Le 8.45, devo alzarmi, ho tante faccende da sbrigare. Questo caldo poi e così soffocante oggi, non sono neanche le 9.00 ed abbiamo superato i 30′. Faccio colazione con tanti rumori nel palazzo. Ah già oggi c’è il trasloco dei nostri coinquilini. In bagno, una bella doccia rinfrescante, mi vesto piuttosto leggera, un vestitino con la gonna poco sopra il ginocchio e l’abbottonatura tipo camicia sul davanti, così se fa più caldo mi slaccio un po’. Perizoma, un bel reggiseno che mi tiene belle su le tette, scarpe da tennis senza calze e via. Destinazione centro commerciale per il mio hobby preferito: shopping. Sono già le 10.40, occhiali da sole, borsa, chiavi, esco di casa. Ascensore’. Caspita è occupato, c’è un ragazzo dei traslochi con un mobile all’interno ma non mi va di fare 4 piani a piedi. ‘Posso?’ ‘Certo signorina, prego’ Il nostro è un ascensore vecchio stile, il minimo indispensabile, piuttosto stretto e con una portata di 3 persone massimo. Entro, passo tra lui ed il mobile, sfiorandolo appena, mi poggio al muro, scendiamo. Però’. Non è male sto ragazzo, la salopette gli dona, e poi quella canotta tira fuori tutti i suoi bicipiti legati a quelle spalle larghe. Scendiamo, fa caldo, mi sbottono un bottone della camicia. Lui decisamente più alto di me, un armadio, si gode il panorama dall’alto. Piano terra, si apre il ‘mini’ ascensore, ripasso tra lui ed il mobile, non so neanche io se volutamente o no, sfioro con il mio gluteo la sua patta, sento qualcosa, rallento il movimento, lui lo sente e si spinge appena verso di me, come a farmi sentire quanto fosse felice di avergli fatto compagnia. Mi allontano, salgo in macchina e via, destinazione centro commerciale. Lo shopping oggi ha un sapore diverso, in genere mi piace concentrarmi sulle vetrine, godermi tutto quello esposto, ma oggi no. La mia mente vaga tra i bicipiti e la salopette, con quel coniglio nella patta bello duro che non si stacca dai miei pensieri. Torno a casa, sono quasi le 13.00 ed il termometro che sfiora i 40′. Con la spesa mi dirigo verso l’ascensore. E’ libero, smorfia, peccato, un altro bel viaggio non mi sarebbe dispiaciuto. Entro in ascensore, dito sul pulsante”. ‘Mi scusi?…. possiamo approfittare?’ Eccoli sono due questa volta, e con un materasso ingombrante da portare al 4′ piano. Il caldo ha fatto effetto anche a loro che sono rimasti solo con la salopette, mentre la canotta oramai è un vago ricordo del poco fresco mattutino. Come fare a dirgli di no? Staremo un po’ stretti e spero che l’ascensore regga ma un viaggio con i ‘Bronzi di Riace’ io non me lo perdo. ‘Venite c’è posto’ Esco dall’ascensore loro dapprima mettono l’enorme materasso in fondo poi si poggiano ai lati del vano. Io rientro e mi metto al centro con le mie due borse tra le mani. Saliamo, fa caldissimo, i miei bottoni al vestitino li avevo già sbottonati al centro commerciale, un po’ per il caldo, un po’ per la mia voglia esibizionistica di mostrarmi. Loro dall’alto si godono le mie rotondità fuoriuscire dal reggiseno che mi tiene belle rigonfie le mie tette. Tra il 2′ ed il 3′ piano uno strano movimento e d’improvviso l’ascensore si blocca’. ‘Che succede?’ ‘Non so signorina, si è fermato l’ascensore. Forse troppo peso’. ‘Ok calma, chiamo il numero del pronto intervento’. Mi risponde un ragazzo, tra 30 massimo 45 minuti sono li. Ci tranquillizziamo, però li dentro fa veramente caldo. Il tempo passa lento, si comincia a sudare. Ho sete, mi piego lentamente abbassandomi completamente per cercare nella borsa della spesa qualche succo dissetante. Mi rendo conto di avere il volto ad altezza patta, alzo lo sguardo’ di fronte a me c’è qualcosa che vuole uscire dalla salopette. Non so cosa abbia fatto effetto se il mio bel balconcino o la bocca a pochi cm dal suo membro ma sicuramente ha funzionato. Fingo di non aver notato nulla e lentamente giro il volto e la borsa dall’altro lato. Qui è ancora peggio, si nota nettamente come un grosso cetriolo inserito nella tasca sinistra. Le mie gambe cominciano a mollarmi, sono piegata sulle ginocchia, provo a rialzarmi con il mio succo in mano, perdo un attimo l’equilibrio, e d’istinto allargo le braccia che scivolano lungo le loro gambe, salendo sul bacino, toccando i loro cazzi veramente duri. Loro mi prendono dalle braccia e mi aiutano a rialzarmi. Bevo il mio succo, offro, bevono anche loro. Fa caldo, le gocce di sudore aumentano, le mie scivolano dal collo per insediarsi tra i miei seni. Sotto i miei grossi occhiali da sole osservo i loro sguardi seguire le mie gocce e soffermarsi sui miei seni, provando ad entrare li nel mezzo. Io guardo loro, due mastini, belli, il sudore brilla sopra l’abbronzatura rendendoli marmorei. Mi sto bagnano, e non credo sia solo sudore. Succo finito ed ho ancora sete. Questa volta esagero’ per cercare una bottiglietta d’acqua nella borsa e non ripetere l’errore precedente mi piego, scendo a 90 gradi poggiando i miei glutei su uno dei due. Comincio a cercare’. con molta calma. Il mio culo non riesce a trovare il cazzo, è più basso. Lo comincio a sentire, si avvicina, è appena sopra. Il ragazzo piega leggermente le ginocchia, sento un bastone scivolare giù dall’osso sacrale, tra le mie chiappe, fino li’ il punto perfetto. Comincio a premere su di lui fingendo di non trovare la bottiglietta, lui preme verso di me. Ecco arriva una mano, sempre da dietro che scivola sotto la gonna, mi prende le cosce, sale sui glutei. L’altra mano mi solleva il vestitino, mostrando quell’unico triangolino a difesa del mio essere donna. Il collega nel frattempo si gode lo spettacolo e si mette in direzione del mio volto. Io, oramai succube di quel bastone tra i glutei alzo lo sguardo. La mia bocca e li, esattamente 5 centimetri da quel cazzo che non vede l’ora di uscire dai pantaloni. Con la mano lo afferro, lo stringo, comincio un movimento lento, un massaggio. Lui si sbottona la salopette si abbassa tutto e lo tira fuori. Lo prendo in mano, lo stringo, mi fa sentire un potere tra le dita. Ci gioco un po’, poi comincio a leccarlo con la lingua sulla punta, la giro intorno alla cappella, lo bagno bene, avvicino le labbra e comincio ad ingoiarmi quel cazzo che lentamente scompare nella mia bocca per poi riapparire più duro che mai. Le mie mani ferme sui suoi fianchi, la mia bocca che si riempie e si svuota, il suo bacino che si spinge in avanti per infilarmelo sempre più in gola quasi a soffocarmi. Li dietro dalle parti del mio culo accade l’inevitabile. Via la salopette, via i boxer, via il triangolino. Non ho difese. Sono bagnata, sento due dita divertirsi con il mio clitoride ed infilarsi di tanti in tanto nella mia vagina. Poi un attimo di pace ed ecco una lingua che sostituisce le dita. Allargo le gambe e mi godo quella lingua brava a cercare e trovare il mio piacere. Gemiti silenziosi, la lingua termina il suo compito, eccolo arriva, prepotente, apre, sfonda una porta spalancata e si infila tutto dentro. Si spinge da dietro si spinge davanti, gola e vagina piene di piacere, mi faccio frullare piacevolmente. Il ragazzo di fronte a me non resiste più, mi rimette in verticale, con il cazzo ancora dentro da dietro che prosegue il suo movimento. Ci guardiamo negli occhi, le sue mani sollevano la veste, io alzo le braccia, la sfila, io mi tolgo il reggiseno, quell’indumento ha