Mi chiamo Paolo, ho 20 anni e sono di statura normale, moro, occhi scuri ed un fisico non troppo robusto, anzi lo definirei quasi gracile. Ho un carattere un po’ chiuso e timido e, in ogni caso, difficilmente mi impegno in dialoghi con gente forte e determinata. Da un anno, mi sono trasferito in una grande città per frequentare l’università e, in questo contesto, ho conosciuto Daniela. Anche lei studia nella mia stessa Facoltà, Lettere, ed ha vent’anni come me. Fisicamente non è molto alta ed ha le curve al posto giusto, morbide, ma non grassa. Il seno è abbondante, di una quarta piena, ed il culo è bello tondo e prominente. Le cosce non sono troppo lunghe, ma bianche come due colonne di alabastro. Fondamentalmente è una ragazza molto timida, quasi quanto me, ed è per questo che ci siamo trovati subito in perfetta sintonia. Dopo i primi momenti, abbiamo anche cominciato a fare un po’ di sesso ed entrambi ci siamo resi conto di esser alquanto inesperti. Io non ho una grande dotazione e neanche una notevole resistenza e questo poteva rappresentare un problema, ma, fortunatamente, lei da tempo assume la pillola anticoncezionale, così le nostre scopate, alla fine, si rivelano abbastanza soddisfacenti. Qualche volta me lo prende in bocca, però, quando sborro, non ingoia, perché ancora non le riesce; anche se vedo che la sputa, infine ne ho piacere lo stesso. In compenso mi piace molto leccare la sua fighetta, che è bella carnosa e succosa e, quando le succhio il bottoncino, lei si sbrodola e gode. Una volta che ero venuto un po’ troppo in fretta e lei non era riuscita a godere, mi son messo immediatamente tra le sue cosce, ho preso a leccarla e a succhiare il tuo bottoncino, mentre sentivo colare nella mia bocca il mio stesso seme, trovando questa cosa molto eccitante. Un pomeriggio che non avevamo lezione e il tempo era alquanto freddo e piovoso, ci siam trovati a passare davanti ad un cinema a luci rosse e, con un po’ di pazienza, son riuscito a convincerla ad entrare. Entrambi rossi come due peperoni per la vergogna, abbiamo fatto un biglietto al botteghino e l’addetto aveva un’aria da vero porco, perché ha avuto un mezzo ghigno, quasi sorpreso nel vederci entrare. Superate le pesanti tende, ci siamo trovati subito in un ambiente buio, illuminato solo dalla luce dello schermo, dove era proiettato il film già cominciato; si vedeva una donna posseduta da due maschi contemporaneamente e, nello stesso tempo, ne succhiava un terzo. Abbiamo notato che c’erano circa una quindicina di persone, per cui ci siamo messi seduti nell’angolo sinistro dell’ultima fila, perché ci sentivamo molto in imbarazzo a proseguire e passare in mezzo agli altri. Dopo pochi minuti, ci son accese le luci perché era finito il primo tempo e, subito, ho visto che tutte le persone si son girate verso di noi, notando che erano quasi tutti anziani, in un’età compresa tra i 45/60 anni. Quasi ci son passati accanto con la scusa di andare nella toilette, posta proprio sulla nostra sinistra; così, ho suggerito alla mia fidanzata di spostarci un po’ più in avanti, praticamente ci siamo messi seduti a metà di un’altra fila, poco più avanti della precedente. Appena si son spente le luci, ci siamo trovati circondati da tutti quei maschi. Daniela indossava una gonna semplice, che le arrivava al ginocchio, dei collant e scarpe da tennis comode, con sopra una camicetta. Sotto si intravedeva solo la forma del reggiseno e le sue belle tette erano sostenute e spinte in alto, in maniera più che gradevole. Poco dopo, mentre cercavamo di seguire il film, qualcuno, da dietro, ha messo le mani sulle tette di Daniela; lei si è voltata verso di me con sguardo interrogativo.
“Amore, questo mi sta toccando.”
Non ha finito di parlare ed io ho provato a girarmi, ma due mani forti mi hanno inchiodato alla sedia ed una voce dura, molto autoritaria, mi ha costretto a restare immobile.
“Adesso sta fermo, che, a farla godere, ci pensiamo noi!”
