Le vacanze in Croazia per molti sono l’ideale della trasgressione, noi andiamo in Croazia da un po’ di tempo, più che altro perché ci piace e perché è vicina partendo da Udine.
Così questo settembre inforcata la moto io e Giovanna abbiamo deciso di dare sfogo alla nostra vacanza trasgressiva. Destinazione Porec (Parenzo) sull’Istria croata.
E’ un posto ameno, visitatelo appena potete perché merita, il mare è molto bello, la città vecchia è stupenda, peccato solo che A69 non permette di inserire foto se no vedreste che posto.
A Porec però oltre alle bellezze naturali ci avevano detto di cercare i campeggi, specialmente quelli della FKK perché molto ben tenuti e aperti anche al naturismo; io e Giovanna la mia girl, amiamo la natura e avere un posto sicuro ci avrebbe permesso di evitare il campeggio libero sempre pericoloso.
Dopo un po’ di ricerche troviamo il campeggio che ci avevano indicato alcuni amici di Udine e ad una prima occhiata capiamo che è ciò che fa per noi, alla reception notiamo gente disponibile e gentile che parla anche italiano, chiediamo se è possibile fare del naturismo e con un sorriso ci dicono di andare in una zona del camping dove saremmo state a nostro agio.
Salto la parte della sistemazione, in fondo le tende si montano tutte allo stesso modo, vi dico solo che una volta sistemate volevamo solo farci una doccia, ci guardiamo intorno e notiamo solo gente nuda così ci spogliamo anche noi, prendiamo asciugamani e saponi e via alle docce, su che domani si va al mare!
Ma il pomeriggio scorre lento e così decidiamo di andare a dare un’occhiata al tramonto e al luogo dalla spiaggia; prendiamo su le nostre cose, ci vestiamo dato che ancora non sappiamo come funzionano le cose e a piedi ci dirigiamo verso la strada, il camping ha un’uscita secondaria verso il mare e notiamo che la gente è per lo più nuda o coperta da pareo o slip per i maschi, bene pensiamo all’unisono tenendoci per mano.
La spiaggia pur se di scogli e poca sabbia è bellissima, il mare stupendo, ci sediamo sempre tenendoci per mano e ci scambiamo il primo bacio della serata, incuranti di chi ci possa vedere, stiamo bene e non ci importa di chi è intorno.
Si fa decisamente sera, calano le ombre e io mi sdraio sulla sabbia, Giovanna è subito accanto a me rivolta verso di me, mi parla, io la guardo le sorrido e le dico che non ho capito nulla ma che vorrei un suo bacio.
Lei mi sorride, mi fa la linguaccia e io più veloce di un camaleonte a caccia le bacio quella lingua irriverente, lei fa la faccia imbronciata poi sorridendo mi mette la lingua a un centimetro dalla mia bocca, io non me lo faccio ripetere e inizio a succhiarla, ad attirarla dentro la mia bocca, a sentire il suo sapore, poi è il mio turno di farmi succhiare, tiro fuori la mia lingua e Giovanna si esibisce in un pompino in piena regola solo fatto alla mia lingua.
Giovanna è una porca quando vuole e ora vuole esserlo, io perché dovrei sottrarmi?
Io perché dovrei esserle da meno?
Così la bacio appassionatamente e cominciamo a mulinare le nostre lingue dentro le nostre bocche, mentre mi accorgo solo ora che una mano di Giovanna è sotto la mia maglietta, sul mio seno e gioca con un mio capezzolo, così la scosto, mi alzo a sedere e me la tolgo; incurante di chi ci possa vedere si tuffa sui miei seni, li lecca, li succhia, tortura con le dita i miei capezzoli ora sensibilissimi, in un attimo realizzo che sono su una spiaggia pubblica, mi guardo intorno ma è buio e non vedo nessuno, non ci sono luci, quindi allargo le gambe e mi infilo una mano tra le gambe, sotto sono nuda e ho voglia di masturbarmi, lo faccio e mentre lo faccio mugolo di piacere.
