Ciao mi presento sono Lisa 21 anni vergine sino a pochi giorni fa.
Vivo con la mia famiglia Mamma 41 anni Papà 46 anni e un fratellino di 7 anni, siamo di mentalità abbastanza aperta e io e mamma non disdegniamo di andare in giro per casa quasi nude, parliamo di sesso senza problemi, mi ha detto che lei è stata sverginata da papà quando aveva 17 anni e in uno dei loro rapporti sono stata concepita io prima del loro matrimonio, è incredula quando gli di dico che sono ancora vergine. Mamma ha un fratello, Valerio di 28 anni bello come il sole con cui da sempre ho avuto un rapporto di amicizia senza secondi fini, siamo praticamente cresciuti insieme e facciamo parte della stessa comitiva. A modo di dire degli altri sono una ragazza molto bella, sono castana, ho una taglia 44 una 3^ di seno occhi castani alta 170 un bel culetto alto e sodo, e anche se i vesponi mi ronzano a sciame non ho mai fatto sesso penetrativo, ma posso dire che sono molto abile di bocca. Di pompini ne ho fatti in quantità industriale a uomini da 18 a 50 anni, un’altra mia caratteristica è che nessuno ha mai visto né toccato la mia patatina, quando faccio pompini sto sempre con il perizoma ma con le tette al vento. Quando ho voglia di masturbarmi vedo sempre film porno, e questo lo faccio ormai da molti anni e potrei affermare che ho acquisito una esperienza sessuale vedendo questi film, i quali mi hanno portata a radermi completamente la vagina. Veniamo al dunque, era quasi la fine di luglio, vediamo arrivare a casa mio zio che imprecando cercava conforto nella mia famiglia, Mamma gli chiede cosa fosse successo, lo zio con fare stizzito dice che si era lasciato con la ragazza (per la cronaca Martina) e che erano andate a farsi benedire le vacanze che aveva prenotato in croazia e naturalmente già pagate. Sinceramente il discorso mi interessava molto poco, dato che ho sempre pensato che avendo un bellissimo mare a disposizione trovavo quasi inutile fare questi viaggi, fossero le Seychelles allora la musica cambiava. Siccome mamma è una ottima cuoca e nessuno ha mai rifiutato un invito, lo zio rimase a pranzo con noi, durante il pranzo non si parlava altro che della sua disavventura (che palle), forse per trovare qualcuno che sostituisse Martina, mamma propone a suo fratello di essere io ad accompagnarlo visto che era tutto pagato, io rifiutai nettamente non mi andava per nulla andare in vacanza tanto per cambiare nome del mare. Dopo tante paranoie mi convincono a partire con lui e farmi questa settimana di vacanze forzate. Il 2 agosto papà ci accompagna a Bari per prendere il traghetto per dubrovnik, l’indomani mattina arriviamo, ci attendeva un pulmino per portarci in un’altra località dove di li a poco prendemmo un altro traghetto per andare sull’isola di korcula. Ero già stanca morta e ripetevo tra me e me chi me lo aveva fatto fare. Finalmente dopo tante peripezie arriviamo in un villaggio vacanze, all’ingresso dopo le formalità di rito un addetto ci accompagna al nostro bungalow. Durante i pochi metri di tragitto vedevo che la gente era completamente nuda, era un villaggio nudisti. Sistemata la roba in camera faccio una doccia di quelle indimenticabili, dopo anche zio fa la stessa cosa e mi propone di andare in spiaggia. Visto che eravamo al mare accetto di buon grado. Durante i pochi metri che ci separavano dalla spiaggia vedevo gente di tutte le età completamente nuda, gli unici vestiti eravamo noi. Arrivati sulla spiaggia stessa scena gente nuda, a questo punto tolgo il reggiseno e rimango con le tette al vento, zio invece si spoglia completamente mettendo in mostra un bell’uccello. Tra un bagno ed un altro, il pomeriggio passa veloce, mi guardavo spesso attorno e vedevo che ero l’unica a non stare completamente nuda, ma la cosa non mi interessava più di tanto. Ad una certa ora ritorniamo al nostro bungalow, zio mettendo in mostra l’uccello e io a seno nudo. Zio mi dice di prepararci perché saremmo dovuti andare al ristorante per la cena, faccio una doccia veloce, metto perizoma, gonna mini in jeans e una maglietta senza reggiseno. Zio mi guarda come per dire ma ti sei resa conto dove siamo? Anche lui fa la doccia e mette solo un paio di ciabatte rimanendo completamente nudo. Ci dirigiamo verso il ristorante pensando tra me e me forse sono troppo vestita per certi posti, ritorno indietro, tolgo la gonna e la maglietta