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Racconti Trans

Laura…..

By 20 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Nel tempo io e Laura continuavamo a frequentarci, incominciai ad entrare tra le sue amicizie, anche se in pubblico non avevamo nessun tipo di contatto fisico.
Erano anche poche le parole che ci scambiavamo, e onor del vero la conoscevo veramente poco.
Con me, si confidava solo sulla sfera sessuale, e parlavamo spesso del suo cammino per diventare donna.
Non mi parlava della famiglia e quel poco che sapevo era legato alle informazioni che mi davano i suoi amici e amiche.
Laura era molto legata a due ragazze del suo gruppo, Alessia una ragazza di 25 anni molto attraente pelle mulatta amante dei profumi e dei vestiti.
E Manu, che non si esponeva molto e non riuscivo a capire bene il suo carattere. Non era chiusa ma tendeva a tenere a distanza tutti. L’unica cosa che ero riuscito a capire e che Laura e Manu erano in sintonia tra di loro, bastava uno sguardo e si intendevano benissimo.
Una cosa di certo Manu l’aveva fatta capire, amava le scarpe con i tacchi, non l’ho mai vista senza e mai con un paio uguali. Sicuramente era una tipa molto vip, il suo fisico era molto formoso e amava farsi notare.
Dopo queste prime uscite, con i suoi amici cominciò con Laura un periodo di astinenza sessuale.
Non riuscivamo ad avere più momenti di intimità. Questo non mi dava fastidio, a volte come entravo in casa ci baciavamo per lunghi momenti, lei faceva scivolare le sue mani sul mio corpo ma senza osare troppo. Non riuscivo a inquadrare bene la situazione in cui ci trovavamo, ma una cosa era certa, era un periodo che non si dovevano avere rapporti.
Rispettavo questa scelta anche se non ne avevamo parlato, ma una sera decisi di affrontare l’argomento.
Erano sabato e stavamo cenando a casa sua, quasi come tutti gli ultimi 3 fine settimana. Era una cena al volo prima che i suoi amici arrivassero per guardare un film preso a noleggio da lei.
In un momento di silenzio, guardai lei e come sempre mi sorrise, e le dissi che cosa stava cambiando.
Lei capii subito, abbassò lo sguardo e posò la forchetta, mi prese la mano e disse che si aspettava una domanda diversa””’.cioè perché non scopiamo più?
Le dissi che del sesso non mi interessava, ma volevo sapere se mi dovevo fare da parte.
Mi guardò in faccia e con gli occhi rossi, quasi scoppiava a piangere, mi disse che nonostante le sue amicizie, non era stata con nessuno che la trattava da donna e non da puttana.
In quel momento, qualsiasi cosa le avrei detto, avrebbe cambiato il nostro rapporto.
Le dissi che mi piaceva, che il rapporto era si cominciato con il sesso ma, questo non voleva dire che non la rispettavo e comunque a lei ci tenevo e che le sarei stato vicino anche nel momento in cui il nostro rapporto sarebbe finito.
Non potei dirle altro perché in quel momento, arrivarono i suoi amici.
Il suo umore cambiò, divenne più tranquilla e distesa. Avevo capito che il silenzio ci avrebbe allontanato, ma quelle poche parole ci hanno fatto capire che confidarsi è meglio di tante inutili riflessioni, e silenzi.
La serata passò benissimo, alla fine rimanemmo soli in casa era luna di notte e preferivo andarmene, ci salutammo davanti la sua porta, mentre ci baciavamo mi chiese di rientrare.
Fece un passo in dietro e la seguii, chiuse la porta di casa e si poggiò vicino al muro, cominciai a baciarla sul collo, poi mi inginocchiai e le cominciai a baciare l’ombellico dove era sempre presente un piercing, le sbottonai i pantaloni di jeans mentre lei si toglieva la maglia, indossava un completino nero di raso, gli sfilai i pantaloni lasciandole le scarpe coi tacchi.
