Ludimilla è una giovane Ucraina che tramite qualche amicizia giunse in Italia dopo lo scoppio della guerra.
Trova lavoro presso nonno Giuseppe, ormai anziano e allettato che vive al piano inferiore della villetta di Franco e Violetta, rispettivamente figlio e nuora e del nipote Alessandro.
Ludmilla ha 19 anni , bionda occhi azzurri, un fisico modella. Una seconda di seno è un gran bel sedere. In Ucraina è fidanzata con Oleg che è bloccato al fronte.
Franco e violetta sono sempre in giro per lavoro e spesso alessandro si occupava del nonno Giuseppe ma ora la situazione era critica.
Dopo un breve colloquio con la ragazza decidono di metterla in prova per tre mesi in modo da garantirle un po’ di tranquillità da quella situazione in Ucraina.
Le prime settimane si svolgono con una buona regolarità e Ludmilla viene trattata come componente della famiglia.
Durante quel pranzo le comunicano che per le due settimane successive sarebbero stati rispettivamente Franco in Germania e Violetta in Francia, ma che per la spesa e altre necessità poteva chiedere ad Alessandro.
I genitori partirono.
Alessandro con la scusa di andare a trovare il nonno, iniziò ad informarsi sulla fanciulla
“Ciao Ludmilla, come va? Come ti trovi? Hai bisogno di qualcosa?” Disse il ragazzo
“Tutto bene, ma mi manca casa” rispose lei:” non che qui mi trovo male, anzi mi avete accolto e dato un tetto”
“ vedo che parli bene italiano, come mai?” Chiese Alessandro
“In Ucraina ho studiato inglese e italiano, ero all’ultimo anno di liceo linguistico per poi diplomarmi” rispose Ludmilla:” poi hanno iniziato la guerra e sono scappata”
“Mi spiace molto, hai tanti parenti in Ucraina?” Chiese lui :” hai loro notizie?”
“Papà è un poliziotto a Kiev e l’hanno bloccato lì con mio fratello maggiore, mamma è scappata con mia sorella maggiore da parenti in Polonia, io in Italia con zia che lavora a Milano” confessó in lacrime la ragazza:” anche il mio ragazzo è al fronte”
Alessandro sperava fosse single e voleva farci un pensierino per divertirsi in questi giorni.
“Mi spiace ma credo che farai fatica a sentire tutti” commentó lui:” scusami non volevo metterti tristezza”
“Grazie per avermi ascoltato, avevo bisogno di sfogarmi” disse Ludmilla.
I ragazzi si salutarono e Alessandro tornò al piano superiore.
Il giorno successivo Ludmilla salì da Alessandro per chiedere in prestito dei soldi perché aveva bisogno di comprare alcune cose intime per lei e il ragazzo educatamente acconsentì facendo una battuta:” spero che quando avrò bisogno io, tu restituisca il favore”
Ludmilla sorrise forse senza capire bene a cosa alludesse il ragazzo e disse:” chiedi pure, grazie”
Dopo circa un ‘ora la ragazza tornó e Ale era giù ad aspettarla.
“Ludmilla sai che i miei genitori però erano stati chiari sul fatto che se uscivi per tanto tempo, dovevo scendere io, il supermercato sarà a 300 metri, non va bene” la ammonì il ragazzo.
“ scusa ma sono uscita dalla parte sbagliata e mi sono persa, non lo farò più “ rispose mortificata lei.
“Ma non potevi portare il telefono per chiamare? Ti avrei mandato la posizione “ rispose lui.
“Sono uscita di corsa per fare presto e ho fatto un gran casino, non dirlo ai tuoi genitori, non vorrei che mi licenziassero “ disse la ragazza.
Si accese una lampadina nella testa di Alessandro. Ora sapeva come ottenere da lei qualsiasi cosa. Così la salutó e iniziò a organizzare il suo progetto.
Il giorno seguente scese dal nonno, e sentì la doccia andare ma vide il nonno a letto che dormiva.
La porta del bagno era aperta e il suo occhio cadde sul magnifico corpo della ragazza.
Poco dopo la ragazza finì ed uscì nuda per andare in camera sua a vestirsi senza accorgersi della presenza de Alessandro.
Poco dopo fece finta sia di di bussare che di entrare e salutó:” buongiorno, passata bene la nottata?”
“Mi sto vestendo e arrivo” rispose la fanciulla
Poco dopo lei uscì in tuta e disse:” vuoi un caffè?”
Alessandro fece cenno di sì con la testa e si spostarono in cucina e disse:” non so come dirtelo Ludmilla ma anche oggi ne hai combinato un’altra, che devo fare?”
