i Mi chiamo Enrico, sono uno studente universitario.
Questa è un’esperienza capitatami l’anno scorso, senz’altro la più eccitante della mia vita sessuale, che non scorderò mai e niente potrà mai cancellarla…Ero andato all’appartamento che Sara condivideva con la sua coinquilina, per studiare insieme. Sara è una mia compagna di corso dalla quale sono sempre stato attratto: bionda, occhi verdi, labbra piene e carnose, una terza abbondante di seno, due gambe lunghe e lisce e un culetto fantastico… Eravamo insieme nel corso di psicologia ed avevamo un problema con un esame. Mi propose allora di studiare insieme un pomeriggio. Avevo accettato di venire a casa sua per aiutarla, volevo essere gentile ma in realtà lei mi eccitava tantissimo’volevo starle vicino, guardarla, sentire il suo profumo, insomma stare con lei!
Verso le tre del pomeriggio mi recai alla palazzina dove abitava, suonai al campanello e aspettai. Mi rispose la sua coinquilina. Si chiama Victoria ed è di due anni più giovane di Sara. Frequentava anche lei il nostro stesso ateneo, come matricola. All”università l’avevo notata e ammirata diverse volte, ogni tanto ci parlavo, aveva sempre un codazzo di maschi arrapati che le stavano sempre addosso cercando di fare i brillanti a tutti i costi’ D’altronde penso che chiunque avesse un po’ di testosterone nelle vene avrebbe voluto scoparsela fino allo sfinimento. Non poteva certo passare inosservata una bella ragazza come lei! Era mora, occhi verdi, un fisico mozzafiato, da modella, un decolleté da paura e un culetto a mandolino…
-Sei Enrico? ‘
-Ciao .Si, sono io, sto cercando Sara, è in casa? ‘
-No, è uscita a fare delle compere, dovrebbe arrivare tra poco.. sali pure se vuoi!-
-Va bene, grazie, vengo subito.-
Salii e trovai la coinquilina a ricevermi, alla porta. A momenti mi venne un colpo!
Era bellissima: capelli sciolti e lucenti, un seno veramente sodo, messo in evidenza da una canotierina attillata rosa e due gambe lisce e seducenti, nude. Indossava degli shorts bianchi e sotto di questi si intravedeva quello che sembrava un perizoma nero, molto sexy’Non aveva il reggiseno e i suoi capezzoli erano chiaramente ben visibili’Ero letteralmente stupefatto, mai e poi mai mi sarei aspettato qualcosa del genere! Cercai di non rimanere con la bocca aperta, cercai di non fissare troppo quella meraviglia della natura, feci molta fatica a fare finta di niente. Lei sembrò accorgersene, mi guardava in modo strano, mi sembrava di notare un sorrisetto malizioso dietro la sua espressione’Mi fece accomodare in salotto e mi sedetti sul sofà.
-Hai sete? Posso offrirti qualcosa?- Mi chiese sorridendo
-No, grazie, sei gentile, ma sto bene così.- fu tutto quello che riuscii a dire.
Ad un certo punto si sedette sul divano, accanto a me. Cominciò ad accavallare le gambe, lentamente, sfiorandosi le gambe con le mani. Ero eccitatissimo, la mia razionalità cominciava a diminuire sempre più. L’unica cosa che avrei voluto fare in quel momento era leccare quei meravigliosi capezzoli e scoparla subito, con furia, farla urlare di goduria’.’No, smettila, sei qui per studiare!’ cercai di ripetermi cento volte nella mia testa, tentando di calmarmi in qualche modo.
Lei per tutta risposta, senza dire nulla, si spostò leggermente in avanti, ammiccando vistosamente, poi si spostò lentamente vicino a me, toccandomi una gamba e accarezzandomi il collo.
-Che fai?- blaterai queste uniche parole, ormai completamente rapito dai suoi occhi.