Giovanna mi guarda divertita e mi dice che sono una puttanella in calore, detto così mi eccito ancora di più, le dico che se vuole può avermi per poco questa sera e rido mentre lo dico, anche lei ride.
Si alza in piedi e inizia a spogliarsi, via la maglietta, via gli onnipresenti jeans ed è nuda anche lei; visto il luogo avevamo deciso tutte e due di non mettere nulla sotto, ma decisamente io sono stata più porca di lei con la mia minigonna bianca.
Lei si tuffa letteralmente sul mio corpo, vuole me, mi gira la minigonna in su e si immerge tra le mie gambe iniziando a leccarmi il fiorellino, io guardo la sua figa rasata, la vedo umida e invitante, ma non la tocco, la tortura deve essere totale penso, voglio vedere cosa è capace di fare, la voglio più troia che mai.
E’ forte in me la voglia di mangiare quel succoso frutto, ma nonostante ciò aspetto, vedo il suo bacino muoversi, mi vuole, mi cerca, mi sta facendo morire con la lingua e con le dita e io non sono da meno di lei, il mio bacino si muove all’unisono con le sue dita dentro di me, le sue belle dita lunghe mi stanno scopando e io da parte mia mi faccio scopare come più le piace.
Ma sono anche una nota torturatrice della costa, e quindi non la tocco ancora, voglio vederla soffrire, voglio vedere come lei si offrirà a me, voglio vederla sconcia e porca su di me.
E lei lo è, porca e sconcissima ma non si tocca, le sue dita sono impegnate con me, spera si farmi perdere la ragione e infatti la sto perdendo, aspiro i suoi profumi di donna, vedo il suo fiore aperto e mi si annebbia la vista dalla voglia, sento il primo orgasmo montare dal calore che si sta spandendo sulla mia pancia, vedo il suo succo colare letteralmente su di me, allora il suo bacino si abbassa sul mio viso, lo lava dei suoi umori e io mi lascio sporcare mentre un orgasmo mi annebbia completamente la mente, mugolo perché non posso urlare con la bocca tappata da quell’odoroso fiore e mi muovo scompostamente, allungo la lingua e mi viene facile allungarla dentro di lei, è fradicia e larga, mi viene in viso ha goduto, anche lei ha goduto.
E’ bello godere così penso, far godere il tuo amore e nel farlo godere dell’averlo fatto, poi penso che in fondo anche io ci ho messo del mio.
Il mio corpo che si muoveva sconciamente sulla sabbia, il mio viso imbrattato, la mia figa fradicia, i miei mugolii di piacere, le mie dita sul suo bel culo che ancora stringo piacevolmente affascinata da ciò che vedo.
Lei si alza sul mio viso, io le stampo un sonoro bacio tra le labbra aperte e fradice della sua figa, lei mugola di piacere, quindi si alza mi viene sul viso e ci baciamo come prima, ma le nostre labbra ora sono piene dei nostri umori, il viso e tutto il resto è sporco di noi, lei mi lecca il viso e poi sorridendo mi dice di andare a fare un bagno.
Andiamo al mare, ci bagniamo e ci laviamo, io ancora con la gonnellina, lei ride e anche io rido, ma diamine sfido chiunque in un simile frangente di riuscire a rendersi conto di ciò che fa.
Quindi usciamo dall’acqua e … sorpresa, vediamo che c’è altra gente intorno a noi; cazzo!
Sembra la dura realtà di un brutto risveglio, ma poi ridiamo, la gente fa ciò che stavamo facendo noi in un amplesso di gruppo, o meglio, ognuno per se ma tutti insieme, penso che in fondo è bello così liberi di essere ciò che si è, ci sono pure due ragazzi che si fanno le coccole masturbandosi al nostro passaggio ci mostrano le loro “aste” in tiro, noi ci ridiamo su e andiamo a preparaci per cercare un ristorantino tipico, abbiamo una fame!
Lù
Brava, bello, eccitante e scritto bene. Bei posti