La ragazza non capiva
“Bhe non si gira nuda per casa, lo sai che è tra le cose che sono vietate, eviterei un infarto al nonno” spiegó lui.
“Il nonno dormiva e avevo dimenticato l’accappatoio in camera” si giustificó lei “ non accadrà mai più, ma non dirlo ai tuoi”
“Ultimo avviso, alla prossima lo dirò, voglio essere chiaro con te, così saprai come comportarti “ rispose Alessandro:” a meno che tu non sia altrettanto generosa.”
“Se è qualcosa che posso fare, chiedi pure” disse Ludmilla:” non voglio tornare in Ucraina, devo guadagnare per aiutare la mia famiglia “
“Va bene” rispose il ragazzo “ ci vediamo nel pomeriggio “ e preso il caffè andò sopra.
Nel pomeriggio Alessandro scese nuovamente e nel buttare la spazzatura nel bidone esterno vide un piatto rotto, dedusse che era stata Ludmilla e voleva vedere se la ragazza avesse confessato.
Entró dal nonno e dopo averlo salutato, iniziò a chiacchierare con la ragazza di varie cose, ma ad un certo punto Ludmilla gli disse:” avrei bisogno di 10 euro per andare al supermercato, puoi rimanere tu qui massimo 15 minuti”
Ale acconsentì e glieli diede.
Dopo alcuni minuti che la ragazza era uscita , Alessandro andò nel bidone esterno e vide che il piatto era sparito, ma per fortuna lui ne aveva nascosto un pezzo.
La ragazza tornó puntualissima e mise la borsa in camera sua.
Alessandro la aspettava in cucina e le disse:” non devi dirmi niente?”
Ludmilla muta e lui ridisse la stessa frase e con lo stesso risultato
Alla terza volta tiró fuori il pezzo di piatto e le disse:” e questo?”
La ragazza scoppiò a piangere:” non volevo essere sgridata per la terza volta, non voglio essere licenziata, ti prego”
“Ora andiamo su da me, che non voglio che il nonno ti veda così, non deve avere preoccupazioni “ disse lui e salirono
Arrivati al piano sopra le disse:” in tre giorni ne hai combinate tre diverse, cosa dovrei fare? L’ultima però è la peggiore perché lo hai fatto sperando non essere beccata, non trovare scuse o lacrime” e continuó:” o chiamo i miei genitori e ti licenziano oppure puoi stipulare un accordo parallelo e segreto con me e pagherai il mio silenzio”.
“Ma io non ho soldi, e lo stipendio lo devo mandare quasi tutto in Ucraina e ho già 40 euro di debiti con te” e inizió a piangere nuovamente
“Smettila di piangere, e chi ha detto che devi pagare in soldi, hai altro che puoi donarmi, l’ho già visto ieri e non era niente male” commentó il ragazzo
Ludmilla intese e rispose:” dovrei concedermi a te, ma sono fidanzata “
“E lui è lontano e non lo saprà mai” incalzó Alessandro:” prendere o lasciare e torni a casa”
Alessandro sapeva che i suoi genitori non l’avrebbero mai licenziata per così poco, ma Ludmilla no.
“Se dovessi accettare come funzionerebbe?” Chiese lei
“Iniziamo che ogni giorno mi fai un pompino e un giorno si e uno no, potremmo scopare” propose lui:” è ogni volta che ne combini una, ho in mente una punizione più dura”
“Che significa?” Disse lei
“Vieni in mansarda da me e magari ti lego ecc” rispose lui :” diciamo che fai la mia schiava, poi magari ti piace”
“ dovrò accettare ma solo se rimoduliamo qualcosa perché sono vergine” disse la badante
Alessandro si illuminò di perversione:” bhe carissima di bocca non credo sia un problema, vorrà dire che potrei accontentarmi dell’ingresso meno nobile.”
“No ma che significa?” Chiese dubbiosa lei:” che dovrei fare?”
Il padrone di casa indicó le scale per andare sopra e Ludmilla salì.
Arrivati al piano superiore Ludmilla si avvicinò e si inginocchió consapevole che almeno il pompino avrebbe dovuto farlo.
Nel suo paese già a quattordici anni aveva provato con il suo amico coetaneo in campagna e da quando era fidanzata era l’unica cosa che permetteva al suo ragazzo.
Dopo averlo tirato fuori, inizió a baciarlo e leccarlo tenendo gli occhi chiusi e fantasticando che fosse quello del suo fidanzato, poi una volta che la fantasia si materializzó nella sua mente, inizió a succhiarlo.
