La scelta del cornuto

“Caro sei sveglio?”
E’ sabato mattina di una settimana complicata, sono le 8 e mia moglie Monica se ne esce così. Io grugnisco qualcosa a metà fra il si ed il no e lei.
“Ho voglia di scopare, svegliati. O mi scopi tu o vado fuori a cercarmi qualche cazzo da prendere però poi quando torno la paghi”
Mi sveglio, dovete sapere che amo essere cornificato da mia moglie, mi piace che se la scopino. Monica è alta un metro e settanta, pesa 55 chili, porta la terza abbondante di reggiseno, ha 45 anni ed un fisico tonico frutto della natura e del duro lavoro in palestra. E’ bionda naturale ed ha occhi verdi. La prima volta che la ho conosciuta sono rimasto folgorato, avevamo entrambi 25 anni ed uscivamo da una storia lunga e travagliata. Ha un appetito sessuale che non sembra quello di una donna ma quasi quello di Rocco Siffredi, deve scopare al peggio un giorno si ed uno no. Quando ha una preoccupazione, al contrario di tutte le donne che ho conosciuto prima di lei, la scaccia con una buona dose di sesso. La sera che ci siamo conosciuti l’attrazione è scattata, non siamo arrivati a casa di lei, abbiamo dovuto fermarci prima in un vicoletto a scopare da quanto eravamo arrapati entrambi. Da li non ci siamo più lasciati. All’inizio è stato fantastico, scopavamo prima di andare al lavoro, appena tornati prima di andare a letto e qualche volta anche un extra nei bagni di un centro commerciale a metà strada fra i nosti luoghi di lavoro. Saltavamo il pranzo per una sveltina. Più di una volta ci hanno beccati ma non ce ne fregava nulla. Fortunatamente non ci hanno mai denunciati.
Col passare degli anni il furore erotico è calato ma sfortunatamente più per me che per lei e non sono più riuscito a tenere il passo.
Quando abbiamo affrontato il problema, dato che non volevo perderla, ho accettato che si facesse qualche scopata in giro poi la cosa è diventata più complicata. Una volta che era rimasta particolarmente soddisfatta, mi ha raccontato come e con chi lo aveva fatto (con un cliente che aveva una limousine con autista, girando per la città) ed io che ero stanco mi sono arrapato al racconto le sono saltato addosso con sua somma gioia ed abbiamo fatto una sessione di sesso in tutti i buchi come non facevamo da tempo.
Da allora lei mi racconta tutto e spesso fa da carburante per i nostri rapporti sessuali. Poi c’è stata una ulteriore evoluzione, per ravvivare il rapporto, abbiamo aggiunto una componente bondage sadomaso.
A volte sono io a dominarla prendendola per i lunghi capelli biondi e costringendola a succhiarmi il cazzo magati in auto mentre siamo fermi ad un semaforo o ad incularla in camporella o in parcheggi frequentati anche da guardoni. Abbiamo entrambi una vena esibizionista che soddisfiamo spesso e volentieri.
La maggior parte delle volte è però lei che mi domina, a volte mi batte con un frustino o mi tormenta con i tacchi a spillo dopo avermi fatto sdraiare. Regolarmente finisco con qualcosa nel culo ed a volte pratica anche la pioggia dorata su di me costringendomi col nerbo ad aprire la bocca ed inghiottire il suo piscio direttamente dalla sua passera.
Torniamo però al sabato mattina, mi sveglio, mi focalizzo sulle alternative.
La prima è che la scopi subito (ce la posso fare) poi usciamo con lei vestita in modo provocante per un giro di acquisti al centro commerciale. Durante il giro lei sarà oggetto di sguardi dei maschi che se la mangeranno con gli occhi e delle femmine che la giudicheranno come una grandissima zoccola. E si perché quando decide di andare al centro commerciale di sabato indossa regolarmente calze autoreggenti, un vestito scollatissimo e cortissimo e scarpe o stivali con tacco 12 a spillo. Caracolla appoggiata al carrello dimenando il culo, a volte si piega in avanti scoprendo buona parte delle chiappe e mostrando che non indossa intimo. Regolarmente, dopo aver fatto due o tre volte avanti ed indietro per il corridoio centrale del mall ed avere individuato i bersagli (di solito un paio ma a volte anche tre), li rimorchia e se li porta al bagno degli uomini dove si fa sbattere in tutti i buchi lasciandomi di fuori a fare la guardia. Poi, una volta che ha soddisfatto i suoi istinti, andiamo nel parcheggio sotterraneo (mi fa sempre lasciare l’auto il più lontano dall’ingresso) e li si fa ripulire dalla sborra che ha preso in faccia e sulle tette, mi tira fuori l’uccello e si fa scopare a pelle e sborrare in figa perché dagli uomini da cui si fa trombare nei bagni non ha potuto riceverla facendogli usare sempre i preservativi.
Poi andiamo a casa, senza spesa, lei si fa la doccia e mi spedisce fuori a fare la spesa.
La seconda alternativa è che lei esca con la stessa tenuta descritta più sopra, si faccia sbattere da un po’ di uomini poi torni a casa, si faccia ripulire e poi mi punisca.
Mi fa mettere nudo quindi mi infila la gabbietta all’uccello, un cuneo anale con la coda, il collare ed il guinzaglio quindi inizia a girare per la casa raccontandomi la sua performance nei bagni e/o nel parcheggio del centro commerciale e mi molla un po’ di frustate sul culo quindi mi libera di tutto, indossa uno strap-on di dimensioni generose con serbatoio e mi fa mettere a pecorina. Dopo avermi liberato il culo dal cuneo anale che me lo ha slargato per bene, finisce di sfondarmi con il maxi dildo. Mentre mi sbatte nel culo mi fa una sega e quando sente che sto venendo mi riempi l’ano con lo spruzzo del cazzo di gomma.

Non so cosa scegliere ma questa donna mi è entrata nel sangue e non la cambierei con nessun’altra, mi piace come mi umilia e mi piace come scopiamo, mi piace come si mette in mostra e come si fa sbatter come una vacca e, a malincuore, mi piace quando la ripulisco e quando mi sfonda il culo.
Mi piace tutto di lei anche quando, una volta calmata la sua sete di sesso, mi prepara un pranzetto coi fiocchi con i miei piatti preferiti ed alla fine andiamo a letto per farci le coccole finalmente soddisfatti della giornata.