Tutto inizio in un caldissimo mese d’agosto, io avevo 18 anni mia 13 . I nostri genitori dovettero spostarsi in un altro paese per una settimana , e noi restammo soli , eravamo affiatati ma mai avremmo pensato che sarebbe successo un’avventura del genere. Dopo varie raccomandazioni i nostri genitori finito di mangiare, alle 13 partirono, noi restammo soli, ia lavò i piatti , e dopo disse che andava a farsi un pisolino, io feci lo stesso ed andai in camera mia.
Alle 16 mi svegliai, ed andai in cucina, ia non c’era, all’ora andai in camera da letto per svegliarla, apro la porta, ed era distesa sul letto, pancia in su , tutta scoperta, indossava soltanto un paio di mutandine bianche trasparenti, il seno scoperto, turgido, i capezzoli rivolti all’insù, non avevo mai notato che avesse un così bel seno, aveva gli occhi chiusi,
mi avvicinai , stavo per chiamarla, ma quei capezzoli mi attraevano, mi avvicinai ancora di più, e con la mano tremante le sfiorai il seno, lei ebbe un sussulto ed io rosso in faccia ho ritirato indietro la mano, ma non si sveglio, ma divaricò le gambe, e da sotto le mutandine trasparenti si vide una ciocca di peli neri, era più forte di me volevo andar via ma non
riuscivo a spostarmi, con la mano sinistra sempre tremante , la avvicinai alle mutandine e le sfiorai leggermente la figa,
con la destra il seno, ero impaurito perché pensavo si sarebbe svegliata, invece rimase con gli occhi chiusi, la mano sinistra rimase sulla fighetta calda e cominciai a masagiarla, ero ecitato al massimo, avevo il cazzo che mi usciva dai pantaloni, i capezzoli di lei erano durissimi , pian piano le ho infilato la mano sotto le mutandine massaggiandola ben bene, ha avuto un sussulto e mi sono accorto che era tuta bagnata, anch’io non ho resistito più ed ho sborrato dentro alle mutande, ho ritirato la mano, le ho baciato il seno turgido ed in punta di piedi sono uscito.
Uscito dalla stanza, sono andato in bagno, avevo un rimorso per ciò che era successo , mi sono fatto una doccia e sono andato in cucina, non sapevo cosa avrei potuto dire quando si sarebbe alzata , ho deciso che avrei fatto finta di niente.
Dopo una mezzora ho sentito la porta del bagno aprirsi, e l’acqua della doccia scendere. Avevo il cuore cuore in gola ,
sono passati 15 lunghissimi minuti , ero seduto sul divano, e l’ho vista entrare, sorridente, ha fatto un cenno con la mano, è andata al frigo ha preso un succo e lo ha bevuto, io non avevo il coraggio di parlare, forse non si è accorta di niente, ha detto se dovevamo andare a comprare qualcosa e siamo usciti. Lei ha incontrato delle amiche ed è andata con loro io sono andato al bar. Intorno alle 20.30, siamo rientrati insieme a casa, abbiamo preparato la cena in silenzio, abbiamo cenato, ci siamo seduti sul divano a guardare un pò di televisione, alle undici le ho detto che avevo sonno e che sarei andato a dormire, lei si gira verso di me e dice, ho vergogna a dirtelo, ma ho paura a dormire da sola perché non mi fai compagnia e vieni a dormire in camera mia? (Risposta) ma il lettino è piccolo e non ci stiamo tutte due , si hai ragione, perché non andiamo all’ora in camera dei nostri genitori nel letto grande? Ci penso un po su e poi le dicco che va bene L’importante le dicco e che non russi, (lei) stai tranquillo quando dormo sono un sasso. Andiamo in camera, io vado a prendermi il pigiama, quando entro in camera la trovo già in mutandine senza reggiseno, (lei) scusa ma c’è troppo caldo e (accarezzandosi un seno) non sopporto la vestaglia, ma anche tu non vorrai dormire in pigiama con questo caldo? Avevo il cazzo eretto che mi usciva quasi dalle mutande, si forse ai ragione è impossibile dormire così.
