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Racconti Trans

In pineta con Sara

By 5 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo la prima volta con Sara, non avevo più pensato ne a Federica, che mi aveva fatto soffrire come un cane, ne agli altri problemi che avevo in quel momento…
Era ormai inverno, e con lui erano arrivati anche i giorni piovosi, nei quali si esce solo se si deve…

Mi stavo annoiando a morte, quando ad un tratto squilla il cellulare…

Era Maurizio, che mi invitava alla sua festa di compleanno, che ci sarebbe stata quel sabato, peccato che non potevo andarci, a causa del lavoro…
Mi affaccio alla finestra e vedo che non accenna a smettere di grandinare, e ripenso all’estate passata da poco, ai bei momenti…
Poi un flash..

Sara!!!

Le mando un messaggio, per sentire come sta…
L’ultima volta che ci eravamo sentiti mi aveva detto che era molto impegnata, e che aveva trovato lavoro in una scuola di lingue, ed insegnava lo Spagnolo…
Passa del tempo, ma non ricevo nessuna risposta…

Intanto mi preparo un bagno caldo, visto che il programma della giornata era quello di oziare…
Almeno ho un po’ di tempo da dedicarmi…

Dopo qualche minuto squilla nuovamente il telefonino…Numero privato…

Sarà di nuovo Maurizio che vuole convincermi a venire alla festa, alla quale già mi ha detto che ci saranno delle sue amiche molto carine…
“Pronto Maurizio, che vuoi ancora?!?”

Dall’altra parte del telefono, dopo un attimo di silenzio ed incertezza, sento la voce di Sara…

“Ma che Maurizio!!!Sono io…Scusa se non ho risposto subito, ma avevo lezione…Quanto tempo che non ci sentiamo…”
Effettivamente ne &egrave trascorso un bel po’…
Ancora mi ricordo, seppur vagamente, della mia prima volta con una trans, e che trans, la Sara…

Certo, ci eravamo rivisti più volte, ma solo per scambiare quattro chiacchiere davanti ad un caff&egrave, visti i reciproci quanto pressanti impegni…

Mi dice che per lei &egrave un brutto periodo, perch&egrave con il lavoro ha trascurato gli amici, ed essendo lontana da casa, si sente sola…

A quel punto le propongo di incontrarci, magari il giorno dopo…
Accetta al volo, dicendomi che non vede l’ora…
Ci salutiamo…

Bene, ora posso finalmente buttarmi dentro la vasca fumante, e mi accorgo che sono tutto eccitato, ed eretto…

Beh, anche se ultimamente non ho avuto problemi riguardo al sesso, c’&egrave una cosa che non ho più fatto da quella sera con lei…

Il giorno dopo mi alzo contento, devo aver fatto un bel sogno…
E’ spuntato anche il sole…

Perfetto…

Guardo l’ora, sono le 11:00, chiamo Sara per metterci d’accordo…
Mi dice che lei deve essere a scuola per una lezione tra un’ora, e che poi ha il pomeriggio libero, quindi posso raggiungerla per pranzo, e magari mangiare in un locale che conosce, in riva al mare…

Bene…Mi preparo, mi rado la barba, mi profumo…
Pronto…

Prendo la macchina ed esco subito, visto che per arrivare da lei devo attraversare la città, ed &egrave anche l’ora di punta…

Arrivto la chiamo, la vedo uscire dall’edificio…
E’ magnifica, con quel cappotto elegante sapientemente sbottonato sul seno abbondante…

La saluto calorosamente, ricambia e mi stringe forte…
Credo che si sia accorta del rigonfiamento dei miei pantaloni, ma non dice niente…

Mi porta in questo locale, &egrave molto carino ed accogliente, con un arredamento bianco e nero, minimalista…
La musica &egrave rilassante, un genere tra la Chill-Out e la Lounge…

Si mangia bene, e parlare con Sara &egrave sempre piacevole e stimolante…

Dopo aver pagato usciamo, e ci dirigiamo verso la pineta, per fare una passeggiata, visto che il tempo &egrave generosamente bello…

Ci addentriamo un po’ seguendo il percorso, e parlando del più e del meno, mi dice, maliziosamente, che &egrave dalla sera in discoteca in cui ci siamo conosciuti che non fa sesso…
Tra me e me penso che non poteva toccare argomento migliore, vista la mia eccitazione, e ripenso anche a quando ci siamo salutati, al modo in cui mi ha stretto a se…

Continuiamo a passeggiare, fino a che non ci ritroviamo nello spiazzo in cui d’estate organizzano i pic-nic, l’area attrezzata con tavoli e panche…
Ce n’&egrave uno nascosto dalle piante e lontano dal sentiero…
Con la scusa di essere stanco le propongo di sederci li…

Neanche il tempo di farla rispondere, la prendo e la bacio…
Ricambia…

Ci tocchiamo, la faccio sedere sul tavolo…
Continuiamo così finch&egrave lei mi supplca di farlo li…