rimanendo con il perizoma. Al ristorante ci mettono insieme ad una famiglia norvegese madre, padre ed una ragazza della mia stessa età anche loro completamente nudi. Fortunatamente zio conosce benissimo l’inglese, anche io me la cavicchio ma non a livello di zio, facciamo amicizia con questa famiglia, e passiamo buona parte della serata insieme a loro. Ero stanca morta e non vedevo l’ora di andare a dormire, capendo tutto zio mi chiede se volevo essere accompagnata al bungalow gli dissi di si perché magari come prima volta avrei sbagliato, chiedendo scusa per il mio forfait, ci dirigiamo verso il bungalow. Arrivati chiedo a zio dove era il mio letto, lui mi fa ma sei proprio stanca visto che non ti sei accorta che c’è solo un letto matrimoniale. Ero troppo stanca per replicare, lo bacio sulla guancia e mi metto a letto, mentre lui ritorna dai nostri amici. Mi addormento come un ghiro. L’indomani mattina verso le 8 mi sento accarezzare i capelli, era zio che mi chiedeva se avessi voluto fare colazione visto che era quasi ora. Vado in bagno una bella doccia, metto il sotto del bikini e ci dirigiamo al ristorante. Dopo qualche minuto arrivano i nostri amici, vedo la ragazza (Karen il suo nome) una ragazza bellissima tipica bionda con occhi azzurri, con delle occhiaie da paura quasi non avesse dormito per tutta la notte, facciamo colazione e ci diamo appuntamento sulla spiaggia. Durante il percorso dal ristorante alla spiaggia mi si accende la lampadina ‘vuoi vedere che zio e Karen se la sono spassata?’ i miei sospetti erano più che fondati. Arrivati sulla spiaggia ci dirigiamo verso l’ombrellone dei nostri amici, come al solito ero l’unica seminuda, Karen mi invita a spogliarmi completamente, dopo varie titubanze decido di togliere lo slip, lo zio appena mi vede fa un apprezzamento sulla mia vagina non si sarebbe aspettato mai ad avercela depilata. Dopo il disagio iniziale della mia completa nudità prendo confidenza con Karen, la quale mi confessa di aver fatto sesso con zio (a proposito non sapevano che siamo zio e nipote ma solo amici) e che era un portento (almeno questo è quello che avevo capito nel mio inglese stentato). Passiamo una bellissima mattinata insieme, e dal quel momento andavo anche io in giro nuda. Andiamo al ristorante per il pranzo e li decidiamo che nel pomeriggio saremmo rimasti a riposare visto che i nostri amici per la sera ci avevano invitati nel loro alloggio per farci gustare qualche specialità del loro paese. Ci mettiamo sul letto completamente nudi, nel voltarmi vedo l’affare di zio duro, mi prese come una scossa, andai in bagno per masturbarmi, avrei voluto prenderlo in bocca ma pensai è sempre mio zio. Dopo essermi masturbata ritornai a letto, naturalmente zio aveva capito tutto, e per sfottò mi chiede se avevo adocchiato qualcuno che mi piaceva, non so cosa mi venne in mente in quel momento, gli confesso di essere vergine ma non disdegnavo di fare pompini e che la mia passerina era stata messa in mostra solo a partire da questa mattina. Rimase incredulo fermo con gli occhi a guardarmi e scrutare ogni centimetro del mio corpo, qualche secondo dopo mi dice che quasi non ci credeva. Dopo il riposino pomeridiano dico a zio di farsi la doccia prima lui perché avrei tenuto occupato il bagno per un po, con fare scherzoso mi fa ‘ le richieste della mia nipotina sono ordini per me’.Dopo la sua doccia vado io in bagno armata di beauty case con tutte le mie cose, iniziai a radermi la passerina visto che erano 5 giorni che non lo facevo, dopo una bella doccia inizio a truccarmi nemmeno se dovessi andare in discoteca. Uscita dal bagno tutta agghindata lo zio mi fa ‘sei uno schianto peccato che sei mia nipote’ gli rispondo ‘spiritoso’, come di istinto stavo per mettermi il perizoma e mi rendo conto che ormai i miei pregiudizi li avevo vinti la mattina mettendo in bella mostra la mia passerina. Ci dirigiamo verso l’alloggio degli amici, loro avevano affittato una specie di villino con una veranda che dava sul mare, Karen appena ci vede ci viene incontro a me da un bacio sulla guancia invece a zio sulla bocca non curante della presenza dei genitori, vabbè nulla di male pensai. Ci offrirono una cena a base di pesce, poi andammo tutti in veranda a scambiare 4 chiacchiere. Sempre con l’ausilio di zio intraprendiamo discorsi sessuali, da quello che capisco e da quello che zio traduce