Skip to main content
Racconti di Dominazione

Marika: mio cugino mi ha rotto il culo

By 9 Ottobre 2024No Comments

Sono Marika, una ragazza tranquilla e sorridente. Molto prosperosa nonostante un fisico magro. Avere una quinta e una taglia M non è proprio male. Capelli lunghi castani occhi scuri.
Nella vita mi sono divertita ma mai avrei pensato che la prima volta sarebbe stata con mio cugino Alessandro.

Per il mio compleanno dei 18 anni, ho fatto una gran festa e ho invitato amici e qualche parente. Tra cui mio cugino Alessandro di 4 anni piu grande di me.

La festa era andata regolarmente.
Dopo i saluti degli amici e parenti, erano rimaste 4 persone Alessandro , Francesco ( mio fratello) e Ambra (un’amica mia che puntava mio fratello ). Dato che anche i miei genitori dopo aver sistemato la sala affittata salutarono.

Era rimasta una bottiglia di vodka iniziata e una di limoncello

Alessandro propose di finirle giocando a dama con al posto delle pedine dei bicchierini pieni di alcolici

Tutti giocavano 3 partite e chi faceva almeno 2 vittorie andava in finale.

La finale fu tra me e Ale.

Ambra era leggermente brilla o faceva finta per chiedere a Francesco un passaggio a casa. Così avvenne e ci salutarono.

Ale disse “ ultima partita? Alziamo la posta? Ridendo

“Andiamo a casa che è meglio” risposi “ perché qui siamo un po’ brilli”

“Sempre la solita sei, piuttosto giochiamo a poker” rispose il ragazzo “ che è più lento e ci riprendiamo prima che ci fermano e ci ritirano la patente “

“E cosa usiamo per pagare” dissi “ non abbiamo neanche i gettoni “

“I vestiti “ disse mio cugino

“Mi sfidi? E puntando sulla mia voglia di vincere:”Ti mando a casa senza mutande!” E così caddi nel tranello.

Inizialmente perse un paio di mani e convinta di vincere giocai al rialzo puntando forte.

Alla quinta mano lui era ancora a petto nudo e basta, io in intimo.

La mia testardaggine mi portó a giocare ancora e ovviamente persi clamorosamente.

Avevo meno vestiti del necessario e Ale mi disse: “puoi sempre pagare in natura, che vuoi che sia, non sarai mica vergine”

“Certo che non lo sono, ma fare un pompino a mio cugino anche no” risposi un po’ nervosa.

“Ok facciamo così ultima mano, se vinci andiamo a casa e non paghi pegno” rispose:”però se perdi paghi e ci divertiamo”

Essere orgogliose a volte non paga… anzi te la fa pagare la dea bendata.

AAKQ9 in mano e rischio il cambio carte dando via Q e 9
Prima carta J e seconda K

AAKKJ caspita non male

Lui : inizialmente non vuol cambiare e poi ne cambia 1 scartando una Q

Giriamo le carte: AAKKQ

“Non ci posso credere Ale” risposi “ hai truccato le carte”

“Solo perché hai perso, ti credevo sportiva” rispose ridendo” tutta sta scena per un pompino, sapevo che non sei di parola”.

“Faccio io le carte “ dissi determinata” e se perdo farò ciò che vuoi ma scordati di scoparmi la figa”

Rispose con un cenno di sì.

Presi il mazzo e fatte le carte le guardó appena e disse: “vanno bene”

Le guardai : 88897

Ne cambio 2

Pesco 8 e A

“Giriamo” dissi

QQQA senza girare l’ultima Ale disse “ mi sa che stavolta…”

“Stavolta ho vinto io” e girai i quattro 8

“Dicevo che anche stavolta ho vinto io” e mi giro la Q di cuori

Non era possibile. Avevo perso. Aveva solo tagliato il mazzo.

Rassegnata mi avvicinai ad Ale che ormai si stava spogliando.

Mi fece inginocchiare e mi disse:”ora vediamo se le leggende sulla bocca della cuginetta sono vere”.

Immaginai che fosse il cazzo di un altro e a occhi chiusi feci il pompino.

Dal suo gemere si capiva che era soddisfatto del lavoro e ad un certo punto mi fece alzare e appoggiare al tavolo.

“Fatti baciare le tettone” e così feci in silenzio.

“Mettiti giù a 90 che voglio leccartela, non posso scoparti ma posso leccare e giocarci” disse con spavalderia, e così feci.

Ero la sua bambolina.

Era un bravo leccatore e sapeva farci.
Inizio ad aggiungere prima un dito poi due e infine tre. Mi stava allargando ma era piacevole. Poi mignolo forzó il sedere e col pollice sgrillettava il clitoride. Stavo impazzendo ma dovevo resistere.

Ad un certo punto sfiló tutte le dita insieme ed ebbi un senso di vuoto che mi provocó un orgasmo. Mi rilassai appoggiando tutto il mio corpo al tavolo.

Sentii sfiorare il buchetto posteriore e ad un certo punto lo sentii forzare.

“Ahhh che fai , quante dita vuoi mettere” gridai :” fa male”

Sentii appoggiare il suo gomito sulla schiena per tenermi giù e il mio sedere allargarsi ancora. Mi stava inculando.

“Mi stai inculando” gridai nuovamente

“Zitta cuginetta o mi fai uscire e per sbaglio entro nel buco sbagliato “ disse con tono secco:” hai detto no alla figa, non al culo” e diede un colpo secco

Spalancai la bocca e non uscì neanche un fiato. Diede un secondo e un terzo colpo.
Più entrava più il dolore mi saliva per la schiena e aprivo la bocca nella speranza che si aprisse il sedere, che invece per il dolore continuavo a stringere.

Iniziò a pomparmi in culo come se fosse nella figa.

“Rilassati che soffri meno” mi disse

“Stronzo sono vergine” risposi “mi fai male”

“Che fortunello a sverginare la cuginetta il giorno del suo compleanno” rispose:”mi tocca resistere per farti un bel regalo “

Cercai di muovermi per sfilarmi il cazzo è interrompere un supplizio. Mi ritrovai con due braccia dietro la schiena e più bloccata di prima.

“Ora sono dentro tutto ed è il momento di divertirmi “ disse Alessandro:”rilassati che è meglio, anzi spingi verso fuori”

“Cosa vuoi farmi ancora” risposi:” esci non ci riesco a resistere”

Inizió ad accelerare:” puoi sempre farmi entrare davanti e il male sparisce” continuó “ anche se messa così, potrei prendere senza chiedere”.

Mi rassegnai alla situazione :” resta dove sei e continua pure”

Andó avanti ancora una quindicina di minuti che potevo vedere in un orologio posto davanti a me

Ad un certo punto sentii dentro una sensazione strana e dopo ancora qualche colpo Ale si sfilò.

“ wow è una caverna” disse soddisfatto “ mi sta tornando duro a guardarlo”

Mi alzai al volo e cercai di rivestirmi rapidamente per paura che mi cercasse di scopare di nuovo.

Lui andò al bagno e poco dopo tornó.

“Ti sei divertita? Se vuoi in altre occasioni possiamo divertirci” e se ne andò.

Mi ritrovai alle 3 del mattino , seduta per terra, col culo rotto per il mio orgoglio.

Alesuegiu

Leave a Reply