-Non ti preoccupare tesoro – mi sussurrò ‘va tutto bene’- no, che non andava tutto bene, ma che le stava succedendo? ‘Sai, è da un po’ che ti ho notato, all’università’sei veramente carino- io non sapevo più che dire ‘Avrei tanto voluto conoscerti meglio ma sono molto timida con i ragazzi, non faccio mai il primo passo- e per fortuna era timida! ‘Finalmente siamo io e te da soli, ora possiamo conoscerci meglio, io e te’- finì di parlare, si avvicinò di più, chiuse gli occhi e socchiuse delicatamente le labbra’
Non riuscii più a trattenermi. Mi voltai e la strinsi forte, baciandola profondamente. Le nostre lingue si unirono in una danza sconvolgente, ci scambiavamo fiumi di saliva mentre le nostre mani si muovevano freneticamente l’uno sull’altra, cercando i contatto con le nostre pelli sudate… Salì sopra di me con le gambe a cavalcioni ed ebbi la certezza che non indossava il reggiseno: i suoi capezzoli erano duri, turgidi, in rilievo sulla canotiera. Mi tolsi la t-shirt e lei cominciò a leccarmi i pettorali, mentre cominciavo a spogliarla.
Le tolsi la canottiera lasciando liberi i suoi seni. Poi la misi sdraiata sul divano e mi tolsi i jeans e i boxer. Il mio cazzo era in erezione come non mai. Gemeva eccitata come una troia. Le sfilai gli shorts continuando a passarle la mano sulla coscia e con l’altra a strizzarle i seni. Avevo ragione, indossava un perizoma nero molto aderente, già leggermente umido’quando glielo sfilai vidi la sua fichetta bagnata e pulsante. Era completamente depilata, le piccole labbra erano molto sporgenti e invitanti. Sembrava una rosa dai petali delicati pronta a sbocciare’ Le aprii le gambe e iniziai a leccarle la passerina. Il suo odore mi eccitava da morire. Le succhiai il clitoride, mentre con due dita della mano sinistra la penetravo. Gemeva sempre di più, la fica era sempre più bagnata…Dopo un po’ mi saltò addosso, cademmo dal divano sul tappeto e lei si trovò sopra di me. Si sedette a cavalcioni sopra di me e cominciò a strusciare la sua fica slabbrata sul mio cazzo durissimo, muovendo il bacino… Non ce la facevo più, avrei voluto mettere il mio cazzone in quella invitante morsa di carne, ma resistetti. Tornammo sul divano e iniziò a farmi un pompino. Era molto brava, sapeva quando doveva leccare e quando succhiare, lo sapeva fare divinamente. Mi leccò l’asta per intero, soffermandosi piacevolmente sui testicoli e sulla cappella e poi me lo prese tutto in bocca. L asua lingua mi faceva impazzire, mentre mi succhiava le accarezzai i capelli. Dopo un po’ alzò la testa e ci baciammo alla francese, avevo ancora i suoi umori sulle mie labbra e in bocca….Ci buttammo rimanendo sdraiati sul tappeto l’uno di fianco all’altra, mentre riprendevo fiato.. Lei si spostò accanto a me e ricominciò a baciarmi, con dolcezza. Io la accarezzai, dolcemente, il sedere, i seni, i fianchi e i capelli. Stavo per penetrarla quando sentii la porta aprirsi e richiudersi.
-Victoria?- Cazzo, era Sara!.
Me ne ero completamente dimenticato!
Entrò in salone e rimase a bocca aperta vedendo la sua coinquilina nuda e sudata leccarmi e accarezzarmi. ‘Ma cosa sta succedendo qui?- chiese avvicinandosi. Non sapevo cosa dire, ero eccitatissimo e nello stesso tempo arrabbiato per avere interrotto quella bellissima scopata..
Mi sollevai rimanendo seduto a terra con la schiena contro la base del divano, cercando di darmi un contegno ‘ Victoria mi ha fatto salire accomodare, ti stavamo aspettando. ‘
– Già vedo!- disse fissandomi il cazzo ancora in tiro.
‘ E tu – si rivolse a Victoria ‘ come ti permetti di scoparti un mio compagno di corso a mia insaputa?- le chiese appoggiando un sacchetto sul tavolo e sedendosi sul divano esattamente vicino a me.
– Scusami tesoro! ma Enrico è troppo bono, non ho resistito, lo volevo subito’ – le rispose ancora mettendosi al mio fianco e strusciando la figa contro la mia gamba.
-Il suo cazzo è buonissimo, dovresti provarlo!-le disse.
-Tranquilla Amore, se vuoi continuare a scoparlo fallo pure, ma ad una condizione’ voglio giocare anch’io!- disse Sara sfilandosi il maglioncino e rimanendo in reggiseno. La coinquilina salì sul divano e iniziò a baciarla appassionatamente. Io mi voltai e mi misi a leccare le gambe di Sara, strappandole il reggiseno.
