice di toccarmi la fighetta ma di non mettere dentro un dito, poi gli dice di fare vedere a me il suo cazzo.
Lui lo toglie e lo vedo per la prima volta da vicino, un cazzo cosi non l’ho mai visto nemmeno sui giornali porno di una mai amica, lungo almeno 25 cm 4 cm di diametro duro da morire, lo prendo in mano e lo scapello, era bellissimo , con la mano facevo scorrere la mano su e giù facendo uscire e entrare la cappella nel suo fodero di pelle.
—Annalisa , dai prendilo in bocca, tua madre me lo ha ciucciato centinaia di volte, è da quando aveva la tua età che scopo con mamma, speriamo che diventi come lei cosi potrai succhiare il cazzo al tuo papa, ti piace?
—Nonno è bellissimo, adesso ti faccio godere, vedrai come sono brava.
Gli presi in bocca il suo cazzo e lo spompinai per alcuni minuti, nonno non riusci a trattenersi e come godette mi sborrò in bocca, ingoiai tutto il suo sperma , in quel momento mi accorsi che era nata per fare godere gli uomini, mentre spompinavo nonno mamma mi leccava la figa e il buco del culo, ebbi un violento orgasmo che mi squassò.
Per quella sera ebbi una lezione soddisfacente, ci coricammo tutti e tre nel lettone e al mattino io fui la prima a svegliarmi, nonno dormiva ancora mentre mamma era già sveglia, mi girai verso il nonno e vidi che aveva il cazzo in erezione, lo presi in mano e mi avvicinai a lui puntandolo contro la mia fighetta che era fremente di riceverlo , ma mamma mi tirò indietro dicendomi che ero troppo giovane per il cazzo, se ne sarebbe parlato il giorno dopo.
Nonno si svegliò e vedendo mamma era girata verso di me e nonno da dietro la penetrava sa dietro , sentii mamma che spingeva il culo indietro per farselo entrare tutto, sentivo solo il ciac ciac del cazzo nella sua figa bagnata , mamma godette in cinque minuti e nonno la inondò con un getto di sborra nel suo utero, come lo tolse dalla figa di mamma lo presi in bocca e lo succhiai , dopo quel pompino il cazzo di nonno era come dopo avere fatto un bidè, io ero felicissima di avere succhiato il cazzo del nonno.
Dopo l’estate tornammo a casa e non tornammo dal nonno fino al Natale, avevo voglia di vedere e succhiare il cazzo del nonno , ma per tutte le feste non riuscii a farlo.
Arrivò l’estate e tornammo per fare le vacanze dal nonno, sentivo mamma che le notti che non c’era papa si alzava e andava dal nonno, io dopo alcuni minuti mi alzavo e mettevo la sedia sotto lo sportellino e stavo a vederli scopare, mamma gemeva e il nonno sottovoce la pregava di fare in silenzio, ma lei diceva che non riusciva a stare zitta , era più forte di lei.
—Papa , la colpa è tua se godo cosi tanto,da quando prendi il viagra non si ammoscia più e io me lo voglio gustare, mi piace troppo scopare, senti che stò ancora per godere , ahhhhhhhhhh ahhhhhhhhh che bello senti come godo , dai sborrami dentro, ahhhhhh che goduta che mi hai fatto dentro ,sento il tuo getto fino all’utero, sei bravissimo, dai non fermarti scopami ancora.
Il cazzo del nonno non si ammosciava e cosi scopava mamma per almeno un’ora.
E venne il giorno fatidico che aspettavo, mamma era andata ad accompagnare una vicina che non aveva la macchina dal medico e io rimasi sola col nonno,che era andato nella stalla dove vi era una conigliera, era seduto su una balla di paglia , mi chiamò e andai da lui, mi fece sedere sulle sue ginocchia girandogli la schiena, da dietro mi toccava le tettine e poi scendendo con le mani mi toccava l’interno delle gambe.
—Come sono morbide le tue gambe, hai una pelle morbida , più della tua mamma, ti piace se ti tocco ?
—Si nonno, toccami pure , mi piace quando mi tocchi, se vuoi toccami anche la fighetta.
