Qualche giorno dopo, Martina arrivò a lavoro verso le 08.00.
Alessandro sempre mattiniero era già lì che l’aspettava e le disse:” come puoi ci vediamo in magazzino “
La ragazza accennò un timido sì ed entrò in ufficio per fare due stampe di alcuni documenti.
Verso le 08.45 andó in magazzino e chiamò Alessandro.
“Entra pure sono qui in fondo” rispose lui:”vieni pure”
Martina si spinse oltre e vide il ragazzo indaffarato a sciogliere una corda annodata :” che fai?” Disse lei sorridendo
“Pensavo di recuperare questo tavolo e queste corde per giocare con te dopo” rispose schiettamente Ale:” ci potremmo divertire, ma intanto ti ho preso questo regalo” e le mostro una scatola con dentro tre plug anali di varie misure
“E cosa dovrei farmene” disse Martina:” sai che non mi servono queste cose”
“Tranquilla serve solo per tenerti il sedere allenato” disse lui:” diciamo che te lo terrai sempre su così sarà meno doloroso farlo quando servirà “
“Non credo proprio “ rispose lei “ magari anche a casa”
“Buona idea , non ci avevo pensato” continuó il ragazzo:” questo mi piace e mi eccita e quindi perché non ti dai da fare con un bel pompino” e tiró fuori il cazzo dai pantaloni.
Martina inizialmente era riluttante ma sperava che fatta la cosa, sarebbe potuta andare a fare ciò che doveva e inizió con tanto tanto impegno.
Dopo una decina di minuti Ale le tenne la testa e affondò nella gola. La ragazza ormai conosceva il gesto e fu pronta ad ingoiare. Alcuni secondi dopo avvenne tutto secondo programma.
Dopo aver ripulito tutto con la lingua, si alzò ma Alessandro le disse:” non si rifiutano i regali e le porse i plug.
Martina abbassò leggermente i pantaloni e preso il più piccolo, se lo infiló.
Le dava molto fastidio ma cerco di ignorarlo.
Dopo pranzo ormai si era abituata e incrociando Ale nel corridoio gli disse:” ora tutto bene ma veramente anche a casa?”
Ale: “Certo sarà interessante vedere nei prossimi giorni, vedila nel modo positivo, hai la certezza che dato l’esperimento, nei prossimi giorni non lo prenderai lì “ e rise .
ALCUNI GIORNI DOPO
“In questi giorni mi sono accontentato della tua bocca, mia cara” disse Ale:” è ora di fare un test, vediamoci al solito posto”
Martina obbedì e andò in magazzino
Una volta giunta lì, si spogliò e appoggiati i gomiti sul tavolo, si posizionó per l’ispezione.
Ale sfilò il plug e messa un po’ di crema, iniziò ad esplorare col dito, poi con due e vide la reazione della ragazza.
“Ottimo” disse lui:” ma visto che ci sono e sei nella posizione giusta” e appoggiata la punta al buchetto posteriore, entró.
Iniziò con una lenta penetrazione e Martina faceva molte meno smorfie di dolore che in passato
Dopo una quindicina di minuti le riempì l’intestino e dopo essersi sfilato le mise il secondo plug leggermente più largo.
La ragazza incassó il colpo e non disse nulla, si rivestì e torno a lavoro
“Dove vai” disse Ale:” hai dimenticato qualcosa” indicando il proprio cazzo
Martina tornó indietro, si inginocchiò e lentamente ripulì la cappella con alcuni colpi di lingua.
“Posso andare ora” disse lei
“Bravissima e tra qualche giorno verifichiamo “ rispose lui.
Passarono due settimane e Martina arrivò a tenere agilmente il plug più grande senza ormai accorgersi più di ciò che portava.
Un sabato sera come di routine uscì col suo ragazzo Luca e non si ricordó di quel piccolo dettaglio.
Finita la serata si ritrovarono in motel perché nessuno dei due aveva casa libera e accadde che…
Ma questa è un’altra storia



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
Vedi la tua posta indesiderata
Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...