Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

Il week end a Lido di Dante

By 9 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivai al lido un venerdì sera, parcheggiai il mio camper e rimasi in cabina ad ascoltare la musica, guardando con occhio curioso fuori nel parcheggio. C’era un gran movimenti di macchine per di più maschietti bisex e gay, li vedevo chiaccherare ognuno dentro la propria macchina poi uno montava nell’auto dell’altro e si vedeva movimenti chiari di un pompino in corso…di coppie nemmeno l’ombra. Decisi così di andare a dormire anche se il movimento di auto continuava. La mattina dopo mi alzai e mi preparai per andare in spiaggia, inforcai la bici e percorsi la pineta fino a raggiungere il mare. Iniziai a passeggiare per la spiaggia alla ricerca di un posto interessante vicino magari ad una coppia, ma rimasi piuttosto deluso, molti gay o singoli come me a caccia, decisi così di mettermi in un posto piuttosto tranquillo distante da altri bagnanti, mi spogliai completamente nudo e mi misi a prendere il sole…il tepore era invitante così mi addormentai. Non so quanto dormii, ma quando mi svegliai avevo accanto a qualche decina di metri una cp sulla 50ina, lui tarchiato e lei formosa. Aveva una vistosa cavigliera ed accanto a lei un ragazzo che chiaccherava…il solito detto chi dorme non prende pesci…infatti dopo una decina di minuti vidi sia lei che lui alzarsi ed andare verso la pineta con il marito che rimaneva all’ombrellone…dopo circa 30 minuti vidi tornare la moglie all’ombrellone, baciò il marito e vedevo che chiaccheravano, lui era disteso sulla pancia e lei accanto prendeva il sole su quelle poppe enormi, gambe larghe, come ad offrire il proprio sesso ai passanti. Stavo per alzarmi per andare da loro quando un altro ragazzo si avvicinò alla coppia, disse loro qualcosa ma vedevo che riceveva poca relazione, tanto che sconsolato si alzò e andà via. Dopo pochi minuti anche la coppia si alzò, lei mise un pareo e lui iniziò ad infilarsi il costume e si notava un principio di erezione. Mi immaginai che lei gli avesse raccontato l’accaduto in pineta, l’avventura con quel ragazzo. fantasticavo e sentivo montare l’eccitazione dentro me e nel frattempo vidi scomparire la coppia dietro le dune con ombrelloni ed armamentari vari. Guardai l’ora, era mezzogiorno passato oramai erano passate tre ore dal mio arrivo in spiaggia, il sole iniziava a picchiare ed era meglio tornare al camper a prendere un po’ di fresco. così infilai il costume e tornai al camper in bicicletta. arrivato al parcheggio notai un camper parcheggiato al mio che la mattina non c’era…butto l’occhio incuriosito per vedere chi ci fosse dentro e noto due figure…dentro di me spero sia una coppia…lui lei…tiro diritto, non mi piace fare il guardone… entro in camper, apro finestre, faccio circolare aria e inizio a prepararmi la pasta. mentre sono affaccendato vedo scendere dal camper una figura conosciuta, il marito della coppia che ho visto in spiaggia. Vedo che apparecchia il tavolo accanto al camper e ogni tanto guarda verso di me…da buon vicino saluto. lui risponde al saluto e domanda Sei da solo? rispondo di si e incuriosito mi chiede come mai…gli dico che &egrave la prima volta che vengo quì che ho sentito parlare di lido di dante e che ero curioso di vivere l’atmosfere che mi avevano raccontato. Lui sorride e continuado ad apparecchiare mi chiede di quali atmosfere mi riferisca ed io con faccia di bronzo faccio riferimento all’esperienza che poco prima aveva fatto sua moglie in pineta. un po’ sorpreso mi chiede se avessi assistito alle prestazioni della moglie in pineta e io rispondo, Non sono un guardone, ho solo notato il movimento in spiaggia, eravamo a qualche decina di metri. Mi chiede cosa stessi cucinando e rispondo che avevo appena messo su l’acqua per la pasta. Lui chiama la moglie Maria, scendi un attimo, la vedo arrivare vestita del copricostume che aveva