Ho solo voltato la testa ed ho visto che, mentre qualcuno da dietro stava palpando le sue tette, un altro aveva infilato le mani in mezzo alle cosce e, per quanto lei cercasse di tenerle strette, ben presto mi son reso conto che la sua era una lotta impari, per cui ha cessato di resistere. Senza tanti convenevoli, i suoi collant sono stati letteralmente strappati e la stessa sorte hanno avuto le sue mutandine. Non è riuscita a proferire una sola parola, perché quello che le stava massaggiando il seno con una mano, ha preso a baciarla in bocca. La sentivo mugolare, ma non riuscivo a capire cosa dicesse. Si è agitata un po’ sulla sedia, poi, d’un tratto, ho visto che si è lasciata andare ed ho capito che, probabilmente, il tizio poteva averle messo una mano tra le cosce ed ora la stava masturbando. Anche i bottoni della sua camicetta sono stati aperti ed il reggiseno è stato alzato; una bocca famelica è andata a lambire i suoi capezzoli. Daniela non ha opposto nessuna resistenza ed il tizio che stava dietro si è alzato in piedi, ha fatto girare verso di sé la testa di Daniela e, subito dopo, ho visto un grosso membro che le veniva infilato in bocca. Ero sconvolto nel vedere come veniva trattata la mia ragazza, ma, nello stesso tempo, sentivo il mio membro diventar sempre più duro. Ad un tratto, qualcuno suggerito di spostarci in bagno e, subito dopo, lei è stata prelevata e, scortata da alcuni di loro, è entrata oltre il telone della toilette. Il tizio che mi teneva bloccato mi ha parlato in maniera molto decisa e dura.
“Se vuoi vedere, ti portiamo di là, ma se provi a urlare o far casino, finisce male!”
Ho annuito e allora sono stato preso e, tenuto per le braccia, mi hanno fatto entrare nel bagno. Appena dentro ho visto Daniela inginocchiata che stava già spompinando quattro maschi, mentre un altro si era inginocchiato dietro di lei e la masturbava con tre dita piantate nella fica, facendola godere moltissimo. Dall’angolo in fondo al bagno, qualcuno ha spostato una piccola panca e, una volta che è stata sistemata al centro della stanza, una delle persone che si stava facendo succhiare, si è sdraiato con il cazzo bello dritto e gli altri hanno fatto salire Daniela sopra di lui; lei ha iniziato a cavalcare quel cazzo, cominciando a godere in continuazione. Mentre lei scopava con quello, un altro l’ha fatta abbassare e le ha infilato il cazzo in bocca; ora erano due i maschi che godevano dei buchi di Daniela. Sono andati avanti a pomparla fin quando il tizio, che la stava scopando in bocca, ha iniziato a sborrare e, tenendole la testa ferma, gliel’ha fatta ingoiare tutta, mentre lei si strattonava tutta per cercare di sputare. Ho provato ad intervenire, ma non è servito a niente.
“No, fermo! A lei non piace ingoiare: così soffoca!”
Il tizio non ha sentito ragioni. Con una mano le ha stretto il naso e con l’altra teneva la testa ferma, mentre spingeva avanti e indietro il suo cazzo dentro la gola di Daniela.
“Non le piace ingoiare? Allora è giusto che impari! Avanti, mandala giù tutta!”
Nonostante i colpi di tosse, Daniela è riuscita a ingoiarla tutta e poi il tizio ha lasciato il posto a un altro; mentre quest’altro iniziava a farsi succhiare il cazzo, un altro si è posizionato dietro di lei e, dopo averle alzato la donna fin sopra la schiena, si è sputato in mano e, dopo essersi lubrificato il cazzo, ha iniziato a metterglielo nel culo. Daniela ha cercato di impedire che questo avvenisse, perché sapevo che il suo buchetto era ancora vergine.
“No, ti prego, nel culo no; ti prego, no! hhuuiummmm…”
Non è riuscita a dire altro, perché il tizio le ha infilato il cazzo tutto in gola e quello dietro ha preso a spingere con forza, fin quando è riuscito ad entrare, costringendola ad urlare a bocca piena.
“Cazzo, che culo stretto che ha questa troia! Si vede che lo ha usato davvero poco! Adesso le faccio un lavoretto coi fiocchi!”