Come dissi cosi , nonno si intrufolò col dito nelle mie mutandine toccandomi la mia fighetta, io per facilitarlo mi alzai e le tolsi del tutto, nonno mentre ero alzata si sbottonò i pantaloni e li abbassò , come mi sedetti sentii il suo cazzo contro la patatina e mi spaventai , se lo facevo entrare mi apriva in due.
—Amore, non te lo voglio fare entrare, tu siediti sopra e sfrega avanti e indietro la tua fighetta sopra ma senza farlo entrare, lo senti come è duro ?
—Nonno è bellissimo sentire come ce l’hai duro, che bello , fai entrare solo la punta.
—Annalisa è meglio di no, non voglio sverginarti.
—Nonno ho troppa voglia, voglio godere senti come sono bagnata .
Mi sollevai un attimo e prendendolo in mano lo puntai sul buco del culetto.
—Sei matta , è troppo grosso per te, aspetta prendi la crema per mungere le vacche.
Mi alzai , presi la crema e me ne spalmai un po’ sul buco e anche sulla punta del cazzo , poi mi misi in posizione come prima puntando il glande del nonno sul buchino, poi lentamente mi sedetti sopra per farlo entrare , spinsi ma era troppo grosso e non riuscivo a farlo entrare, mi faceva un male terribile.
—Annalisa, smettiamo , è impossibile fartelo entrare.
—Ma nonno io lo voglio.
—Se vuoi prenderlo dietro devi prima abituare il buchino , devi provare con delle carote aumentando ad ogni volta con una più grossa.
—Nonno , preparamelo tu il mio culetto.
—Va bene, procurerò delle carote e proveremo, lo facciamo domani , qui nella stalla , la mamma deve portare la Caterina dal medico anche domani.
Il giorno dopo appena mamma andò con la sua amica dal medico , mi precipitai dal nonno che mi aspettava, come fui nella stalla mi tolsi le mutandine e subito nonno mi fece sdraiare sulla balla di paglia facendomi alzare il culetto, tirai su le gambe e offrii alla sua vista tutta la mia intimità, prima di spalmarmi la crema nonno si avvicinò e introdusse la sua lingua nella mia fighetta facendomi avere subito un orgasmo, poi iniziò la preparazione del buchino, andò avanti circa mezzora introducendo le carote aumentando di volta in volta le carote , riusci ad introdurre una carota del diametro di 3 cm e mezzo.
—Sta ferma Annalisa che provo a mettertelo dentro, adesso hai un signor buco.
—Come ce l’hai grosso nonno, fai piano.
—Tu rilassati che vedrai che non ti farò male, dimmi di smettere se senti dolore, apri di più le chiappette, ecco cosi va bene, lo sai che hai un bel buco ?
Mise un po’ di crema sul glande e nel buco e poi lentamente ma senza fermarsi lo fece entrare un po’, sentivo la pelle come se stesse per rompersi ma strinsi i denti e non dissi nulla .
—Annalisa, lo senti , la cappella è tutta dentro, adesso aspetto un attimo per fare abituare il buco e poi te lo faccio entrare tutto, ti scopo piano con dentro solo la cappella.
Mantenne la parola, me lo infilò fino alle palle, all’inizio mi bruciava ma poi abituandosi alle sue dimensioni non sentivo più dolore, nonno iniziò ad andare avanti e indietro scopandomi, dalla mia fighetta scendevano degli umori che bagnando il cazzo aiutavano nella penetrazione, passato il bruciore cominciai a sentire il piacere.
—Nonno, stò per godere , senti come godo che bello dai fai piano piano , senti che stò godendo dai sborrami dentro, ahhhhhhhhhh come godo , sento che mi stai godendo dentro , che bello che bello, dai sborra , ti voglio bene, come godo ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh, nonno non toglierlo , lascialo dentro che mi piace, ahhhhhhhh lo sento che ti sta diventando molle, che bello, che goduta che ho fatto.
Quando tolse il suo cazzo mi sembrava di avere una caverna la posto del buco, vicino a noi vi era un secchio con dell’acqua, mi lavai il sedere e toccai per sentire come era diventato il buco, ma con mia meraviglia mi accorsi che si era ristretto.
—Cosa credevi Annalisa, che ti rimaneva il buco come una caverna ?
—Nonno, ad un certo punto ho avuto paura di rimanere rovinata, ma adesso mi sono rincuorata, è stato bello prenderlo dietro.
