Quella mattina lavoravo da casa. Uscii in terrazza per una piccola pausa e rollare una sigaretta. Mi voltai, ed eccola, la mia nuova vicina. Anche lei era fuori, a prendere il sole sulla sdraio. In topless. Arretrai di qualche passo perché lei non si accorgesse della mia presenza ed osservarla di nascosto. Stava leggendo qualcosa… un fascicolo, forse un dossier di lavoro.
Indossava solo le mutandine bianche del costume, e degli occhiali da sole. Anche se era appena giugno la sua pelle era già perfettamente abbronzata. Non si era accorta di me, per fortuna, e così potei indugiare con lo sguardo su quello splendido seno da milf. La prima impressione, avuta la sera in cui l’avevo incrociata, tutta scollata, mentre assieme al marito usciva dal nostro palazzo, non mi aveva ingannato. Quelle tette erano davvero belle, tonde, piene… e quei capezzoli, tutti da ciucciare… cazzo, se solo mia moglie avesse un seno così… non avrebbe pace!
Ripensai alla notte di qualche giorno prima, alle urla di piacere provenienti dall’appartamento dei vicini, mentre il marito la scopava… e ora quella visione, quel corpo perfetto al sole, la pelle lucida per la crema abbronzante, le belle gambe ripiegate all’indietro, il seno in mostra… sentii l’erezione farsi sempre più consistente… mi immaginavo il cazzo del marito, spinto fra quelle cosce calde, che la faceva urlare… che porca! chissà che dotazione aveva, quell’uomo, e che resistenza, per farla gridare di piacere in quel modo, così a lungo… feci scivolare la mano sul pacco, lo accarezzai piano, cominciando a fantasticare… chiusi gli occhi…
“Vicino..? C’è qualcuno, lì fuori in terrazza?”
Occazzo! Era lei, la sua voce! Si è accorta di me? Dovevo aver fatto inavvertitamente rumore e ora la vicina mi ha beccato! Non mi rimaneva altra scelta che farmi avanti…
“Buongiorno… mi scusi… ero uscito per una sigaretta, e ho visto che era concentrata sul lavoro… e allora… non la volevo disturbare, mi perdoni…”
“Ma nessun disturbo! Finalmente incontro i vicini… piacere! Su, avvicinati, non essere timido… non ti dispiace, se rimango in topless, vero? Mi devo coprire? Devo rientrare a mettermi qualcosa?”
“No, no, cioè…volevo dire… non volevo disturbare la sua privacy, ecco, non mi stavo nascondendo perché lei era fuori in topless…”
Oddio, ma cosa sto dicendo? Il fisico di quella donna mi ha subito mandato in confusione!
“Ma certo, caro! Non stavo insinuando che ti fossi nascosto dietro al muretto a spiarmi mente sono mezza nuda!… non era così, vero? al massimo un’occhiatina, per curiosità , mi sbaglio?”
“Sì… cioè no, non ho guardato! Mi scusi… stamattina ho la testa fra le nuvole, mi ha colto di sorpresa…”
“Oh, scusami tu, se ti ho turbato, ad uscire in terrazza in topless…”
“No, no, ma certo che lei… insomma, è casa sua, non mi permetterei mai di dirle cosa indossare…”
“Ma grazie, sei molto gentile, un uomo moderno, attento alle necessità di noi donne! Allora, se ho il tuo permesso, mi rimetto in topless anche domattina… sai, quei segni del costume, sono così antiestetici…”
“Si, si, certamente, il topless va benissimo, si figuri!”
“Ma insomma, diamoci del tu per favore, siamo vicini! Non ci siamo neanche presentati, io sono Marinella, piacere.”
“Il piacere è mio…”.
Marinella si era alzata, avvicinandosi al muretto che separa il terrazzo dei due appartamenti.
Cercai di mantenere il contatto con gli occhi, ma per un attimo il mio sguardo cadde sul suo splendido seno… solo per qualche secondo.. ma non riuscivo a controllarmi!
“Dimmi… e tu, come ti chiami?”
“Si, certo, mi scusi, io sono Marco, piacere… e ben arrivata nel nostro palazzo.”
Marinella era ora a pochi passi da me, non sapevo come posizionarmi, per non farle notare l’erezione ancora ben presente… provai a coprirla con il braccio, ma finii solo per attirare la sua attenzione proprio lì.. oddio… che figura di merda!
“Grazie tesoro. Sai, io e Carlo ci siamo innamorati subito dell’appartamento, in questo bel quartiere così vicino al centro. E ora ho anche scoperto di avere un vicino carino e gentile, sono contenta… sai, possono capitare certi personaggi, a volte! È importante andare d’accordo, fra vicini…”
“Certamente! Anche io e Silvia eravamo curiosi di scoprire chi avremmo avuto, come nostri nuovi vicini…non poteva andare meglio!”
“Oh, si, non vedo l’ora di conoscere anche tua moglie… spero che diverremo presto buone amiche.”
“Ne sono sicuro!”
“Ma dimmi, lavori spesso da casa?”
“A volte… più tardi ho un appuntamento con dei clienti, passa a prendermi un mio collega direttamente qui…”
“Oh, bene! Anch’io spesso sono in smart working, magari così ci incontriamo ancora, qualche altra mattina. Ora scusami ma ho una videochiamata in programma, devo correre a rendermi presentabile, non posso certo chiamare così, non credi?”
Marinella mi fece l’occhiolino.
“Eh già, forse meglio di no!”
La nostra nuova vicina si voltò per rientrare. Ora potevo ammirare anche il suo lato B. Poco era lasciato all’immaginazione, il costumino era un tanga, le curve del culetto evidenziate dai movimenti accentuati della donna. Si girò di scatto per un ultimo saluto, beccandomi con lo sguardo fisso sul suo culo.
“E forse anche tu dovrai rilassarti un attimo, prima che ti passi a prendere il tuo collega, o mi sbaglio? Piacevole giornata, vicino!”
Non seppi più cosa ribattere, e rimasi a bocca aperta, riuscendo a risponderle quando ormai aveva chiuso la porta finestra dietro di sé. “Grazie, anche a te!
“Sai amore, ho incontrato la nostra nuova vicina, stamattina…”
“Dai? Ma dove? Che impressione ti ha fatto?”
“Era in terrazza, stava leggendo qualche documento di lavoro… “
“Ah, anche lei in smart working?”
“Si, ha detto che a volte riesce a lavorare da casa..”
“E..?”
“Niente, si è presentata, mi è sembrata simpatica, ma abbiamo scambiato solo due chiacchiere… poi è rientrata che aveva un meeting… ha detto che vorrebbe conoscerti…”
“Si, anch’io sono curiosa…”
“A proposito, domattina sono di nuovo a casa, abbiamo fissato un altro meeting… mi faccio dare ancora uno strappo da Patrizio.”
“Certo caro… dai, sparecchia veloce e poi raggiungimi in sala che ho bisogno dei tuoi massaggi ai piedi stasera.”
“Giornata stressante? Inizia a rilassarti sul divano allora, io metto via e preparo la tua tisana e fra cinque minuti sono lì da tè.”
“Bravo maritino. Dai sbrigati allora, ti aspetto!”
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…