Qualche giorno dopo il fattaccio rientró Alessandro e Martina presa dallo sconforto gli raccontò ogni dettaglio e aggiunse:” è la seconda volta che mi scopano in pochi mesi” e inizió a piangere.
Alessandro le rispose:” mi spiace ma un po’ te le cerchi. Quante volte ti ho consigliato su come devi fare qui dentro? Ma tu resti testarda e vuoi cambiare queste persone.” E poi aggiunse:” invece che cambiarle, sfruttale a tuo favore come faccio io”
“In che senso?” Rispose lei
“Come vedi quando sono presente io, dato che gli porto la compagnia ogni tanto per farli sfogare, loro non creano casini” disse lui:” ovviamente non bastano i soldi che mi danno loro, ma con 50 massimo 100 al mese, li tengo tranquilli, non so se mi spiego”
“Dovrei portargli delle ragazze? Così smetterebbero di scoparmi senza chiedere” fece capire Martina.
“Bhe intendevo che non per forza devi trovare altre ragazze, ma trovare il modo di guadagnarci tu” rispose Ale.
Questa conversazione durò ancora una quindicina di minuti ed evidentemente Martina non capiva, Ale iniziava a spazientire.
“Ascolta te lo dico chiaramente, loro cercheranno ancora di metterti alle strette e scoparti, Che tu voglia o no, han capito che sei una debole” disse Alessandro:” fatti scopare quando vuoi tu, alle tue regole e magari ti fai pure pagare, averti per soldi o no a loro poco importa”
Martina realizzó in quel momento e capì tutto ma balbettando rispose:” vu-vu-vuoi di-dirmi che de-devo esse-re la lo-loro pu-putta-tana?”
“Finalmente l’hai capito” concluse Ale
Martina restó in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto.
“Bhe alla fine lo stai già facendo” rispose il ragazzo:” almeno non lo farai gratis”, in fondo da quando sei il loro giocattolo sessuale, a me va bene e non devo cercare altre”
“Che stronzo che sei” rispose lei inviperita:” non faccio la puttana di nessuno”
“Vieni con me” disse Ale:” ti faccio vedere una cosa”
Alessandro le fece strada fino all’ufficio e acceso il PC , aprì una cartella in cui si vedevano varie foto fatte col cellulare dove Martina veniva scopata sia in camera , che in magazzino ma soprattutto in quell’ufficio.
“Ma ma ma comeeee? Quando è successo?” Disse lei iniziando a piangere
“Vedi mia cara, probabilmente ti hanno offerto da bere e poi si sono divertiti “ rispose lui:” quindi riflettici sopra, magari è accaduto altre volte che nemmeno sappiamo”
Martina si sedette sulla sedia in preda alla disperazione.
Alessandro le giró intorno e l’abbracció, iniziando lentamente ad accarezzarle il seno e poi a scendere verso la figa.
Quando ormai la mano del ragazzo era dentro i pantaloni e le sgrillettava la figa, Martina si riprese e disse:” ma cosa fai? Togli quella mano”
“Lasciami fare, la tua mente dice una cosa ma la tua figa è già bagnata” rispose lui:” a te piace essere sottomessa “
La ragazza restó immobile e in pochi minuti si ritrovò col solo tanga indosso e col cazzo di Alessandro appoggiato alle labbra.
Martina istintivamente inizió a succhiare Ale, e si ritrovò nuda senza rendersi conto di ciò che succedeva , china sulla scrivania e col sedere in bella esposizione.
Alessandro prese a massaggiarle con due dita la figa, e con il mignolo il buchetto posteriore.
Poco dopo inizió a penetrarla e dopo averla scopata a dovere, decise di prenderle anche il culo.
“Ahhh” disse Martina che prontamente fu messa a tacere dal ragazzo che le coprì la bocca con la mano.
“Abbastanza stretto ma si sente che è stato sfondato di recente, quindi zitta e goditi questa prima inculata della giornata “ disse Ale:” prima solo perché da oggi sarai la mia schiava sensuale, e la troia a pagamento di questo centro, andrai a casa ingoiando litri e litri ogni giorno e qui regnerà la pace e la serenità “
Martina non reagì più e lo lasció fare, ormai era rassegnata al suo nuovo ruolo.



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
Vedi la tua posta indesiderata
Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...