Mi tolgo la maglietta , lei intanto e già distesa sul letto pancia all’insù, con la faccia rivolta verso di me, quando mi abbasso i pantaloni, anche le mutande vengono giù lasciando vedere il grosso cazzo eretto, lei è diventata rossa in viso,
faccio finta di niente e lo rimetto dentro le mutande, il gonfiore è visibile, sfilo del tutto i pantaloni, gli metto sulla sedia e mi sdraio sul letto , lei sbadiglia e dice; o che sonno sbadiglia e chiude gli occhi, io spengo la luce e cerco di dormire.
Sara passata all’incirca un’ora , e non riesco a prendere sonno , ho il cazzo ancora in tiro, passa ancora un po di tempo , non resisto più, devo toccarla, dalla persiana leggermente aperta filtra un po di luce, riesco a vedere le sue tette rivolte all’insù, mi avvicino cercando di non fare rumore, le accarezzo prima un seno, poi la mano scivola verso la figa, stranamente le gambe che prima erano chiuse si aprono, passo la mano dolcemente sopra le mutande, poi un po’ più forte, risalgo sino alla pancia, il contatto con la pelle mi fa impazzire, non ragiono più, una mano sopra i capezzoli, e con l’altra scendo nuovamente sulla sua figa, alzo le mutande e vado giù, la figa è caldissima, l’accarezzo dolcemente
Le infilo un dito dentro e lei ha un fremito, mi sono accorto che è sveglia ma ha gli occhi chiusi, le abbasso le mutande sino alle ginocchia e non fa nessuna resistenza, avvicino la lingua alla figa e comincio a slinguazarla dolcemente, ha dei fremiti e comincia a muovere la pancia, ho il cazzo che mi scoppia, con una mano apro leggermente la sua figa e vado dentro con la lingua, lei ha dei sussulti, vado con la lingua sempre più su , fino ad arrivare ai capezzoli, il mio cazzo è sopra la sua pancia, non resisto più e le sborro sopra la pancia mentre continuo a baciarle e massaggiarle il seno,
la sborrata mi calma, con un po’ di rimorso cerco di pulirla, le tiro su le mutandine e cerco di chiudere gli occhi senza pensare a niente, sono passati alcuni minuti quando sento una mano che mi sfiora la coscia ed arriva sino al cazzo, ed incomincia ad accarezzarlo, lascio gli occhi chiusi, il cazzo comincia a crescere , in pochi secondi sono nuovamente eccitato, sento che si sta avvicinando con la faccia al mio cazzo, sento la sua lingua che lavora sulla cappella, e poi se lo infila in bocca, è caldissima , e comincia a spompinarmi come fosse un’esperta, la lingua che va sulla cappella, poi tutto in bocca, sembra quasi voglia mangiarlo, non riesco più a trattenermi e senza dire una parola le sborro in bocca, lei la fa scivolare sul cazzo e continua a spompinare, dopo alcuni secondi lascia il cazzo , le da una leccata proprio sul buco e ritorna nella sua parte di letto, per tutta la notte restiamo così, cercando di dormire. La mattina seguente mi sveglio intorno alle nove, lei sul letto non c’era più, mi alzo e senza mettermi i pantaloni vado in bagno, il pensiero di quella notte mi sta facendo nuovamente eccitare, mi lavo la faccia, mi faccio il bidè e vado in cucina, lei è gia vicina al tavolo, indosso ha soltanto le mutandine, ciao, saluta sorridente, scusa se sono vestita così, ma oggi è una giornata caldissima, (rispondo sedendomi dall’altra parte del tavolo) no fa niente, anch’io oggi ho caldo, lei, vuoi un po di latte che ho riscaldato? Si grazie e si avvicina con una scodella, mi arriva da dietro e mi appoggia i seni sulla spalla, un brivido mi corre lungo la schiena, lei tranquillamente mi chiede se voglio anche dei biscotti, faccio cenno di si, il cazzo dentro alle mutande comincia ad alzarsi, lei con tutta calma mi avvicina i biscotti, e si risiede, mi chiede di passargli lo zucchero che è vicino a me , mi alzo per darglielo, lei avvicina e mi tocca la mano, il gonfiore dentro le mutande è
