Piacere sono Monica, una quarantenne un po’ monella ma che nella realtà nessuno conosce per così arrapata sessualmente .
Curiosando qua e la’ fra pagine erotiche su Internet un giorno trovai una bella pagina di racconti erotici , inizia leggendo il primo che trovai a caso, e subito mi appassiono,’ era firmato Gladius e in calce era riportato un indirizzo email per i commenti .
Non persi un attimo e scrissi i miei complimenti allo scrittore , ma mai mi sarei immaginata che da quella semplice email potesse nascere poi un’avventura straordinaria .
Iniziammo a scriverci , prima in modo informale, poi man mano con toni sempre più confidenziali, confidenze erotiche sempre più intense fino a che nacque fra noi la voglia di incontrarci veramente .
Un giorno presi il treno per Torino per raggiungere Gladius , il viaggio in treno fu assai movimentato, lui mi aveva ordinato come vestirmi e cosa fare una volta salita sul treno.
Voleva che io arrivassi da lui dopo essermi scopata almeno il controllore .
Quel giorno misi una minigonna in pelle nera,delle autoreggenti in pizzo nero,tacco a spillo e una camicetta bianca trasparente e un reggi a balconcino nero che metteva in bella evidenza le mie tette e lasciava scoparti i capezzoli. .
Non ho descritto le mutandine perché non le indossavo .
Gladius mi aveva ordinato di depilarmi completamente la figa e scrivermi con il rossetto sulle tette TROIA ed io eseguii il suo ordine.
Salita sul treno mi accomodai su un sedile ben in vista a chi entrava nel vagone, presi un giornale fra le mani ma tenevo le gambe accavallate in modo da mostrare completamente l’orlo delle autoreggenti.
Dopo qualche tempo iniziai a notare una certa rta frequenza di passaggi , sbirciavo dal giornale e vedevo occhi maschili mangiarmi.
Allora mi accomodai meglio sul sedile con le gambe leggermente aperte per mostrarle meglio ai curiosi.
Si sedettero presto tre ragazzoni, uno accanto a me e due difronte. Credo fossero tre amici, ma la cosa non mi interessava,sentivo i loro occhi entrarmi sotto i vestiti.
Pensai a Gladius e allora presi il mio portatile e iniziai a scrivergli cosa stava accadendo.
Lui felice di questo mi rispose ‘ allora non avrai che l’imbarazzo della scelta mia cara.’
E così fu, iniziammo a chiacchierare tutti e quattro ,prima in modo soft e poi iniziarono le battute piccanti,e la mano di quello seduto al mio fianco si posò sul mio ginocchio, e vista la mia mancata reazione risalì sino a metà coscia scoprendomi la gamba., io aprii di più le gambe per i due davanti a me, facendo in modo che la mia figa fosse ben aperta alla loro vista.
La mano di Paolo, così si chiamava il ragazzo penetro’ fra le mie cosce mentre gli altri due iniziarono a toccarsi il cazzo.
Io mi sbottonai la camicetta mettendo il mostra le tette e la scritta TROIA che fece sgranare i loro occhi.
All’ orecchio mi disse di seguirlo in bagno, mi alzai senza prima non essermi fatta mettere la mano sotto la gonna anche dagli altri due che mi accarezzarono la figa già bagnata.
Nello stretto bagno del treno Paolo tiro’ fuori un cazzo già durissimo, con forza mi spinse contro la parete e senza scrupoli mi scopo’ con violenza, ma la mia figa era già assai lubrificata e il suo cazzo scivolo’ dentro con facilità cosa che gli piacque molto, ma dopo qualche colpo scoppio’ in un’abbondante sborrata sul pavimento del cesso, non aveva voluto rischiare di lasciarmela in figa.
Non feci in tempo a ricompormi che il secondo ragazzo entro’ nel cesso, mi prese per i capelli con violenza e mi disse ‘ora puttana me lo succhi il cazzo che mi hai fatto diventare di marmo’,.mi fece inginocchiare fra la sborra di Paolo , apri i pantaloni e un cazzo enorme mi si presentò davati alle labbra .
Lo leccai un po’ e poi iniziai a spompinarlo ma lui mi tiro’ contro di lui fino a farmelo arriva in gola. Sentivo conati di vomito ma lui continuava ‘: succhia puttana succhia’ .