“Sei molto brava mia cara, spero che non sprecherai il mio nettare” fu il commento di Alessandro
Ludmilla si staccó dal sogno e aprì gli occhi e realizzando ciò che stava accadendo, diminuì il ritmo.
“Ehhhh no mia cara” disse lui:” se rallenti ci vorrà troppo tempo, facciamo che tieni la testa ferma e ti scopo io la gola”e così avvenne.
Alessandro teneva ferma la testa della ragazza con le due possenti mani e colpo dopo colpo affondava sempre maggiormente la cappella nella gola della sventurata che si limitava a coordinare il respiro col ritmo del ragazzo.
“Ora devi mandare giù tutto nello stomaco” disse lui e affondando il cazzo in gola, scaricò tutto nella bocca della ragazza che non potendo respirare fu costretta ad ingoiare .
“Complimenti Ludmilla, questo sarà il primo trattamento giornaliero che dovrai farmi per mantenere il tuo posto di lavoro” disse Ale:” ora vediamo il secondo”
Dopo un colpo di tosse, la ragazza disse:” come ti ho detto voglio restare vergine”
“Nessun problema ora spogliati, in figa non entro” rispose lui
La ragazza si denudó e poi spoglió il ragazzo.
Ale inizió ad esplorare il corpo di lei mettendola in evidente imbarazzo anche solamente toccandole il seno, poi scese verso il monte di Venere e inizió ad accarezzarla.
In pochi secondi ovviamente divenne un lago e Ludmilla emise i primi gemiti di piacere.
“Ora voglio restituire il favore” disse Alessandro:” apri le gambe che ti Lecco tutta” e partendo dal seno, Piano piano arrivó a leccarla in intimità e a infilare la lingua prima nella foga e poi a umidificare il buchetto posteriore.
“Girati a pecorina” ordinó lui ed ella obbedì
Il ragazzo ovviamente insisteva sul posteriore e iniziò lentamente a spingere con un dito, ottenendo solo un sussulto e la reazione di lei:” no per favore “
“Rilassati, non entro davanti, ma qui può essere un giusto compromesso” rispose lui:” a me cambia poco ma tu resti vergine”
Ludmilla non voleva perché sospettava che facesse male e data la dotazione di Alessandro, l’esperimento non voleva farlo.
Assorta nei suoi pensieri, il ragazzo la fece appoggiare con il ventre a terra sul tappeto del Salotto e si preparò appoggiandosi sullo sfintere e spinse lentamente.
Ludmilla cercó di spostarsi ma la posizione la vincolava e tra nulle rose lacrime di dolore, dovette accettare l’intrusione.
Dopo un paio di minuti di lenta agonia, sentì il corpo del ragazzo appoggiarsi al suo sedere e successivamente un paio di colpetti per entrare al massimo.
Stetteró muti qualche istante e poi Alessandro inizió a pomparla ad un ritmo abbastanza rapido creando in lei una sensazione di sollievo e piacere mentre usciva e di dolore e sottomissione mentre entrava.
Più il tempo passava, più i muscoli accettavano questa situazione che si trasformò da dolorosa e invasiva a poco piacevole è semplicemente passiva.
Dopo oltre 30 minuti di culo scopato la ragazza era indifferente alla pratica e il ragazzo la inondó interamente.
“Che stupenda inculata mia cara Ludmilla” disse Alessandro:” questo è il secondo pagamento che mi puoi fare. Ho visto che non ti piace molto, ma almeno non dovresti sentirti in colpa.” E aggiunse:” in pratica userò il tuo buchetto come se fosse una mano per segarlo, tu ti abituerai e io avrò un posticino caldo e accogliente “
Ludmilla si sentiva incastrata e l’unica cosa che pensó è che sarebbe stata trasformata in un contenitore per la sborra del ragazzo o via orale o via anale, ma che quello era l’unico modo per mantenere sia lavoro che verginità.
Sono passati oltre due anni e Ludmilla ha realizzato ad Alessando oltre 800 pompini ed è stata inculata altrettante volte e prenderlo nel sedere è una regola quotidiana in quella casa quando i genitori di Alessandro sono a lavoro.
Non ha mai ripagato Alessandro dei soldi prestati attualmente ma credo che il ragazzo si possa considerare soddisfatto.
Ora Ludmilla non sa se augurarsi che il vecchietto campi ancora molti anni e mantenere il lavoro a questo prezzo o tornare a casa.
Ora alessandro sta valutando se e quando sverginare Ludmilla



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
Vedi la tua posta indesiderata
Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...