Le mie mani scivolavano sulle sue gambe, verso il suo pene, lei spostò il perizoma, lasciando il membro libero, avvicinai la mia bocca e cominciai a leccare la cappella, prima di accogliere in bocca il suo pene, devo dire il vero mi piaceva tenerlo in bocca, la pelle era morbida, e con le labbra riuscivo a sentire le sue vene gonfie.
A quel punto lei prese un cuscino sul divano spostò me di spalle al muro, mettendo il cuscino dietro la testa e con un movimento delicato cominciò a scoparmi la bocca.
Questo mi piaceva e mi eccitava molto, mi cominciai a spogliare cercando di tenerlo sempre in bocca, una volta nudo le rifeci prendere il ritmo. Lei teneva un braccio poggiato al muro, e la fronte riposta li, e mi guardava dall’alto mentre la sponpinavo, mi piaceva incrociare il suo sguardo mentre ero inginocchiato.
Questo eccitava anche lei e lo capivo dai suoi gemiti e dalle sue parole”.amore ti piace tenerlo in bocca cosi”’..te la scopo la tua bocca””.
Comincia a bagnare sempre di più il suo lungo pene, adoravo vedere la saliva che le colava dalle sue palle depilate.
Questa situazione l’eccitava tanto, che cominciò ad aumentare il ritmo e spingeva sempre più dentro il suo cazzo. La posizione non era delle favorevoli, mi sa che voleva spingermelo tutto in bocca.
Cosi’ fece, due-tre colpi più insistenti e me lo infilò quasi tutto in bocca.
Dopo averla spompinata, mi fece alzare e mi mise mani al muro, mi inumidì con la lingua l’ano, e fece scivolare il suo pene dentro di me.
Come entrò sobbalzai, che sensazione magnifica, abbassai lo sguardo e vedevo tra le mie gambe allargate le sue sorrette dai tacchi, che si muovevano a ritmo costante, questo mi eccitava da morire.
Sentivo il membro scivolare dentro di me, e le sue palle toccare il mio fondoschiena.
I suoi movimenti erano delicati e la sensazione che mi dava quando era tutto dentro mi faceva godera.
I gemiti di piacere erano sempre più forti, lei mi prese la mano poggiata al muro e me la strinse forte mentre con l’altra mi masturbava. Una sensazione bellissima anche perché lei non riuscì a resistere e mi arrivò dentro.
Sentivo la sborra riempirmi mentre spingeva il suo cazzo sempre più dentro, quando uscii la sentivo colare sulle mie gambe il suo dolce seme.
Mi girai e mi disse che non riusciva a resistere in quella posizione, era troppo eccitante, e mi promise di riscoprami in quella posizione, le era piaciuto troppo.
Anche io ero eccitatissimo,e le confessai che essendo un amante del fetish, quella posizione mi permetteva di vedere le sue gambe e le sue scarpe mi faceva godere.
Con un sorriso Laura colse l’occasione al volo, aveva scoperto il mio debole mi prese il mio cazzo come se fosse un guinzaglio, mi trascinò vicino il divano dove lei si sedette, e cominciò a succhiarmelo. La sua bocca non aveva paragoni. Sapeva come e dove leccare e succhiare. Le piaceva gemere col membro in bocca, e questo mi faceva impazzire”’
Le sue mani lavoravano il mio uccello con grazia e delicatezza, le piaceva accarezzare le palle e stimolare il mio ano inumidito dalla sua sborra.
Le dissi che stavo arrivando, non riuscivo a resistere a tale delicatezza, lasciò il pene mi chiese di arrivarle sulle scarpe e sui piedi che erano sempre ben curati con smalto sulle unghie e sfilati come quelli di una donna, alzò le gambe vicino al mio cazzo, e non potetti più trattenermi. Fiotti di sperma le ricoprivano i piedi, le scarpe, lei sorrise dicendo che era caldissimo e che le dava una bellissima sensazione.