intuisco che la loro mentalità sessuale è apertissima e che Karen e zio avevano scopato a casa loro. Dopo tanti discorsi provai un senso di frustrazione quando mi chiesero a che età avevo avuto il primo rapporto sessuale, qui zio fu straordinario intervenne dicendo che lo avevo fatto a 14 anni togliendomi da ogni imbarazzo. Ad un certo punto Karen e zio si alzano e vanno via, non ci vuole la palla di vetro a capire che stavano andando a scopare, rimango da sola con i suoi genitori, ad un certo punto lei si china e prende in bocca l’attrezzo del marito, io rimango con gli occhi sbarrati ma sicuramente questa scena mi fa un certo effetto, è come vedere un porno in diretta. Sento che inizio a bagnarmi, di istinto allargo le gambe e inizio a toccarmi la vagina e dopo qualche minuto ho un orgasmo che mi prende dalla schiena per finire alla punta dei piedi. Intanto la signora smette di succhiare e con un cenno della mano mi invita ad andare vicino a loro, come ipnotizzata mi avvicino a loro e inizio a succhiare il cazzo del marito, la signora mi fa cenno di mettermi comoda e di allargare le gambe così mi avrebbe scopata, nel mio inglese stentato gli dissi di no trovando la squallida scusa che ero nel periodo fecondo, non potevo mica dire che ero vergine. A questo punto lei si fa spazio tra la mia bocca e il cazzo del marito e si impala, mi trovai per la prima volta a leccare una passera ed un cazzo insieme. Lui venne copiosamente dentro di lei, e io, con avidità bevvi lo sperma che usciva dalla vagina, l’ingoio l’ho sempre fatto con piacere da quando faccio pompini. Entriamo in casa per lavarci, durante il percorso passiamo davanti alla stanza dove zio e Karen stavano scopando, lei ansimava di brutto era messa a 90 ma non intuivo dove la stesse penetrando se nella passera o nel culetto, questa scena mi fece ribollire il sangue e nella mia mente iniziarono ad aleggiare strane voglie di sesso, volevo farlo anche io volevo provare. Dopo una rapida sciacquata ritorniamo in veranda, a ruota dopo un pò vengono anche zio e Karen, intuisco subito che stavano parlando delle performance sessuali fatte e anche di me che in certo modo avevo fatto qualcosa. Ritorniamo nel nostro alloggio, per tutta la notte non riuscivo a prendere sonno sia per quello che avevo visto sia per il mezzo pompino che avevo fatto, mi rigiravo nel letto e i bagliori della luna mi facevano vedere anche se moscio l’attributo di zio, mi sono alzata per andare a masturbarmi in bagno, non so a che ora sono riuscita ad addormentarmi. L’indomani mattina, lo zio mi sveglia, mi aveva portato la colazione, ora lo vedevo con occhio diverso, lo scrutavo dai capelli alla punta delle dita dei piedi, notai che questi miei sguardi lo fecero eccitare e vidi il suo membro in tutta la sua maestosità. Non sapevo che pesci prendere così decisi che era ora di andare sulla spiaggia. Come al solito andammo dai nostri amici, la giornata era particolarmente calda cosi io, zio e Karen andammo in acqua. Notai subito che Karen iniziò ad accarezzare il membro di zio, io mi tenevo a debita distanza anche se volevo partecipare ai loro giochi. Uscii dall’acqua per non essere d’intralcio, decido di fare una passeggiata sulla battigia visto che della spiaggia conoscevo solo la zona dove di solito stavamo. Mi allontano dalla zona che di solito frequentavo e mi inoltro in una piccola pineta adiacente la spiaggia, li nella distanza di pochi metri c’erano parecchie coppie che scopavano, la cosa mi fece aumentare l’eccitazione, se in quel momento ci fosse stato zio mi sarei fatta scopare. Dopo un po ritorno nella nostra zona, zio e Karen erano insieme ai genitori che se la ridevano, chiesi di cosa stavano parlando, zio mi rispose che ci avevano invitati di nuovo nel loro alloggio per passare la serata insieme, intuendo come sarebbe andata a finire dico a zio che non me la sentivo anche per non fare figure di merda se lui avesse voluto scoparmi, zio mi rispose fai solo un pompino e così risolvi il problema. Ormai i discorsi erano incentrati su termini che sino ad allora non avevo mai pronunciato e la voglia di fare sesso aumentava sempre di più. Ritorniamo nel nostro alloggio, facciamo una doccia e ci sdraiamo sul letto. Il mio sguardo era concentrato sull’affare di zio, lui notò subito questo mio modo di fare e dopo pochi secondi vidi che gli si era indurito. Non so cosa mi prese