Tutto inizia con una febbre fastidiosa,avevo 19 anni,ne avevo avute tante di influenze ma quella non voleva proprio guarire .Poi dopo una settimana inizia un dolore al basso ventre che mi lascia piegato in due ,per un giorno e una notte. Mamma decide allora di chiamare il dottore che viene il giorno seguente, di mattina presto. Entra in stanza fa uscire mia madre e dice di raccontare cosa mi sta succedendo. Spiego del dolore all’inguine e al basso ventre e lui dopo avermi ascoltato mi fa spogliare sul letto. Si mette dei guanti in gomma e comincia guardare il mio pisellino e le palline. Il suo tocco mi risveglia una dolenza sorda e io mi lamento vistosamente,ma lui non se ne cura. mi palpa tutto con attenzione e in particolare il sacchetto dei testicoli. Poi esce e si mette a parlare con mamma di cose che non posso sentire. Devo prendere nuove cure, conclude e fare analisi varie. La terapia funziona e dopo pochi giorni mi ritrovo bello guarito e mi ritornano subito le forze. Mamma mi sorveglia chiedendomi sempre come mi sento e mi annuncia che il pomeriggio andiamo a studio dal dottore per un controllo. Dopo la solita attesa ci riceve e mi fa sdraiare sul lettino di visita;stessa accurata manipolazione e poi scuote il capo sconsolato. si gira verso noi e ci dice:signora ciò che temevo è successo. L’infezione da virus ha compromesso la pubertà del ragazzo e ora resterà sempre sterile e efebico di aspetto, i suoi ormoni maschili sono quasi tutti spariti. Non capisco molto di quello che dice ma torniamo a casa con aria da tragedia. Mamma mi spiega che sarò diverso dai miei compagni e che non sarò mai un vero uomo ma che avrò lo stesso una vita felice. La cosa mi cade sul capo come una montagna e mi rifugio nel bagno per piangere a dirotto. Dopo un po’ mi guardo allo specchio e lentamente capisco cosa mi succede. Mi spoglio e vedo un ragazzo magro, alto ,biondastro, con una pelle chiara che si riflette nello specchio,mi sembra quasi una persona sconosciuta. Mi soppeso,poi i miei genitali e vedo che si sono notevolmente ridotti,li sento ancora dolenti. Ora il mio pisellino risulta lungo circa due dita,come svuotato,flaccido e soprattutto è completamente insensibile quando me lo tocco. Provo invano a masturbarmi come facevo prima ma non mi riesce,il pene resta li minuscolo,senza vita.Non mi da più alcun piacere. Sono in preda al panico e tremo tutto. Mi rivesto e vado a letto senza guardare nessuno in faccia. La notte non riesco a dormire e mi immagino di essere deriso da tutti i compagni .Non vorrei tornare mai più a scuola e la mattina sono distrutto e silenzioso mentre faccio colazione in cucina. La giornata passa come un incubo, sempre chiuso a immaginare di tutto e a sentirmi inadatto a continuare la mia vita di ragazzo. Il giorno dopo i miei si impuntano e mi costringono a tornare a scuola . il ritorno è penoso ma l’amicizia dei miei compagni mi fa bene e mi sento rincuorato. Soprattutto il mio compagno di banco Maurizio mi è molto vicino e mi aiuta con i compiti. Lui è molto diverso da me ,si vede dalla sua mole massiccia dai suoi baffetti e lo sguardo deciso del maschio adolescente. Tutte cose che io non ho più. Non avrò mai più . Credo che lui intuisca qualcosa del mio cambiamento ,ma non dice nulla,sorride e si comporta come sempre con il solito cameratismo. Il giorno dopo mi invita ad andare a casa sua a studiare e io accetto molto volentieri. Siamo soli in casa e dopo due ore passate sui libri mi dice che mi vuol fare vedere una sorpresa. Ridendo accetto pensando a uno solito dei suoi scherzi. Apre con aria misteriosa un cassetto chiuso a chiave e tira fuori una rivista. Ci mettiamo vicini sul divano e vedo che si tratta di un giornale pornografico. Maurizio si sofferma a mostrarmi le foto delle donne che lo eccitano di più e sfogliandole le vediamo sempre nude a fare sesso con maschi super dotati. Con la coda dell’occhio vedo che Maurizio si sistema il pacco, in quanto è molto aumentato di volume e lo sfiora attraverso i suoi pantaloni. Penso che si stia eccitando ,cosa che io non provo affatto. Il mio sguardo per la prima volta si posa sul cazzo dei modelli e credo sia per invidia ,viste le mie attuali condizioni. Poi mi rendo conto che mi eccitano di più i maschi che le donne delle foto e questo mi procura un certo malessere e un senso di disagio diffuso. Non capisco cosa mi stia accadendo ma comincio a sudare tutto. Il mio compagno se ne accorge e mi dice che è meglio smettere e che avremmo continuato il giorno dopo. Dopo poco ci salutiamo e io sento il bisogno di restare solo,arrivo a casa di corsa e mi rinchiudo in bagno. Mi spoglio come al solito e mi metto a riflettere ,tutto nudo davanti allo specchio. Noto ora con attenzione i cambiamenti avvenuti su di me. Mi scruto bene e vedo che le mie labbra sono gonfie ,forse me le sono morse’ma realizzo che tutto il mio corpo risulta cambiato da dopo la malattia. Il petto si è un po’ gonfiato e ho quasi un accenno di tette femminili,anche i capezzoli sono più grossi e morbidi .Lo sguardo mi scivola in basso sui fianchi e li vedo più rotondi, mentre il culetto risulta prominente e molto gonfio. Il mio pene è sempre più piccolo e ha perso quasi tutti i peli che avevo : sono diventato liscio e morbido come una femmina. Inoltre rifletto che mi piaceva vedere le foto con gli attributi dei maschi,ne provavo una sorta di confuso desiderio di toccarli o addirittura”’Non può essere mi dico,sto impazzendo ma lo specchio mi rimanda sempre la mia figura effeminata,non ho più nulla del ragazzo che ero prima del febbrone. Allora forse io desidero avere un maschio e fare la donna visto che non posso fare altro? Certo potrei essere gay come tanti ma sento che ho superato un certo limite che esiste tra i due sessi. Ora sono a metà strada e non so quale direzione prendere. Mi metto a letto ma non posso non toccarmi con curiosità le tette e sento immediatamente una forte fitta di piacere che mi lascia sbalordito .Mi viene anche istintivo toccarmi il culetto e se sfioro il buchino avverto lo stesso piacere ,fisico e mentale di prima. Mi viene da pensare che sto diventando una donna in quanto non ho più gli ormoni maschili e che gli altri se ne accorgeranno di sicuro, deridendomi. Diventerò il bersaglio di ogni scherzo. Il femminiello della classe’.. che grosso guaio. Il giorno seguente cercai di riordinare la mia vita e decisi di vederci chiaro in quello che mi era successo per cui dopo averne parlato con mamma prendo un appuntamento dal dottore per andarci nel pomeriggio insieme. Solita attesa interminabile poi finalmente la segretaria ci fa entrare nello studio. Il medico ci guarda e ci chiede il motivo della nuova visita. Prendo la parola e gli chiedo spiegazioni su quanto mi sta succedendo e come mi devo comportare. Gli racconto tutti i miei cambiamenti nei più intimi