“Prendilo tutto dentro, troia! così! ti piace essere scopata come una puttana!”
Sentivo il suo cazzo martellarmi la fica con violenza, era quello che avevo voluto accettando di firmare quel pezzo di carta che mi dava a lui come padrone e al suo amico.
“Eh? allora, ti piace prendere il cazzo, troia?” e altri due schiaffi sul culo perchè gli rispondessi.
Mi volto per guardarlo mentre mi scopa, lo guardo fisso negli occhi “Sì! mi piace!” riesco a dire con un filo di voce, poi mi volto verso mio marito che stava a fianco a noi insieme all’altro. Tutti e due, vedendo la scena di me sbattuta contro il muro e scopata violentemente, hanno tirato fuori il cazzo ed hanno cominciato a menarselo.
Anche Matteo, mio marito, sta cominciando a godere nel vedermi sottomessa a quell’uomo che lui aveva cercato per soddisfare le nostre voglie più oscene.
Poi lo sento uscire dalla fica. Sento che passa la sua mano ruvida da muratore sul culo, sputa sulle dita e comincia a passarle sul buco del culo.
Capisco che come prima volta mi vuole provare dappertutto, se sono ben abituata a prendere i cazzi ovunque vorrà farmeli prendere. Mi fa chinare in avanti e così sto a 90 pronta per essere inculata. Sento allargare le natiche, il cazzo scivoloso dei miei umori punta sul mio culo.
Mi volto verso mio marito che sta assistendo alla scena! “Sto per essere inculata!” penso…
Tutto era cominciato un paio di mesi prima…
Mi descrivo, mi chiamo Susi, alta circa 1.70 mora capelli lunghi 4 di seno, snella, depilata, dicono carina, mi mantengo bene da ex giocatrice di pallavolo.
Mio marito Matteo un uomo normale non tanto alto con pochi capelli ed un po’ di pancetta.
All’epoca dopo avere convissuto per un pò’, abbiamo deciso di sposarci perché dovevamo trasferirci in un’altra città causa il lavoro di Matteo.
Facevo una vita discreta non avevo bisogno di lavorare perché mio marito con il suo lavoro era molto ben retribuito, l’unica cosa spesso lo portava a fare anche lunghe trasferte.
Ci sposammo quando Matteo aveva quarant’anni ed io 29.
Andammo ad abitare in un quartiere di periferia in una casa con giardino e poco distante un bel parco dove portavamo a passeggio il cagnolino.
Eravamo sposati da 9 mesi. Tutto andava bene, ci amavamo moltissimo facevamo spesso l’amore come i primi tempi anche se più di qualche volta, essendo lui non molto dotato, finivo col darmi piacere con la mano, ma andava bene così.
Ultimamente, penso come la maggior parte degli uomini, Matteo aveva iniziato con insistenza a farmi vedere certi filmini sul pc .All’inizio rifiutai anche litigando, ma poi per farlo contento iniziai a guardarli provando certi turbamenti che sfociavano in sesso sfrenato con lui.
La cosa che mi attirò di più in quei filmati erano situazioni dove le mogli venivano sottomesse, affidate ad altri uomini col consenso del marito.
Oramai era diventata una specie di routine. Prima di fare l’amore li guardavamo e venivo sempre più presa da quelle situazioni arrivando al punto che quando Matteo andava in trasferta li guardavo da sola. Era tanto il desiderio e la voglia di sesso che arrivavo a torturarmi le parti intime avendo orgasmi pazzeschi.
Tutto questo continuò nella nostra intimità per un po’ di tempo.
Matteo ogni volta che scopavamo aveva iniziato a provocarmi chiedendomi se quelle situazioni mi piacevano. Mentre scopavo in preda all’eccitazione rispondevo di sì e lui allora lui rincarava la dose dicendomi se mi sarebbe piaciuto essere al posto di quelle donne. Io rispondevo sempre di sì.
Poi una sera andammo a cena fuori in un bel locale, mangiammo pesce, bevemmo qualche bicchiere di troppo e non essendoci abituata ero un po’ brilla.
Verso la fine ordinammo il dolce. Fu in quel momento che Matteo mi disse allungando la mano sotto il tavolo verso la fica “ ti piacerebbe avere un padrone come quei filmini?”
Lo guardai chiedendogli se fosse ubriaco e di smetterla.
Lui continuò buttandola in scherzo, dicendomi più volte che non avrei mai avuto il coraggio di essere sottomessa a un padrone. Visto che me lo ripeteva e mi stava sfidando, colpa anche del vino lo guardai “cosa pensi? che non abbia il coraggio?” Lui, sfidandomi ancora rispose che non lo avrei mai avuto.
E così, presa dall’eccitazione e da tutte le volte che avevo sognato di essere scopata da un cazzo diverso da quello di mio marito, gli risposi “ Lo dici tu! accetto la sfida e ne subirai le conseguenze! il problema è trovare un Padrone…” ,
Matteo mi guardò stupito ma mi disse di non preoccuparmi e che avrebbe organizzato lui.