gli chiesi se potevo prenderlo in bocca, lui con un cenno della testa mi fece capire di si, socchiusi gli occhi e iniziai a leccare come mai avevo fatto. La cosa che mi mandò in estasi fu quando mi disse ‘nipotina mia sei una pompinara nata’ (premesso che sia io non l’ho mai chiamato zio e lui mai nipote ci siamo chiamati sempre per nome), la parola nipotina fece si che misi un impegno straordinario nel fare il pompino a zio, stava per venire e voleva che la smettessi di succhiarlo, invece non gli diedi il tempo di uscire dalla mia bocca, un fiume di sborra mi invase la gola e la mandai giù senza esitazione. Qualche minuto di relax e zio andò a lavarsi, al suo ritorno mi dice ‘nipotina mia voglio farti godere’, in quel momento non stavo capendo nulla, avrebbe potuto dirmi di tutto avrei detto di si, mi sistemò di spalle sul ciglio del letto, si inginocchio e iniziò a leccarmi la figa, era la prima volta che me lo facevano era bellissimo, sentivo i miei umori che uscivano copiosi, vedevo tutti i simboli dello zodiaco ebbi il mio primo orgasmo con la leccata. Si stacca dalla mia figa e stava per mettere il preservativo, ormai era destino che perdessi la verginità, gli dissi a chiare lettere che volevo essere sverginata senza preservativo, non so cosa mi aspettava visto che sino ad allora avevo messo dentro solo 2 dita, certamente il cazzo di zio era molto più lungo e grosso di 2 dita. Zio mi fece rimanere nella stessa posizione, riprese a leccarmi la figa e quando vide che era di nuovo bagnata mi chiese di allargare un po’ le labbra per facilitare l’ingresso del cazzo. Allargai al massimo sia le gambe che le labbra della figa, il cuore mi batteva a mille, iniziò a strusciarmi la cappella sul clitoride, poi piano piano iniziò a farsi spazio nella mia figa. Ad un tratto sentii strapparmi l’imene mi morsi le labbra per non urlare per il dolore, lui sicuramente sentì lo strappo e si fermò, quando sentì che mi ero rilassata e che il dolore si era affievolito mi penetrò completamente. Il dolore continuava ma il piacere era immenso, ero fuori di testa dicevo cose che sino a poco prima non erano mai uscite dalla mia bocca. Ebbi un primo orgasmo violentissimo, ero fradicia come non mai, zio continuava a scoparmi con impeto, stavo per avere il secondo orgasmo lui esce dalla figa e mi inonda il corpo di sperma. Ero al settimo cielo è stato bellissimo, giorno 5 agosto 2014 la mia verginità era andata, mi guardai tra le gambe e vidi che insieme agli umori c’era anche del sangue ma la cosa non mi scosse più di tanto. Dopo una bella doccia mi rimetto a letto, mi addormento e mi sveglio che praticamente il sole era calato. Appena aperto gli occhi mi tocco tra le gambe non mi rendevo conto se era stato un sogno oppure realtà, la larghezza della figa mi diceva che era realtà. Non vedevo zio, lo chiamai, era fuori a parlottare con Karen, appena mi vide mi chiede se era tutto a posto con un cenno della testa feci di si, ero quasi gelosa della presenza di Karen, intuivo che di li a poco avrebbero scopato e che lei avrebbe dato molto di più di me, comunque rimisi a posto sia il mio corpo che il mio cervello e andammo a casa di Karen. Arrivati, in veranda c’era un tavolo con tanta roba da mangiare, una specie di buffet, ognuno prese quella che voleva, ma la cosa che più mi risaltava agli occhi è che la mamma di Karen era di aspetto decisamente più gradevole, aveva fatto un trucco molto leggero, tra me e me pensavo a cosa servisse visto che eravamo nudi. Soliti discorsi sul sesso e sulle usanze sessuali dei nostri paesi, io in quel frangente mi chiedevo se anche loro facessero incesto, in un modo o nell’altro mi fecero capire di no anche se facevano sesso apertamente, in definitiva i genitori di Karen erano una specie di scambisti e che Karen scopava con chi voleva anche in loro presenza. Solita solfa, zio e Karen fanno capire apertamente che andavano a scopare in camera, a me ritornavano in mente quei momenti passati poco prima, ma sinceramente non me la sentivo di scopare con il papà di Karen anche se era un bell’uomo, tentativo vano perché poco dopo lui si avvicina a me e inizia a palpeggiarmi la figa, inizio a bagnarmi, con un cenno chiesi di leccarmela, ero su una sdraio allargai al massimo le gambe, ma le lingue che me la leccavano erano due marito e moglie a turno si insinuavano con la lingua nella mia figa. Stavo