particolari.Lui mi guarda perplesso e mi dice di mettermi sul lettino mentre infila i guanti da visita in lattice. Ora sono nudo sul lettino e tremo un po’ dal freddo e un po’ dall’emozione. Lui è molto professionale mi rassicura e inizia a ispezionarmi il seno che si sta formando.Al tocco delle sue dita i miei capezzoli si gonfiano subito e provo un senso di vuoto allo stomaco,sebbene non certo spiacevole come sensazione. Anche le mammelle sembrano cresciute e gonfie in questi ultimi giorni affermo:lui le palpa con attenzione e mia madre mi guarda in silenzio. Bisogna che togliamo gli slip mi dice abbassandomeli e vediamo i genitali. Con le dita magre e ossute gira e rigira il mio pisellino e poi le palline che sono ancora dolenti , quasi atrofiche. Mi chiede spesso se ho dolore dove mi tocca ma rispondo onestamente di no . Mi fa girare e mi guarda il culetto separando bene le natiche ,ora il mio buchino è tutto esposto alla fredda luce della lampada. Sto tremando e mi sento indifeso ma capisco che mi deve visitare. Sento sullo sfintere un gel freddo spalmato con delicatezza e poi il suo dito comincia a penetrare nell’ano che immediatamente si contrae come per difendersi dall’intrusione. L’esperienza e la forza della sua mano fanno scivolare dentro prima un dito e poi un secondo subito dopo. Il dolore che provo è modesto e appena riesco a rilassarmi mi rendo conto che provo molto piacere a sentirmi violato in questo modo. Lui se ne accorge e manovra le dita in senso circolare per farmi aprire bene e poi si spinge molto in fondo per saggiare la prostata. Mi sento sciogliere dal piacere ,vorrei che non togliesse mai più quella mano dal mio culetto ma dopo pochi istanti la sento uscire lentamente e lui allontanarsi mentre mi dice di rivestirmi. Getta in un cestino i guanti appena usati e si siede alla scrivania. Io scendo dal lettino e inizio a rivestirmi con le gambe molli per il trattamento subito e per l’ansia di quanto mi avrebbe detto ora. Non ci possiamo fare molto, esordisce l’uomo ma dobbiamo seguire il corso della natura in questo caso. Non capisco dove voglia parare mentre mi siedo vicino a mamma e davanti a lui che scrive una ricetta. Allora,prosegue, i tuoi ormoni maschili sono praticamente scomparsi e non li possiamo prendere come farmaci perché sarebbe troppo rischioso per la salute. Quindi stiamo assistendo a una trasformazione del tuo fisico in senso femminile, per la prevalenza degli ormoni sessuali della donna che sono comunque presenti. Quindi io vi consiglio di accettare questo fatto e cominciare a ragionare su Daniele come se fosse una donna. Anzi noi dovremmo già iniziare a chiamarla Daniela. Quindi per concludere ti prescrivo medicine che completeranno lentamente questa trasformazione e poi ti voglio vedere dopo 2 mesi di questa cura,ma già da oggi sarà bene cambiare il guardaroba al femminile e ragionare in questi termini per tutte le manifestazioni della vita sociale di’DANIELA!!! Credo che un vaso di fiori che mi fosse caduto sulla testa mi avrebbe fatto meno danni di quanto aveva appena detto il medico. Ia mamma stessa è sbalordita e mi sembra incapace di reagire mentre usciamo dalla stanza muti e a testa bassa. Saliti in auto la vedo riprendersi e mi dice che in fondo è felice di sapere che non ho nessuna malattia o rischio per la salute e che poi una figlia o un figlio sono la stessa cosa. Mi sento rinfrancato dalle sue parole e non posso fare a meno di abbracciarla fortemente. Passiamo in farmacia e compriamo le medicine necessarie per me. Arrivati a casa lei mi parla molto dolcemente e mi dice che stasera lo avremmo detto al papà, mentre da domani bisognava prendermi delle cose più adatte al mio nuovo stato. Mi chiudo in bagno con le lacrime agli occhi ma non posso dimenticare del piacere provato nella visita e mentre mi lavo il buchino faccio scivolare un dito dentro e subito mi torna quella sensazione piacevole di essere penetrato. Gioco un po’ con le dita e sento il mio culetto che stringe meno forte con lo sfintere,anzi più provo a giocarci e più si rilassa e mi regala sensazioni deliziose di una libidine molto intensa. Comincio pertanto a vedere meno nera la mia situazione e mi sembra che la mia nuova condizione al femminile presenti anche dei lati molto piacevoli. La sera mamma si chiude con papà nella loro stanza e parlano a lungo,io non so cosa pensare visto che non escono più. Infine li vedo comparire e papà mi chiede come mi senta. Tutto bene rispondo mentendo e lui mi dice che allora da domani mamma avrebbe fatto acquisti per me,come convenuto da entrambi. Poi mi porta per un braccio in bagno e mi chiede di spogliarmi per vedere questo cambiamento epocale del mio corpo. Arrossendo violentemente mi tolgo la maglia e il mio bianco seno fa la sua apparizione,lui mi carezza una mammella e ne conviene che sembra proprio quello di una donna.Poi tolgo il resto degli abiti e rimane stupito dalla completa scomparsa di ogni pelo ;sono diventato liscio e glabro come una statua di marmo. Mi abbasso gli slip e mi guarda con attenzione il mio pene, o meglio quello che ne è rimasto. Si tratta di un cosino di pochi centimetri ,totalmente molle e incappucciato. La sacca dei testicoli poi risulta rattrappita e svuotata del suo contenuto. Mi sento morire dalla vergogna. Mi sento come un essere ibrido e efebico e avrei voglia di scappare da quella casa e soprattutto dalla mia condizione. Mi fa girare e scruta infine il mio culo che invece trova florido e eccitante per un maschio come lui. Non riesce a trattenersi e mi regala una carezza sulle natiche che trovo molto gradevole. Finita l’ispezione scuote la testa e mi lascia solo con i miei problemi nel bagno andando a confabulare fitto con la mamma che lo attende in cucina. Il giorno seguente sarà cruciale, me lo sento. Questa storia sta prendendo un andamento progressivo e minaccioso’mah ‘.. vedremo”. La notte mi trovai a pensare a tutto quanto mi era capitato e cercavo di riordinare il flusso delle emozioni che il mio stato mi aveva procurato. Non sapevo come vivere la nuova condizione e mi immaginavo situazioni e dialoghi che mi si sarebbero proposti nei prossimi giorni. Non avrei potuto evitare confronti imbarazzanti e sorrisi maliziosi sul mio conto. Poi la mia tendenza all’erotismo mi portò a carezzarmi e indugiavo con la mano sul seno che trovavo turgido e rigoglioso;forse la mia vecchia natura di maschio restava attratta da tutto quello di femminile che si era plasmato ora .Notai che i capezzoli erano cresciuti e divenuti rosei e molto sensibili. Mi bastava sfiorarli per provare un brivido intenso dentro e un senso di calore diffuso che mi prendeva alla gola. Anche il mio culetto era territorio di esplorazione e il piacere che mi provocava giocare con il buchino non era possibile pensare . Come potevo essere così cambiato ,a me