Ha cominciato a pompare il culo di Daniela, mentre, da sotto, veniva scopata dall’altro, mentre teneva un terzo cazzo in bocca. All’inizio è rimasta quasi inerte, passiva, e sentivo che dalla sua bocca uscivano gemiti certamente di dolore, poi, mi son invece reso conto, che ha cominciato ad assecondare i loro movimenti e, più la scopavano forte, più lei godeva. Quando il tizio che aveva in bocca ha sborrato, non ha nemmeno cercato di sottrarsi ed ha ingoiato tutto fino all’ultima goccia. Anche quello che stava nel culo ha sborrato e, quando si è sfilato, ho visto il suo buchetto ridotto ad una caverna. Non ho avuto il tempo di dire altro, perché subito altri due, si sono alternati sia in bocca, che in culo. Quello che stava sotto ha preso a sussultare e le ha sborrato in fica. Il tizio che la stava inculando, allora l’ha sollevata di peso e si è sdraiato lui sulla panca, tenendo Daniela distesa sopra di lui a cosce alzate e, mentre due le reggevano le gambe in alto, un terzo si è infilato davanti ed ha preso a scoparla ancora in doppia. A due o tre per volta, tutti se la son chiavata sia davanti che dietro. Quando l’ultimo le ha sborrato in bocca, lei è rimasta seduta con la testa appoggiata alla panca, le cosce spalancate ed i buchi completamente slargati. Allora è successa una cosa che ci ha sconvolto entrambi. Prima di andarsene, uno di loro, quello che sembrava il più autorevole e porco, quello che per primo glielo aveva messo nel culo, ha preso il suo cellulare e lo ha sistemato sopra il lavandino ed ha immediatamente copiato tutti i numeri presenti nella rubrica di Daniela. Ho provato a protestare, ma il risultato è stato che anche il mio cellulare è stato preso e copiato. Completata l’operazione, il tizio si è avvicinato e subito abbiamo capito che per noi le cose sarebbero cambiate radicalmente.
“Oggi è giovedì; sabato pomeriggio, voi due dovrete di nuovo venire qui e questa troietta si farà scopare da tutti quelli che vorrò che la chiavino.”
Ho provato a replicare, ma ho solo peggiorato le cose.
“Tu sei pazzo! Noi non ci pensiamo nemmeno! Anzi, adesso usciamo e andiamo nel primo commissariato; vi denunciamo per stupro!”
Lui mi ha dato un sonoro schiaffone, poi, dal suo cellulare, ha fatto partire un video, dove si vedeva Daniela scopata e sborrata da tutti. Non soddisfatto di quello, lui e gli altri tre che erano rimasti, mi hanno fatto inginocchiare, hanno tirato fuori il suo cazzo e, dopo avermi preso per i capelli, me lo hanno infilato in bocca.
“Visto che sei così arrogante, adesso mettiamo in riga anche te! Succhiami il cazzo!”
Ho provato a rifiutarmi, con il risultato di beccarmi altri due schiaffoni e così, alla fine, ho accettato che lui mi scopasse la bocca e, quando il suo membro è diventato grosso e duro, ero convinto che mi avrebbe sborrato in bocca, invece mi hanno sollevato di peso e, dopo avermi appoggiato con i gomiti al lavandino, qualcuno ha calato i miei pantaloni ed ho sentito il membro che avevo appena succhiato appoggiarsi al mio buco e, con due spinte decise, mi ha sfondato il culo.
“Aaaiiha! Cazzo, fermati che fa male! Mi stai sfondando il culo!”
Per tutta risposta, me lo ha spinto ancora più dentro con forza, mentre qualcun altro mi ha preso per i capelli e, dopo avermi fatto girare, me ne ha infilato un altro in bocca.
“Succhia, mentre ti sfondano il culo: così ti piacerà di più!”
Mi hanno scopato velocemente in bocca e in culo; poi entrambi sono venuti e anche in questo caso sono stato costretto ad ingoiare, mentre sentivo il mio culo che veniva riempito di sbroda. Una volta finito, il tizio si è avvicinato a me.
“Sabato pomeriggio, alle 15:30, tutti e due qui, altrimenti tutti i vostri contatti avranno il filmato di voi due che fate le “puttane”.
Mi sono avvicinato a Daniela ed insieme ci siamo dati una ripulita alla meglio e, quando siamo usciti, ho visto il tizio al botteghino che rideva come un pazzo.
“Arrivederci a presto!”
Il suo saluto è stato proprio il massimo dell’umiliazione.
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…
Due gemelle come protagoniste scatenano le mie più turpi fantasie. Se il giorno che stavo per cominciare la stesura del…
W-O-W! Non scherzavi quando dicevi che questa sarebbe stata più hot. E devo dire che di carne al fuoco ne…
Questo è forse il capitolo più noioso dell'intera storia, prometto che i prossimi saranno più "ad alta temperatura", come dicono…
Breve, ma d'impatto. Interessante. Attendo il seguito!