per raggiungere l’orgasmo quando sentiamo un urlo provenire dall’interno della casa. Tutti corremmo verso la stanza di Karen, ma con sollievo da parte di tutti vedemmo che era tutto a posto solo che zio gli aveva finito di rompere il culo. Ci fu una risata collettiva meglio così. Ne approfittammo per andare nella camera da letto e riprendere da dove avevamo lasciato, ripresero a leccarmi la figa e dopo un po’ ebbi l’agognato orgasmo, rimasi a gambe aperte sul letto e questo fece si che il papà di Karen ne approfittò per scoparmi nella figa. Li per li pensai in 21 anni mai un cazzo nella figa invece nello stesso giorno ne ho presi 2 diversi. Stette in figa un paio di minuti dopo di che inizia a scopare la moglie nella cui figa come prevedibile sborra. Come al solito ne approfitto per bere la sborra che usciva fuori dalla figa e dal cazzo e comunque era la seconda volta che leccavo una figa e la cosa iniziava a piacermi. Nel frattempo anche zio aveva finito e tutti insieme ritornammo in veranda, certo Karen camminava claudicante chissà che dolore poverina, pensavo tra me e me avrà goduto?.Era notte fonda e ritornammo nel nostro alloggio, zio mi chiede se avevo scopato gli dico di si ma solo qualche minuto, mi chiede se avessi voglia, gli rispondo di si ma era meglio lasciare perdere perché avevo avuto già troppe emozioni nello stesso giorno. Ci mettemmo a parlare e mi confida che la mamma di Karen vuole scopare con lui, gli risposi che per me poteva scoparsi anche il padre, scoppiò a ridere, poi il discorso andò a concludersi sull’inculatura a Karen, Zio mi dice che non era vergine ma era talmente stretta che aveva solo preso qualche cazzetto. Zio mi fa con un sorriso ironico ‘vuoi che ti inculi’? gli risposi con voce ferma che non ci tenevo proprio a passare le pene dell’inferno per fare piacere a te. Comunque quelle parole non mi lasciarono indifferente pensai ‘lo faccio o no’? La mattina seguente abbiamo anche il tempo di andare a consumare la colazione al ristorante, li ci incontriamo con Karen e famiglia, finita la colazione andiamo insieme in spiaggia, ma contrariamente agli altri giorni ci mettiamo in un posto a ridosso della pineta. Tutti insieme andiamo a fare il bagno, vedo che la mamma di Karen prendeva in mano il cazzo di zio e ci giocava, uscimmo dall’acqua e la mamma di Karen fece segno a zio di seguirla nella pineta, a ruota li seguiamo io e Karen non volevamo perderci lo spettacolo. Li vedemmo che si baciavano e dopo lei appoggiarsi ad un albero dando a zio la schiena. Karen mi prese per mano e mi condusse affianco ai due piccioncini, si abbassa ed inizia a leccarmi la figa. Un brivido mi attraversò la schiena, certamente la scena non passò inosservata a zio che mi disse sceglietevi un albero che poi vi scopo. Tutte e 3 donne eravamo ad un metro una dall’altra, messe a pecorina appoggiate agli alberi, zio inizia da me, mi infila il suo cazzo in figa certamente non molto aperta ma sicuramente non fa fatica ad accogliere il suo cazzo. Sta dentro di me giusto il tempo per farmi raggiungere l’orgasmo poi mi chiede di aiutarlo ad aprire il culo della mamma di Karen, gli allargo le natiche e lui con un colpo solo gli entra in culo, lei emette un gridolino, era la prima volta che vedevo da così vicino un cazzo che entrava nel culo. Mentre la inculava io gli trastullavo la figa, ebbe un orgasmo violento e zio lo usci dal culo, il buco del culo rimase aperto per un po’ questo lo avevo visto solo nei film. Era il turno di Karen, zio mi chiese se me la sentivo di leccargli il buchetto per facilitare l’ingresso, non esitai a farlo ed anche questo tabù era sfatato. La leccai moltissimo riempiendo di saliva il culetto, poi io e la signora gli allargammo le natiche e zio con molta calma la penetrò sino in fondo. Karen gemeva sicuramente per il dolore, infatti zio rimase dentro senza pompare finchè non si rese conto che Karen si era abituata al suo cazzo nel culo. Dopo una manciata di secondi inizio il classico movimento, Karen diceva cose che non capivo ma intuivo che stesse godendo. Lei fu la fortunata a riceve la sborra di zio nel suo culetto. Appena ha tirato fuori il cazzo dal culo non ho esitato a leccare la sborra che usciva ma volevo soprattutto leccargli il buco rimasto aperto, forse questo ha alleviato il bruciore che sicuramente Karen sentiva. Rientrammo in acqua anche per lavarci