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Racconti di Dominazione

Neofita in … palestra (4° parte)

By 14 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Neofita in ‘ palestra! (4’parte)

Di Master E. e-mail: master_master_40@yahoo.it
Fantasie, solo fantasie, ma’.
Grazie a chi vorrà inviarmi commenti e critiche

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Sola, sola nella tua stanza, il buio, il silenzio, lasciando che le emozioni vissute tornino nella mente. gustandole ancora una volta. Le emozioni vissute in quel casolare, Lui, colui che per la prima volta in vita tua hai sentito di dovere e volere chiamare Padrone, Lui che finalmente ti ha concesso di raggiungere quel piacere a lungo desiderato. Il Suo sapore, il Suo odore, mescolato al tuo, mentre gemevi sfrontatamente abbandonandoti a Lui. Sola Erica, nel tuo letto, ricordi, quel ritorno in auto, il silenzio assoluto tra voi, il suo sorriso lasciandoti davanti a casa, una carezza, poche parole, ‘stai seguendomi erica, sono fiero di te, domani sera, in palestra….’ poche parole che ti avevano riempita d’orgoglio, restando immobile mentre l’auto si allontanava rifugiandoti poi rapidamente nella tua stanza. gli abiti lasciati a terra, sul pavimento, nuda, come eri stata davanti a Lui, volutamente…perversamente forse… decidi di non lavare quell’odore, quei segni di piacere dalla tua pelle, li vuoi tenere su te, mentre sotto le coperte i tuoi pensieri riaccendono il tuo corpo, mentre cerchi sulle labbra il Suo sapore, mentre il tuo sesso riprende a pulsare. ti rivedi fiera davanti a Lui con quel frustino di salice tra le labbra, ti rivedi disperata temendo il Suo abbandono ti rivedi implorante chiedendo di riprenderti per mano mentre lacrime bruciavano sul tuo viso rivivi l’umiliazione di essere mostrata a cinzia, di sentirti gettare sul viso sporco del Suo seme una manciata di soldi…

ritrovi il piacere di sentirLo in te, prendendoti fino in fondo, mentre gli occhi di cinzia non ti abbandonavano, scoprendo di trarre eccditazione da ciò… rivivi grata il suo abbraccio, le sue parole ‘non per soldi erica…’ E lasci che la notte scorra sopra te ed i tuoi pensieri erica, insonne, ma piena di Lui, di voi. Troppo lento scorre il giono, in attesa, attesa quasi frenetica di rivederlo. la palestra, titubante entri, incrociando subito lo sguardo sfrontato si cinzia. Abbassi di colpo gli occhi, un nodo alla gola, lo stomaco contratto sapendo che lei sa, ricordando ciò che hai vissuto davanti a lei. Lei che sorridente si avvicina, un rapido bacio sulla guancia, una frase di cui non cogli appieno il significato, ma che ti spaventa ed eccita insieme…’ora siamo sorelle erica….vai da Lui’ tubata ti cambi rapidamente, indossi la tutina, entri, vedendolo, ti sorride, si avvicina, anche lui sfiora le tue guance con un bacio ‘sei radiosa erica, splendida’. radiosa, si, così ti senti ora, per Lui ti lasci assorbire dalla routine della palestra, sai che non devi chiedere nulla, sai che Lui deciderà. esercizi, faticosi, sempre vigile ad attendere un Suo cenno le 21,30, la palestra si svuota, sta per chiudere, e nessun gesto da parte Sua. non capisci, che significa?perch&egrave? cerchi cinzia con gli occhi, la vedi, &egrave diversa ora, non più l’istrutricce severa e sicura di se, non più la donna quasi perfida della sera prima, la vedi immobile e tesa, torturandosi nervosamente le mani; ti avvicini a lei, ti guarda con occhi riconoscenti, ti prende per mano, la senti gelida nella tua, chiedi…’cinzia cosa..?’ una semplice parola da lei ‘aspetta’ senti l’ansia crescere in te, il nervosismo di cinzia ti intimidisce la palestra si svuota, cinzia chiude la porta d’ingresso soli soli tu lei e…Lui che vi osserva dalla porta degli spogliatoi, vi fa cenno di avvicinarvi tenendovi per mano, stringendovi l’una all’altra vi dirigete verso lui, il respiro ansioso, il ventre già in fiamme…

