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Racconti Erotici

La colomba

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sei leggera, e soffice, come una colomba che si poggia sull’acqua di una fontana per dissetarsi, per attuare tutte le semplici manovre per portare la piccola testa sull’acqua e, solo dopo compiuto il fatto, ritornare a volare, leggiadra nonostante il suo abbeveramento.

Vedo.

Lo sbatter d’ali che ricorda la sua contenuta maestosità, che la porta alta, verso il cielo, sincronizzata col sollevarsi del sole di primo mattino.

Vedo…

…l’ardore di passione presente nel suo volo, inseguendo sogni o uccelli, aldilà dell’orizzonte…

Ascolto.

Alzo gli occhi verso il blu e riesco a sentire il rumore di piccoli uccelli, anche loro che volano… sono due, si inseguono. Mi passano davanti. Si fermano su di un vecchio albero anziano che ha visto mille vite.

Ascolto…

…le gocce sulle sue foglie che scendono giù, irregolari, pure, trasparenti…come gli animi umani innamorati.

Respiro.

Aria del mattino, limpida, leggera, fredda. Un odore di gelso mi invade, trasportandomi ai mille pensieri, riallacciando mille sensazioni. Mi avvicino a te. Ti abbraccio, mi avvicino ancor più per darti un bacio…

Respiro…

…l’odore dei tuoi capelli, biondi come il grano…

…l’odore della tua pelle che sa di rosa appena sbocciata.

Ricordo.

Pensieri giungono nel mio cervello, chiudono il vuoto che sento di rado e mi lasciano piccoli frammenti di gioia:

La bellezza di Lei, la Sua giovinezza, la nostra casa…

La Sua voce quando sorrideva, quando mi parlava di Lei, quando mi coccolava, mentre facevamo l’amore…

L’odore dei Suoi capelli biondi come il grano…Il profumo della sua bocca…il respiro della Sua pelle, che sa di rosa appena sbocciata… il sapore triste delle lacrime dei Suoi occhi…

Ricordo…

…quella notte… buia…calda… bella. Sentivo Lei che mi chiamava, attuando una danza che rendeva il Suo corpo ancor più delizioso e ancor più desiderato…

Ricordo…

…i mille pensieri di quella notte, le mille sensazioni provate… i mille baci scambiati nel buio…un’unica voglia del suo corpo… mai più provata in nessun altro momento…

Un unico ricordo di Lei… TE.

Sei leggera, e soffice, come una colomba che si poggia sull’acqua di una fontana per dissetarsi. Sei poggiata, come sull’orlo della fontana, sulle mie gambe e giochi con le tue mani e con i tuoi mille piccoli, strani, innocenti pensieri.

Sarai mai capace di volare mia piccola, dolce, colomba? Probabilmente si… magari in un’altra vita.

Vieni, su dai, papà ti porta con sè…

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