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Racconti Erotici

Parole per Giuseppe

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

(Dedico queste parole a chi, al contrario di Giuseppe, può ancora proteggersi dal virus dell’HIV)

Ciao, Giuseppe!

Chissà se ti incazzi ancora se ti chiamo ‘zio’

Non ci rivedremo questa estate.

Sarà la decima estate senza di te al mare

Non ti rivedrò uscire dall’acqua vanitoso,

col tuo sorriso che nascondeva quell’altro tuo mondo

Non ci saranno altre spericolate

corse in automobile

E non ci saranno banchetti a base di pesce

e galli cedroni liberi di scorazzare!

Tu, parente scomodo per la famiglia!

Creatura libera ed imperscrutabile

Non rivedrai il tuo nipote prediletto, questa estate.

Non potrai raccontargli le tue avventure

Cosa hai fatto in tutti questi anni, Giuseppe?

Dove sei stato? Sorridi ancora?

Chissà se hai ripreso il tuo turno di notte ‘da qualche altra parte’

Almeno adesso non dovrai più raccontare in giro che torni a ‘Mirafiori!

Ciao, Giuseppe!

Come vorrei farti leggere i racconti di Shining!

E risentire ancora le tue parole,

che mi chiedevano se la matematica fosse immensa come l’elettronica’

La cercano ancora, sai

la tua parrucca biondo cenere

In quel viale a Torino:

la cercano e non si rassegnano

Ma tu non portavi parrucche, quel giorno, al treno.

Eri ‘nudo’ ‘con il tuo segreto

Mi hai detto: ‘Ciao! Ci rivediamo’

ma sentivamo entrambi che non ci saremmo più rivisti!

Avrei voluto, certo

ma non in quel lettino d’ospedale che non meritavi

Non avrei sopportato quei ricordi.

Altre immagini volevo di te nei miei pensieri’

Immagini di te, assorto in preghiera

davanti le vetrine di intimo femminile in Via Garibaldi’

Te ne sei andato presto, Giuseppe

annientato lentamente da quel virus infame

Era un giorno di metà novembre.

E su Torino, quel giorno, tutti giurano che splendeva il sole.

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