dagli umori che si vedevano chiaramente, guardavo quasi con invidia le altre due donne capaci di prenderlo dietro, lo volevo fare ma pensando al dolore la cosa mi passò in breve tempo. Solita ora ritorniamo all’alloggio, doccia veloce e andiamo a consumare il pranzo insieme a Karen e famiglia. Durante il pranzo notavo movimenti strani tra zio e la mamma di Karen, infatti a fine pranzo si alzarono e andarono via, non so cosa mi passò per la testa dissi a zio ‘questa è proprio troia’, affermazione infondata in quanto fecero ritorno dopo circa 5 minuti ma zio aveva in mano un pacchettino ho pensato sarà qualche regalo. Torniamo nel nostro alloggio, ci buttiamo letteralmente sul letto, mi venivano alla memoria quelle scene viste poco prima, senza esitare chiesi a zio di scoparmi, non si fece pregare che subito poco era dentro di me. Ebbi il primo orgasmo violento, la mia figa era un fiume, mai come ora mi ero bagnata tanto, zio continuava imperterrito a scopare, ad un certo momento mi chiede se poteva sborrare in figa, gli dico che era pazzo non ci tenevo a rimanere incinta, allora mi fa fammi sborrare in culo, peggio che andar di notte gli rispondo, non ero pronta psicologicamente a farmelo rompere. Per evitare problemi lo faccio uscire dalla figa e finisco con un pompino con ingoio ma vedevo nei suoi occhi una certa insoddisfazione. Mi addormento, al risveglio lui non c’era, pensai subito che era da Karen, andai in spiaggia e trovai solo gli amici di zio nemmeno l’ombra. Rimasi con loro pensando che sarebbe arrivato anche zio, nulla non si vedeva. Il sole stava calando e decido di tornare all’alloggio ma era molto preoccupata, entrata dentro lo vedo, meno male non era successo nulla, ma lo vedo con il broncio, gli chiedo cosa avesse ma non mi rispose, l’intuito di donna mi portò a dirgli ‘ma forse perché non ti ho dato il culo’? dallo sguardo capii che il motivo era questo, cercai di spiegargli che non ci tenevo a soffrire per questa sua mania, mi veniva alla mente quello che era successo con Karen quando l’ha inculata, e poi gli dissi che era troppo grosso, fosse stato più piccolo magari ci sarei stata. Per togliergli il broncio gli chiesi se voleva scoparmi o se voleva che gli facessi un pompino, tutto inutile. La sera organizziamo con i nostri amici una serata sulla spiaggia, come al solito si finì con il fare sesso, ma zio rifiutò il mio corpo scopò Karen e sua madre e non mi fece nemmeno avvicinare al suo cazzo. Tornati in alloggio non si degnava nemmeno di uno sguardo, a me veniva da piangere per questo suo modo di fare, da una parte volevo provare dall’altra non volevo dargliela vinta. Era arrivato il venerdi il giorno dopo saremmo dovuti ripartire per tornare a casa, appena svegli cerco il dialogo con zio spiegando che volevo farlo ma il suo cazzo era troppo grosso e sicuramente mi avrebbe fatta molto male, gli avrei concesso di tutto ma il culo no. Lui mi assicura che sarebbe stato molto delicato e che aveva gli strumenti buoni per non farmi molto male, infatti prende il pacchetto che aveva avuto dalla mamma di Karen e dentro c’era del gel per penetrazioni anali. La cosa non mi convinceva totalmente ma sentivo che stavo per cedere. Lui capisce subito che ero sul punto di cedere e mi fa ‘Se vuoi potrebbe venire anche Karen ad aiutarti’, la cosa non è che mi interessasse tanto infatti gli dico subito di farsela per l’ultima volta da sola visto che il giorno dopo saremmo dovuti ripartire, e comunque se proprio dovevo dargli il culo dovevamo stare solo noi due, lui annuii e disse che forse avevo ragione. Andiamo a casa di Karen, era tutto organizzato per passare la giornata con loro. Dopo qualche minuto dal nostro arrivo, Karen mi bacia sulla bocca, istintivamente aprii la mia, ci abbandonammo ai nostri corpi, nel frattempo la mamma succhiava alternativamente il cazzo di zio e quello del marito, ad un certo punto lei chiese di essere presa in due. Dopo qualche minuto la vedevo dimenare con il cazzo del marito nella figa e quello di zio in culo gli stavano facendo una doppia con i fiocchi. Lei ebbe almeno due orgasmi, ma una cosa che mi fece quasi rabbrividire è stata quando marito e moglie messi a pecora lo prendevano in culo dallo zio. Mai avrei pensato che zio inculasse un maschio, forse questa è stata la scintilla che mi ha fatto prendere la decisione di prenderlo in culo. Nel pomeriggio