Cristiano ci ha preso gusto. Venerdì sera siamo usciti con Francesco, e non ha provato nessun imbarazzo, e quello che abbiamo fatto deve aver rotto i suoi freni inibitori. Sabato sera mi ha detto che avremmo fatto un’uscita a tre: lui, Marina ed io. E non era un invito, era un ordine!
Era un po’ che io e Marina lo stuzzicavamo su quell’argomento, già dallo scorso dicembre, già dal discorso della nutella, dicendogli cosa gli avremmo fatto io e lei. E dopo l’uscita a tre di venerdì con Francesco, mi ha fatto questa proposta. Ci siamo trovati alle nove e trenta sotto casa sua, siamo andati a bere qualcosa, abbiamo chiacchierato un po’, abbiamo raccontato a Marina della sera precedente con Francesco. In questo locale, le persone intorno a noi stavano in silenzio a sentire il racconto delle nostre carezze. Abbiamo rotto il ghiaccio.
Siamo andati a casa mia. Ci siamo seduti sul divano, l’unica luce quella dell’abat-jour sulla tele, come sottofondo il cd di Otis. Cristiano era seduto in mezzo, Marina alla sua destra. Non abbiamo parlato molto, non era così semplice, eravamo un po’ in imbarazzo.
Ma io e Marina viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda: abbiamo cominciato a sfilare il maglione a Cristiano, poi a dargli bacetti sulle guance, bacetti casti ma provocatori’
Cristiano ha iniziato a rilassarsi. Gli abbiamo slacciato la camicia mentre con la lingua abbiamo iniziato ad accarezzargli le orecchie ed il collo. Poi abbiamo iniziato a baciarlo sul serio, a turno, mentre gli sfilavamo la camicia. L’abbiamo coperto di baci e di carezze.
Gli abbiamo slacciato i pantaloni. Glieli abbiamo abbassati. Abbiamo iniziato a toccarlo. Tutte e due. Lui ha infilato le mani sotto le nostre magliette, e accarezzava tutte e due, e ci mordicchiava il collo.
Io e Marina viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda: gli abbiamo tolto i boxer. Lo abbiamo accarezzato. Abbiamo iniziato a baciarlo. Tutte e due. E le nostre lingue si intrecciavano su di lui. Ci siamo baciate fra di noi, lo abbiamo baciato, lo abbiamo toccato. Il divano è diventato troppo piccolo. “Andiamo a letto?”.
Noi eravamo ancora vestite. Marina e Cristiano si sono inginocchiati sul letto uno di fronte all’altra. Abbiamo iniziato a spogliare Marina, mentre continuavamo a baciarci. Io la baciavo sul collo, ed era un po’ difficoltoso, con tutti quei capelli. Cristiano la baciava e l’accarezzava dappertutto. Eravamo ormai eccitatissimi. Abbracciata a me, Marina si è distesa sul letto. Cristiano si è un po’ imbranato, quasi dovevo spiegargli cosa avrebbe dovuto fare! ‘ E finalmente ha capito. Erano bellissimi. A quel punto mi sono sentita di troppo, ero l’unica ancora vestita, e ho provato contemporaneamente un po’ di gelosia, di invidia e di vergogna a vederli così. Stavo per andarmene, ma Marina mi ha trattenuta prendendomi per mano. Mi stringeva la mano seguendo il ritmo del movimento di Cristiano. Mi ha tirata verso di lei. Mi ha baciata. Ho iniziato ad accarezzarla. Cristiano mi baciava sul collo. Marina mi ha infilato una mano sotto la maglietta. Ho iniziato ad accarezzarli tutti e due. Erano troppo belli. Marina ha preso ancora la mia mano, e me la stringeva mentre Cristiano si muoveva su di lei.
Poi hanno iniziato a spogliarmi. Non ero troppo dell’idea: queste cose le trovavo molto eccitanti a farle agli altri e a vederle fare, ma quando si è trattato di me mi sono sentita un po’ in imbarazzo, non ero completamente a mio agio, mi sentivo un po’ fuori posto, anche perché loro erano talmente belli! Ma loro sono stati dolcissimi, ed hanno ripetuto su di me gli stessi gesti, gli stessi baci, le stesse carezze che io avevo dato a loro. Siamo andati avanti così a lungo, scambiandoci le parti, scambiandoci baci e carezze, cambiando di volta in volta l’oggetto delle nostre attenzioni, una volta Cristiano, una volta Marina, e una volta io.
E poi, il sonno. Mi sono addormentata profondamente, dopo due sere così ero veramente stanca. Non ricordo che si siano rivestiti, non ricordo che siano andati via, non ricordo di essere andata a chiudere la porta. E la mattina dopo mi è sembrato tutto un sogno.
Però, Cris, ricordami di renderti i boxer che hai lasciato a casa mia!
6 maggio 2001.
Qualcosa ho scritto. Principalmente, uso l'eros e il sesso come temi frammisti a narrazioni varie che spesso e volentieri possono…
Ti ringrazio del tuo commento. Ho appena inviato il secondo episodio del racconto spero ti piaccia. Tu hai scritto qualcosa?…
Un racconto scritto bene, continua
Oh, posso immaginare! Devo dire che stai gestendo la chiusura con grande maestria! Attendo il seguito!
Molto bello! Ben scritto, l'inizio descrittivo è dettagliato e poetico, nient'affatto scontato né tantomeno volgare e ottimo anche il proseguo!