Allungò la mano, e fece scivolare un dito sui piedini bagnati di sperma per poi leccarlo””….. Con Laura il tempo trascorreva veloce, e riuscivamo a capirci molto bene anche solo guardandoci.
Si avvicinava l’estate e i primi caldi ci portava a restare sul terrazzo di casa sua a guardare la tv o sulla spiaggia vicino casa sua. Quando andavamo li spesso finiva che lo facevamo. Tornavamo pieni di sabbia e ci lavavamo sotto la doccia insieme per pulirci.
Una sera arrivai prima del solito e nel parcheggio sotto casa non c’era solo la macchina di Laura ma anche quella di Manu. Salii le scale e bussai, mi apri’ Manu e mi fece entrare.
Avevo capito che Manu era gelosa del nostro rapporto anche perché Laura una volta si fece scappare una mezza cosa. Erano state insieme qualche volta e Manu aveva perso la testa per lei e a quel punto Laura troncò la storia. Rimasero amiche ma Manu si vedeva che pendeva dalle labbra di Laura.
Presi una cosa da bere nel frigo, faceva un caldo pazzesco quella sera, Manu mi lasciò solo ed entrò nella camera di Laura, dopo un pò sentivo che discutevano più animatamente, forse litigavano, le loro risposte erano con toni duri ma con voce bassa, per non farmi sentire.
Manu uscì dalla stanza con uno sguardo molto scuro mi salutò freddamente, entrai nella stanza di Laura e le chiesi se era tutto a posto e lei disse di si.
Era calato il sole ed eravamo stanchi, non volevamo uscire e decidemmo di rimanere a vedere un film. Dopo dieci minuti suonò il cellulare di Laura. Disse che era Manu e che era sotto casa, che le voleva parlare. Le dissi di scendere che era meglio che si chiarivano, lei mi disse, tanto so quello che vuole quella puttanella”’..
Passarono 10 minuti poi 20, decisi di affacciarmi, e stavano salendo, pensai che finalmente avevano chiarito. Entrarono nella camera da letto e si chiusero, io feci finta di nulla e continuavo a guardare la tv.
A un tratto Laura mi chiamò e mi disse di venire nella stanza.
Entrai dicendo se ci fosse qualche problema, Laura disse nessuno, ma mi doveva dire solo una cosa.
Mi spiegò che loro avevano una storia, a Manu piaceva che lei fosse una trav femminile, perché era bisex e riusciva a soddisfare le sue fantasie erotiche.
Guardai Manu che era seduto sul letto, aveva la testa abbassata e guardava fisso il pavimento.
Lo sguardo di Laura invece era molto duro, non l’avevo mai vista cosi’ arrabbiata.
Feci un cenno con le spalle quasi a dire che vuoi che ci faccia, e le dissi che se voleva stare anche con lei per me non era un problema, che alla fine noi ancora non avevamo definito il nostro rapporto.
Laura disse si, alla fine io e te ci rispettiamo, e ci divertiamo.
Si inginocchiò d’avanti a Manu, l’abbracciò e le parlò nell’orecchio.
Laura mi disse di uscire, e le risposi che le avrei lasciate sole ma lei non volle mi disse solo di aspettare sul terrazzo.
Dopo 2 minuti mi chiamò ed entrai nella stanza, Laura si avvicinò e mi cominciò a baciare, mentre lo faceva le sue mani mi toccavano tutto il corpo, mi accarezzava i capelli la schiena. Incrociai lo sguardo di Manu che a quel punto si alzò e si avvicinò a Laura.
La cominciò a toccare ed abbracciare anche lei mentre mi baciava, poi si fermò si tolse il top e mise in bella mostra il suo seno.
Aveva due tette grosse e sode, allungai la mano e se le fece toccare volentieri, Laura smise di baciarmi e mi spogliò. Manu si avvicinò a me e cominciò a baciarmi. Laura in ginocchio mi toglieva i pantaloni e disse bravi fate amicizia.
Allungai le mani sui fianchi di Manu e le alzai la gonna per sfilarle il perizoma, il suo sguardo era ormai in trans.