—La mamma, sono vent’anni che lo prende dietro, anche la nonna preferiva fare sesso dietro,
diceva che godeva di più, forse perché è trasgressivo, adesso corri in casa e fatti un bidè rinfrescante e ti raccomando non dire nulla a mamma di quello che abbiamo fatto, ricordati che per non sentire dolore lo devi fare almeno 3 volte a settimana, sentirai solo godimento e nessun dolore, adesso vai.
In quei giorni conobbi una ragazza , Angela ,mia coetanea giocavo con lei , ci divertivamo a correre nei campi, stanche di correre ci siamo fermate in una radura del boschetto vicino, eravamo sedute sull’erba e parlavamo di tutto, non come mai i discorsi si orientarono sul sesso.
—Annalisa, tu ti masturbi ?
—Si Angela, qualche volta mi masturbo , e tu ?
—Tutti i giorni, al mattino quando mi alzo e faccio il bidè e tante volte anche alla sera quando sono a letto, ma adesso non mi basta più, da quando ho visto mia cugina che faceva l’amore con Luigi suo fratello.
—E cosa hai visto ?
—Lei era sdraiata sul fienile e lui le infilava nella sua fighetta il suo cazzo, lo aveva enorme , e lei lo riceveva tutto , lui andava avanti e indietro facendolo quasi uscire tutto per poi fino in fondo, li ho scoperti perché mentre scopavano lei godeva e gemeva come una matta, poi lui all’ultimo momento lo tirava fuori e le godeva sulla pancia, lei tutte le volte si arrabbiava perché diceva che voleva godere ancora, certe volte vorrei provar anche io ma non trovo nessuno che mi voglia, e tu vorresti a scopare ?
—Angela, ti devo confidare un segreto, però mi devi promettere che resta tra noi.
—Promesso, adesso raccontami tutto.
—Angela, io faccio sesso con mio nonno , ma lui non vuole scoparmi in figa , mi scopa nel culo, è bellissimo ma io vorrei provare a prenderlo davanti.
—Tuo nonno ti scopa in culo ? ma è matto , non ti fa male ?
—La prima volta si, ha un cazzo enorme lungo e largo, ma adesso che il mio buchino si è abituato non mi fa più male, e se lo vuoi sapere godo maledettamente tanto e poi eiacularmi dentro non vi è il rischio di rimanere incinta, è bellissimo.
—Piacerebbe anche a me , ma ho paura.
—Se vuoi ti insegno come fare per allargare il buco e poi cercherò di convincere nonno a incularti.
Mi avvicinai ad Angela , la abbracciai e la strinsi a me , avvicinai la bocca alla sua baciandola, lei prontamente apri la bocca infilandomi la sua lingua cercando la mia, mentre ci baciavamo sentii la sua mano cercare di entrare nella mia mutandine e infilare un suo dito nella mia fighetta e sditalandomi, feci altrettanto io , ci stavamo sgrillettamdo a vicenda , godemmo subiti all’unisono, ci sdraiammo sul’erba e ci mettemmo a 69 procurandoci orgasmi infiniti, era bravissima a leccare.
—Ma tu Angela come fai a essere cosi brava a leccare la figa di una donna.
—Me lo ha insegnato la zia, sapessi che leccate ci davamo quando eravamo al mare.
Come d’accordo insegnai ad Angela come doveva fare per preparare il culo per l’inculata, poi ne parlai con il nonno.
—Annalisa , ma tu sei matta, eravamo d’accordo che non dovevi parlarne con nessuno, e adesso mi vieni a chiedere di inculare la tua amica.
—Dai nonno , fai il bravo anche io desidero vedere te che inculi Angela.
Nonno a malapena acconsenti, e come d’accordo feci venire nella stalla la mia amica, nonno prima la fece spogliare nuda e poi con le mani esplorò il suo corpo, la fece stendere sulla balla di paglia , le sollevò le gambe fino a metterle sulle sue spalle e poi puntò il suo cazzo , che era incredibilmente duro , sul buchino dell’Angela, con lenti movimenti di avanti e indietro lo fece entrare tutto, lei il suo buco l’aveva preparato bene, poi iniziò la danza dell’amore , avanti e indietro, Angela gemeva dal godimento, ebbe un orgasmo cosi squassante che si mise perfino ad urlare, nonno le godette dentro e lentamente lo tolse, prontamente glielo presi in bocca e gli succhiai tutta lo sperma che usciva ancora, vidi che dal buco di Angela ancora allargato usciva un rigagnolo di sperma che prontamente io leccai, vidi che il suo buco lentamente si richiudeva.