in spiaggia con sotto un costume per coprire le grazie. Lui le dice, Maria questo ragazzo &egrave solo, vogliamo invitarlo per il pranzo? per lo meno ci facciamo compagnia a vicenda. Lei con fare sincero approva l’idea del marito e mi invita a sedersi con loro, io accetto ma offro loro di poter portare quanto meno una bottiglia di vino. Facciamo le presentazioni del caso, lui Renato 59 anni, la moglie Maria 52, sono marchigiani, mi raccontano che sono anni che hanno il camper, che girano per l’italia specia da quando lui &egrave in pensione. Mi fa accomodare capotavola, lui seduto alla mia destra lei alla mia sinistra. il pranzo va avanti tra chiacchere piacevoli e qualche bicchiere di vino. guardo spesso lo scollo di Maria e le sorrido cosa che fa altrettanto. Decido di essere un po’ audace, con non curanza avvicino il mio piede al suo e comincio un piedino soffice al quale la signora risponde. Comincio facendole complimenti, dicendole che &egrave una bella signora per l’età che ha e lei facendo la civettuola mi dice che potrebbe essere mia madre…meno male che non lo &egrave…replico. finiamo il pranzo io le bacio la mano in modo tale da cercare un contatto più diretto e mi offro di darle una mano per sparecchiare…tolgo qualche piatto e mi avvicino al camper dove Maria &egrave già salita, faccio altrettanto, la trovo girata che armeggia ad uno sportello in alto, poso i piatti e mi avvicino a lei. le metto le mani sul seno e inizio a palparlo…la sento sospirare…le chiedo se posso aiutarla…lei si gira e mi mette la lingua in bocca…cominciamo a pomiciare mentre le mie mani liberano il corpo di Maria del copri costume. rimane in bikini, con quel seno prosperoso, le sue forme accentuate, il suo culo morbido. Il mio cazzo sta premendo sulla sua pancia. Noto che il cornuto &egrave sempre a sedere al tavolino che si gusta la scena. Slaccio il reggiseno e libero quelle poppe, saranno una 6^, morbide, un po’ calanti ma con due capezzoli belli grossi, come piace a me. Inizio a leccarli, succhiarli, la sento ansimare. Intanto insinuo la mano dentro slip del costume e con il dito inizio a toccarle il clitoride, lo sento gonfio e pieno di piacere, sento la mano umida e calda dei suoi umori. sento che mi ansima sul collo mentre continuo a baciarle il seno. Si chiude la porta…il cornuto &egrave salito sul camper per assistere meglio. inizia a chiudere le finestre per darci più privacy e si siede a guardarci…lei lo guarda e con fare sprezzante gli ordina di leccargli i piedi… sono di fronte non ad un cornuto, ma ad un cuck sottomesso…le chiedo se &egrave il suo schiavetto…lei mi risponde di si…lo vedo che le bacia e lecca i piedi mentre continuiamo a pomiciare e toccarsi, ora lei ha la mano detro il mio costume e sta tastando la consistenza del mio cazzo…le chiedo se lui assiste sempre…e lei mi risponde quando lo vuole lei…le chiedo se mi presta lo schiavetto per un servizietto, magari lo facciamo assistere se fa il bravo…lei acconsente…gli dico che ho lasciato il camper aperto, finestre e porta, che vada a chiuderlo e mi porti le chiavi…se farà alla svelta forse potrà assistere…lei mi guarda con fare incuriosito, ma sollecita il coglione a muoversi dato che era rimasto sorpreso dalla mia richiesta. lui esce e a lei chiedo se le va di farlo assistere…mi dice che per lei &egrave importante che sia umiliato, che assista o meno, allora le chiedo se per piacere al rientro del coglione mi lascia un po’ di libertà…lei mi dice tutta la libertà che vuoi basta umiliarlo…la bacio in bocca con la lingua e le chiedo di mettersi sul letto sopra la cabina che le lecco la fica…comincio a leccarle la fica, clitoride, piccole labbra mentre con un dito vado dentro e fuori, la sento eccitata, vogliosa, sta colando di umori e mi incita a farla godere…sento aprire la porta e sale il coglione. Smetto di leccarla per girarmi e la sento inveire sul marito, Ma non ti hanno insegnato a bussare