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Racconti di Dominazione

MISS.SADOMASO

By 30 Maggio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero a Venezia, in un albergo a cinque stelle e molto bello, sarei dovuto stare lì per 2 giorni,
ero arrivato il mercoledì sera e sarei partito la sera dopo, dopo aver fatto un incontro di lavoro con l’avvocato di un mio collega’
ero nella sala della reception, non sapevo cosa fare e non avevo per niente voglia di andare in giro per Venezia, mi annoiavo un sacco e mi guardavo attorno un po’ assonnato’Ad un tratto vidi una ragazza bellissima sulla ventina, magra e con i capelli biondi, era stupenda, in giacca e cravatta e una mini-mini-gonna.
Si sedette accanto a me e posò la sua valigetta in terra, sembrava stanca.
Io per iniziare una conversazione le chiesi l’ora e lei mi disse sono ancora le otto’come per dire che la notte è ancora lunga’Io ringraziai e nascosi l’ orologio che mi spuntava dal polsino’e che lei aveva notato.
Mi chiese se l’accompagnavo in camera, ed io risposi ovviamente con un’CERTO!!!
Alloggiava alla n. 17, io entrai e vidi un letto molto grande, lei chiuse la porta facendo fare tre giri alla chiave, ero un po’ impaurito ma anche molto eccitato;
si tolse la giacca e la cravatta, aprendo i primi tre bottoni della camicia, mi buttò sul letto e mi tolse i vestiti, ero nudo come un verme e con il fallo duro come una roccia.
Appoggiò la valigetta sul tavolo e la aprì, estrasse tre paia di manette, tra cui una a tre fori’
Mi ammanettò le mani al letto e i piedi pure, poi incominciò a spogliarsi e a farmi delle domande’
Tipo quanti anni avevo e se ero completamente sano, io gli dissi la verità, che ero sano come un pesce e che avevo 22 anni’
Si spogliò completamente e mi disse che gli uomini nella vita la avevano sempre fatta soffrire, e che adesso toccava a lei far soffrire gli uomini.
Quando fu completamente nuda mi chiese se le piaceva di più pelosa o rapata, io risposi sinceramente che mi piaceva di più rapata’allora prese la colla calda da ceretta se ne mise un po’ sul pube, ci appoggiò la carta e strappò tutti i peli emettendo un grido che era un misto tra gioia e dolore, era tutta rossa ed irritata, i suoi capezzoli erano ritti e viola, mi disse che le bruciava..
Mi saltò addosso e io le leccai tutta la fica che colava, lei gridava di gioia e anch’io ero super arrapato’

Per sapere come continua leggere il secondo capitolo’

Lei mi prese tutto il cazzo in bocca e incominciò a succhiarlo con forza’
I suoi capelli biondi mi accarezzavano il pube e mi facevano un lieve solletico’
Aveva i seni non molto grandi ma i suoi piccoli capezzoli rossi erano duri e eretti.
Dopo avermi fatto venire si girò e facemmo un bel 69, il dentro della sua fica era tutto rosso e colava una sostanza liquida, io la leccavo con frenesia, un po’ la vulva e un po’ l’ano, avevano uno strano sapore di fragola’
Lei si muoveva tutta, e la mia lingua pure.
Dopo circa 5 minuti si girò verso di me, si sedette sulla mia pancia e mi fa un sorriso malizioso, e mi disse:
‘Ti piace la mia fica liscia?’
Io:
‘Ma certo!!!’
Si mise l’uccello nella fica e cominciò a saltare, incominciò farmi male, infatti le chiesi di fermarsi un po’, lei non obbedì ed io con il pene che ormai non era più eretto, le urlai di smetterla,lei obbedì.
Prese del peperoncino e me lo versò sul cazzo ed io, urlando di dolore, ed io urlando di dolore feci ‘riarrizzare’ il fallo, riuscì a prenderle il culo con le mani e glielo infilai nell’ano.
Lei urlava per il bruciore, ma nello stesso tempo godeva come una pazza.
Poi prese un oggetto, per scoprire qual è l’oggetto leggete il prossimo capitolo’

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