Caro diario’oggi compio 18 anni, ieri il nonno ci ha lasciati dopo una lunga malattia, mi ha lasciato un vuoto nel cuore.
Ora ho un fidanzato ma con lui non faccio sesso anche se insiste che vuole la prova d’amore, ma io non gliela dò, almeno fino a quando lui me la chiede, sono io che devo decidere.
La sera quando sono a letto ripercorro la mia vita , pensando alle galoppate che ho fatto con nonno, a volte quando faccio la doccia mi porto dentro una zucchina e me la infilo nel culetto per tenerlo allenato,a forza di usarlo mi entra dentro anche una mano, la mano di Angela.
L’altro giorno Angela mi ha telefonato e mi ha invitato a passare il fine settimana a casa sua, sua mamma la lascia a casa da sola perché va a fare una gita di due giorni.
Vado da lei e come la sua mamma parte , lei mi fa vedere cosa ha comperato su internet all’insaputa di sua madre, apri il pacchetto che teneva nascosto nella legnaia, dentro vi è un goodmischè , per chi non sa cosa è , è una mutandine con attaccato davanti un cazzo di gelatina , enorme , forse più grosso di quello del nonno , lungo 30 cm e largo 5 cm di diametro, un cazzo da fare paura.
—Dai Annalisa , vieni , andiamo a letto che voglio provarlo subito.
Anda,,o in camera sue e ci spogliammo nude, prese la mutandine col cazzo e la indossò , a vederlo sembrava proprio vero , con le vene e con una cappella scapellata, sembrava vero, io presi della crema e me la spalmai dentro e fuori del buco del culo, poi mi lisi a pecorina invitando Angela a spaccarmi il culo, a dire la verità avevo un po’ di paura , non avevo mai preso nel culo un cazzo cosi grosso, le dissi di fare piano , puntò il cazzo sul mio buco poi prendendomi per i fianchi mi tirò a se introducendo la cappella.
—Angela , fai piano mi sento tirare la pelle , ho paura che non entra, spingi un po’ poi fermati qualche attimo, ecco cosi va bene ,ahj ahi mi fa male fermati aspetta un’attimo, vai adesso lo sento dentro quasi tutto.
—Ma va , è entrato solo un pochino , non è dentro nemmeno la cappella, vuoi che mi fermo?
—Toglilo, no fallo entrare , se non lo infili adesso non lo infili più, ahhhhh ahhhhh come lo sento , che male mi sembra di sentirmi aprire in due, ma è bellissimo, mi sembra di tornare ai vecchi tempi, dai adesso scopami , fammi godere poi te lo metto nel tuo culo.
—Tu sei matta, non entra nel mio culo sto cazzo , è enorme .
Godetti come una matta, mai avevo goduto cosi tanto, Angela non volle provarlo dietro.
—Annalisa , io voglio provarlo nella fighetta, tanto non sono più vergine.
Me lo tolse dal culo e mi sembrò di avere un buco come una galleria , ma ero soddisfatta delle prestazioni del mio culo.
Indossai io la mutandine cazzo e feci mettere Angela a gambe aperte sul letto , salii sopra e puntai la cappella sulla sua figa e lentamente ma senza fermarmi lo introdussi fino in fondo.
—Ho Annalisa che bello sentirsi riempita, è più bello che quando il mio fidanzato mi scopa, al confronto lui ha un cazzetto , questo è un signor cazzo, dai scopami, ahhhhhhhhh ahhhhhhhhh che bello , senti come godo , dai scopami non fermarti , ahhhhhhhhh ahhhhhhhhhh senti come sborro , spaccami la figa che stò godendo.
La scopai per almeno un’ora, il cazzo non si ammosciava , era di plastica, come lo tolsi le vidi la sua fighetta che se le mettevo un punto in mezzo si vedevano due figone
Adesso caro diario ti lascio, domani continuerò ””””.
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?