piacevano le ragazze e ora ero io a sentirmi una femmina e a pensare con un certo desiderio al sesso dei maschi. Mentre riflettevo mi accorsi che il mio dito era scivolato dentro me,praticamente senza incontrare nessuna resistenza e ora saggiava il contatto con pareti morbide e elastiche che lo avvolgevano. Mi veniva istintivo farlo scorrere in senso fuori-dentro e lo sfintere si contraeva regalandomi spasmi di piacere intenso e molto profondo. Non credevo possibile che avessi dentro me dei sensori così attivi alla stimolazione meccanica e mi veniva naturale aggiungere al primo un secondo dito. Girato su un fianco continuavo a penetrarmi e ne ricavavo intenso piacere,immaginando inoltre che fosse un maschio posizionato dietro di me a prendermi con il suo membro. Mi piegavo in avanti per facilitare sempre più l’introduzione delle dita e tutto il mio corpo si piegava a un piacere nuovo e inatteso .Poi improvviso come una saetta avvertii uno spasmo più violento degli altri e un orgasmo esplose con il mio culetto che si contraeva intorno alle dita in modo convulso. Spossato e sbalordito da quanto mi era successo finalmente crollai in un sonno profondo trovando alfine un po’ di pace alle mie ansie notturne. La mattina dopo era domenica e il tempo era molto bello. Una giornata primaverile piena di sole , di calore e di profumi di fiori. Adoravo tanto tutta quella luce serena che si diffondeva insieme al primo caldo della stagione. Mi ciondolavo in casa non sapendo cosa fare quando squillò il telefono. Riconobbi subito la voce del mio vecchio compagno Maurizio che mi chiese notizie della mia salute. Era al corrente di tutta la mia vicenda e anche lui mi disse di avere abbandonato gli studi per entrare nell’azienda paterna. Era sempre gentile con me e mi rincuorava dicendomi che non era cambiato nulla della nostra amicizia. Lo ringraziavo di cuore e stavo per salutarlo quando mi chiede di approfittare del bel tempo per fare quattro passi insieme e ricordare i bei anni trascorsi insieme. Mi sembrava brutto rifiutare a un invito tanto gentile e decido su due piedi di accettare una breve visita nella sua villa. D’accordo ti aspettiamo per le undici e conclude con un saluto la chiamata. Dopo avere riappeso il telefono mi sento un po’ pentito di aver accettato ,mi si pongono davanti mille dubbi .Come mi presento,come mi vesto,fino a quanto posso raccontare della mia avventura? Incontro mamma nel corridoio, appena sveglia e gli illustro i miei dubbi. Lei mi guarda con semplicità e mi dice di affrontare la cosa con naturalezza,di essere sincero con un caro amico come Maurizio e di vestirmi in modo neutro . Tutto ciò mi sembra giusto e allora vado in camera metto reggiseno e slip di colore scuro e sopra un jeans sbiadito e una maglietta a fiori. Ai piedi semplici scarpe di tela con infradito e un minimo di tacco. Decido anche per un po’ di trucco con rossetto e rimmel molto discreti. Poi prendo la solita pillola rossa che mi aveva dato il dottore per avere più ormoni femminili. Sono pronto e mi reco verso l’appuntamento con una certa rilassatezza. Maurizio abita in una bella villa alla periferia della città con annesso giardino , piscina e campo da tennis. Vive li con il padre divorziato e lo zio,inoltre ricordo la presenza di una bella signora brasiliana che lavora da loro come domestica . Quando arrivo e mi avvicino al citofono mi prende una certa ansia che cerco di controllare in tutti i modi. Suono il campanello e viene ad aprirmi Sonia che trovo bella come sempre e vestita in modo molto succinto e carino. Infatti la sua gonna corta lascia bene in vista le gambe e il seno occhieggia da sotto un top di maglina molto sottile. Il suo culetto risalta dalla gonna aderente e come tutte le brasiliane è veramente bello a vedersi. Essendo una donna alta e formosa l’insieme risulta piacevole e i suoi lunghi capelli neri sciolti le danno un’aria molto seducente. Si ricorda di me mi sorride e mi abbraccia. Mi sento rincuorato e ci avviamo sul vialetto pieno di ghiaia fino alla casa che si vede in fondo tra gli alberi. Una volta giunti vedo Maurizio su una sdraio che mi viene incontro e mi abbraccia con molto trasporto. Il mio seno cresciuto di recente si stampa sul suo petto muscoloso e percepisco tutto il suo corpo aderire al mio. Tra l’altro sento il calore e la consistenza della sua virilità che preme sul mio pube e questa sensazione mi imbarazza molto. Dalla scala interna vedo scendere il padre che ricordo sempre con un fisico atletico e integro, senza il minimo peso apparente per i suoi cinquanta anni. Che piacere vederti Daniele mi dice’. Ah scusa volevo dire Daniela,sei proprio una bella ragazza! Cominciamo bene penso tra me e ricambio con un sorriso il suo saluto:Mi stampa un bacio sulle guance e mi invita a sedere per bere qualcosa insieme. Mi accomodo e vedo che lo sguardo dei due spesso vaga su di me con particolare interesse per il seno e per il mio didietro. Sto sudando freddo e cerco di sembrare naturale, come mi aveva suggerito mamma in casa. Dopo qualche minuto di piacevole conversazione il padre ci invita a venire in piscina vista la bella giornata di sole:cerco di oppormi dicendo che non ho il costume da bagno perché con Maurizio si era parlato di una passeggiata. La mia obiezione viene respinta dicendo che Sonia ha moltissimi costumi da bagno ed essendo della mia taglia mi sarebbero andati benissimo e lei mi avrebbe aiutato. Inoltre teli e accappatoi erano presenti in gran numero in casa. Anche Maurizio si mette a insistere e mi devo piegare alla loro volontà. Vengo quindi spedito in cucina con Sonia che mi porta nella sua camera per trovare il costume giusto Con cordialità mi mostra tanti costumi di tutti i colori con però un’evidente problema per me:sono tutti troppo sgambati in pratica dei perizomi e hanno reggiseni ridotti al minimo,in pratica solo due triangoli e un filo. Scelgo quello che mi sembra meno osceno e mi accingo a indossarlo. Mentre mi spoglio lei si avvicina e mi dice che gli piacciono i miei capelli biondi e me li pettina con cura:poi senza alcuna autorizzazione mi ripassa il rossetto con un lucido brillante che mi accentua la bocca. Lo stesso fa con il contorno occhi e ora il mio trucco è chiaramente visibile e sensuale. Rimasto in reggiseno non oso toglierlo davanti a lei ma sorridendo mi viene dietro ,me lo slaccia e le mie tette balzano fuori. Cerco istintivamente di coprirle ma lei mi fa capire che tra donne non è il caso e mi mette il top del costume. posizionando bene i triangoli di stoffa sulle mie mammelle gonfie. Mi sento morire quando mi abbassa gli slip con gesto deciso,cerco di coprire il pisellino ,ma lei non sembra incuriosita di vederlo. Invece mi infila il perizoma e lo tira su fin quando non sento il filo posteriore posizionarsi tra le mie bianche natiche. Non soddisfatta ancora mi