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Racconti erotici sull'Incesto

Menage familiare 6 (Alle 10.32)

By 25 Ottobre 2024No Comments

All’oscuro del fratello Giulia, attraverso Ludovica, si diede da fare.
Riuscì a farsi prestare un top con una gonna aderente.
Ovviamente nell’ attesa del grande giorno non persero occasione per riscaldarsi.
Ogni momento era buono per abbandonarsi alla lussuria incestuosa.
Ormai era diventato un rito quasi quotidiano.
Domenica 21 Marzo, la primavera che arriva a risvegliare i sensi.
La sveglia suonò alle 5.15, Carlo e Nadia avrebbero preso il treno delle 6.52.
I due coniugi si prepararono, un’ultima occhiata alla valigia e via verso la stazione.
Antonio si svegliò alle 7, scese in salone e preparò una colazione abbondante: latte, biscotti, pancakes, fette biscottate e marmellata.
“Buongiorno Antonio, che bella colazione che hai preparato”.
“Buongiorno sorella, già sveglia?”.
“Certo, mi ha svegliato l’ aroma del caffè, sai che mi piace tanto” disse Giulia avvicinandosi per dare un bacio ad Antonio.
La colazione scivolò via tra convenevoli, allusioni ed occhiolini.
“Sai a che ora arrivano a Roma?” chiese Antonio.
“Alle 10.32, ho stampato io i biglietti alla mamma, lo sai che lei ha la mania del cartaceo”rispose Giulia che nel frattempo fissò la tavola.
“Tutto bello ma manca qualcosa”, osservó Giulia.
Neanche il tempo di finire la frase che si mise carponi andando sotto il tavolo.
Antonio si sentì subito la mano della sorella toccarle sopra il pigiama per poi farsi più audace per infilarla dentro le mutande.
La risposta del fallo del fratello fu immediata ergendosi sempre di più.
Antonio assecondò subito la sorella, si tirò giù i pantaloni e le mutande.
Giulia cominciò a leccare l’asta masturbandolo, un ritmo delicato e le sue labbra, come già sperimentato, sembravano quasi disegnate per questo.
Il glande venne ospitato dentro la sua bocca con la lingua che fece gli onori di casa battendo sulla punta.
“Ah, che bello, wow che bocchini da favola che fai!”.
La sorella prese queste parole come incitamento.
Arrivò anche il momento delle palle, si divertiva a prenderle in bocca e giocarci con la lingua.
Con il palmo della mano fece aderire il pene del fratello alla pancia in modo da non avere ostacoli tra lei e quelle bombe pronte ad esplodere.
Antonio sembrava abitasse in paradiso tanta ormai la maestria appresa dalla sorella.
Ma la sorella volle vederlo in faccia, voleva vedere le sue espressioni quindi uscì dal tavolo, fece girare il fratello e, mentre lo masturbava dentro la bocca lo guardó.
Antonio ormai non era più in forze, doveva esplodere, Giulia lo capì, si sfilò il membro e indirizzó il buco verso la bocca.
“Siiiii sborrooooo” e schizzi di sperma colonizzarono la lingua della sorella che ingoiò.
“Adesso che ho gustato il cannolo con la panna posso dire che c’è tutto” sorniona Giulia.
I due scoppiarono in una fragorosa risata…
Giulia risalì in camera lasciando Antonio a sistemare la cucina.

AndreaMCMLXXXIV

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