dopo averci scambiato telefono e indirizzo ci salutiamo dicendo loro che avremmo dedicato l’ultima notte tutta per noi. Mentre ritornavamo al nostro alloggio gli dico ‘OK ZIO’ ok cosa mi fa, ho deciso di farmi inculare. A questa affermazione gli brillavano gli occhi, non gli sembrava vero, però gli dissi che secondo me non era il caso di farlo in stanza perché sapevo che avrei urlato per il dolore, preferivo farlo in spiaggia, tanto li era sempre pieno di gente che scopava. Mentre eravamo in stanza chiesi a zio se il motivo per cui si era lasciato con Martina era questo tipo di vacanza, al contrario mi disse lei sotto il punto di vista sessuale era molto aperta e gli piacevano questo tipo di situazioni, mi confessò che erano stati anche al privè e che lei era stata sbattuta da molti uomini insieme. Il sole stava calando per cui era giunta quasi l’ora di andare in spiaggia a perdere l’ultima verginità in mio possesso anche se la mia convinzione non era al 100%. Prima di uscire ci guardammo fissi negli occhi, lui percepiva in me un senso di angoscia, e anche di paura, capì la situazione e mi disse di mettermi sul letto che mi avrebbe fatto qualcosa per rendere la penetrazione meno dolorosa. Mi metto a pancia in giù e inizia a leccarmi il buchetto, sentivo dei brividi che mi percorrevano la schiena, dopo prese il gel e iniziò a spalmarlo, quando mi vide rilassata mise un dito dentro, sinceramente non sentii nulla, tolse il dito e mise altro gel in modo che entrasse anche dentro, a questo punto di nuovo il dito dentro, la cosa iniziava a piacermi, quando sentì i mugolii di piacere mise un altro dito, qui sentii un po’ di bruciore ma ancora sopportabile al terzo dito sentii un dolore insopportabile gli chiesi di uscire perché mi faceva male e pensai che se questo era l’inizio del dolore figuriamoci a ricevere il suo cazzo. Non ero più convinta a farlo era troppo doloroso, ma mi ritornavano in mente le scene di quando ha inculato tutta la famiglia dei nostri amici. Mi armo di coraggio prendo dei teli da mare e ci dirigiamo verso la spiaggia. Le palpitazioni erano così forti che mi tremavano le gambe, arrivati in un posto relativamente isolato, inizia a baciarmi e insinuarsi con le dita nella mia figa, dopo pochi secondi era bagnata fradicia, mi chiese di scopare normalmente, accettai di buon grado, iniziai con uno dei miei super pompini quando era all’apice della durezza me lo infila in figa con un colpo solo. Ebbi solo il tempo di dirgli di non sborrare dentro che il suo movimento mi fece esplodere in un orgasmo da favola. Quando stava per venire esce dalla figa e me lo infila in bocca sino alla gola emettendo un mare di sborra calda che ingoio avidamente. Restammo a guardarci per qualche minuto, era giunta l’ora, ero abbastanza rilassata ma allo stesso tempo non vedevo l’ora che tutto terminasse. Mi fece mettere a pecorina e iniziò a spalmarmi il gel facendo in modo che entrasse anche dentro, se lo spalmò anche sul suo cazzo, quando mi vide pronta mi fa ‘nipotina mia adesso ti inculo’, la parola nipotina mi fece andare in estasi, puntò la cappella sul buco e iniziò a spingere. Ne era entrato pochissimo sentii un bruciore lancinante, era insopportabile, chiesi di uscire ma lui non sentì ragione. Rimase con la cappella mezza dentro e mezza fuori per qualche secondo, nel frattempo il bruciore si stava affievolendo ma era solo l’inizio. Iniziò a spingere di nuovo, mi sentii aprire ulteriormente, la cappella era tutta dentro si era insinuata nel mio ano, ma era solo una piccola parte della grandezza del cazzo. Il bruciore riprese e lui si fermò di nuovo, sentii che mise altro gel e dopo pochi secondi con un colpo di reni mi inculò drasticamente. Lanciai un urlo di dolore, mi uscivano le lacrime, non avevo mai sofferto tanto. Lo pregai di uscire, mi sentivo letteralmente usata, lo insultai dissi parolacce ma nulla ormai era dentro e non aveva alcuna intenzione di uscire. Tentavo in tutti i modi di togliermi da quella situazione, ma più movimenti facevo più mi faceva male, Intanto zio iniziò a lisciarmi la figa, non sentivo alcun beneficio talmente era diventata secca per il trauma che stavo subendo, ma con una costanza incredibile e sempre con il cazzo piantato nel culo riuscì a farmi bagnare. Il dolore era sempre tanto ma il godimento iniziava a dare i suoi frutti, lui capì che era il momento di iniziare