scosta i glutei per far arrivare il laccio bene in fondo a contatto con il mio buchino. Ora sei molto bella e piacerai a tutti dice guardandomi con aria trionfante mentre io vorrei sprofondare nel pavimento. Afferro un accappatoio e lo indosso con fretta almeno mi sento un po’ più coperta e presentabile. Cos’altro mi può accadere di peggio,mi chiedo uscendo dalla stanza nel giardino e dirigendomi verso la piscina!!!!! Fu così che con passo incerto mi avviavo verso la piscina senza alcuna sicurezza di quanto mi poteva capitare. Del resto mi dicevo tra me e me dopo tutto quello che è successo cosa altro mi devo attendere in questi frangenti? Guardavo le siepi e le piante ben curate del giardino ed era bello vedere in una delle prime giornate di sole la natura fiorire intorno a me. Il vialetto di ghiaia risuonava dei miei passi accentuati dal tacco degli zoccoli di legno che Sonia mi aveva fatto indossare. Come non bastasse camminavo incerto ,mi sento esposto e vulnerabile sotto il telo dell’accappatoio. Infatti il filo del costume mi strofina sul buchino con un senso di leggero fastidio e i miei capezzoli sono stimolati dal tessuto e dal fresco della mattina per cui li sento gonfiarsi in modo preoccupante. Comunque sia un po’ barcollante arrivo sul prato della piscina e vedo sdraiati al sole Maurizio,il padre Mauro e lo zio Sergio in pieno relax festivo. Il rumore dei miei tacchi li fa voltare e entro sul bordo vasca in cerca di un lettino per me. Subito si alza il papà , con cavalleria mi cede la sua sdraio e mi aiuta a metterla al sole . Maurizio si avvicina e mi dice che sono molto carina e se voglio sdraiarmi ora vedrò quanto sole sia molto piacevole a quest’ora. Il padre mi chiede di togliere il telo che ho addosso ma io rifiuto inventando ancora un certo freddo. Poi cominciamo a parlare dei comuni ricordi .tutti insieme e mi sento leggermente sciogliere,come un ghiacciolo al sole. Anzi con il telo addosso comincio ad avere molto caldo:lo zio Sergio si tuffa a nuotare e si vede chiaramente che nell’acqua si deve stare bene come temperatura. Sono incerta se togliere l’accappatoio visto il costume troppo sexy che ho sotto,quando a un certo momento mi sento sudare la fronte e decido di lasciarmi andare. Sciolgo il nodo della cintura e lo lascio scendere tra il mio corpo e il lettino. Sto bene attento a non far vedere il mio culetto per cui lo tengo un po’ arrotolato sui lati e mi sdraio stendendo le gambe fino in fondo. Ahimè i capezzoli sono ancora ritti e sotto il leggerissimo tessuto del top si vedono benissimo anzi la maggior parte del seno risulta esposta e deborda dai lati del reggiseno. Non ci posso fare nulla e mi rassegno a esibire le mie tette gonfie di ormoni. Vedo che ogni tanto lo sguardo dei tre maschi mi squadra compiaciuto e questo sollecita la mia vanità.. .femminile. Comincio a sentire la pelle che si scalda e temo di bruciarmi al sole per cui chiedo se hanno una crema solare. Terribile errore, sorridendo come un gattone si avvicina il padre con un tubetto in mano dicendo di volermi aiutare. Cerco di oppormi con cortesia ma lui dice che è onorato di aiutare una signorina come me. Mi sento fulminato dalla sua frase e resto paralizzato come se fossi di marmo,dunque sono anche vittima della galanteria maschile ora!! Anch Maurizio mi viene vicino mi prende una mano e mi dice che è molto felice di sapermi li con loro oggi. La sua cortesia mi provoca un sorriso e mi fa piacere mentre lui mi solleva la mano e mi stampa sopra un bacio sedendosi sul bordo destro del lettino. Mauro intanto si porta ai miei piedi,stende bene l’accappatoio sotto di me e tutto il mio corpo è ora esposto al sole. Sono convinto che di lato si vede tutto il culetto bianco ma ormai non mi importa più. Con gesto lento apre il tubetto di crema e comincia dai piedi alle caviglie spalmandola bene. Mentre tengo la mano di Maurizio e parlo con lui sento le calde mani del padre che mi massaggiano il polpacci e le gambe fino al ginocchio. Mi rendo conto che questo contatto mi eccita molto infatti i capezzoli sono duri come sassi e sembrano volere bucare il reggiseno. Parlo dolcemente con il mio amico e sento che ora il padre mi sta carezzando le cosce e si spinge con la crema fino all’inguine . Lo slip rimane aderente al mio pube nonostante le carezze,ma dietro il buchino si contrae come se cercasse un contatto più diretto. Maurizio ora senza lasciarmi la mano mi carezza i capelli e mi aiuta a superare questo momento imbarazzante con la sua tenerezza. Intanto Mauro superata la zona pubica ora spalma la crema sull’ombelico e la pancia per poi salire sul torace fino sotto il seno. Non oso pensare cosa potrà combinare con le mie mammelle ma resto in attesa ,intimamente eccitata. Si tratta di un uomo esperto che sa come trattare le donne e mentre parlo con il figlio sento le sue calde mani salire di lato al reggiseno e palpare tutto quello che esce dal costume. Sono sicuro che si gode la vista dei miei capezzoli turgidi mentre con le mani esegue un movimento circolare sulla parte visibile delle mammelle. Ricordo che il reggiseno che mi ha dato Sonia è realmente minuscolo e molta parte del mio petto ne resta fuori;sono sono solo coperti i capezzoli e una piccola zona triangolare intorno. La palpazione dura un po’ e io mi sento sciogliere tutta,vorrei che quelle mani esperte non abbandonassero mai il mio corpo. ma lui continua a risalire fino al collo e prega il figlio di mettermela anche sul viso per evitare bruciature. Resta seduto sull’altro lato del lettino e mi squadra soddisfatto .sono tutta lucente e viscida per la crema che mi è stata spalmata sopra. Maurizio prende il tubetto e me ne mette sulle guance e sul naso cominciando a diffonderla intorno poi con un dito mi passa sopra le labbra gonfie. Si sofferma un po’ li sopra e le palpeggia dicendomi con un sorriso che quel dito meriterebbe un bacio per il lavoro che sta facendo. Rido anche io e sporgo le labbra come per baciarlo ,lui lascia fare ma ne approfitta per far scivolare il suo indice tra le mie labbra in modo molto erotico e sensuale. Sento quel dito che mi scorre tra le labbra e me le divarica leggermente giocandoci,mi sento molto eccitata. Poi lo estrae e mi stampa un bacio a bocca semiaperta che mi rende felice. Dobbiamo mettere la crema anche dietro mi dice restituendo il flacone al padre e aiutandomi a girarmi in posizione prona sulla sdraio. Mi sento completamente nuda dietro visto il perizoma che indosso e mi immagino lo sguardo dei due maschi che si godono lo spettacolo. Le mani del padre ritornano sulle mie spalle e mi massaggiano le scapole arrivando a l bordo del laccio posteriore del reggiseno. Maurizio interviene sciogliendo il fiocco e dicendomi che altrimenti sarebbe rimasto il segno sotto il sole. E il padre spalma la crema su tutta la schiena con ampi