visibile ed il suo sguardo va proprio lì, con la sedia mi avvicino a lei, i seni sono incredibilmente belli, ci tocchiamo quasi, lei mi chiede se ho dormito bene, sicuramente arrossisco, e con un filo di voce le chiedo e tu , si anch’io, bevo un altro sorso di latte ma non riesco staccare lo sguardo dai seni, e lei se ne accorge , sorprendendomi mi chiede; ti piacciono che cosa rispondo io, i seni gli stai guardando e , si è vero ai dei bellissimi seni, sicuramente devono essere anche duri, se vuoi puoi toccarli, e si avvicina ancora verso di sfiorandomi la sua coscia con la mia, con la mano sinistra le prendo in mano il seno e comincio ad accarezzarlo, prima dolcemente poi più forte, le labbra si avvicinano all’altro capezzolo e comincio a baciarlo, la mano scivola sulla coscia poi sempre più su sino ad arrivare alla fighetta calda, le mie labbra si avvicinano alle sue le appoggio sopra e lei spalanca la bocca, le metto dentro la lingua, ed inizia un bacio che dura qualche minuto, intanto anche si è data da fare, ha preso il cazzo, tirandolo fuori dalle mutande, e lo tiene in mano facendomi una sega, ci troviamo sdraiati per terra, ancora bocca a bocca, lascia le labbra e comincia a scendere più giù sino al cazzo , lo alliscia un po’ la lingua e se lo infila in bocca e ricomincia a spompinare sempre più in fretta,
con la testa mi avvicino alle sue gambe, le sfilo le mutande e comincio a lecarle la figa già umida, iniziamo un 69 incredibile, non voglio sborrarle in bocca , e le dicco di aspettare, ho voglia di scoparti le dicco, e lei risponde anche io ne ho voglia, però non farmi male, stai tranquilla le dico, avvicino il mio cazzo alla sua fighetta ancora vergine e con una leggera pressione inizio ad infilarglielo dentro, lei ha un leggero stridolio, ancora un colpetto ed il cazzo entra dentro, lei avvicina la bocca alla mia ed infila dentro la lingua, allora inizio ad andare su e giù con il cazzo dentro la sua figa, lei grida di gioia, si, si ancora e dopo alcuni minuti tiro fuori il cazzo inondandola di sperma sulla pancia, lei sorridente prende le ultime goccioline di sborra che sono sul cazzo e le lecca, ricomincia così a farmi gonfiare nuovamente il cazzo , e mi dice di scoparla ancora. Siamo andati avanti così per vari giorni, tra scopate leccate, una doccia e un panino veloce. L’ultimo giorno quando dovevano rientrare i nostri genitori, dopo aver fatto pulizia rimesso in ordine il letto dei nostri, abbiamo deciso di considerare come se non fosse successo niente, lei si gira verso di me e dice , però voglio farti l’ultimo regalo, si mette in ginocchio , tira fuori il cazzo dalle mutande e inizia a spompinare come una dannata, finché non le vengo in bocca, poi va in bagno a risciacquarsi la bocca, ormai i nostri genitori stanno arrivando, ci cambiamo ed aspettiamo. Dopo questa estate io parto in un’altra città per studiare all’università e con mia ‘ per qualche anno ci perdiamo di vista, per le vacanze vado fuori, ci incontriamo in qualche festa di famiglia e facciamo come non fosse mai accaduto niente, ma”””””’.. continua
Passano così alcuni anni , finché mia’. Si fidanza, e dopo alcuni mesi decidono di sposarsi, lei è contentissima , mi telefona per darmi la notizia, e dice che comunque deve fare degli acquisti nella città dove sto io e che verrà a trovarmi.
