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Coabitando

By 16 Giugno 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevamo dormito abbracciati tutto il venerdì notte, il sabato mattina appena sveglio mi chiesi se non era stato un meraviglioso sogno, e per convincermene iniziai ad accarezzare quel meraviglioso corpo che ancora dormiva accanto a me..che dolcissimo viso..che labbra..che tette!..ne sfiorai i capezzoli rosei che mi risposero all’istante indurendosi..che bel ventre..che boschetto..morbido, caldo..si inumidisce ‘che cosce!”non puoi immaginare quanto ho goduto! Ti amooo!’ biascicò mia sorella svegliandosi, cercando le mie labbra”meglio essere femmina, molto meglio’..limonammo a lungo, scambiandoci sensuali carezze..andammo in cucina..fette biscottate, marmellata, caff&egrave..poi il bagno..fece pipì, ed un bidet..mentre a mia volta facevo pipì: ero a mezz’asta ..Laura mi osservò, comparò le mie dimensioni a quelle del suo clitoride..’ma non mi farai male?’ ‘dipende’ risposi’tornammo a letto, baciandoci profondamente’la feci distendere supina: che gioia ammirarla! Un corpo perfetto..iniziai a baciarla dai piedi..le cosce..il ventre’le tette..il collo..la voltai..la nuca..la schiena..il culetto..l’ano..la patatina’la feci voltare ancora..la mia lingua nella sua vulva’mille rigagnoli di passione, che succhiai golosamente’passai le sue cosce intorno ai miei fianchi, affacciando il mio glande sulle sue labbruzze..’vuoi?’ ‘siii’..un colpo per lacerarle l’imene e poi..una lenta penetrazione nel suo utero bollente che fremeva come un battito di cuore mentre mi avvolgeva in un fiume caldo e veloce..quanti orgasmi ebbe Laura non me lo ha mai saputo dire’.’godimi dentro, anche se facciamo un figlio’ anch’io le donai un fiume di sperma, mentre urlavamo per il godimento…non
Ci staccammo..rimasi dentro di lei finch&egrave il suo utero non pulsò più..ci alzammo, ci vestimmo ed andammo a mangiare in pizzeria. Laura era radiosa, io pure: ci eravamo innamorati. ‘sento ancora il tuo bastone nel mio ventre’sussurrò Laura ‘Dio, mi sto bagnando di nuovo..&egrave bellissimo..ma succede sempre così?’ ‘E’ la novità..non immaginavi che ci potesse essere un rapporto così profondo, e poi..sei stata sverginata, lo ricordi?’ Parlammo ancora dei faraoni, e ponemmo il problema dei figli’meglio evitarli..avrebbe preso la pillola, e nell’attesa..non ci sarebbero stati problemi. Infatti, tornati a casa, di corsa a letto, quasi strappandoci gli abiti di dosso. Stesi sul letto, mi agguantò l’uccello..’Non ne ho mai baciato uno..posso?’ ‘Piano con i denti..fai giocare la lingua, e le mani’ le sue mani mi avvolsero lo scroto..la sua lingua si impossessò del mio glande,la sua bocca mi imboccò l’asta, ed iniziò a pompare, mentre il suo corpo fremeva per i ripetuti orgasmi..prima di arrivare le sollevai la testa e me la misi a cavalcioni: puntai il glande contro la vulva
splendidamente bagnata..si piantò il mio bastone in corpo, tutto, fino alle palle,mentre le tormentavo i capezzoli..un fiume di sborretta mi arrivò fino ai coglioni, e bagnò il lenzuolo..pompò violentemente..quasi a farmi male, poi arrivò ancora.. la scostai, e le porsi il cazzo alle labbra..bevi, porcella, ‘litri di sborra, che ingoiò avidamente fino all’ultima goccia, e poi..leccò l’asta ..’buonoo, ma l’abbiamo prodotto noi questo nettare?’ ‘e per un mese non avrai che questo..finch&egrave la pillola non farà il suo effetto’. ‘Dio, stasera avevo appuntamento con Gina..cosa faccio?Non posso nasconderle cosa &egrave successo..ma le voglio bene, sarà un brutto colpo per lei..cosa dobbiamo fare?’ ‘Ha perso il fidanzato, hai ragione, ma anche tu hai cambiato sesso, noo? Credi che, almeno per ora, io la debba consolare’ ‘ Dopo due giorni già mi metti le corna?’ ‘il problema &egrave il tuo, non il mio’ ‘Hai ragione, amore mio: dovremo comunque regolarci in questo modo’gliene parliamo prima?’ ‘ Non credo..la natura farà il suo corso..Gina ha sicuramente stimoli e libido femminile, no? Falla venire stasera, e falla cucinare. MI devi dire come iniziate voi, e vedrò cosa fare’ ci assopimmo, e pensai a Gina..non era bella come mia sorella, ma era sempre uno schianto. ‘ Ha un punto debole? Che non capisce più niente?’ ‘ E’ sensibile alle tette’ ‘bene, falla venire’. Alle 18 Gina bussò..andai ad aprire..si avviò verso la stanza di Laura, indossava un tubino nero’un vero schianto quel bel culetto’dopo pochi minuti mi raggiunse in cucina, dove stavo leggendo un giornale..indossava il solito grembiulino sopra un reggiseno, un tanga, autoreggenti’deglutii a vederla’cosa ci prepari stasera’ saltimbocca alla romana’Laura le avrà detto qualcosa’Laura dov’&egrave?’a far la doccia’Gina mi venne a fianco’spostati che devo preparare i saltimbocca’me ne vado via..ma no, basta che ti sposti’mi alzai, e mi spostai alle sue spalle’ora o mai più, e da dietro le mie mani le avvolsero le mammelle’che belle tette che hai!.. smettila, porco, o strillo!’strilla pure..e le mie mani sgusciarono sotto il reggiseno, le mie dita le strinsero i capezzoli’smettila, disgraziato’continuavo a martoriarle i capezzoli..voltò il viso..mi attaccai alle sue labbra, forzai le sue labbra con la mia lingua..scoppiò a piangere..la lasciai andare..porco, porco, continuò a singhiozzare, ed entrò Laura, in accappatoio..’cosa &egrave successo? ‘ ‘niente ‘ risposi, mentre Gina si asciugava il volto ..’Vieni di là, debbo dirti una cosa’ prese l’amica per mano, e se la portò in camera da letto. La porta era socchiusa..mi fermai ad osservare..Laura si sfilò l’accappatoio, denudò Gina e si sdraiò sul letto, offrendo il suo corpo alla lingua dell’amica..’non ti sei accorta che il maschietto di casa ora &egrave mio fratello?’ ‘che me ne importa’ farfugliò Gina , imboccando il clitoride di Laura, ‘tu sei il mio maschio’ ‘non lo sono più, mi ha fatto ridiventare femmina, ed &egrave bellissimo, anche se io ti amo ancora, e ti voglio..ma voglio che anche tu ti completi come femmina..ci penserà lui..’ ‘noo, non voglio’ ‘Lo voglio io..e tu farai come dico io’ Carloo..Carloo..ci raggiungi?’ dopo pochi secondi entrai’Laura mi mostrò la Gina, che appariva stralunata, ”vedi che tette? Morsicandole un capezzolo..e che boschetto?”.una bionda pelurie velava le grandi labbra, assai gonfie..’e..che aspetti?..via i boxer’Gina, toccagli il cazzo..visto quanto &egrave grosso? Leccaglielo, come fai con me..mentre io lecco la tua patatina..sei già arrivata’..continua’..Gina aveva cominciato a pomparmi, ma preferii attaccarla direttamente io, succhiandole i seni, baciandola in bocca, mordicchiandole il ventre, mentre lei era ormai un lago di godimento puntai la mia asta sul suo imene..un colpo e..dentro tutto, fino alle palle, mentre lei urlava prima per il dolore, poi per la goduria, mentre Laura le baciava le labbra, e le infilava parecchie dita nel culetto.. Gina arrivò ancora, abbondantemente, e ebbe un attimo di smarrimento, il ventre colmo della mia sborra, l’ano trafitto..e poi venne ancora, finch&egrave non fu tutta seccata ‘si rilasciò, e cercò prima le labbra di Laura e poi le mie”.avevate ragione, ma’che stanchezza!’ Io ritirai il mio uccello dalla sua topina solo quando si fu seccata, ma le mie mani continuavano a carezzarle le mammelle..e lei era tutto un fremito..ci accomodammo..Laura le succhiava la passera, ricolma di sangue e dei nostri umori. Un dito nel suo culo, l’altra mano ad accarezzare il mio bastone, e Gina rantolava per il godimento un momento di pausa, e ci riassestammo: io supino, le due ragazze a farmi un divino pompino, mentre io tormentavo i loro capezzoli..le feci venire in prolungati orgasmi, ed alla fine Laura volle essere inculata mentre Gina le leccava la fica..arrivammo insieme, rantolando beati. Gina rientrò a casa sua, raccomandando Laura di non consumarmi. Il giorno dopo, usciti dall’ufficio, Gina ci raggiunse: come entrò, baciò in bocca Laura..’maiala, gli hai già fatto un pompino’..infilò una mano nella mia patta..’c’&egrave ancora qualcosa?’ E volò ad infilarsi il grembiulino, questa volta però non indossava intimo. ‘Cosa preparo?’ ‘ Per ora preparaci il culetto’ rispose Laura, riportandola in camera da letto.’ Riscalda il piccolino mentre io mi spoglio’..disse Laura facendole imboccare il mio uccello..si sdraiò..’leccami la patatina, anzi facciamo un 69..spalmale la vasellina nel culetto’ ungiti il cazzo..allargala con un dito..punta la capella..sfonda!’ ‘ahi mi fai male’ ‘smetto?’.noo, noo, sfondami il culo, &egrave meraviglioso..non mi mordere perdonami,godo troppo vengoo..vengoo..succhiami la fica, Laura,&egrave meraviglioso.’.ci abbattemmo..e poi..di corsa alla doccia, dove Laura volle che la chiavassi in tutti i suoi buchi, con sborrata finale sulle mammelle..andammo in cucina a preparar la cena. Le ragazze erano sfinite, dopocena Gina rientrò a casa sua, io e mia sorella a letto subito’un 69 e dormire! Avevo scatenato tutta la sessualità latente di Laura, che mi convinse ad andare al sex-shop a comprare un bel fallo di discrete dimensioni, perché voleva assaporare la doppia penetrazione, e farla gustare anche alla nostra amante .Mi diedi da fare, e trovai un doppio fallo (da 20 cm per parte) con doppio serbatoio. Non ne parlammo con Gina fino al venerdì sera, quando ci raggiunse a casa di Laura per il weekend. Al solito, Gina andò ad indossare il grembiulino, niente sotto. Andò in cucina, e si mise a lavare dell’insalata. Laura si spogliò, silenziosamente, e riempì di acqua tiepida entrambi i lati del fallo da me acquistato, e li cosparse di vasellina: introdusse nella sua vagina un lato dell’uccello, ed aggrappandosi alle tette di Gina le introdusse nel culetto l’altra estremità. La gina dopo un attimo di smarrimento iniziò a mugolare per il godimento, mentre io armavo il mio uccello ungendolo di vasellina..con le mani divaricai le chiappe di mia sorella e la inculai, meravigliosamente..ero io a dare il ritmo al sandwich, e le mie amanti iniziarono a rantolare, mentre dai miei ciglioni sentivo risalire una ondata di sperma..accelerai le mie pompate, tormentando i capezzoli di Laura, ed infine le versai nel culo una enorme sborrata. Lei a sua volta azionò lo svuotamento del doppio cazzo nel proprio ventre ed in quello di gina..barcollando ci distaccammo.

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