…sembra impossibile che una situazione, sguardi e nulla più, possano creare una simile eccitazione…. Lui davanti a voi, il Suo sguardo severo ora, deciso lo senti scivolare sulla tutina, disegnare le tue forme, il tuo seno eccitato che preme sfacciato il tessuto, e sai che cinzia, accanto a te, vive le stesse emozioni, lo senti dal suo respiro, dalla stretta della sua mano, dal lieve tremore che cogli…… un Suo cenno, a te, solo a te, e ti avvicini a Lui. al Suo fianco, il capo chino, la sua mano stringe il tuo collo, il tuo corpo brucia; lentamente la Sua mano scivola sul tuo corpo, ne prende possesso, accarezzando le tue forme, facendo indurire i tuoi capezzoli, colare copiosamente i tuoi umori. Per un attimo muovi lo sguardo, cerchi cinzia, immobile poco distante da te, il suo capo chino, le braccia lungo il corpo, un’altra donna….diversa…’…sorelle…’ ora pensi di capire, state vivendo le stesse emozioni, siete in simbiosi, davanti a Lui… le Sue mani continuano a muoversi sul tuo corpo, ora decise abbassano la tua tutina, liberando il tuo seno, esibendolo, eretto, fiero, eccitato,

abbassano l’indumento a mostrare il tuo ventre, mentre il Suo tocco sulla pelle ti da brividi. Si allontana, di scatto, una parola, detta con durezza, ‘cinzia’ non serve altro, senti lei muoversi, avvicinandosi a te, la vedi inginocchiarsi davanti a te, le sue dita, inaspettatamente timide, afferrare la tua tuta, sfilarla lentamente facendola scivolare sulla tua pelle, il tuo viso arrossisce al sapere che lei ora vede, vede il tuo sesso fradicio di voglia, davanti al suo viso, sente…sente il tuo odore di femmina, imbarazzo.. eccitazione… desiderio, mentre il tessuto scivola sulle tue cosce, sulle gambe, lei ti solleva un piede, l’altro lentamente slaccia le tue scarpe, le sfila, le calze ora, hai un brivido, e… resta immobile davanti a te, entrambe in attesa… Lo senti avvicinarsi, senti i Suoi passi, qualcosa sfiora la tua gola, il tuo seno, rabbrividisci riconoscendo quel ramo di salice, quel rametto che hai stretto tra le tue labbra, con cui ti sei donata a Lui; si muove, sulla tua schiena ora, sulle tue natiche, si insinua tra le tue cosce, scivolando sul tuo sesso, spuntando davanti a te, davanti al viso di cinzia, che lo bacia, lo sfiora con la lingua, lo succhia, come fosse un minuscolo fallo. Affascinata non riesci a distogliere lo sguardo dal volto di cinzia, sai che sente su quel rametto il tuo sapore, senti sgorgare copiosi fiumi di voglia. Un movimento rapido, un colpo secco all’interno delle cosce, un secondo, un terzo, obbligandoti a divaricare le gambe, ancora erica, ancora di più, esposta senza pudore davanti a lei, che ora vede il tuo sesso pulsante, la tua peluria curata imperlata di voglia. La Sua mano, la mano di colui che ora senti Padrone, sul capo di cinzia, tra i suoi capelli, spingendola contro te, hai un sussulto sentendo quelle labbra di donna su di te, imbarazzo, pudore, vergogna, mentre la sua lingua spunta, si muove su te, apre le tue labbra bevendoti, scivola lenta fino al clitoride, premendolo piano,

muovendolo con dolcezza, stringendolo appena tra le labbra e succhiandolo, l’imbarazzo ed il pudore lascia posto all’eccitazione, al desiderio, non importa erica, non importa di chi sia quella bocca, quella lingua. Mani, le Sue mani, le mani del tuo Padrone, tra i tuoi capelli, piegano la tua testa, la Sua bocca, la Sua lingua tra le tue labbra, fruga la tua bocca. ti abbandoni, la mente vuota lingue che tu frugano, che ti prendono, che ti fanno sentire donna, femmina, puttana la lingua di cinzia che spinge in te, entra ed esce rapida, cola della tua voglia, La lingua di Lui, nella tua bocca, che si muove quasi all’unisono, mentre il respiro si mozza, mentre il desiderio esplode, mentre il cervello brucia, ma non puoi, Lui ancora non ti ha detto si. Ti stupisci della naturalezza di questo pensiero, eppure sai che non potresti, non senza un Suo si le Sue labbra si staccano da te, senti i Suoi occhi che ti cercano sollevi timidamente i tuoi nei Suoi, mentre sempre piu invadente la bocca di cinzia ti porta lontano i tuoi occhi acquosi, spalancati nella voglia, mostrandogli la tua anima sorride, un sorriso lieve prima di sussurrare un ‘si’ voli, ti abbandoni, urlando il tuo piacere a bocca spalancata, colando tra le labbra di cinzia, il corpo scosso da sussulti incontrollabili