Finimmo la cena ed uscimmo dal ristorante. In macchina mi abbracciò e dicendomi che mi sarebbe piaciuto, anche perchè non sarebbe stata una sola esperienza ma sarebbe durato finchè avessi voluto.
Passarono un po ‘di giorni senza che nulla accadesse, pensavo avesse lasciato perdere. Facevamo la nostra vita normalmente, ma Matteo ultimamente la sera quando faceva fare la passeggiata al cane rientrava sempre più tardi..
Scoprii che Matteo durante le passeggiate nel parco aveva notato spesse volte 2 tizi seduti sempre sulla stessa panchina che chiacchieravano fra di loro sorseggiando una birra. Una sera decise di fermarsi con una scusa chiedendo un’informazione, poi iniziarono a parlare scoprendo che erano di nazionalità marocchina e che si trovavano da parecchio tempo in Italia. Facevano i muratori, uno si chiamava Said e aveva 52 anni, l’altro Hassan ed aveva 57 anni.
Quasi ogni sera Matteo usciva col cane e si fermava sempre a chiacchierare con loro ed era venuto a conoscenza che non erano sposati né fidanzati.
Matteo invece aveva raccontato che era sposato facendo vedere anche qualche mia foto.
I due vedendomi in foto gli fecero mille complimenti dicendo che era fortunato ad avere una donna così bella.
Matteo prese coraggio ricordandosi della sfida con me. “Visto che vi piace così tanto …vi piacerebbe averla?”
I due si guardarono rimanendo stupiti della richiesta. Hassan gli rispose chiedendo cosa intendesse per averla.
Matteo rispose che stava cercando un padrone per lei ma visto che erano in due l’avrebbe data ad entrambi.
Said intervenne chiedendo cosa intendesse come padrone e Matteo rispose che sarei stata la loro sottomessa e con me avrebbero potuto fare tutto quello che avrebbero voluto, in tutti i sensi fino a quando non si fossero stancati e nel caso avrebbero potuto cedermi a qualcun altro.
I due non credevano a quella proposta così assurda, si misero addirittura a ridere dicendogli che forse stava scherzando, ma Matteo li interruppe dicendo non era uno scherzo e che avrebbero potuto trasformarmi come volevano.
Smisero di ridere. Said disse quasi nervoso “ma ne sei sicuro? o ci prendi per il culo?”.
Matteo gli rispose che ne era più che sicuro.
Nuovamente Said gli disse che non si fidava temendo che poi mi sarei rifiutata e li avrei denunciati e così gli chiese di firmare con me un pezzo di carta per essere tutelati.
Matteo rispose che approvava e lo riteneva giusto.
I due marocchini si guardarono tra di loro, di certo era una buona occasione per poter scopare una bella troia, immaginando già cosa mi avrebbero fatto e da chi mi avrebbero fatto scopare. “Torna qui domani e ti diamo una risposta” dissero a mio marito.
Matteo accettò dando appuntamento per la sera successiva.
Quando rincasò andammo a dormire, ma prima facemmo l’amore e quando finimmo mi disse ..”sai amore quella cosa di cui avevamo parlato… forse ho trovato le persone giuste!”.
Lo guardai chiedendo di quali persone parlasse. Lui mi disse di non fare la santarellina e che sapevo bene di cosa stava parlando. “Domani sera mi daranno la conferma se accettano di averti come schiava”.
Rimasi in silenzio senza dire nulla. Mi voltai senza parlare. Ero confusa ma nello stesso tempo eccitata perchè praticamente si realizzava la mia fantasia di essere presa da uomini diversi da mio marito. Matteo mi venne vicino chiedendomi se mi fossi già pentita, sapeva che non avrei avuto il coraggio.
Mi girai dicendogli “Sei uno stronzo! non mi tiro indietro, vedrai te ne pentirai!”.
Matteo mi fece una carezza, dicendomi che quello che sarebbe successo mi sarebbe piaciuto.
La mattina seguente mi svegliai quando Matteo era già andato al lavoro. Ero nervosa, agitata, ripensavo alle sue parole avendo una strana sensazione. Iniziai col toccarmi il seno ed in breve tempo avevo già i capezzoli durissimi. Con la mano scesi sulle mutandine sentendo la fica bagnata e iniziai a torturarmi il clitoride. Avevo un’eccitazione pazzesca, con le dita scorrevo tra le labbra inserendo prima un dito, poi 2, poi 3, iniziando a spingerle in fondo, mentre con il pollice torturavo il clitoride. Ero in uno stato pazzesco immaginando di essere scopata con forza da 2 uomini! Ebbi un orgasmo che mi fece urlare contorcendomi sul letto.
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Ottimo primo capitolo. Non vedo l’ora di leggere il proseguimento della storia.
Grazie! Presto ci saranno almeno altri 3 capitoli
Bene, non vedo l’ora.
Grazie presto seguiranno altri capitoli