l’inculata vera, sentivo il cazzo che iniziava a scivolare nel mio ex buchetto la cosa iniziava a piacermi anche se persisteva il bruciore. Prima piano poi sempre più veloce mi inculava, ebbi un primo orgasmo, adesso ero io a pregarlo di farlo sempre più veloce e di andare sino in fondo. Capii che stava per venire, gli dissi di sborrarmi nel culo, richiesta inutile in quanto mi disse che era sua intenzione venire nel mio culo. Pochi secondi dopo sentii un calore che entrò nelle mie viscere, una mare di sborra era dentro di me. Finalmente uscì dal mio culo io mi sdraiai pancia in giù per cercare un po’ di sollievo ma orami ero rotta anche lì. La luna illuminava i nostri corpi appagati, zio mi allarga le natiche per vedere le condizione del mio buco, con tanta ironia mi dice ‘nipotina ora lo hai bello largo’ gli risposi che di questo ne ero certa ma avevo un bruciore incredibile, mi mise del gel per farmi provare un senso di freschezza, poi andammo in acqua per rinfrescarci. La cosa mi fece stare relativamente meglio perché l’acqua salata mi faceva bruciare il buco aperto, pensai che forse si era rotto qualche capillare, la serata finì li. L’indomani mattina ripartiamo per prendere il traghetto che ci avrebbe riportati a casa, passiamo la serata a dubrovnik in attesa dell’imbarco. Ci imbarchiamo, ci assegnano la nostra cuccetta, ceniamo sul traghetto e ci godemmo la partenza della nave dal ponte. Ad una certa ora andiamo in cuccetta, zio con il suo solito fare ironico mi chiede come stava il buco del culo, io ormai non avendo nulla da perdere gli rispondo che un’altra ripassata forse sarebbe stata l’ideale. Forse da questa mia risposta passarono si e no 10 secondi che vidi zio con il cazzo fuori. Ci spogliammo completamente e iniziai con il solito pompino, quando lo vidi abbastanza duro mi misi a pecorina, ma prima di riceverlo nel culo lo pregai di lubrificarmi per bene e per evitare figure di merda con urla strazianti di seguire quello che dicevo quando mi inculava. Lubrificò abbondantemente sia il buco del culo che il suo arnese, zio mi chiese di aprire al massimo le natiche in modo da vedere per bene il buco del culo, con una mano aprivo le natiche e con l’altra mi reggevo appena. Sentii subito che il cazzo si stava facendo strada ed avvertii dolore, gli dissi di fermarsi per abituarmi, dopo qualche secondo gli dissi di spingere piano, ancora bruciore si fermò di nuovo, ancora qualche secondo di pausa e dissi di spingere ancora. Entrò tutto dentro ma sentivo ancora dolore, sicuramente molto meno della sera precedente, mi stavo abituando a prenderlo nel culo. Iniziai a sentire piacere, gli dissi di pompare gradualmente. Ansimavo come non mai, i suoi movimenti diventavano sempre più veloci e vigorosi, raggiunsi l’orgasmo e dopo poco anche lui versandomi nelle viscere un mare di sborra calda, zio nel frattempo mi teneva aperte le natiche per vedere la larghezza del buco a suo dire era bellissimo. Con le dita prende la sborra che usciva dall’ano e me la porge sulla lingua, gli leccai le dita sino a farle diventare lucide. Quella notte mi inculò ancora una volta. E’ stata una settimana in cui ho sperimentato tutto, ho perso la verginità della figa e del culo, fatto sesso con un’altra donna e visto mio zio inculare un uomo, tutte cose che sino alla settimana scorsa le vedevo nei film porno. La mattina arriviamo a bari, al porto c’erano ad attenderci mamma e papà. Ritorniamo a casa, sicuramente mamma che è una donna di vita sospetta che mi sia successo qualcosa di piacevole perché mi vedeva raggiante contrariamente a quando sono partita per la vacanza e soprattutto mi vedeva abbronzata integralmente, se capiterà l’occasione gli dirò senza problemi che ho perso la verginità ma sicuramente non dirò che sono stata sverginata da suo fratello E’ stata la più bella vacanza della mia vita, certo con alti e bassi, ma sono veramente felice delle esperienze fatte, continuerò a scopare con zio? Forse si anche perché sono certa che lui vorrà sborrare nella mia figa e questo lo farò quando sarà possibile e poi farmi fare una foto dopo avermi inculata, voglio vedere il mio buco del culo aperto.
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica
Pisellina… fantastico! Un buon mix di Femdom e umiliazione
Storia molto intrigante. Per favore, continua! :)
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…