il ventre stretto da spasimi violenti in un orgasmo che pare non finire che vorresti non finisse mentre cinzia, dolcemente, raccoglie sulla lingua i tuoi umori, li beve con gioia, guardando nei tuoi occhi. le tue gambe cedono, abbandonandoti sul volto di cinzia muovendo affannosamente il tuo bacino, a cercare ancora la sua bocca, la sua ingua, ritrovando eccitazione, sentendo ancora un susseguirsi di orgasmi esploderti dentro nel corpo nella mente, nell’anima Lui la Sua mano che afferra i capelli di cinzia, la solleva da terra davanti a te i vostri volti vicini

e, con tutta naturalezza, le vostre bocche che si cercano, si trovano, in un lungo bacio, assaggiando il tuo sapore dalle sue labbra, dalla sua lingua ‘…sorelle…’, si ora sai, capisci… le vostre labbra morbide, le vostre lingue che si scambiano emozioni qualcosa sfiora la tua schiena…quel rametto…che sfiora la tua pelle, lentamente….senti i brividi, stringendoti a cinzia. quel rametto che scivola sul tuo collo, passano su cinzia, la senti fremere, le sue unghie nella tua pelle, la senti trattenere il respiro, intuendo che il frustino ha abbandonato il suo corpo… …. un sibilo, un rumore secco, lei che si stringe a te, schiacciando le sue labbra contro le tue, un secondo colpo, che sai segna la sua pelle, la sua schiena che si inarca, aderendo al tuo corpo, senti, senti attraverso lei un terzo colpo, e cogli, sul suo volto, lacrime salate che lo bagnano e scopri di … desiderare di provare cio che lei prova, di esserne gelosa, come se qualcosa di tuo ti fosse negato e dato ad altri Lui… con durezza allontana i vostri volti, i vostri corpi ancora vicini, senti i brividi sulla pelle di cinzia, gli stessi brividi che scorrono sulla tua pelle. vedi la testa di cinzia tra le Sue mani, Lui la guida attraverso la stanza, verso il lettino da massaggi, la fa stendere. vedi, vedi una corda stringere i suoi polsi al lettino una corda le sue caviglie oscenamente aperta il silenzio, nulla rompe il silenzio ora finch&egrave la Sua voce dura, severa ‘erica, avvicinati’ sai ciò che ti chiederà, lo temi, te ne vergogni, non vorresti senti le gambe pesanti, ogni passo sembra richiedere uno sforzo infinito finch&egrave… non sei davanti a Lui la Sua mano stringe attorno al tuo collo un collare, senti il cuoio stringerti la pelle la Sua mano piega la tua testa, sai ciò che ti chiederà, lo temi, te ne vergogni, non vorresti, ma… ti lasci guidare cinzia il suo sesso pulsante davanti al volto, la sua voglia a bagnarlo il suo odore, così simile eppure diverso dal tuo Lui, la Sua mano, in silenzio ti guida, le tue labbra assaggiano il sapore di donna per la prima volta, cerchi di sfiorare appena, ma sai bene che non te lo permetterà,

cinzia solleva il bacino, lo preme ansiosa contro la tua bocca, vuole, vuole … piacere ora, la sua parte di piacere, se.. Lui glielo permetterà la tua lingua, ti accorgi quasi inconsciamente che la tua lingua sta accarezzandola, la lasci scivolare piano tra le grandi labbra, apri la conchiglia umida, tra il respiro affannoso di cinzia ora non importa ora lascia che l’istinto ti guidi lasci che la tua lingua la esplori, scopra il clitoride, lo premi, lo muovi, lo stringi un attimo tra i denti, cogliendo il brivido di piacere sulla pelle di cinzia. Ancora, senza alcun pudore ancora la lingua scivola tra le grandi labbra che si schiudono accogliendola, il suo sesso pulsa, si apre a te, la lingua spinge scivola, si insinua, entra ed esce i suoi umori nella tua bocca, li bevi golosa la tua lingua.. scivola, si insinua, entra ed esce si muove, scopandola, sai cio che prova, senti l’eccitazione rinascere in te, violenta, vuotando la mente impazzisce la tua lingua su cinzia, la sai, lo senti, lo vedi, da come solleva il bacino, da come preme contro te