Le slacciai la cintura e le abbassai i pantaloni. Victoria si staccò dalle sue labbra e si mise in piedi sul divano mettendo la sua passerina davanti alla bocca di Sara, che cominciò a lavorare di lingua.
Io, incantato dalla visione, spogliai completamente Sara e cominciai a leccarle e mordicchiarle i capezzoli, mentre il mio cazzo stava per scoppiare al solo pensiero di quello che stavo per fare. Sara smise di leccare la fichetta slabbrata dell’amica e la buttò di prepotenza sul divano. Mi prese la testa e la portò davanti alla sua faccia, mettendomi di colpo la lingua in bocca e stringendosi forte a me. Iniziai a palparle il culo , ancora con il tanga addosso, poi glielo tolsi e smisi di limonare. Scesi con la lingua sul collo, tra i seni, giù lungo il ventre, fino alla figa, completamente rasata.
La leccai e penetrai con la lingua, poi quando fu soddisfatta si girò e si mise a pecorina mettendomi davanti alla faccia il suo culo rotondo. Victoria si infilò sotto di lei ed iniziò a leccarle la figa fradicia dei suoi umori e della mia saliva. Dopodichè si alzarono tutte e due e mi spinsero sul divano, mettendosi poi ai lati. Si avvicinarono e iniziarono a spompinarmi contemporaneamente. Era una situazione magnifica, Victoria mi leccava le palle mentre Sara me lo prendeva in bocca e lo succhiava. Invertivano continuamente i ruoli alternandosi con la bocca e con la lingua, ogni tanto le loro bocche si incontravano e si baciavano, con la mia cappella in mezzo alle loro lingue di fuoco. Io gli toccavo le fighe fradicie, ma lo facevo più per distrarmi da quel meraviglioso pompino che per altro. Erano due troie assatanate, e non so per quanto tempo avrei potuto resistere senza venire. Allora mi sdraiai sul tappeto, presi Sara per i fianchi e iniziammo uno stupendo 69, mentre Victoria si mise dalla parte opposta per continuare succhiarmi il cazzo. Ora perlomeno avevo la fica di Sara da lavorarmi, quando lecco una figa lo faccio con una tale passione che non presto troppa attenzione al resto…Purtroppo non funzionò per molto, erano molto brave, sicuramente dovevano averlo già fatto altre volte. Il mio cazzo stava per scoppiare, era completamente lucido della saliva delle due ragazze, che continuavano senza sosta a succhiare… Per fortuna Sara si spostò e mi guardò con un sorriso malizioso, sditalinandosi la passera..
‘ Voglio il tuo cazzo dentro di me, ora, non ce la faccio più! ‘
Non me lo feci ripetere. La afferrai per i fianchi e infilai il mio pene di prepotenza in quelle labbra vaginali magnifiche… Cacciò un urlo acuto di piacere mentre la penetravo a ritmo costante e lei leccava a sua volta la vagina della coinquilina, che ansimava. Le pareti della sua figa erano piuttosto strette, avvolgevano il mio cazzo in un caldissimo abbraccio, era fantastico quando mi muovevo. Non doveva aver avuto moltissime esperienze sessuali, o forse la sua passerina era così di natura. La chiavai in diverse posizioni, sempre nella fica, fino a quando mi sdraiai a pancia in su e lei sopra di me mostrandomi la schiena, facendosi cavalcare dal mio cazzone mentre baciava appassionatamente Victoria. Continuai per un po’, ad un certo punto Victoria estrasse il mio cazzo dalla fica di Sara, di prepotenza, e se lo mise in bocca, ripulendomelo tutto dagli umori dell’amica. Non avevo mai provato un’esperienza del genere, era fantastico, mi sembrava di sognare. Quando finì di ripulirmelo tutto rimise il mio cazzo nella fica di Sara e potei ricominciare a chiavarla.
Rifacemmo il giochetto un bel po’ di volte, quindi decisi che era arrivato i momento di Victoria e la penetrai,lei sopra di me e io sdraiato a pancia in su.
