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Dottoressa…il meglio deve ancora venire!

By 24 Gennaio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Mattinata di gennaio, teoricamente giornata piena di impegni lavorativi…ma già esco tardi da casa, saranno le 9 passate.
Messaggio del mio compagno di merende…immagino che come spesso accade voglia prendersi il caff&egrave di metà mattinata a parlare di donne e voglie sessuali. Noi due amici dall’adolescenza e diversi (accomunati forse solo dall’essere entrambi etero e costantemente vogliosi di novità).
Invece leggo che vuole essere genericamente accompagnato in una zona fuori dalle nostre rispettive routine…sinceramente già immagino, ogni tanto negli ultimi 2 anni avevamo parlato della possibile situazione…ma perch&egrave no se così fosse?!
Stavo per entrare in banca quando lui mi passa a prendere (uscito con un permesso al volo dal lavoro) e ci dirigiamo verso la meta. Mi conferma i miei cattivi (?) pensieri.
In strada mi dice più volte che lei non lo sa e speriamo bene.
Parcheggiamo, citofona e mi fa segnale più volte di non fare il minimo rumore, di non farle capire che non &egrave solo.
Apre la porta e: “noooo, non ci credo – gli sussurra per non fare rumori sulle scale condominiali – non me lo dovevi fare! Peggio per te!”
Entriamo, un appartamento anni 60/70 dove riceve i clienti, la dottoressa, ci fa accomodare nel suo studio, chiude la porta e si siede alla scrivania con fare seccato.
Il mio amico prova a rompere il ghiaccio, io la butto sullo scherzo e le dico di essere offeso da una accoglienza del genere.
Lei continua a dirsi incredula ed arrabbiata.
Dopo un pò di questo teatrino il mio amico si abbassa pantaloni e mutande e lei si dice in preda alla vergogna, mentre gli chiede di levarle la collana.
Poi lo sposta sul divano e inizia a scherzare mentre mi dice “ma levati il giubbotto” e inginocchiandosi ai piedi del sofa prende tutto in bocca il cazzo barzotto del mio amico.
Io continuo a scherzare, lei (tra una leccata e l’altra) dice che non sto mai zitto. Ma l’atmosfera si inizia a stemperare e mi siedo accanto il mio amico sul divano, la osservo all’opera e provo ad iniziare a toccarla…lei si schernisce.
Qualche minuto e mi abbasso pantaloni e slip rimanendo sempre nella stessa posizione, inizio a segarmi e dopo un pò le prendo la testa e la sposto dalla minchia del mio amico alla mia. Lei non fa resistenza alcuna.
Inizia a spompinarci alternativamente, inizia a farsi parzialmente spogliare. Vado per metterle una mano nella sua intimità e mi dice chiaramente che non &egrave la situazione…oggi ha le sue cose. Le dico “che scusa del cazzo, ti voglio spaccare! A me non fa impressione e comunque in extremis cì&egrave sempre il culo”. E lei “oggi no, ci sarà l’occasione a breve, ma devo farmi trovare pronta e depilata come dico io!”.
Esce una tetta da sotto il vestito: &egrave una bella quarta naturale incredibilmente tesa e dura. E’ un piacere stringerliela fino a farle un pò male, ma non le dispiace. Ci sega, spompina, accarezza sapientemente le nostre minchie con il seno e poi si concentra prima sul mio amico facendolo venire in uno splendido ingoio. Lui apprezza molto i pompini della dottoressa , me ne parla come di una specialità almeno da un anno.
E’ il mio turno. Io seduto sul diano, lei in ginocchio a terra davanti a me chiede al mio amico di cavalcarla e sedersi sulla sua schiena. Che un tantino di violenza non le dispiaccia. Le strizzo il seno con forza e le abbasso la testa infilandole il mio pisello in bocca sino quasi a farle mancare il respiro. Lei si lamenta appena e continua a succhiare, leccarmi le palle e segarmi.
Guardo l’orologio: &egrave tardi e mi concentro. La prendo per le orecchie prima e poi per il collo e le abbasso e le alzo violentemente la testa intimandole di succhiare con forza. Lei esegue sin quando non vengo pesantemente inondandole la gola. Lei continua a succhiare per qualche minuto provocandomi il solito piacevole dolore post orgasmo. Le dico: “ti avevo sottovalutato, sei una bastarda”.
Il mio amico già &egrave vestito, io e lei ci rimettiamo in sesto velocemente.
Ci accompagna alla porta parlando del prossimo incontro e lasciando spazio a me che le continuo a dire che la voglio scannare a letto…mi sembra che si sia pizzicata e già immagini la scena. Le anticipo la possibilità di godere della doppia penetrazione.
Ascensore in arrivo e bacio d’ordinanza sulla guancia.
Povero marito!

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