Manu si sdraiò sul letto si tolse la gonna e aprì le gambe io la segui e affondai la mia lingua sulla sua fica rasatissima, era già bagnata e i suoi umori avevano un sapore dolce, più cercavo di affondare la lingua più il suo orgasmo scivolava tra le labbra della sua vagina.
Laura si spogliò, il suo cazzo era già in tiro si avvicinò alla bocca di Manu e cominciò a farselo sponpinare.
Mi accorsi che era una maestra in questa, con le mani si lavorava il pene, le palle e le labbra bagnate di saliva scivolavano su e giù, lungo il cazzo. Laura le accarezzava i capelli e accompagnava il ritmo, le piaceva molto farsi sponpinare da Manu, gemeva ero quasi geloso, così lasciai la fica di Manu e mi avvicinai al cazzo di Laura, lei sorrise e disse che ce ne era per tutti. Così a turno la sponpinavamo e mentre lei affondava il cazzo nella sua gola io le leccavo le palle. Non riuscivo a resistere, ero troppo eccitato dovevo affondare il mio cazzo decisi di entrare dentro Manu e così feci.
Il mio cazzo scivolò dentro sensa problemi, la sua fica era bagnatissima, Manu sobbalzò con un urlo di piacere seguito dalle parole scopatemi tutta sono la vostra putta.
Laura fece spostare su di me Manu a cavalcioni la bagno per bene e cominciò a penetrarla da dietro.
Lei era insaziabile a momenti dovevo controllarmi per non arrivare, urlava di piacere mentre affondava la sua lingua nella mia bocca.
Laura stanca di quella posizione, ci fece alzare, girò Manu di spalle e la penetrò da dietro, era fantastico ed eccitante vedere questo mi inginocchiai e cominciai a leccare le palle di Laura che a ritmo sbattevano sul culo di Manu.
Ogni tanto lo cacciava fuori e glie lo leccavo per benino, mentre la mia lingua scivolava dall’ano di Laura alla fica ormai grondante di orgasmo di Manu.
Mi avvicinai a Laura e cominciai a premere col mio cazzo sul suo buco, lei non esitò neanche un minuto, allungò la mano e me lo fece scivolare dentro, come entrò Laura disse che era bellissimo, mentre lei scopava Manu veniva scopata da me.
Si eccitò così tanto che stava venendo, così disse a me di provare, penetrai Manu che nell’estasi più totale diceva sempre la stessa parola SFONDATEMI.
Laura da dietro cominciò piano a piano ad allargare il mio buco e in pochi minuti, capii subito ché stava arrivando, era eccitantissima, Laura da dietro mi dava il ritmo sbattendomelo con dolcezza, non ce la feci tolsi il cazzo dall’ano di Manu e mentre Laura continuava a dominarmi da dietro arrivai. Manu si girò per farsi annaffiare, lo sperma finì sui capezzoli turgidi dei suoi seni, sulla sua pancia nell’ombellico e sulle labbra della sua fica.
Laura ridendo da dietro, si spostò e cominciò a leccare il mio sperma prima dal mio cazzo e poi sul corpo di Manu.
Le passava la lingua sui seni, mentre lei ansimava di piacere, poi scendeva dolcemente per succhiare quello che era nell’ombellico, per passare poi a quello sulla sua fica.
Il mio corpo era totalmente rilassato, non avevo nemmeno la forza di spostarmi.
Laura finì di leccare tutto il mio sperma e cominciò a masturbarsi.
Manu si posizionò di fronte la lei con la bocca spalancata e la lingua fuori.
Era un’amante del nettare come arrivò Manu cercò di averne più possibile in bocca, lo ingoiava sembrava esserne schiava, le leccò tutto il cazzo lo ripulì per bene, poi vide il mio ancora bagnato, e disse che era un peccato perderlo. E fece lo stesso.
Questo fu il mio primo rapporto a tre ma non l’ultimo”””’.

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