Era una domenica mattina, io aspettavo pensando che venisse anche con il fidanzato, invece bussa alla porta , e mela ritrovo davanti da sola, indossa una camicetta aderente che risaltano i suoi grossi seni, ed un paio di jens aderenti che mettono in risalto tutte le forme del suo culo, ci baciamo sulla guance e le chiedo come mai è venuta da sola, dice che il futuro marito aveva degli impegni e non poteva accompagnarla, la faccio accomodare in cucina e le offro un caffè , parliamo del più e del meno, lei fa per bere il caffè e lo rovescia sulla camicetta ed alcune gocce sui pantaloni, senza scomporsi mi chiede se può lavarsi la camicia, io le rispondo di si ma non ho prestargliene un’altra, se non una delle mie, lei dice non preoccuparti , tanto con questo sole asciuga subito, si toglie la camicia ha un reggiseno che non gli copre tutto il seno, lascia intravedere i capezzoli, adesso che ci sono dice tolgo anche queste gocce dal pantalone altrimenti si macchia, si toglie la cinta, si sbottona i pantaloni e gli toglie pian piano, ha la pelle bianca e le cosce sono bellissime, indossa un paio di tanga trasparenti in cui si intravede tutto il pelo nero, comincio a sentire delle fitte al cazzo che comincia ad eccitarsi, le faccio strada sino al bagno dove le indico dove può lavare i panni, lei mi ringrazia, e si gira di spalle mostrandomi tutto il suo bel culo, si inchina per lavare, apre l’acqua ed inizia a muovere il culo, non resisto più, mi avvicino da dietro , le appoggio il cazzo , ancora dentro ai pantaloni, e senza dirgli niente prendo i due seni e comincio a massaggiarli, lei per alcuni secondi resta ferma, poi si gira dandomi un bacio in bocca di quelli che mi ero scordato, con la mano scendo sulla figa, calda e umida, lei con filo di voce dice andiamo nel letto, senza staccarci arriviamo in camera, lei mi toglie la camicia ed i pantaloni io le sfilo il reggiseno e le mutandine, lei va verso il mio cazzo e lo prende in boca iniziando un lavoro di andata su e giù lento ma costante, voglio scoparti, lei si mette sopra il mio cazzo ed inizia ad infilarselo nella figa fino ai coglioni, va su e giù, sborrami dentro non tirarlo fuori voglio sentire la tua sborra dentro di me, dopo alcuni minuti di lavoro le lascio andare dentro un fiume di sborra, anche lei viene gridando, ci guardiamo in faccia e lei dice , è stato bellissimo anche per me rispondo, restiamo cosi per alcuni minuti scambiandoci baci e baccetini, lei si gira di pancia sul letto e le accarezzo il culo, lo sai che ai bel buco del culo, e tu scommetto che vorresti riempirlo vero? Risponde lei , ma certo che se tu lo permetti le dicco io , mentre continuo ad insistere col dito proprio sul buco, ma prometti di non farmi male, sicuro, aspetta un secondo, vado in frigo e prendo un pezzo di burro , rientro e lei si è messa sulle ginocchia mostrandomi il buco del culo, ti piace, mi avvicino e la mordicchio su una coscia, intanto inizio a spalmarle il burro sul buco del culo, dai rompimelo dice lei eccitata, metto via il burro, appoggio il cazzo sul buco e con colpo inizio ad infilarglielo dentro, e stretto, entra a fatica ma riesce a farsi strada, lei inizia a gridare forse i primi erano di dolore ma poi di piacere, sfondami, mettilo tutto dentro, sino ai coglioni, inizio ad andare su e giù sul canale sinché non la sento venire, sto per sborrare anch’io, quando lei mi dice, sbattimelo di nuovo in figa e sborrami dentro, senza spostarmi, tolgo il cazzo dal culo e glielo infilo alla pecorina in figa , dopo alcuni movimenti le vengo nuovamente dentro, ci accasciamo sul letto esausti, restiamo un po in selenzio, poi le chiedo , ma perché ai voluto che ti sborrassi dentro? Lei dandomi un baceto in bocca, perché voglio un figlio da te, da me? Rispondo io , ma tra 5 giorni devi sposarti? Ma certo con lui mi sposo, forse avrò con lui qualche altro figlio perché gli voglio bene, ma il primo voglio che sia tuo, vuoi accontentarmi? Dopo alcuni secondi resto pensieroso, la sua mano scivola lungo la coscia sino al cazzo, e ricomincia a menarlo, all’ora ti prego accontentami, e con la testa le faccio cenno di si, all’ora lei riprende a slinguazzarmi il cazzo e mi offre la sua figa, ricominciamo così con un 69 tra leccate inculate e sborrate in figa passiamo tutta la giornata di domenica.