movimenti longitudinali. Poi arriva alle natiche bianche e mi sento sprofondare dalla vergogna. Non voglio guardare ma il contatto delle mani sul mio sedere nudo mi porta in visibilio. Sento che nel massaggiarle le divarica leggermente e quindi ora mi vedrà perfettamente il buchino. Anzi sento le sue dita che si avvicinano sempre più e ormai sono a pochi millimetri dall’ano. Vorrei sentirle dentro,che mi scivolassero nell’intestino ma con delicatezza ci girano solo intorno. Infine si allontanano dal mio centro del piacere e scendono a coprire le gambe di un sottile strato di abbronzante. Mi sento disfatta ,sciolta,liquefatta ; entrambi i maschi mi scoccano un bacio sulle guance e si allontanano per un tuffo. Tutto mi è piaciuto oltre ogni ragionevole limite e aspetto con ansia come proseguirà la mia storia,sono ,quasi, una donna eccitata! Dopo poche ore al sole decido di rientrare a casa e senza cena me ne vado subito a letto . Non posso non fantasticare su quello che mi è successo in piscina e mi rendo conto di aver sviluppato un’anima femminile,molto sensuale. Mentre ripenso alle tenerezze subite dai maschi la mia mano scivola dentro gli slip e mi carezzo lentamente il buchino. Con un po’ di pazienza dopo poco tempo lo sento cedere alle mie carezze e rivedo come un film il giorno passato con loro mentre il dito si fa strada dentro me. Poi le troppe emozioni provate hanno la meglio e cado in un sonno profondo e molto agitato. Mi sveglio a metà notte e visto che tutti dormono mi rassegno a ritornare nel letto dove non posso non toccarmi dietro e ora mi procuro del piacere con 2 dita insalivate che scivolano lentamente dentro il mio culetto. La mattina dopo mi risveglio intontito e con la bocca asciutta, mi sento tormentato da mille pensieri e da dubbi profondi. Mi dedico ad alcune faccende di casa per non pensare ma verso le 12 squilla il telefono. Una segretaria mi dice di attendere in linea e dopo poco sento la voce squillante di Mauro, il padre di Maurizio.!! Dopo i soliti convenevoli mi dice che sono piaciuto molto ieri ai componenti della casa e mi invita a passare da loro nel pomeriggio per una proposta di lavoro, verso le 18. Riattacca deciso senza darmi il tempo di replicare. Il cuore mi batte a mille quando riaggancio il telefono e aspetto il ritorno a casa di mamma per consigliarmi con lei. Dopo un’oretta la sento aprire la porta e le corro incontro dicendole che le devo parlare. Lei mi dice di andare in salotto che mi raggiunge subito. Infatti non passano 2 minuti che la vedo entrare per sentire quello che devo dirle. Le racconto in breve di ieri e della telefonata di stamani,omettendo ovviamente tutti i risvolti sexy. Dopo che mi ha ascoltato con attenzione mi squadra e mi chiede cosa intenda fare. Le dico con franchezza che vorrei sentire la loro proposta e poi decidere per il meglio con il suo consiglio. Ok ,mi risponde allora oggi vengo con te e ne parliamo tutti insieme. Mi sento sprofondare il pavimento sotto i piedi ,cerco di convincerla a non venire ,ma tutto è inutile. Lei sembra irremovibile e alla fine mi rassegno non sapendo però dove la situazione possa andare a parare con lei presente .Certo loro non saranno molto espliciti davanti a lei e io dovrei intuire tra le righe cosa possa realmente comportare la loro offerta. Non riesco a pranzare,ho un nodo in gola poi alla fine il mio fatalismo trionfa e penso ‘vada come vada non posso certo cambiare il destino delle cose. Alle 17,45 usciamo per andare all’appuntamento,mi sono vestito semplice con un jeans scarpe con tacco e camicetta aderente. Un filo di trucco su labbra e occhi. Arrivati alla villa troviamo Sonia che ci apre e che mi salta al collo come al solito riempiendomi di baci. Mamma rimane un po’ sorpresa anche perché la brasiliana è vestita in modo troppo succinto. Infatti indossa un microscopico pantaloncino e una maglietta semitrasparente che non lascia nulla all’immaginazione. Poi ondeggia sui tacchi come una ballerina di samba mentre ci precede nel vialetto che porta alla villa. Il padrone l’aspetta in studio ci dice indicandoci una porta in fondo al salone ,andate pure. Ci avviamo nella direzione indicata e sento di nuovo il cuore battere forte e un sudore freddo scendere lungo la schiena. Bussiamo e entriamo nella stanza. Mauro è dietro la scrivania con una montagna di carte davanti. Ci riconosce ,si alza e ci viene a salutare calorosamente. Nel suo sguardo leggo una leggera sorpresa per la presenza della mamma. Ci indica due poltrone dove sederci e torna dietro al tavolo chiudendo e spostando la fila dei fogli. Dunque ,dice, vengo subito al sodo. Ieri abbiamo avuto il piacere di avere Daniela con noi e ci ha fatto una buona impressione. La ragazza (sigh) si è dimostrata simpatica,comunicativa e con’una certa disponibilità che noi apprezziamo. Mi sento avvampare per l’allusione che mia madre non può cogliere. Infatti la vedo tranquilla a sentire quanto dice Mauro. Quindi siccome abbiamo bisogno di un aiuto in casa per Sonia abbiamo pensato di provare con Daniela ,naturalmente se lei vuole. Ovviamente , prosegue, chiediamo una disponibilità massima e siamo disposti a riconoscerle un buon stipendio mensile. Prende un foglio e ci scrive una cifra che quando ce lo porge ci sembra veramente interessante. Però ,conclude, non si tratta di un’assunzione ma di tre mesi di prova in cui valuteremo appieno la ragazza,sotto ogni punto di vista. Seconda allusione e seconda vampata per me. Ribadisco che pretendo molta disponibilità in ogni campo. E tre!!Lei indosserà quello che le daremo e ci darà tutto il suo tempo. Tutto chiaro? Conclude e ci guarda in faccia direttamente negli occhi. Mamma dice che le sembra buona come proposta e mi chiede cosa ne pensi. Io con gli occhi bassi ,mentre mi guardo i piedi farfuglio che per me va bene. Ottimo dice alzandosi Mauro allora siamo d’accordo,ci da la mano e ci accompagna alla porta,chiamando Sonia. Mentre torniamo all’auto mi sento stranamente eccitata e confusa. Forse dovrei spiegare bene a mamma quello che succede’ma non ne ho il coraggio .poi non vorrei che intralciasse questa mia sensuale avventura. Per cui decido di tacere e torniamo a casa abbastanza serene. Almeno io credo di sembrarlo. Ma non lo sono minimamente. La mattina dopo mi alzo dopo i miei soliti giochini notturni e mi preparo a vivere questa nuova straordinaria esperienza. Mi vesto semplicemente e vado alla villa con l’autobus preso sotto casa. Mi aspetta Sonia mi fa firmare dei fogli per il mio lavoro e dice che dobbiamo uscire a fare spese. Salgo nella sua utilitaria e iniziamo un tour frenetico di negozi dove compriamo lingerie,scarpe abiti,minigonne e tanti altri accessori femminili. Mi gira la testa per tutti i negozi girati e per tutta quella roba provata. Rientrati stanchi ci buttiamo sul letto e scopro che mi hanno dato una