Apre le gambe e si sfila il perizoma, lasciando la gonna…
Sono eccitatissimo, mi apro i jeans e lo tiro fuori…
Lei si sdraia sul tavolo, io invece rimango in piedi, li…
La avvicino a me, le tocco il suo pene, ancora mezzo floscio, ci gioco un po’…
Poi lo scanso, &egrave arrivato il momento di entrare…
Mi chiede di far piano, non &egrave lubrificata, ma io ho il preservativo…
Lo infilo di corsa, la tiro ancora verso di me, ora ha il sedere quasi completamente fuori del tavolo…
Entro piano…
Un gemito mi blocca, ma mi dice di continuare, perch&egrave non vuole aspettare ancora…
Spingo più forte, e ancora, fino ad entrare tutto…

Bene, e ora si inizia…
Lei si tira leggermente su con la schiena, la abbraccio ed inizio a pompare, sempre più veloce…
Ogni tanto mi guardo intorno, siamo sempre in un luogo pubblico…
Spingo, lei si agita come impossessata, si aggrappa a me, fino a che praticamente la tengo sollevata dal tavolo…
Dopo un po’, però, per durare di più, la rimetto sul tavolo, e mi ci sdraio anch’io…
Certo, non &egrave un letto, però…

Lei geme sempre più forte, toccandosi l’uccello, ora completamente duro…
Viene nella gonna, ed io, fatto il mio “dovere”, la raggiungo, venendole dentro…

Ci baciamo, &egrave un bacio intenso, pieno di desiderio, non voglio che finisca subito…E credo nemmeno lei…

Ci sistemiamo, e torniamo verso la macchina…
Lei mi guida verso casa sua, che, neanche a farlo apposta, &egrave vicina al locale in cui ci siamo conosciuti, ed all’albergo in cui alloggiava…
Parcheggio ed entriamo…

Non guardo più di tanto la casa, ci fiondiamo in camera da letto e iniziamo a spogliarci…

Lei va in bagno a lubrificarsi, ed io mi sdraio sul letto, pronto…
Mi raggiunge, si sdraia su di me, mi bacia…
Inizia a scendere, continuando a baciarmi, e poi inizia a succhiare, delicatamente, con tutta l’esperienza che ricordavo…

Non voglio venire di nuovo e la fermo, la faccio sedere sul mio uccello, lo prende e se lo mette dentro…
Mi cavalca furiosamente, ogni volta che scende lo fa pesantemente, sbattendo il suo sedere contro le mie coscie, ed il suo uccello sulla mia pancia…
La fermo di nuovo, la sollevo leggermente e le dico di rimanere così…
Ora spingo io…
Veloce, sempre di più, fino a che non inizia ad urlare dal piacere, veniamo e si lascia cadere esausta su di me…

Rimaniamo per un po’ abbracciati sul letto, per riposarci dopo tutta quell’attività “fuori programma”…

Le dico che &egrave stato magnifico, come l’altra volta, anzi anche di più, visto che ora sono sobrio…
Poi mi sussurra all’orecchio:
“Vuoi che finiamo come l’altra volta???”

“Certo, fai divertire anche me…Anche se fino ad ora non &egrave che mi sia annoiato…”

Mi alzo, e mi inginocchio sul letto, poi mi piego, e lascio il mio sedere all’aria…
Prendo il tubetto e mi ungo…

Lei &egrave rimasta a vedere, ma poi si &egrave messa dietro di me, iniziando a giocare con le sue dita sul, e nel, mio buchino…

Quando &egrave sufficientemente aperto, infila il profilattico e sento la sua cappella entrare dolcemente, poi piano piano la sento entrare fino a che la sua pancia mi tocca il sedere…
Si muove lentamente, poi sempre più veloce…
La sua pancia “schiaffeggia” il mio culo sempre più rumorosamente, godo tantissimo, anche sentendo il rumore che si crea…

“Dai, spingi, mi piace quando affondi…”

Sara non si fa pregare, e dopo qualche altro minuto spingendo come una forsennata, mi fa venire…
Sborro sulle sue lenzuola quel po’ di seme che mi &egrave rimasto…

Dopo qualche secondo sento lei venire dentro di me…

Oddio che bello…

Ci lasciamo cadere sul letto, sfiniti…
Si &egrave fatto buio, e non ce ne siamo nemeno accorti…
Guardo l’ora, le 20!!!
Abbiamo passato tutto il pomerigigo così, eppure il tempo &egrave volato…

Le propongo di andare a cena fuori, accetta…
Ci facciamo una doccia al volo, ma senza sesso…Non ne abbiamo le forze…

Lavati ed improfumati lasciamo casa sua per andare a cena…
Uscendo mi propone di rimanere a dormire da lei, e, visto che sono solo a casa, non vedo perch&egrave dovrei rifiutare, considerando anche che pre un po’ di giorni non devo lavorare…

Ma vi racconterò di quella sera un’altra volta…

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