Il mese dopo mi chiama per dirmi che è incinta, dopo altri otto mesi mi richiama per dirmi che è nata una bellissima femminuccia, e che tutto è andato bene.
””’..continua
Parte 3′
E’ il 15 di dicembre, ore 20,30, sono rientrato da poco a casa , sto preparando qualcosa da mangiare , quando squilla il telefono, è lei, e da qualche anno che non ci vediamo più, ci salutiamo, come va come non va , e dopo alcuni minuti mi dice se mi farebbe piacere vedere nostra figlia, naturalmente dico di sì, all’ora lei chiede se possiamo trascorrere le vacanze di natale assieme in casa mia, fissiamo la data per il venti. Sarei andato a prenderle all’aeroporto.
La mattine del 20 dicembre, le aspetto all’uscita del terminal, arrivano una di seguito all’altra, non sembrano madre e figlia, ma due sorelle, le saluto e faccio per darle un bacio sulla guancia, ma lei mi avvicina la bocca e mi da uno di quei baci mozzafiato, ci stacchiamo e senza scomporsi mi presenta sua figlia, nostra figlia, ha 15 anni ed è già un bel pezzo di figa, la bacio sulla guancia e le faccio i complimenti, lei ringrazia, e dice, anche tu sei bellissimo, proprio come ti ha descritto mia madre. Le faccio salire in macchina e andiamo verso casa, impieghiamo circa tre quarti d’ora ad arrivare a casa, parliamo di tante cose in macchina ed il tempo scorre veloce, arriviamo a casa che è quasi ora di pranzo . saliamo in camera, e nostra figlia chiede se può fare una doccia, naturalmente rispondo io e la indico dov’è il bagno.
Restati soli con ”.. ci guardiamo in faccia, un antico ardore riprende nelle vene, sembra ieri l’ultima volta che abbiamo scopato, ci avviciniamo ancora di più, ci stringiamo in un abbraccio ed un intenso bacio, non vedevo l’ora di riabbracciarti ,le dico io, anche io , risponde lei, ci sediamo sul divano , le mie mani vanno sulle tette, sono dure, i capezzoli turgidi, l’altra mano va sotto la gonna, sulle cosce sino a raggiungere la figa, le infilo dentro un dito lei mugola dal piacere, intanto mi sbottona i pantaloni e mi tira fuori il cazzo, e senza dire una parola inizia a ciucciare,
sono trascorsi alcuni minuti, sentiamo starnutire dietro di noi, ci eravamo dimenticati che c’era anche nostra figlia, mi alzo di scatto il cazzo ancora eretto, cerco parole di scuse, non preoccupatevi per me , se volete potete continuare, è appena uscita dal bagno, ed indossa soltanto un asciugamano corto che non riesce a coprire bene ne i suoi seni prosperosi ne il suo bel culo, mi sono scordata di prendere la mia borsa, si gira e si inchina per prenderla, e ci mostra interamente il culo e la figa, allora mia ‘.. mi dice, guarda che bel bocconcino abbiamo creato? è proprio bellissimo rispondo io, intanto mi sono riseduto sul divano con il cazzo ancora in tiro, nostra figlia si gira e dice, ma anche tu hai un bell’attrezzo la davanti, mia’.. prende il cazzo in mano e andando su e giù dice, si è proprio un bel cazzo, avvicinati, è con questo che ti abbiamo fatto, si avvicina al divano , e dice, posso toccarlo, io non rispondo , mia’ le dice , passandole una mano dalla coscia sino alle natiche, ma certo, mi si siede vicino e prende il cazzo in mano, lasciugamano cade per terra, e vedo il suo seno ben modellato , il cazzo sembra che scoppi, adesso è lei ad agitarlo,
