innanzi tutto consiglio a tutti di leggere i miei primi racconti. è importante per avere un’idea innanzi tutto della storia che sto proseguendo ora, senza contare poi che sono bellissimi ed eccitantissimi.
li potete trovare con il titolo MADRE o con la ricerca autori sotto il mio nick LOLLI.
ma proseguiamo
il tempo passa e le esperienze si accumulano, mia madre ormai è finita in un inferno da cui mai uscirà, sono passato quasi 2 anni dal parto e le porcate umilianti che ha subito sono ormai innumerevoli, messa in strada, sfondata in modo violento e senza dignità da chiunque, ripresa nelle situazioni più volgari e più degradanti…. oggi siamo passati ad una sottomissione fisica interessante, mai provata, ma della quale sono sempre stato cultore.
la troia è come sempre, un fisico ormai perfetto, impensabile per qualsiasi 40enne, scolpito da ore ed ore di sesso giornaliero, un culo sodo ma tremendamente sfatto, ormai totalmente prolassato e quindi rigettato in fuori, le labbra della figa che sembrano due bistecche appese, un seno perfetto, sempre enorme e sproporzionato per il suo esile e basso corpicino, la sesta regge alla perfezione anche se ormai, ovviamente, la forma a pera data dalla gravità è normale.
stamattina Luca è venuto con 6 ragazzi, ormai li conosco tutti, chi meglio, come Andrea e Jacopo, chi meno come un uomo di 32 anni tedesco, ma che vive in Italia fin da piccolo, che mi pare si chiami Jurgen… mah.
comunque sono venuti attrezzati per il fai da te, chiodi martelli, corde, legno e varie ed eventuali. insomma sono fornitisssimi per costruire una casetta!
hanno preso la troia, che come sempre gira in casa in perizoma auto reggenti e stivaloni neri e l’hanno baciata e schiaffeggiata un pò, infilandogli le mani un pò ovunque; Luca infine ha preso una tetta e come parlandogli gli ha detto “oggi tocca a te soffrire un pò, il culetto lo risparmiamo… ma non troppo!”
due ragazzi, e pareva evidente che fossero gia organizzati sul da farsi, l’hanno presa e l’hanno portata faccia al muro, l’hanno fatta salire su di un piccolo gradino di legno (una cassetta rovesciata in realtà!) e gli hanno bloccato le man dietro la schiena con quelle fascette bianche che una volta chiuse devono essere tagliate per liberarsi.Luca ha preso chiodi e martello e jurgen ha preso la prima tetta di mamma e l’ha appoggiata al muro. io seduto sulla mia solita poltrona ho iniziato ad immortalare il tutto con la telecamera, non avevo voglia di masturbarmi perchè ero venuto gia 2 volte la mattina in bocca alla troia.
La cagna ha iniziato a dimenarsi come un ossessa, e nonostante i numerosi ceffoni ricevuti, cè voluto un sonoro colpo di frustino sul culo per fargli capire che li nessuno scherzava. Luca ha preso il primo chiodo, quelli da falegname da 12 cm, e lo ha appoggiato poco sopra al capezzolo in direzione del muro…. un colpo secco e meta chiodo ha attraversato il tessuto molle della mammellona per andare a conficcarsi nel muro…. la tetta era gia inchiodata!
il giochino è andato avanti parecchio, quasi 20 minuti, al termine dei quali entrambe le tette erano perfettamente inchiodate al muro con 12 chiodi per una. lo spettacolo era incredibile soprattutto perchè nemmeno una goccia di sangue rigava le splendide pere di mia madre, evidentemente il tempo che aveva impiegato Luca per posizionare i chiodi era dovuto alla ricerca di punti senza grandi vasi sanguigni.
fatto sta che finalmente mia madre era diventata parte dell’arredamento di casa, un bellissimo quadro al muro, in piedi sulla cassettina per non sentire anche le tette strapparsi…. ma ad un tratto…. track….. con un calcio jurgen sposta la cassetta da sotto i piedi della lurida e lei si ritrova, dopo un enorme strattone, appesa al muro per le tette con 24 chiodi a torturarla… lo spettacolo e l’umiliazione sono bastati per far sbottonare a tutti i pantaloni e iniziare ad incularla, ovviamente con l’aituo della cassetta per stare alla giusta altezza. la ripresa è stata fantastica, anche se continuamente disturbata dai latrati della vaccona. alla fine dopo circa un ora e mezza di attività anale hanno riposizionato la cassetta sotto i piedi di mia madre e gli è stato dato il martello con la cosa a rondine, dopo avergli sciolto i polsi, per permettergli, rigorosamente da sola, di schiodarsi le mammelle.
ci ha messo una vita, tra bestemmie e lacrime a staccarsi, ma alla fine, tolto l’ultimo chiodo è crollata a terra, in posizione perfetta per permetterci di venirgli, chi per la terza chi per la quarta, volta sui cappelli, che come sempre sono stati abilmente impiastricciati, e poi andarcene…
in attesa che si riprenda e soprattutto che a Luca venga in mente qualcosa di migliore, chiudo qui il racconto della nostra vita dedicata all’umiliazione e alla sottomissione. attendo come sempre i vostri commenti (anche sui vecchi capitoli se li leggerete), i vostri giudizi, alla mia mail albert.lolli@libero.it e come sempre risponderò a TUTTI quelli che mi scriveranno.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…