prima di entrare, coglione!!! dalla sua voce esce un flebile scusa e lo sguardo che si abbassa…&egrave lì immobile, con la porta aperta…Entra coglione e chiudi la porta, lo esorto. hai interrotto una leccata di fica a tua moglie…scusate, replica. Guardo lei con cenno d’intesa e inizio…vieni quì coglione…inginocchiati ai miei piedi e guardami il cazzo, ma non toccarlo n&egrave baciarlo…&egrave inginocchiato ai miei piedi mentre continuo a leccare Maria. Lei ansima, gode, mi chiede di andare più veloce, vuole l’orgasmo…vengo distratto da dei rumori che provengono dal basso &egrave il cornuto che si sta masturbando…guardo lei e le domando, ma può segarsi??? lei mi risponde con un cenno della testa, come dire chi se ne frega quello che fa…allora guardo il cornuto e gli chiedo…ti piace il mio cazzo??? e lui, masturbandosi, risponde di si…Chi ti ha detto di segarti, coglione…nessuno, mi risponde…ecco, gli faccio, allora smetti, anzi, tieni le mani sulla testa, così ti passa la voglia di segarti…lei mi guarda e ride…si sta toccando le &egrave piaciuta la scena. ricomincio a leccarla, questa volta con più foga…la sento ansimare…i suoi mugolii iniziano ad essere più forti, pieni di piacere, il suo bacino inizia a muoversi ritmicamente come a dettare i tempi della leccata…&egrave vicina all’orgasmo…lo sento…lui a questo punto dice…bravo falla godere…mamma che fastidio che dà…ma non smetto di farla godere…&egrave vicina all’orgasmo…sta godendo e inizia ad urlare…lui da sotto replica, si bravo falla godere…a quel punto non resisto, l’impeto &egrave più forte, gli prendo la testa e gliela premo contro il mio cazzo…succhiamelo così stai zitto…lui comincia il lavoro di bocca…ho il cazzo durissimo…Maria &egrave stesa sul letto priva delle forze che l’orgasmo le ha tolto, sente, ma non vede, il marito che &egrave intento nel pompino così si affaccia per vedere la scena…brava troietta, preparami lo stallone che ora mi faccio montare. un altro minuto di pompa poi decido che mi ha stufato…gli dico di rimanere in ginocchio e di tenere le mani sopra la testa così che non si possa toccare. salgo sul letto, Maria &egrave già a gambe larghe che mi aspetta. Le punto il casso nella figa ed affondo, &egrave talmente bagnata e larga che sembra di penetrare burro con un coltello caldo. La comincio a scopare per bene con colpi secchi e decisi, lei ansima e mi chiede di mettere più foga…inizia con il torpiloquio…sono la tua troia, montami, fai vedere al cornuto impotente come si fa godere una donna…scorro dentro quel buco caldo &egrave piacevole. La faccio alzare e mettere a pecorina con il viso rivolto verso il marito, le punto il cazzo al buco del culo quando mi dice…guarda, il cornuto &egrave venuto guardandoci…lui &egrave sempre lì in ginocchio con le mani sulla testa, ma una chiosa di sborra nel pavimento ha tradito il suo piacere…inizio ad incularla e lei mi chiede di farlo con forza e decisione…mentre la inculo le confesso che vorrei sborrarle sulle tette…dove vuoi tesoro, tanto dopo il cornuto ripulisce con la lingua…la sto inculando e vedo il cornuto che tiene lo sguardo basso, gli dico…hai sporcato in terra, bravo, complimenti, ora pulisci con la lingua…quell’immagine mi dà un colpo forte d’eccitazione, sento che sto per venire, esco dal culo di Maria e la faccio girare, ora &egrave il mio turno di godere, le innaffio le tettone del mio sperma, uno, due….tre fiotti. Sfinito e grondante di sudore mi accascio steso accanto a lei…lei lo guarda e lo invita a leccarle il seno…vedo la scena…&egrave eccitante…finito di leccarle il seno gli prendo la testa e gli infilo il cazzo ancora barzotto in bocca…ripulisci, cornuto…lo fa sparire in bocca…mi guarda e mi fa…Lorenzo andiamo in spiaggia??? io annuisco. Lei guarda il marito e gli dice…tesoro finisci te di rimettere quì il camper? ci trovi dove eravamo stamattina. lo bacia in bocca ed usciamo dal camper diretti in spiaggia.

Leave a Reply