intanto mia ‘. Inizia a darmi dei baci sul glande, e dice dai avvicinati, la testa di nostra figlia scivola giù e la vedo infilarsi il cazzo in bocca ed inizia a spompinarlo, intanto mia ‘. Le infila da dietro una mano sulla figa che comincia a bagnarsi, e mi lecca i coglioni, le loro lingue si incontrano sul mio cazzo e si slinguazzano anche tra di loro, mi metto più comodo, e vado verso mia figlia, inzio ad accarezzarle le cosce, il seno , poi la fighetta che è già umida, non riesco a trattenermi e sborro in faccia a tutte e due, lei si gira sorridente verso di me , vieni che ti rendo il favore le dico io ancora ecitatissimo, si mette a cavalcioni sulla mia faccia offrendomi la sua figa giovane, sei ancora vergine, le chiedo mentre inizio a leccargliela, si, dice lei in un mugolio di piaccere, intanto mia’ le massagia da dietro i bei seni, lei gira la testa, e si scambiano un caldissimo baccio lingua sulla lingua, mia’ si infila il cazzo in figa e commincia a muoversi lungo l’asta, anchio voglio essere scopata, dice con filo di voce nostra figlia, vieni le dice la madre, tolgo le labra da quella bellissima figa, bacciandola in bocca e con una mano accarezzandole la figa, la sdraiare gambe aperte sul divano, massagiandola ben bene, dice rivolgendosi a me, vieni e scoppala, senza cappire gnente, mi avvicino a lei, e bacciandola in bocca le chiedo, sei siccura di volerlo, si dice lei con un filo di vocce, dai dice mia ”’.. prende con una mano il cazzo e lo avvicina alla figa di nostra figlia, un paio di colpettini e sono dentro, ed inizio a scopparla, lei si aggita e mugola di piaccere, intanto sua madre le lecca un seno stringendolo sino quasi a fargli male, io le mordicchio l’altro seno e labaccio in bocca finche non la sento venire, anchio non resisto più e le vengo vengo dentro, scusami le dico non sono riuscito a trattenermi, e stato bellissimo dice lei, ho ancora il cazzo dentro la sua figa, la madre, che si è spostata dall’altra parte del divano, rivolgendosi a tutti e due, sdraiata a gambe aperte con la figa aperta, masturbandosi con un dito, qualcuno mi da una mano? Ci guardiamo in faccia sorridenti e le dico, come no, dai piccola fallo crescere, dico a nostra figlia avvicinandoli il cazzo in bocca, lo prende dolcemente ed inizia un magnifico lavoro di bocca, intanto io lecco la figa della madre, e le massagio il buco del culo, sai cosa voglio adesso le chiedo, prego fai pure dice lei, girandosi e mostrandomi il culo, tolgo il cazzo dalla bocca, e le dico, guarda come lo prende, le appogio il cazzo sul bucco, e con un colpo di reni glielo infilo dentro, hai , dice lei, scusa le dico, ed inizio ad andare su e giù, nostra figlia ,
va sotto di lei ed inizia a slinguazzarli la figa , offrendogli contemporaneamente la sua da leccare, andiamo avanti cosi per diversi minuti, tra mugolii di picere, sto per venire e le dico voglio sborrarti dentro la figa, lei annuisci di si con la testa, tolgo il cazzo dal culo e avvicinandolo alla figa dico a nostra figlia che è intenta a leccare, mi fai posto, lei apreno la figa della madre , dice, prego , le infilo in cazzo in figa e le do un paio di colpi finche non le sborro tutto in figa, tolgo il cazzo dalla figa e tutte due si avvicinano e leccano le ultime goccie di sperma, e ci adagiamo così sfiniti sul divano.