cameretta vicino alla cucina con allegato bagnetto. Mi guardo allo specchio e mi sembra tutto irreale. Sono forse io ad avere fatto shopping come fossi una ragazza normale? Non lo so cosa sono diventato ma di certo mi sento attratto da questa nuova situazione al femminile. Dopo poco bussa Sonia e mi dice di prepararmi che tra poco arrivano i padroni. Poi mi lascia sul letto indumenti nuovi dimettere e dice che tra poco ripassa per aiutarmi col tocco finale. Una risata e scompare dietro la porta. Mi sento in terribile imbarazzo. Guardo gli abiti femminili e cerco di iniziare a vestirmi. Quindi decido prima di spogliarmi completamente e poi di indossare le cose nuove. Quando sono nudo mi vedo nello specchio dell’armadio. Sembro proprio una femminuccia se non fosse per il piccolo pisellino che ho ancora;tutto parla di una ragazza nel fiore degli anni. I miei seni gonfi con grossi capezzoli,il culetto tondo e morbido e le gambe lisce e lunghe. Inoltre non ho un pelo su tutto il corpo e questo accresce la mia femminilità. Cerco di non pensarci e prendo il perizoma nero che infilo facilmente,poi il reggiseno dello stesso colore che avevo provato al negozio. Ho qualche problema con i gancetti dietro la schiena ma alla fine ci riesco a chiuderli. Mi sistemo bene le mammelle dentro le coppe e noto che il tessuto è semitrasparente. Tocca poi alle calze autoreggenti che infilo facilmente e alla mini nera elasticizzata che mi copre le gambe appena poche dita sotto il culetto. Sopra infilo un top con piccoli strass e mi avvicino alle scarpe che mi ha lasciato Sonia. Sono con tacchi a spillo sui dieci cm. Ci salgo sopra chiudo il laccetto e provo a fare qualche passo. Mi sento sui trampoli e terribilmente ridicola. Mi devo appoggiare spesso alla parete per non cadere e dopo qualche minuti di goffi tentativi riesco a camminare con un minimo di difficoltà residua. Sono ancora alle prese con l’equilibrio quando arriva Sonia con un sorriso da 32 denti. Anche lei si è cambiata e ora è vestita molto sexy con un tubino color fucsia. Ci dobbiamo sbrigare,mi dice,tra poco arrivano i padroni. Prende una scatola con i trucchi e mi mette fondotinta,rimmel e infine rossetto lucido color rosa. Mi rimiro al solito specchio’.perbacco sono proprio carina così conciata. In quel momento suona il clakson e capiamo che ora si entra in scena. Ci precipitiamo verso la porta ad aprire ai proprietari che arrivano. Muoio dalla voglia di sapere ora cosa può succedere. Sonia ed io sulla porta sentiamo i passi dei padroni di casa che arrivano lungo il vialetto di ghiaia,parlando lentamente tra loro di lavoro. Apriamo la porta e con un sorriso li riceviamo facendoli accomodare nel salone. Maurizio mi guarda con un ghigno stupefatto ,mi si avvicina all’orecchio e abbracciandomi mi dice ‘sei bellissima’. Poi mi carezza una spalla nuda e mi dice di portargli qualcosa da bere e l’aperitivo per tutti in salone. Sono turbata,non sono abituata a questi complimenti così diretti e soprattutto rivolti alla mia femminilità. Per cui mi giro e incerta come sempre ,dondolando su quei tacchi mi avvio in cucina. Dunque il mio ex compagno di scuola sembra dare per scontata la mia seconda natura di donna e dimentica quanto ancora io sia incerta e tormentata dai dubbi sul mio stato. Apro il frigo e metto nelle ciotole i vari aperitivi,mentre Sonia si occupa delle bevande e dei bicchieri. Arriviamo in salone con i vassoi colmi e ci pieghiamo verso i tre uomini a turno per servire quanto preparato . Loro sembrano parlare tranquillamente di lavoro e di macchine che non funziono in ufficio, ma il mio sguardo sospettoso nota che sono al centro del loro interesse. Infatti quando mi piego verso Mauro seduto in poltrona vedo Sergio che segue con malizia l’alzarsi della mia mini e come appare la parte inferiore del mio culetto incorniciato dalle calze e dal perizoma. Capisco che sono molto vistosa così vestita e che stimolo la malizia dei maschi. In fondo anche io quando ero un ragazzo adoravo sbirciare sotto le gonne delle donna con sguardi furtivi. Solo che ora sentirmi una preda di tali occhiate mi provoca non pochi malesseri e disagi. Comunque da questo comportamento non si astiene nessuno dei tre e mi sento troppo al centro del mirino,la mia timidezza ne viene profondamente turbata. Finito il rinfresco vedo che i tre di dirigono nelle stanze al piano superiore annunciandoci che sarebbero scesi tra poco per la cena. Noi sparecchiamo e corriamo in cucina a preparare i piatti da mettere in tavola. Con Sonia avevamo già preparato il menù con pasta ,pollo arrosto con patate e la frutta:Sonia mi aveva detto prima che i padroni non mangiano mai molto e che quindi non siamo costrette a stare tante ore ai fornelli. La tavola in un angolo del salone era già pronta,io mi occupo del vino rosso e lo verso in una caraffa. In quel momento mentre siamo ancora al lavoro sentiamo i loro passi scendere dalla scala interna e la ragazza brasiliana va in sala e lì comincia a servire la il primo piatto . Io resto in cucina a guardare il pollo che dopo avrei servito. Sono contento di non dover pensare al primo,vista la mia goffaggine di sicuro avrei macchiato qualcuno;col pollo me la sarei dovuta cavare meglio. Dopo un quarto d’ora Sonia torna con i piatti vuoti e mi dice di portare in sala il secondo. : Faccio un profondo sospiro, prendo la pentola e incerta sui tacchi entro in salone. Sarà che sono molto allarmata ma mi sento di nuovo al centro dei loro sguardi .Cerco di essere indifferente e mi avvicino ad ognuno per farlo servire di quello che vuole :tutto procede normalmente ,ma quando sono tra Mauro e Sergio sento che il capo mentre parla con gli altri mi carezza un fianco e con la mano scivola sulla parte posteriore della mia coscia. Un brivido mi paralizza e fa svanire di colpo tutta la disinvoltura che cercavo di ostentare. Mi sento di nuovo preda e soprattutto non riesco a celare,nemmeno a me stesso, il fatto che mi piace quella avance e mi lascio toccare mentre tremo un po’. Sembra comunque che tutto proceda senza altri inconvenienti per cui la cena finisce semplicemente,mentre noi due sparecchiamo la tavola:i tre si trasferiscono con calma sui divani e accendono la tv . Noi restiamo in cucina a sistemare quando compare Maurizio che ci dice di venire in salone a vedere la televisione con loro,in quanto inizia un film. Sorrido e cerco di rilassarmi ,tutto quanto successo in questi giorni mi ha dato una vertigine e non riesco ancora a trovare un giusto equilibrio. Seguo Sonia e appena arriviamo Mauro ci dici di sederci sul divano vicino a loro,quindi La ragazza si sistema accanto a Sergio e io cerco di raggiungere un angolino del sofà accanto a Maurizio :Ma Il padre mi ferma e dice che sto più comoda al centro del divano tra lui e il figlio:Lo ringrazio e cerco di rifiutare ma non ottengo