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Trio

Noi tre.

By 2 Settembre 2024No Comments

La lingua di Lorena si muoveva morbida e delicata sulla mia pelle infuocata. L’esperienza appena vissuta mi aveva privato di tutte le forze, ma, allo stesso tempo, mi aveva acceso qualcosa dentro. Era come se l’orgasmo stesse ancora continuando, ininterrottamente. Lei, intanto, mi stava ripulendo per bene. Sentivo la sua lingua raccogliere l’abbondante sperma che A. mi aveva lasciato addosso. I miei occhi erano chiusi e stavo pensando a lui, quando mi accorsi che le labbra di Lorena si erano poggiate sulle mie. Con la lingua cercava di farmi aprire la bocca per potersi insinuare dentro e farmi assaporare il bottino che aveva raccolto. Mi ritrovai a succhiarle la lingua con delicatezza prima e con più passione dopo. Quel mix di sapori mi stava dando alla testa e sentivo di nuovo pulsare tra le gambe. Allungai la mano per accarezzare Lorena, le sue gambe erano aperte e perciò arrivai subito al suo clitoride. La sentivo ansimare mentre continuava a baciarmi: la volevo, di nuovo. Mi girai verso il bagno e vidi che A. ci stava osservando con un sorriso strano, cercai un suo cenno di approvazione e lo trovai subito. Mi fece cenno di sì con la testa e, lasciando cadere l’asciugamano che aveva intorno alla vita, si avvicinò a noi.
Ignorandolo iniziai a baciare i capezzoli di Lorena e le infilai due dita nella figa: quanto mi piaceva sentirla così bagnata. Ansimava e muoveva il bacino su e giù. A. Le chiese se aveva voglia di cazzo, lei come risposta aprì subito la bocca. Dopo pochi secondi il cazzo di A. era avvolto dalle labbra di Lorena. Io le fottevo la figa e lui la bocca. Avevo voglia di baciarlo, ma prima volevo assaggiare gli umori di Lorena. Le succhiai prima le grandi labbra e poi il clitoride, mentre lei si dimenava con il bacino. Mi staccai da lei, volevo guardali. A. Mi fissava negli occhi mentre spingeva il suo cazzo nella gola di Lorena… che scena meravigliosa. Iniziai a baciarlo, avevo bisogno della sua lingua e dei suoi morsi sulle labbra. Mentre mi divorava mi stringeva i capezzoli e poi, all’improvviso, mi spinse giù, con il viso vicino a quello di Lorena. Il suo cazzo si divideva nelle nostre bocche, mentre lui mi schiaffeggiava i seni. Mi spostai, feci sistemare Lorena al centro del letto e mi misi con le gambe aperte sul suo viso, invitando A. ad accomodarsi tra le gambe di Lorena. Mentre io strusciavo con il clitoride sulla sua bocca lui sbatteva il cazzo sulla sua figa. “Scopala”, urlai.
Lui sembrava non volerlo fare, perciò mi feci in avanti per afferrare la sua verga durissima e puntarla alla figa della nostra amante. “Scopala, ti prego. Il tuo piacere è il mio piacere”. Cominciò a sbatterla, aveva il sangue negli occhi. Sapevo che stava per esplodere. Il suo sogno sadico era sapermi a guardarlo mentre scopava un’altra. Lorena intanto mugolava e divorava la mia figa fradicia. Eravamo tutti al limite. A. mi afferrò i capezzoli e mi tirò a se per baciarmi. Affondava il cazzo dentro Lorena e succhiava la mia lingua. “Sei tu la mia puttana, vero”? mi chiese all’improvviso. “Sono la tua puttana, risposi”. Il mio orgasmo fu il primo, seguito da quello di Lorena, che non faceva altro che ripetere che la stavano facendo impazzire. A. si sfilò da Lorena e afferrandomi i capelli mi spinse con la faccia sul suo cazzo. Appena me lo spinse in gola sentii la sborra calda che usciva copiosa e che mi riempiva la bocca. Ingoiai tutto, non volevo dividerla con nessuno. Era solo mia. E lui lo sapeva. Ci rilassammo un po’ sul letto mentre Lorena si sistemava e rivestiva per andare via. Vidi che mise il suo bigliettino da visita nella mia borsa. Chissà…

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