Mi chiamo Bebo e circa un anno fa mi trovavo a Milano per lavoro. Vicino all’ albergo dove stavo alloggiato c’ è il negozio di una parrucchiera. Passando li davanti alcune volte ho notato la parrucchiera, una ragazza alta circa 165cm, magra, capelli lisci lunghi fino a metà schiena color castano marrone, occhi verdi, due gambe perfette, un culetto da sballo, insomma una gran figa. Erano circa le 19 di una giornata di dicembre, attratto dalla bellezza di questa ragazza e visto che nel negozio non vi era nessuna cliente decisi di entrare. Le chiesi se le era ancora possibile tagliarmi i capelli. Molto cortesemente mi disse di si però vista l’ora avrebbe chiuso le serrande per evitare che arrivasse ancora qualcuno. Le diedi una mano a chiudere la dura serranda del negozio e mi fece accomodare su un divano intanto lei andava a togliersi il camice da lavoro sporco di tintura per capelli. Dopo circa due minuti si è ripresentata da me. Eveva indosso un vestitino corto e molto aderente color nero che mettava in risalto un bellissimo culetto, un paio di scarpe di vernice nera con tacchi a spillo di metallo dorato da 12 cm e calze autoreggenti nere. Si presentò dicendomi di chiamarsi Dora e mi chiese se era la prima volta che andavo da lei. Mi colpì un pò la sua voce, un pò rauca, da fumatrice, ma non ci diedi molto conto anche perchè ero colpito dalla sua bellezza e dal suo favoloso fisico. Le risposi che era la prima volta e che ero li per lavoro. Mi fece accomodare al lavatesta e cominciò a lavarmi i capelli. Sarà stata l’acqua calda, saranno state le sue mani, sta di fatto che ero come in estasi e cominciai a fantasticare sulle meravigliose scopate che mi sarebbe piaciuto fare con lei. Appena terminato di lavarmi i capelli mi fece accomodare su una comoda poltrona davanti ad uno specchio. Iniziò tagliarmi i capelli, vederla al mio fianco mi venne il cazzo duro. Con la scusa di prendere una spazzola dal cassetto situato vicino allo specchio davanti a me, mi voltò la schiena e si trovò all’ altezza del bracciolo sinistro della poltoncina dove ero seduto. Non so cosa mi successe in quel momento ma appoggiai la mia mano sinistra sul solco delle sue meravigliose chiappe. Mi aspettatai una sua brutta reazione, invece si girò verso di me e sorridento mi disse che ero un bel porcellino. Non riuscii a toglierle la mano dal culo, aveva un culetto morbissimo e sodo. Dora sempre ridendo mi appoggiò una mano sul mio cazzo ormai diventato di marmo. Mi tirò fuori il cazzo dai pantaloni della tuta da ginnastica che indossavo e cominciò a segarmi. Si piègò poi alla pecorina per succhiarmelo mentre io le continuavo a palpare il magnifico culetto. Spompinava divinamente, lo prendeva tutto in bocca, intanto io con la mano sinistra continuavo a toccarla e con la mano destra sulla sua nuca le spingevo la testa fino ad imboccarlo tutto. Non resistetti a lungo e le feci una copiosa sborrata in bocca. Ingoiò tutta la mia sborra dicendomi che era stato fantastico, tra me dissi che era stato fantastico per me e non vedevo come potesse avere goduto facendosi solo sborrare in bocca. Me lo ripulì con la lingua e in men che non si dica ero già di nuovo in tiro. Le chiesi di spogliarsi che avevo voglia di scoparla ma lei mi rispose che non era possibile. Amareggiato le chiesi il perchè e la vidi in imbarazzo. Non riuscivo a capire il perchè, insistetti per saperlo e allora lei si tirò su la sua cortissima minigonna e si sfilò il tanga. Rimasi allibito a vedere una così gran figa con in mezzo alle gambe un cazzo da 20 cm. Non ero mai stato con una trav ne tanto meno con un uomo per cui rimasi un pò sconcertato però la sua bellezza era talmente tanta che non mi fece schifo. Dora era imbarazzatissima non sapendo la mia reazione, io ero immobilizzato dallo stupore. Lei allora con molta dolcezza mi mise una mano dietro la nuca e mi spinse senza fare troppa forza verso quei 20cm di cazzo. Non so ancora cosa mi fosse successo ma lo presi in bocca con molta naturalezza. Era una sensazione strana ma molto bella ed eccitante. Io ero rimasto seduto sulla poltroncina e lei a quel punto salì con le scarpe sulla poltroncina e mi portò nuovamente il cazzo all ‘altezza della mia bocca. Ripresi a pomparlo. Mi trovavo con la schiena appoggiata allo schienale della poltroncina il suo cazzo piantato in bocca e lei con una mano mi teneva la testa, con il cazzo mi scopava la bocca e con l’altra mano mi stava segando il cazzo. Stavo godendo come un pazzo e