Sorpresa! Le sue pareti vaginali erano molto più elastiche di quelle di Elisa e non dovetti quasi neppure spingere da quanto la sua fica era morbida e bagnata, sembrava di immergere il cazzo in un burro caldo…a quanto pare Victoria doveva avere una vita sessuale molto intensa, altro che timida studentella! Ero stupito e nello stesso tempo ancora più eccitato
Mentre la scopavo, Sara mise la sua fica ormai allargata a dovere dal mio cazzo sopra la mia faccia e cominciai a lappare. Non vedevo più nulla a parte la figa fradicia di Sara ma a giudicare dai rumori che sentivo quelle porche si stavano baciando con foga’
Andammo avanti così per un po’, poi le scopai di nuovo a turno, sul divano. Avevo ben quattro buchi caldi a disposizione, non appena estraevo il cazzo dalla fica di una, per riprendere fiato, subito l’altra si precipitava con la sua bocca famelica e me lo ripuliva tutto, e così via. Il mio cazzone prendeva aria solo per pochi secondi e poi finiva subito nelle loro bocche o nelle loro passere calde, a turno. Non potevo durare ancora molto’
Ero quasi al limite, mi stupivo della mia resistenza, ma ormai non ce la facevo più, stavo veramente per scoppiare e le urla di piacere delle ragazze non facevano che arraparmi ancora di più. Dissi allora che stavo per venire, estrassi il cazzo dalla fica di Victoria e tentai di alzarmi sul divano. Sara mi fermò e si girò, allargando le gambe e tenendo separate le piccole labbra con le dita della mano, mostrandomi bene la vagina. L’amica fece lo stesso. Le loro fiche erano decisamente più larghe rispetto a prima, avevo contribuito non poco con il mio arnese nell’allargarle ancora di più, soprattutto con Sara’.
Iniziarono a masturbarsi a vicenda e mi buttai sopra di loro, infilandogli il cazzo ancora grondante di umori vaginali in bocca un po’ a una e un po’ all’altra. Durai ancora un minuto così, poi quando ero sul punto di sborrare, iniziarono entrambe a masturbarmi con le mani tenendo le bocche molto aperte. Erano assetate, avevano sete di sperma e io avevo intenzione di accontentarle’Venni come mai avevo fatto nella bocca di Victoria, le avrò riversato in bocca almeno un litro di sborra densa e calda. Qualche schizzo le rimase sulle labbra, sulle guance e sui seni. Era stata come una liberazione per me. Ma non era ancora finita. Infatti, subito dopo Laura spalancò la bocca, facendomi vedere il palato pieno del mio sperma saporito e si avvicinò a Sara. Lei abbassò leggermente la testa e aprì la bocca, e vidi tutto il mio sperma passare da una bocca all’altra.
Ero al settimo cielo, quelle porche si passavano il mio seme davanti a me e mi facevano eccitare da morire, nonostante la sborrata. Si scambiarono lo sperma da bocca a bocca per cinque volte. Ogni tanto qualche goccia rimaneva sulle labbra o colava sul collo o sui seni delle ragazze. Era spettacolare, ogni volta che una ragazza prendeva tutto il liquido in gola, spalancava la bocca e mi faceva vedere quanto era piena’
Il giochetto continuò fino a quando entrambe si passarono metà circa della mia sborrata a testa e ingoiarono insieme, soddisfatte e dissetate.
Poi si girarono e, guardandosi maliziosamente, ripresero a baciarsi con foga davanti a me. C’era ancora un po’ del mio sperma che era rimasto sulle loro labbra e sulle loro lingue, non volevano sprecarne neppure una goccia. Vederle baciarsi alla francese con le lingue intrise del mio sperma mi faceva letteralmente morire.
Si ripulirono a vicenda con la lingua di tutte le gocce di sperma rimaste sui loro seni. Quando ebbero finito si dedicarono al mio cazzo, alternandosi per ripulirlo tutto, facendomelo quasi tornare duro.
Ci sedemmo sul divano, sorridenti e abbracciati, baciandoci ogni tanto. Dopo il sesso orale di solito non mi va di baciare con la lingua, ma per quella volta feci un’eccezione….
Andammo in bagno per darci una rinfrescata. Ci facemmo una doccia insieme, esausti.
Quando finimmo,ci asciugammo e uscimmo nudi dal bagno. I nostri vestiti erano rimasti in salotto, ma con mia grande sorpresa non si rivestirono. Rimasero nude e si sedettero accanto al tavolo, tirando fuori dei libri e invitandomi a sedermi anch’io, senza vestiti.
Ci sedemmo tutti e tre sulle sedie e cominciammo a studiare, nudi, guardandoci con voglia sempre crescente..
Non so perché ma avevo l’mpressione che non sarebbe finita qui’
grazie amore
Non credo di aver avuto il paicere, ma grazie intanto della lettura.
Leggendo i tuoi racconti continua a venirmi in mente Potter Fesso dei Gem Boi
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…