nulla,quindi mi sistemo come indicatomi. Debbo dire che la situazione è spinosa: Sono tra i due uomini,stretta tra loro, inoltre la corta mini nel sedersi è ulteriormente risalita. Quindi le mie gambe avvolte dalle calze nere,sono tutte esposte fino al bacino dove si intravede il perizoma. Nessuno sembra farci caso ,ma non trovo il modo di poter abbassare la gonna ad un livello più civile nonostante tutti i tentativi che faccio. Nel girare lo sguardo vedo che Sonia si fa carezzare da Sergio e la sua mano è del tutto scomparsa sotto il tubino della ragazza. Cerco di distrarmi e vedere il film ma in breve la situazione precipita. Come se fosse la cosa più naturale del mondo padre e figlio si mettono a carezzarmi le gambe sempre guardando il film ed io non so come reagire. Dapprima mi sfiorano come involontariamente e poi con sempre maggiore insistenza,infine lasciano le mani sulle mie cosce. Maurizio mi carezza fino all’interno gamba con movimenti lenti e circolari,mentre il padre mi palpa con più decisione e mi da anche qualche leggero pizzico. Sono nel pallone più completo,non so cosa fare ma sento un calore sordo crescermi dentro. I miei capezzoli si sono gonfiati e il loro profilo risulta ben visibile attraverso la morbida stoffa del top,già molto teso per le dimensioni del mio seno. Vedo Sonia che adesso si è seduta sulle gambe di Sergio e lo bacia sensualmente strofinandosi come una gatta. Come sempre la situazione viene sbloccata da Mauro: infatti con dolcezza mi carezza i capelli,poi scende con la mano sulla spalla e mi sospinge a poggiare la testa sulla sua ascella. In questa posizione continuo a sentire la mano di Maurizio che gioca maliziosamente con il bordo delle mie autoreggenti. Sento il profumo del maschio e le mie difese cedere ;mi sento tutta languida e eccitata da queste manovre. L’uomo continua a carezzarmi la spalla e mi scocca qualche lento bacio sui capelli poi con l’altra mano mi carezza le dita. Approfittando del fatto che gli volgo le spalle e che sono girata sul fianco Il mio amico prende il bordo della mini e lo alza lentamente. Sento che ora la gonna è tutta alzata e quindi il culetto risulta completamente visibile, esposto alle sue attenzioni. Infatti la sua mano si poggia sopra le mie natiche e le massaggia con erotismo. Intanto il padre si è impadronito della mia mano destra e dopo varie carezze me la spinge sul pube. Mi sento impazzire quando avverto sotto la stoffa dei pantaloni dell’uomo la consistenza della sua virilità. Non riesco a trattenermi e carezzo il membro già molto consistente del maschio .Sento il mio culetto palpato e la mano di Maurizio che fa scivolare due dita sotto il perizoma e così stimola la mia rosellina. I due uomini mi portano a un gioco erotico che non mi lascia scampo. Sono tremendamente eccitata e sensibile alle loro attenzioni. Mauro mi lascia carezzare il suo pene attraverso la stoffa e poi con la mano destra lascia la mia spalla e passato sotto l’ascella mi afferra una mammella. Me la stringe con vigore ,quasi al limite del dolore e poi si mette a giocare con il capezzolo eretto stirandolo. L’ulteriore stimolazione mi impedisce di ragionare ed ho solo voglia di sesso da parte dei due maschi. Ogni forma di dubbio e pudore si è dissolta in me ,sono una donna calda che chiede di essere soddisfatta. Maurizio continua a stimolare il mio buchino , ne saggia l’elasticità inserendo lentamente la punta di un dito tra le tenere pieghe. Dopo qualche minuto di ulteriore petting Mauro si alza e con mia sorpresa mi prende la mano tirandomi in piedi. Non capisco cosa intende fare,fino a quando salutando gli altri dice che noi andiamo a riposare. Sempre tenendomi per mano mi porta verso le scale che salgono alle stanze da letto. Il mio ultimo sguardo indietro mi lascia vedere il figlio che si gira a guardare la tv e Sergio e Sonia che si avviano abbracciati verso la stanza della ragazza. Poi seguo il padre con il cuore in tumulto e in attesa di quanto mi può accadere. Ho un po’ paura’.. La salita selle scale mi sembra infinita e credo di barcollare sebbene mi appoggi a Mauro. Arrivati in cima l’uomo mi prende per un fianco e mi conduce verso la sua stanza dove entriamo rapidamente. Ci siamo! Ora temo e desidero quello che può accadere ,il momento che ho sognato da tanto tempo. Per cui resto incerto in piedi ,bloccato come un salame mentre il maschio mi richiude la porta alle mie spalle. Non ti preoccupare mi dice Mauro intuendo le mie angosce,faccio tutto io tu pensa solo a rilassarti. Cerco di adeguarmi al suo consiglio ma non ci riesco e lo vedo avvicinarsi con un certo timore. Mi poggia entrambe le mani sulle spalle e lentamente mi solleva il top,fino a sfilarlo completamente. Il reggiseno è trasparente e vedo il suo sguardo che si posa sui miei seni con un certo interesse torbido. Poi mi gira dietro mentre resto immobile,mi afferra i ganci dell’indumento e li scioglie facendolo cadere ai miei piedi. Mi torna davanti mentre istintivamente mi copro le grosse tette. Mi prende con calma le mani e me le poggia sui fianchi. Le sue mani si mettono solo allora a carezzarmi le mammelle,palpandole a piene dita. Sono molto eccitata e quando mi afferra i capezzoli non capisco più nulla,cedo e rovescio la testa indietro con un gridolino di piacere, a lungo represso precedentemente. Il massaggio dura qualche minuto poi le sue mani scendono ai miei fianchi,aprono la zip e lasciano cadere la mini per terra, vicino al reggiseno. Mi sento carezzare i fianchi e le natiche mentre sono con gli occhi socchiusi in trepidante attesa del le azioni di Mauro. Infatti mi artiglia l’elastico del perizoma e lo tira giù con lentezza esponendo completamente il mio pube tutto glabro. Non resisto alla vergogna e con una mano mi copro il pisellino con un movimento a scatto della mano destra. Lui non si scompone e con forza mi obbliga a rimetterla sul fianco .Mi guarda il minuscolo pene,residuo del mio periodo virile e lo stringe tra le dita con una certa energia;ciò mi provoca dolore e cerco di sottrarmi tirandomi indietro. Anche questa manovra mi viene bloccata e mentre la sua mano me lo torce lentamente con la bocca mi prende a succhiare un capezzolo. Un’ondata di piacere si unisce al dolore della torsione e ne esce un cocktail di sensazioni piacevoli e perverse. Mi vedo riflessa nello specchiera di lato. Sono rimasta in calze e tacchi mentre lui ancora completamente vestito mi succhia il seno e mi stringe il pube. Sento tutto il capezzolo risucchiato nella sua bocca e la sua mano che lasciato il pube mi carezza ora sensualmente le natiche. Sono in suo potere e mi lascio attrarre in un turbine di sensazioni erotiche senza reagire a nulla di quanto continua a farmi. Infine si rialza e mi dice di sdraiarmi sul letto,obbedisco in trance e resto a vedere lui che si spoglia rapidamente. Quando si