non capivo più nulla. Dopo circa 10 minuti lei estrae il suo cazzo dalla mia bocca e scivola sul mio a smorzacandela. Sentivo il culo caldissimo e il mio cazzo entrò tutto dentro. Sentire le sue chiappette che mi sbattevano contro le palle mi fece impazzire. Mi cavalcava dolcemente e senza fretta, le presi con le mani le sue chiappe, le allargai per fare entrare tutto il mio cazzo e poi le strinsi con forza e mi accorsi che le piaceva molto tutto ciò. Cambiammo posizione, la feci inginocchiare sulla poltroncina e con le mani le allargai bene le chiappe e ci entrai con un colpo deciso. La cavalcai come un forsennato, le davo dei colpi secchi che la facevano sobbalzare e mugolare di piacere misto ad un pò di dolore. Con le mani le allargavo quelle meravigliose chiappe ed entravo ed uscivo con il cazzo dal suo buco oramai aperto al massimo e lei godeva come una troia. Stavo per venire di nuovo e allora lei si è inginocchiata davanti a me e ha preso fra le sue labbra rosso fuoco il mio uccello durissimo. Le misi entrambe le mani dietro la sua nuca e la facevo scorrere con la bocca sul mio palo mentre lei mi segava. Ho resistito fino al massimo poi le ho tolto il cazzo dalle labbra e ho fatto subito uno schizzo lungo e molto abbondante di sborra che le ha praticamente coperto il viso come una maschera, seguito poi da altri 7 o 8 schizzi meno violenti però sempre abbondanti, e mentre schizzavo se lo è infilato di nuovo fra le labbra e ha continuato per almeno 3 minuti a succhiarlo aprendo ogni tanto la bocca per fare uscire abbondanti rivoli di sborra. Non mi ricordavo di avere mai sborrato così tanto. Lei era al settimo cielo e si vedeva dagli occhi quanto fosse felice come lo ero io del resto. A quel punto toccava a lei ora godere. Senza che mi disse nulla mi inginocchiai a succhiare il suo cazzo come se fosse una cosa che ho sempre fatto.lei si sedette sulla poltroncina ed io accucciato fra le sue gambe inguainate da calze autoreggenti ripresi a spompinarla. Gradiva molto il mio lavoro di bocca e mi disse che ero molto bravo.
Mi scopò in bocca per diversi minuti poi fu il mio turno di inginocchiarmi sulla poltroncina. Ero molto teso e le dissi che per me era la prima volta e che avevo timore. Lei mi tranquillizzò, mi fece sentire a mio agio e con le dita e della crema iniziò ad esplorarmi il buchino. Con mio stupore non provai dolore anzi fui pervaso da un forte calore. Dopo un pò si alzò sui suoi tacchi a spillo e mi appoggiò la sua cappella dura contro il mio culo. Una leggera pressione e sentii la sua cappella che cominciò a farsi strada dolcemente e delicatamente, poi si fermò, poi riprese piano piano, mi faceva entrare un centimetro alla volta il cazzone nel culo. Con grande stupore sentii le sue palle e il suo bacino contro le mie chiappe, era entrato tutto dentro e non avevo sentito assolutamente alcun dolore. Anche Dora rimase stupita e mi disse che sembrava che il mio culo fosse abituato a prendere cazzi, anche se quella era la prima volta. Mi disse che non era un culo sfondato ma che era molto stretto però anche molto elastico e che sembrava di burro. Mi faceva sentire puttana. Mi scopò molto a lungo cambiando diverse posizioni ed aumentando il ritmo. Dopo circa 30 minuti mi disse che stava per venire ed io con molta naturalezza mi divincolai e mi inginocchiai davanti al suo cazzone. Rimase stupita di tutto ciò ma ora mai mi sentivo una porca, una puttana. Lo presi fra le labbra e lei con la mia testa fra le sue mani mi scopava divinamente la bocca. Cominciò a sborrare, tenni chiuse le labbra, quanta sborra che stava schizzando, mi sembrava che non finisse mai, non volevo che finisse mai. Ne ingoiai moltissima però era talmente tanta che una buona parte la feci uscire socchiudendo le labbra e permettendo di uscire. Ora ho capito come mai Dora aveva goduto facendosi sborrare in bocca, guardando il mio cazzo mi sono accorto che sono venuto nuovamente senza neanche toccarmi. Uscimmo dal negozio che erano già le 22. L’accompagnai a casa ed ogni giorno per tutta la settimana che sono rimasto li alle 19 andavo da Dora farmi lavare i capelli. Siamo rimasti in contatto, ora lei ha lasciato il negozio in gestione ed è andata in Brasile. Ci siamo visti già due volte e sentiti parecchio. Ora nell’anno nuovo torna in Italia e abbiamo deciso di stare insieme e io andrò ad aiutarla in negozio. Non vedo l’ ora che sia febbraio per stare sempre insieme
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…