Per fortuna che anche lui non duro’ a lungo, ma lui a contrario di Paolo non tolse il cazzo mentre sborrava, me la fece ingoiare tutta, mi soffocava , mi uscivano rivoli di sborra dalle labbra e lui che mi ordinava di ripulirlo bene .
Si ricompose e uscì , ora aspettavo arrivasse il terzo , invece nulla.
Allora mi rinfrescai , mi ricomposi e come se niente fosse uscì e tornai al mio posto, dei tre non era rimasta traccia , i sedili vuoti .
Scrissi a Gladius che aspettava con ansia mie notizie, gli raccontai cosa era successo ,e lui mi ricordo’ il controllore .
Passai un’oretta tranquilla , credo essermi addormentata ,perché quando aprii gli occhi davanti a me si era seduto un signore di mezza età e mi stava guardando.
Mi accorsi solo dopo che la mia posizione era tale che chiunque si fosse seduto li davanti avrebbe potuto ammirare la mia fichetta depilata.
Mi sorrise e mi disse ‘ buongiorno’ io mi sedetti più composta chiusi le gambe e risposi al suo saluto.
Lui mi disse ,’potevi rimanere ancora in quella posizione , mi piaceva guardarti , guarda che effetto mi hai fatto’ e in un attimo tiro’ fuori il, cazzo dai pantaloni.
Il vagone in quel momento era vuoto, occupato solo da noi due, mi inginocchiai in mezzo alle sue gambe e iniziai e succhiarlo.
Lui mi accarezzava e mugulava , ‘continua bella Troia continua che poi ti faccio sedere sulle mie gambe’
Ma in quel mentre arrivo ‘ il controllore . Si fermo a guardare e disse all’uomo ‘ che brava la figliola, come lecca bene, vediamo se è così brava anche con me.’
Alzai la testa e sorrisi, lui mi fece alzare mi guardo’ e mi mise una mano fra le gambe, emisi un gemito perché le sue dita entrarono nel lago caldo della mia figa.
La mia camicetta sbottonata lasciava scoperte le tette e i capezzoli già duri, oltre alla scritta con il rossetto, il controllore sogghignò, mi abbasso completamente le coppe e iniziò a palparmi il seno e strizzarmi i capezzoli.
‘ Ma brava sei bella pronta sento ,mi disse, il biglietto me lo fai vedere dopo ora appoggia le mani’ contro il vetro’.
Le sue mani lasciarono le tette e tornarono a dedicarsi alla mia figa., poi sentì un cazzo duro puntarmi contro e con un colpo secco mi entrò dentro sino in fondo , urlai, ma mi mise tre dita in bocca, le stesse che profumavano della mia figa e mi disse’ zitta cagna. ti sei già presa altri i cazzi oggi, perché non il mio?’
Mi scopava con forza mentre il mio vicino si masturbava ansimando.
Venne con un getto caldissimo sentii il suo succo nel mio ventre , tolse il cazzo, ma subito dopo mi ritrovai di nuovo piena. Si era alzato l’uomo e oramai pronto a sborrare mi diede due colpi e altra sborra entro nella mia figa.Mi abbassai la gonna ,mi raddrizzai e vidi l uomo allontanarsi.
Presi la mia borsa e andai in bagno, attraversai il vagone fra mormori e sguardi incuriositi,dovevo’ avere un’aria assai sbattuta. Per fortuna mancava ancora più di un’ora prima di arrivare a Torino. Entrai in bagno, mi risciacquai bene, la figa gocciolava ancora di sborra, mi cambiai i vestiti oramai tutti sporchi e sgualciti ,mi rifeci capelli e trucco e uscii da quel bagno quasi come nuova.
Ero pronta per Gladius.
Mi misi a sedere in un altro scompartimento accanto ad una signora anziana ma in quel momento passo’ il controllore, mi guardo’ sorrise : signorina il suo biglietto prego mi disse, poi subito si corresse e mi disse a dire il vero il suo biglietto l’ho già penetrato prima, buona giornata.
La donna mi guardo’ stranita ma non disse nulla.
Il mio look era assai provocante e forse alla donna passarono strane idee in testa.