Restiamo così alcuni minuti, poi mia’. Dice, che ne dite se prepariamo qualcosa da mangiare? Certamente le dico io alzandomi dal divano, vengo ad aiutarti in cucina, no dice lei fai compagnia a n. f. io preparo due spaghetti veloci , spero abbia della pasta dice lei , certamente le dico io c’è tutto, e lei ancora nuda si dirige in cucina, io resto solo con mia figlia e cerco di parlarle, scusa per quello che è sucesso ma non era previsto, sai da quando sei nata non ti avevo ancora vista, ma non per colpa mia, so tutto risponde lei , alzandosi e sedendosi sulle mie gambe, sai mia madre mi ha raccontato tutto di te, per filo e per segno, mi ha detto il vostro segreto, ed anzi devo dire che la cosa mi è piaciuta, ed anzi adesso dopo averti conosciuto lo farei anchio, cosa le dico , un figlio con te risponde lei , oggi mi hai fatto passare una giornata che non dimenticherò mai, vorrei passarne altre così, dice passando la mano sul mio uccello, ma sai che non sarà possibile, le dico io, lo voglio ancora dice lei, si china sul cazzo e tira fuori la lingua e comincia a passarla sul glande, poi più giù fino ai coglioni, è in ginochio e mi mostra il culo e la figa, lei si infila il cazzo sino in gola, poi togliendoli dice, scopami papa dai, la metta a quatro zampe e la prendo alla peccorina, lei urla di piaccere, si affaccia sua madre, è bellissimo vedervi scoppare così, e rientra in cucina , intanto noi continuiamo provando diverse posizioni, poi è pronto il pranzo, ma lo volete qua o venite in cucina, veniamo, lo diciamo in contemporanea, tiro fuori il cazzo dalla figa e le sborro in pancia, che spreco dice lei spalmandosela addosso la volevo tutta dentro, be la prossima ti accontento le, dico mentre le massagio un seno e la baccio in bocca.
Ci sediamo a tavola, tutti e tre nudi, ed iniziamo a mangiare, che cosa le hai detto chiedo a mia’. Tutto dice lei, che siamo f. e s. e che spesso facciamo l’amore, sai una cosa risponde n. f. rivolta alla madre vorrei che tu restassi incinta così avrei anchio un fratello, risponde mia” e se invece fossi tu a restare incinta di un’altra bella feminuccia, risposta, per me non farebbe differenza sia maschio o femmina perché lo imparerei bene in entrambi i casi, e tu, dice rivolta verso di me, ma io sono egoista un maschio farebbe concorranza mentre un’altra figa sarebbe la benvenuta, non ti devi preoccupare risponde lei, e girandosi verso la madre, le accarezza la figa e leda un baccio in boca, per te ci saranno sempre queste due fighette vero ma, lei si gira, con una mano le stringe il seno bacciandole il capezzolo, con l’altra scende sino alla figa , gli infala un dito dentro e commincia a massagiare , certamente mia cara avrà sia la figa che il culo.
anche mia”. Si alza no no adesso dobbiamo preparare il pranzo,
lei sorridente, ma mi sembra che avevi gia qualcosa in bocca, mia’. Non risponde e va in cucina . Mangiamo tranquilli, la scena di prima è ormai dimenticata, chiedo a mia figlia se ha il ragazzo,
Grazie Anolinda per la segnalazione, a quale parte del racconto ti riferisci
Continua daiii eccitantissimo
Bello ma non ho gradito il passaggio dalla terza alla prima persona così senza un senso logico. Linda.
Ti ho messo un adoro perché il racconto è eccitante. Raramente commento ma qui mi è d'obbligo. Mi piace anche…
Spero non finisca così questa bella serie di racconti, attendo il Cap. 5