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Racconti erotici sull'Incesto

La scoperta di un mondo parallelo

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa storia risale a circa 3 anni fa, esattamente al giorno del mio 20 compleanno’

‘Io ero rincasato da scuola alla solita ora (intorno alle 2 del pomeriggio), solitamente quando arrivavo a casa trovavo mamma che mi aspettava con il pranzo pronto ed un gran sorriso sulle labbra.

Mamma &egrave una donna di 38 anni oggi, 35 all’ora, non molto alta ma piuttosto snella e con i chili al posto giusto, una bella 5’ di seno, che pur dopo 2 maternità non accennava a cadere di un solo millimetro ed un sedere bello formoso, morbido, da volerci sprofondare dentro.

Già da qualche anno mia madre era entrata nei miei pensieri erotici, in effetti da quando mi masturbai per la prima volta avvolgendo intorno al membro un paio di sue mutandine trovate nel cesto della biancheria sporca.

Da all’ora mi ero messo a frugare nei suoi cassetti e a masturbami mentre osservavo la sua biancheria intima e mi immaginavo lei che la indossava per me. Notai che, mentre il sua abbigliamento di tutti i giorni era molto classico e pudico, il suo cassetto della biancheria nascondeva sorprese molto eccitanti. Vi trovai body, reggiseno a balconcino, perizoma di pizzo di vari colori con abbinate calze autoreggenti di molti tipi diversi. Fu una sorpresa per me scoprire che mia madre indossava certi indumenti quando era in momenti intimi per me ‘off limits’.

Da poco mi ero messo anche a spiarla mentre si faceva la doccia o mentre riposava la mattina dopo che mio padre era uscito per andare la lavoro.

Ah già dimenticavo, la mia famiglia &egrave composta da 4 persone: mamma e papà più mia sorella ed io.

Papà &egrave un dirigente di uno stabilimento ed esce la mattina presto per poi tornare la sera tardi, mia sorella &egrave più grande di me di 3 anni e vive al campus universitario di una città poco distante dalla nostra. Per cui a casa siamo quasi sempre io e mamma soli.

Tornando al giorno in questione: mi accolse con il solito sorriso ed un intenso abbraccio, che invece era una novità. mi disse mentre mi sedevo a tavola.

Lei aveva gia mangiato ma restava sempre con me a farmi compagnia e nel frattempo ne approfittava per interrogarmi su cosa avevo combinato a scuola. Il pranzo passò come al solito. Non avevo nulla di speciale in programma per quel pomeriggio, il compleanno lo avrei festeggiato il sabato successivo, in una pizzeria della zona, insieme a tutti i miei amici, per cui decisi che prima mi sarei liberato dei compiti e poi mi sarei dedicato a scorrazzare su internet alla ricerca di qualcosa di divertente. Pensai che non avrei avuto di meglio da far, visto che mamma quel pomeriggio aveva intenzione di starsene in casa a stirare. Ma non mi immaginavo nemmeno quello che mi aspettava’

Mi liberai degli studi in circa un’oretta, accesi il PC e iniziai a navigare. Subito la mia attenzione si diresse verso siti dove poter scaricare suonerie e loghi per telefonini, ma poi incappai ‘accidentalmente’ in un banner si un sito erotico. Prima di proseguire dovevo accertarmi che mia madre fosse impegnata, per cui scesi in cucina a prendere una bibita del frigo. Passando per il corridoio vivi mia madre nella stanza dove teneva il ferro da stiro indaffarata al lavoro e per cui pensai che sarei stato tranquillo per un pò. Presi la bibita e rifilai in camera, chiusi la porta e iniziai il divertimento.

Dopo pochi minuti che sfogliavo quelle pagine il mio cazzo era già in difficoltà a restare imprigionato nella tuta e io morivo dalla voglia di pararmi una bella sega. Alla fine cedetti alla tentazione e mi abbassai calzoni e mutande. Con una mano pilotavo il mouse per scorrere le pagine e con l’altra mi segavo sempre più velocemente.

Continuavo a vedere foto di donne che succhiavano cazzi enormi e che poi se li facevano mettere dia in figa che in culo, ero quasi all’orgasmo quando’. Mia madre era entrata in camera mia per farmi notare una macchia di una mia camicia che non era recuperabile ed io, ormai presissimo dalla sega, non l’avevo sentita ne salire le scale (in legno) ne aprire la porta della mia camera.

Rimasi li come uno scemo, con la faccia di colore bordò intenso e con il cazzo duro in mano. Non sapevo cosa dire e per qualche interminabile secondo anche mia mamma restò li impalata sulla porta.

non sapevo cosa dire, ma fu lei a sorprendermi e a lasciarmi di sasso rispondendomi . Restai impietrito. Mia mamma che mi diceva di finire di farmi la sega?!’

le risposi, lei senza esitare disse . Io, ormai ammutolito e in trans, senza aggiungere altro, mi rigirai verso il pc e ricominciai a menarmi l’uccello, come mi aveva detto lei.

Solo che la situazione in cui ero non mi disturbava e il cazzo, invece di tornare duro si afflosciò.