Finalmente arrivai alla stazione di Torino. Scesa dal treno, mi sentivo strana , non sapevo se fosse più emozione o più paura , mi guardai in giro ma non incontrai il viso di Gladius fra la folla.
Che avesse cambiato idea ? Ma mentre i miei pensieri volavano, dalle scale lo vidi arrivare.
Era come lo avevo immaginato, un uomo distinto , elegante, con un bel sorriso . Aveva fra le mani una rosa e una scatolina con un enorme fiocco rosso.
Con un braccio mi strinse a se, mi diede un bacio sulla guancia e all orecchio mi disse, infondo al corridoio ci sono i bagni pubblici, prendi questo mio regalo io ti aspetto qui.
Non era stato il calore che mi aspettavo ma avevo sentito un corpo maschio contro il mio, si era strusciato contro le mie tette.
Presi la scatola, entrai in bagno, aprii la scatola incuriosita. Dentro c’era un grosso ovulo e un biglietto: tesoro infilati questo ovulo in figa, al resto ci penso io.
Sollevai una gamba, e senza bisogno di inumidirlo entro’ a meraviglia, sentì un brivido di piacere ad avere quel oggetto dentro , ma un attimo dopo inizia a sentire che l ovulo vibrava.
Uscii dal bagno, mi avviai verso Gladius ma dentro la mia figa le vibrazioni aumentavano.
Mi prese sotto braccio e mi disse, fatto buon viaggio ? Si risposi io, assai movimentato come piaceva a te.
E adesso come ti sentì ? E intanto le vibrazioni aumentavano quasi da farmi gemere, Gladius questo coso mi sta facendo raggiungere un orgasmo , fallo ma senza emettere suoni se non vuoi una punizione.
Facemmo un po’ di strada chiacchierando e l ovulo intanto aumentava e diminuiva di intensità, faceva caldo mi porto’ in un grande parco e ci sedemmo su di una panchina assai isolata.
Seduti accanto ora Gladius mise la sua mano sulla mia coscia e inizio’ a salire , mentre la sua bocca si incollo’ alla mia. La sua lingua con forza mi apri la bocca e iniziammo un lungo gioco di bocca e saliva,mentre la sua mano giocava con il mio clitoride gonfio e l ovulo sempre in azione.
Stavo godendo come una cagna calore.
Si stacco’ dalla mia bocca e mi disse, saranno ore indimenticabili te lo assicuro.
Mi ora mi sbottono’ la camicetta e lascio’ uscire le mie tette, ne prese una e mi tiro’ con forza il capezzolo, io gridai dal dolore e lui mi disse : zitta che altrimenti a casa ti punisco.
Allora cercai di trattenere la voce mentre al capezzolo mi fisso’ una molletta e poi all’altra. Provavo dolore ma non dissi nulla e lui mi bacio’
Brava la mia cagna mi disse.
Mi chiuse la camicetta ma sotto si notavano le mollette, cosa che avrebbe attirato l’attenzione dei passanti. Mi fece alzare, mi fece girare e mi sollevo’ la gonna per guardarmi il culo.
Sentii le sue mani aprirmi e un dito entrarmi dentro, fremetti perché lo fece scivolare tutto dentro sempre bagnarlo e mi fece male. Gladius sapeva della mia verginità dietro e oggi sarebbe stato il battesimo del mio culo .
Mi diede un morso sulla chiappa e urlai, ahiiiiii e subito uno schiaffo potente mi arrivo’ sull’ altra e lui che mi disse , questa a casa ti costerà cara.
Iniziavo a preoccuparmi alle punizioni che avrei dovuto ricevere una volta a casa .
Ma poi quale casa ? Mica mi avrebbe portato a casa sua ?! Impossibile che avrebbero detto i suoi vicini?
Ci avviammo mano nella mano come fossimo due fidanzati , e in breve raggiungemmo una bella villetta, sembrava deserta ,quasi disabitata , Gladius apri la porta senza chiave, chi abitava qui dentro ?
(continua) osservazioni e commneti a gladius44@libero.it
Complimenti per la facile lettura e presa diretta
ciao cara,ho letto attentamente il tuo racconto ad alto contenuto erotico, e debbo dirti, per quanto possa sembrare raro, che…
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?