fatto più che il suo dovere. Ci baciamo, si sentono i colpi presi da dietro, il bacio e piacevolmente confuso, le sue labbra scivolano lungo il collo verso i miei capezzoli. Gli prendo la testa e la premo contro i miei seni. Mi lecca, mi morde, stringe quei capezzoli duri, godo. Ora mi vuole ancora di più, lo avverto, lo sento. Con un movimento di anche sposto il cazzo un po’ stanco di penetrarmi. Lui mi prende dai fianchi, con le sue forti braccia è un gioco da ragazzi sollevarmi. Allargo le gambe e le attorciglio intorno al suo bacino, lui con una mano mi tiene attaccato a se e con l’altra prende il suo cazzo e me lo infila da sotto. Mi prende con le mani dai glutei e comincia a spingermi verso di lui. Io con le gambe attorcigliate e le braccia dietro il suo collo continuo a baciarlo a leccarlo lungo il collo, le spalle. L’altro ragazzo dopo aver ripreso fiato si avvicina, sempre di più, è alle mie spalle, mi stringe. Mi sento un sandwich tra loro. Con la fica piena e le sue mani che mi allargano ben bene i glutei avverto due dita che si infilano sotto le cosce, si bagnano dalla mia fonte, fanno capolino sull’altro mio buco rimasto indifeso. Lentamente si infilano, prima uno, poi dopo aver ripetuto l’operazione iniziale, ne entrano due contemporaneamente, bagnandomi sempre di più il mio buco del culo. Eccole venir fuori’. sono pronta’.. sento la capocchia toccarmi la sotto, entrare delicatamente, fa un po’ male, esce, la bagna ancora e rientra, si infila, sempre più a fondo, fino ad ingoiarselo. Avverto un po’ di dolore, ma il piacere si raddoppia. Mi sento una gran troia, piena in entrambi i buchi ed appagata. Sono oramai ben salda tra i due ‘bronzi’, posso dar libero sfogo alle mie mani. Con una continuo a girovagare tra quei pettorali e quelle spalle, con l’altra mi tappo la bocca. Sto raggiungendo l’apice, ho voglia di urlare, provo a reggere ma è più forte di me. E quando sto per mollare un urlo che avrebbe sentito tutta la palazzina, una mano amica mi aiuta a strozzare l’urlo in bocca. Godo, il mio piacere non passa inosservato e mentre il mio culo continua ad essere sbattuto, la mia fica si svuota lasciandomi libera davanti. Mi rimettono a 90, mi infilo il cazzo in bocca. Stanno per venire entrambi, li sento indurirsi, frenare i loro urli e venirmi dentro, io continuo a leccarmi quel cazzo che mi inonda la bocca, mentre l’altro si diverte a venirmi nel mio culo. Sfiniti ci lasciamo andare, nudi, accovacciati li in terra, gli occhi nel vuoto, fradici di sudore. Ci rivestiamo, due chiacchiere per smorzare l’imbarazzo. Per curiosità provo a premere il tasto del 4′ piano’.. l’ascensore riparte” ‘Ma non è che qualcuno ha premuto lo STOP?”. Involontariamente’.. ?’ I ‘Bronzi’ incrociano gli sguardi, fingono di non sapere, i ‘fingo’ di credergli. Raggiungiamo il pianerottolo, faccio in tempo ad avvisare il tecnico, esco dall’ ascensore, prendo le chiavi e rientro in casa. Una bella doccia e mi distendo nuda sul letto’ godendomi rilassata le lenzuola pulite e le fantasie sporche di giornata.
Sempre più pazzesca..vorrei conoscervi..anche solo scrivervi..sono un bohemienne, cerco l’abbandono completo ai piaceri.. e voi.. Scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Grazie per i complimenti. Ma non so come consigliarti per cercarli.
Adoro i tuoi racconti! c'è ancora modo di trovarli raccolti per autore? con la nuova versione del sito non ci…
Grazie mille, sapere che il mio racconto sta piacendo mi riempie di soddisfazione! Se non vuoi aspettare i tempi di…
Ma che bello vedere la complicità, l'erotismo e l'affinità costruirsi così! Davvero ben scritto! Attendo il seguito! E ho già…