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Racconti Erotici

Giù…

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Ti piace masturbarti mentre mi leggi, ti piace sentirlo duro, non è vero?

Sentirlo crescere, premere, pulsare.

E adesso? Com’è?

Dimmi che non hai mai voluto sentire le mie unghie graffiarti e la mia mano stringerti.

Dimmi che non mi hai mai desiderata, che non hai mai pensato a me mentre leggevi, che non hai mai desiderato di essere tu al centro dei miei giochi, dei miei racconti, dei miei pensieri.

Dimmi che non hai mai voluto, immaginato di sentire la mia lingua scivolare sul tuo collo, sui tuoi capezzoli, sul tuo ventre, di sentire le mie mani cercarti, desiderarti, accarezzarti. Dimmi che non hai mai voluto sentire il mio respiro, il mio piacere, il mio ansimare.

Ti piace come ti entro dentro.

Come m’insinuo e lentamente riscaldo il tuo sangue, il tuo pensiero, la tua carne.

Ti piace come accendo i tuoi sensi, il tuo desiderio e ti piace che non riesca a far star ferme le tue mani. E allora avanti, falle correre, ancora una volta se vuoi.

Immagina che sia io, che siano mie le dita a stringersi lungo la tua asta, a stuzzicare la tua punta, a masturbare la tua cappella.

Immagina che siano mie le carezze, strette, veloci, lente, cattive.

Ti piace non è vero?

Piace anche a me.

Lo leggi nei miei occhi, sulle mie labbra, nella mia voce.

Masturbati allora, avanti.

Abbandonati, godi.

Senti le mie labbra umide sulla pelle.

Sentile scivolare, baciarti, correre verso i tuoi capezzoli, leccarti, morderti.

Senti la mia lingua scendere lungo il tuo ventre e il mio viso affondare sopra il tuo sesso. Annusarlo, accarezzarlo, respirarlo.

Immagina le tue mani fra i miei capelli, sulla mia testa, che spingono, guidano, decidono e senti la mia bocca calda, ingorda, vogliosa, avida.

Immagina le mie labbra stringersi e succhiarti, la mia lingua leccarti.

Veloce, poi piano, poi veloce di nuovo.

Sentilo diventare duro, infuocarsi, eccitarsi.

Non fermarti allora e continua.

Prendimi, fottimi, chiavami.

E’ così che mi vuoi.

Duro e violento, mentre il tuo corpo mi stringe, mi domina, mi è dentro.

Scopami allora, mentre le tue unghie affondano e le tue labbra mordono.

E non fermarti.

Continua.

In ginocchio ora.

La mia bocca è aperta, assetata, affamata.

Sento il tuo odore, il tuo piacere, il tuo calore.

Sbattimelo sul viso e castigami.

Sbattimelo sul viso e masturbati.

Sbattimelo sul viso e inondami del tuo sperma molle, caldo, appiccicoso.

Sbattimelo sul viso e lascialo colare giù’ Giù in fondo alla gola.

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