toglie il boxer eresta nudo ammiro il suo pene che poco prima avevo toccato. Mi sembra molto bello ,di consistenza media con una grossa cappella in cima. Il tronco risulto coperto di vene tortuose e sotto l’asta dondola pigramente il grosso sacchetto dei testicoli. Mi piace molto il suo membro e lo vorrei toccare ma non oso spostarmi per farlo, resto così ferma,sotto il completo controllo della situazione da parte del maschio. Mauro si avvicina al letto,mi fa girare di schiena e mi riprende a carezzare il culetto e tutte le gambe. Poi mi divarica le natiche ed espone il mio buchino ,si piega e lo lecca con voluttà. Avverto la sua lingua rugosa che mi passa sul buco e mi provoca violenti spasimi di piacere lungo tutta la schiena . Mi inarco e mi contorco sotto le sue linguate ma lui non rallenta minimamente e mi porta sul pelo di un orgasmo incipiente. Poi lo sento fermarsi e mentre mi giro per vedere cosa accada. lui mi rimette in posizione prona e con una mano prende dal comodino accanto un tubetto di crema. Sento il freddo del gel che mi viene spalmato dal suo dito in tutta la circonferenza esterna dell’ano. Poi con un gesto circolare comincia a forzare lo sfintere:il dito ben lubrificato inizia a scivolare nelle mie viscere e dopo pochi istanti sento tutto il suo indice infisso profondamente nel mio canale. Inizia allora un lento movimento circolare a dilatare il mio condotto e ogni tanto esce ad aggiungere altra crema appena avverte qualche resistenza. Tutta questa sensazione è terribilmente eccitante, ricevo andate di calore e di attrito e risulta cento volte più forte di quando la provai la prima volta con il dottore:ora è evidente il desiderio di provocarmi piacere e prepararsi al suo . Non sazio di questo gioco Mauro aggiunge un secondo dito precedente mente lubrificato. Il mio culetto cerca di opporsi a questa doppia penetrazione ma lui mi molla due forti schiaffoni sulle natiche con l’altra mano. Il senso di dolore e le sue continue manovre riescono a farmi accettare le due dita e penso che le mie precedenti masturbazioni notturne abbiano un pò favorito questa dilatazione. Ora sono entrambe bene accolte fino in fondo da me e lui ne approfitta per farle scorrere in tutti i sensi dentro il mio canale. Sento che ogni resistenza crolla dentro di me e quindi accetto anche il terzo dito senza ulteriori patemi, oltre un certo dolore iniziale.:le tre dita mimano nel mio culetto il movimento della sodomia e provo un senso di pienezza che mi giunge inaspettato e coinvolgente. Mentre resto sdraiato il mio didietro asseconda la sua mano e si sporge in alto per favorire una maggiore penetrazione. Mi sento a sua completa disposizione e godo del continuo movimento delle sue dita nel mio buco. Dopo qualche momento sento che si ferma e lascia uscire la mano,riprende altro gel e lo spalma bene sul buco sospingendomelo dentro con la punta delle dita. Quindi ricopre della medesima crema tutto il suo membro e lo massaggia bene per diffonderla su tutta la superficie. Mi prende per i fianchi e mi fa mettere a quattro zampe mentre lui si posiziona dietro in un attimo . Capisco che sono pronto per l’iniziazione al sesso mentre sento le sue mani che mi allargano le gambe e mi divaricano le natiche mentre mi si avvicina . Mi giro verso la specchiera e vedo il maschio in piena erezione posizionarsi tra le mie gambe e poggiare la turgida virilità nel solco del mio culetto. Percepisco il suo glande che mi carezza l’ano e che poi inizia a spingere delicatamente sulla Rosellina. Aumenta la pressione e il dolore diventa forte mentre la cappella cerca di entrare nel mio sfintere. Finalmente mi dilato quanto basta e l’accolgo nel canale lanciando un urletto per il dolore di nuovo molto presente. Cerco di allontanarmi per sfuggire alla penetrazione ma le sue forti braccia mi impediscono ogni movimento e quindi resto infine immobile in attesa del peggio. Lui si ferma e per mette al mio culetto di adattarsi all’intrusione. Quando mi vede abbastanza tranquilla riprende a spingere con forza e tutto il pene mi scivola dentro di botto. Il mio buco deve aver ceduto di schianto alla virilità del maschio,ma ora i dolori sono insopportabili. Mi vengono le lacrime,cerco di nuovo di sottrarmi al martirio ma la sua decisione mi impedisce ogni reazione:anzi le sue braccia mi spingono a poggiare la testa sul cuscino mentre resto col bacino in alto offerto al suo desiderio. Finalmente i dolori sembrano diminuire e lui inizia a muoversi con circospezione dentro di me. Sento il suo grosso membro che scivola avanti indietro azzerando ogni mia resistenza .Il dolore diventa sfumato e compare il piacere. Sono tutto penetrato e dilatato dal suo movimento che diviene più veloce e intenso. Ogni parte delle mie pareti viene stimolata da quel bestione e ora la crema messa precedentemente permette una buon scorrimento del membro. Mi giro di nuovo allo specchio e mi eccito da matti a vedermi a pecorina finalmente posseduta da un maschio reale. Dopo qualche minuto di rapporto sessuale si ferma lo estrae lentamente. poi mi guarda il buco completamente aperto. Con le dita ci mette sopra altra crema e immediatamente mi rimette dentro tutto il cazzo. Ora sono bene aperta e recettiva, mi sento tutta bagnata e il movimento incessante del maschio mi porta un piacere continuo. Sento il ritmo dei suoi colpi salire e il suo respiro divenire affannato. Il suo pene si gonfia ulteriormente obbligando il mio buco ad una nuova dilatazione. All’improvviso un urlo dell’uomo e sento dentro di me fiotti di lava che colpiscono le mie pareti più interne. Il suo orgasmo sembra interminabile e quando si esaurisce lui estrae il membro mi viene davanti a l viso sulle labbra: Lo prendo in bocca raccogliendo le ultime briciole del suo seme e lo avvolgo con la lingua. Sono distrutta e sconvolta dal piacere provato. Mauro mi prende per i capelli impedendomi di lasciar uscire il pene dalla mia bocca. Lì succede qualcosa di assolutamente imprevedibile. Dalle nebbie in cui ero caduta vengo richiamata bruscamente da un nuovo dolore all’ano. Mi giro verso lo specchio e vedo Maurizio completamente nudo che mi sta penetrando. Mi sento tradita e umiliata ma il mio culetto travagliato e dilatato lo accoglie dopo breve lotta. Dunque lui si è introdotto di soppiatto nella stanza e a mia insaputa alla fine del piacere del padre ha pensato giunto il suo turno. Tutti questi pensieri mi fanno morire, ma avverto superiore diventa il piacere della nuova penetrazione. Perciò mi arrendo di nuovo e dopo qualche minuto accolgo anche il seme del mio ex compagno di scuola. Finito il rapporto crolliamo tutti stremati sul letto. Capisco che sono diventata una donna e che tutto ora sarà diverso per me. Intimamente mi sento troia e felice e per ora questo mi soddisfa.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…