La situazione stava degenerando, quando sentii che mia madre sapeva che la spiavo il mio viso tornò del bordò di prima, se non peggio.

Ero nel pallone più totale. Mamma invece sembrava lucidissima, anche arrabbiata per il tono di voce che usava.

e così dicendo mi afferrò il cazzo e inizio a segarmi sempre più velocemente. Questa volta mi si rizzò all’istante non appena sentii la sua mano afferrarmelo e godevo sempre di più.

mi diceva mentre mi continuava a segare.

Ero sempre più sconvolto, non mi aveva mai parlato così, nemmeno quando ero stato bocciato a scuola l’anno prima.

così gemendo iniziai a scizzare fiotti bi sborra potentissimi che si scagliarono un po contro lo scermo del pc e un po sul viso e la magia di mia madre, che indispettita lascio il mio cazzo e disse . Io allora abbozzai una scusa ma lei indispettita si alzò e andò in camera sua per cambiarsi.

Io mi ripulii e rivestii, ma il pensiero di quello che era appena successo mi stava rimbombando nella testa come un tamburo fortissimo.

Dopo pochi minuti tornò mamma, si era cambiata la maglia e pulita la faccia dalla sborra . Non credevo alle mie orecchie, parlava dolce e gentile come se niente fosse successo. Io non riuscivo nemmeno a guardarla negli occhi e senza alzare la testa le risposi . Lei mi abbozzò un sorrisino e torno giù in lavanderia stirare. Io restai sdraiato sul letto muto a pensare a quello che era accaduto e dopo un po mi accorsi che ripercorrendo quei momenti mi stavo rieccitando di brutto.

Passarono più o meno due orette, io mi ero quasi addormentato, quando sentii mamma chiamarmi dal piano di sotto.

. Pensai che era un pochino presto per la cena e così scesi le scale incuriosito.

Quando arrivai in lavanderia rimasi di sasso (per la terza volta nella giornata) per lo spettacolo che mi trovai di fronte. Mamma indossava un body bianco di pizzo scollato e a perizoma con un paio di autoreggenti, bianche pure loro.

.

risposi come un cagnolino bastonato, ma in verità mi stavo eccitando moltissimo.

Io non fiatai ed eseguii gli ordini di mia madre alla lettera. Quando mi levai le mutande e lei vide che mi stavo eccitando disse

Le sue parole autoritarie mi eccitarono ancora di più!

Io esitai un istante ma poi eseguii l’ordine. Lei mi diede 10 sculacciate forti, a mano aperta sulle chiappe, 5 per parte. Mi bruciavano da morire ma ero sempre eccitato.

. Era sempre più severa e autoritaria.

Lei si slacciò il body, che aveva due gancetti proprio sulla figa e si inginocchiò posizionandosi con la figa proprio a due dita dalla mia faccia. Potevo sentire l’odore acre di quella passera coperta da un fitto bosco nero e potei notare che anche lei era molto eccitata.

. Io non me lo feci ripetere ed iniziai a leccare quella figa calda e umida dal sapore intenso. Lei mi teneva per i capelli e il suo respiro iniziava a farsi affannoso. Poi iniziò a muovere il bacino assecondando i movimenti della mia lingua.

.

Io ero presissimo, le entravo con la lingua quanto potevo per poi tornare a stuzzicarle il clitoride gonfio.

e così dicendo mi inondò la bocca dei suoi caldi umori che io bevvi di gran gusto. Poi restò li, io pensai che si sarebbe alzata, ma invece’. Sentii che dalla sua figa iniziò a colarmi in bocca ul liquido caldo e amaro, non ci potevo credere, mi stava pisciando in bocca! Mi teneva per i capelli e mi diceva . A dire la verità non ero entusiasta di bere ma non potevo fare altro, visto che mi teneva la testa e mi tappa il naso con due dita.

Quando ebbe finito si strusciò bene sulla mia faccia e poi si alzò.

Io mi ero alzato, rimasi fermo, come ad aspettare un suo ordine, ormai ero suo e lei lo sapeva. La cosa ci eccitava entrambi.

. Io rimasi immobile e lei insistette Così dicendo mi afferrò il cazzo stringendolo.

La seguii, anche se sarei stato costretto in ogni caso, visto che mi teneva per il cazzo e lo stringeva forte da farmi male. Mi portò nella sua camera da letto, mi fece coricare al centro e poi prese altre calze dal cassetto della biancheria. Le usò per legarmi mani e piedi al letto in una posizione, molto simile a una X.

Poi salì sul letto, si avvicinò con il viso al mio e disse

Dopo di che aprì il cassetto del comodino, prese la scatola di preservativi e ne scartò uno.

Se lo posizionò sulla bocca e poi si chinò sul mio cazzo.

Mi fece un pompino fantastico e nel frattempo mi aveva srotolato sul cazzo il preservativo.

Poi salì sopra di me e si impalò a smorzacandela.

Iniziò una splendida cavalcata fissandomi dritto negli occhi mentre entrambi stavamo godendo alla follia.

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