La musica esce dagli auricolari.
Un pianoforte. Note leggere, lente, delicate. E la sua mano le segue.
Io seduta su uno sgabello, i polsi legati dietro la schiena.
Bendata.
Sento il suo tocco. Deciso ma gentile.
Si aggiunge un violino, forse due. Ed ecco la sua lingua.
Aumenta il ritmo della musica.
Aumenta il ritmo anche lui.
Pianoforte e violino sono in perfetta sintonia.
Così come lo sono le sue dita e la sua lingua. Stanno componendo una sinfonia deliziosa.
La musica cresce. Sale. Sale. Sempre di più.
Per poi esplodere in un climax che mi lascia senza fiato.



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