lo senti dalle contrazioni che stringono la tua lingua, quasi ad impedirle di uscire cola fiumi di voglia nella tua bocca lo senti sta per esplodere e… Lui ti strappa da lei, con un gesto deciso la tua bocca aperta il viso bagnato dei suoi umori, un singhiozzo che senti sfuggire dalle sue labbra, residuo di un orgasmo abortito Lui che ora avvicina il Suo viso al tuo ti bacia con foga bevendo il sapore di cinzia da te

frugando nella tua bocca come tu frugavi in lei piegandoti di colpo il viso contro quello di cinzia, immobile su quel lettino, stretta da funi crudeli e.. Lui, dietro te il Suo sesso che fruga le tue cosce che lento schiude il tuo sesso gia pulsante di voglia che di colpo entra in te fino in fondo spingendo con colpi decisi ansimi sul volto di cinzia, il tuo respiro si mescola al suo, vedi la voglia nei suoi occhi, fissi nei tuoi quasi a rubarti un pò di quel piacere a lei negato per un attimo provi tristezza per lei per cio che tu vivi e lei no per un attimo Lui Lui in te, spingendo fino in fondo al tuo ventre, scopando la tua anima restando immobile per uscire piano tornando in te con movimento dolce e di colpo accellerando il tuo bacino lo segue piu rapido ondeggiando ai suoi colpi ansimi sul viso di cinzia mugolandole con parole smozzicate il tuo piacere chiedendole con lo sguardo il permesso di godere, ma non &egrave lei che può dirti si temi di chiedere a Lui, temi un Suo no vuoi godere, ne hai bisogno il ventre in fiamme la gola secca che fa sfuggire suoni inarticolati la Sua mano che costringe il tuo volto a guardarlo la Sua voce ‘chiedi a cinzia il permesso di godere cagna’ ansimando, guardandola negli occhi ‘…sorelle…’ ansimi il tuo ‘cinzia posso? ti prego posso?’ silenzio, solo silenzio il ritmo di Lui incalzante, mordi le labbra per negarti cio che vorresti, ansimi piangendo ‘cinzia…ti prego.. ti prego… posso? posso?’ una luce strana negli occhi di lei, duri ora, freddi, come quando ti gettò quei soldi sul volto quasi un sorriso, ed un semplice ‘no’ scoppi in un pianto irrefrenabile il gelo in te, una morsa allo stomaco, il ventre che urla la sua voglia ormai incontenibile mentre Lui continua a farti Sua, non resisti, non puoi, eppure non devi e lo sai senti la tua voce implorare ancora ‘per favore, ti prego’ voce rotta da gemiti, da ansimi, da apnee ma gli occhi di cinzia ribadiscono il suo no ancora in te Lui, Lui che ti sta scopando la sua mano che serra le tue natiche, le schiude con forza, il tuo buchino esposto, offerto a Lui la Sua saliva, calda che scivola a bagnarlo le Sue dita che lo accarezzano il ventre esplode, la testa scoppia, mordi le labbra, inconsciamente afferri un seno di cinzia,

stringendolo, lo senti caldo e morbido tra le dita, vedi il suo viso trasfigurare stringi ancora più forte… cinzia non più lo sguardo duro e severo di poco prima, ma ancora lei ‘…sorelle…’ stringi più forte il suo seno la tua bocca cerca il capezzolo stringendolo, mordendolo la senti ansimare con te la senti sollevare il busto dal lettino, arcuandolo la senti offrirsi alle tua mani, non lo immaginavi, ma ora sai ‘…sorelle…’ e, con un fil di voce, al limite della resistenza sussurri ancora… ‘ti prego cinzia, posso?’ il suo si, urlato esplode nella tua mente senti di colpo le dita di Lui forzare il tuo buchino umido di saliva urli urli erica con quanto fiato hai in gola appartenendo a Lui il tuo urlo si unisce a quello di cinzia il suo corpo tra le tue mani sussultando ai suoi colpi accasciandoti sfinita su di lei aspettando insieme che i vostri respiri si chetino e… Lui esce da te Lui il Suo sesso tra i vostri volti Lui, che vi bagna di Se

il tuo volto ed il suo unite dal Suo seme le vostre lingue che bevono l’una dalla pelle dell’altra insieme ‘…sorelle…’

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