Ci sono giornate in cui il mare è molto più bello da vedere piuttosto che praticarlo, ed il miglior momento per osservare quello spettacolo è sempre verso il tramonto.
Quel tardo pomeriggio ero insieme a mia cugina Simonetta (già, proprio quella dell’avventura in treno) e stavamo tranquillamente passeggiando in macchina sulla litoranea quando decidemmo di fermarci su di una delle tante baie che circondano la splendida costa del Salento.
Lo spettacolo era meraviglioso e ci facemmo una bella passeggiata sulla sabbia immergendo i piedi nell’acqua: la mia cuginetta aveva una maglietta di cotone ed un gonnellino fiorato che la rendeva nello stesso tempo semplice ed arrapante, ma non avevamo voglia di sesso almeno per un po’ di tempo.
Sinceramente ero un po’ scocciato per il gran caldo che faceva e non mi andava di camminare tanto che decidemmo di fermarci a parlare in una radura per chiarire e capire che cosa ci prese quella notte in treno.
Mentre parlavamo convulsi lei mi sbatteva in faccia le sue sinuose cosce e vedevo i suoi capezzoli indurirsi: ‘Vuoi vedere che questa porcellona si sta di nuovo eccitando?’, mi chiesi pensieroso mentre non sapevo più dove guardare?
La discussione stava già degenerando sulle colpe e responsabilità di quella notte, quando la nostra attenzione si soffermò su alcuni strani versi che provenivano a pochi metri di distanza sulla battigia.
Incuriositi ed eccitati per la scoperta rimanemmo zitti e quatti quatti ci avvicinammo per capire cosa stesse succedendo, quando ai nostri occhi si presentò una scena degna da film di Tinto Brass: due ragazze un po’ più piccole (io e mia cugina abbiamo entrambe 20anni) ma molto ben fatte che scoprivano il loro corpo sditalinandosi come pazze’
‘Ahhhhhhhh,mmmmmmhhhhh, siiiiiiiiiiii’..’, ecco cos’erano quelle strani suoni che sentivamo a distanza: si stavano eccitando da morire, ma non soltanto loro’
Sentivo già il mio cazzo indurirsi sotto i pantaloncini mentre lei rimase muta senza dire una parola ma con gli occhi che buttavano voglie insaziabili’ tuttavia restammo muti ad osservare quelle due verginelle godere come forsennate: i loro corpi sudati, l’una che si eccitava guardando l’altra masturbarsi, e poi leccarsi gli umori con avidità’
Restammo paralizzati ad osservarle senza parlare, ma intanto mia cugina si stava già toccando la fichetta completamente bagnata mentre quelle due troiette sembravano in trance per il godimento quando, forse per l’eccitazione, mi scappò un rumore’
Le due ragazze si accorsero della nostra presenza e restarono quasi paralizzate per la paura, ma la mia cuginetta si presentò davanti molto tranquillamente nel tentativo di rassicurarle e le chiese da accendere, ma ben presto gli eventi degenerarono’
‘Ho visto come stavate godendo’ ‘ si rivolse Simonetta alle due amichette ‘ ‘anche io alla vostra età ero curiosa di fare confronti con le mie amiche e poi mi ricordo che la cosa più eccitante era proprio quella di toccarsi nei posti più impensati e di non farsi scoprire che si godeva come pazze”
Le due ragazze si tranquillizzarono ma ormai mia cugina era completamente in preda all’eccitazione e tra il serio e lo scherzo chiese: ‘visto che sono anche io sono una donna posso partecipare alla festa?’
Domanda superflua perché le due ragazze appena la spogliarono videro le sue mutandine completamente inzuppate e iniziarono a toccarla dappertutto mentre lei gemeva di piacere: ‘mamma mia, mi sembra di tornare ragazzinaaaaaaaaaaa…’ quando un fiotto di liquido inondò la sua mano ed io ero rimasto impietrito ad osservare la scena.
Dopo essersi accuratamente pulite con la lingua, le due ragazzine andarono via poiché erano in moto ed iniziava a farsi buio, mentre la mia dolce e porca cuginetta restò sulla spiaggia con le mutandine in mano e la gonna tutta stropicciata’
Oramai eccitatissimo mi avvicinai a lei e con aria da sbruffone le chiesi: ‘ti sei già saziata? Non dirmi di no che non ti riconoscerei più!’ ‘ nemmeno il tempo di finire la frase che già mi sbottonò i pantaloni e mi sparò un pompino indimenticabile, proprio mentre le due ragazze stavano andando via in moto, e il fatto la eccitava non poco’
Stavo per venirle in faccia quando mi mise per terra sulla sabbia strofinando sul mio viso il suo meraviglioso culetto ancora bagnato del suo succo mentre con la mano mi masturbava alla grande’
Ci girammo con un 69 mozzafiato: il contatto con quegli odori e il pompino da favola mi fecero venire dopo poco tempo, e le sparai tutto lo sperma in bocca senza dirle niente’
Quando ci riprendemmo scoppiammo a ridere pensando al fatto che eravamo andati al mare per discutere di quella notte in treno e mettere la parola fine a quelle porcate, ed invece finimmo per farlo nuovamente’ chissà cosa hanno pensato quelle due belle ragazze, speriamo di rivederle!!!
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…
Mi piacciono parecchio i suoi racconti spero mi risponda
Bello come racconto spero in un seguito.
Spero che oltre a peculiari li trovi anche piacevoli. Per quanto riguarda, sia Cali che Silente le anticipo che avranno…
Interessante. Mi piace come hai caratterizzato la MacGrannitt. Inoltre trovo molto bello che tu abbia voluto sfruttare il personaggio di…