Io mi chiamo Beatrice, e sono la mamma di Lorena.
Non posso certo dire che mia figlia mi desse delle grandi soddisfazioni, né a scuola né qui a casa. Il suo unico interesse era di fare la civettuola coi ragazzi.
Probabilmente in famiglia le è mancata una figura autoritaria che la tenesse in po’ in riga, ma essendo che sono divorziata ho dovuto occuparmi da sola della sua educazione.
Io ce l’ho messa tutta per farla diventare una ragazza perbene, ma temo di essere stata troppo permissiva con certi suoi viziacci adolescenziali…e adesso che aveva compiuto 18 anni era troppo tardi per imporle delle correzioni.
Il suo desiderio di privacy l’aveva indotta a trasferirsi nella mansardetta al piano di sopra, dove io non potevo assillarla con le mie “prediche da vecchia comare bigotta” (parole sue). Così non potevo fare altro che assistere al viavai di suoi amichetti verso il piano superiore.
Mi sforzavo di non vedere nulla di male nel fatto che Lorena si facesse le sue esperienze in campo sessuale…ma ciò cozzava con la mia rigida educazione tradizionalista. Tant’è che mio marito è stato l’unico uomo della mia vita, e con lui ho fatto sesso solo dopo esserci sposati. Quindi per me era difficile accettare l’idea di avere una figlia senza freni morali che andava disinvoltamente a letto con tutti, come se niente fosse.
Ma nonostante tutto incassavo a denti stretti. Fino all’altra sera, quando è successa una cosa che mi ha fatto capire che Lorena stava decisamente esagerando e dovevo proprio darle una bella raddrizzata. Mai mi sarei aspettata che invece succedesse…proprio il contrario! State a sentire.
*****
Come ho detto, gli ospiti di Lorena dovevano per forza incontrare prima me dabbasso per poi salire da lei in mansardetta.
Stavo in vestaglia in soggiorno, quando si è presentato un ragazzo dicendo di essere stato invitato da Lorena per studiare insieme (“studiare” che? Il tizio avrà avuto 30 anni! Era stato bocciato 12 volte?)
Comunque ho fatto buon viso e l’ho indirizzato al piano di sopra. Fin qui era normale amministrazione.
Quello che non era affatto “normale amministrazione” è stato che…5 minuti dopo si è presentato un ALTRO ragazzo, accampando pure lui la scusa di dover “studiare con Lorena”.
Questa poi!…Mia figlia se la faceva con DUE ragazzi insieme?!
Diamine, sapevo già che Lorena era un po’ libertina…ma non mi aspettavo proprio che fosse così dissoluta da andare con più di un maschio alla volta! Tutti i miei sforzi per insegnarle un po’ di decenza erano andati sprecati. Che delusione.
Lo smacco fu tale che decisi di vedere di persona se i miei sospetti erano fondati. Così mi scolai una buona dose di cognac per farmi coraggio e salii in camera di Lorena.
L’alcol mi fece dimenticare le più elementari regole della creanza, tant’è che nemmeno bussai; entrai e basta.
Ed eccola lì, la svergognata, proprio come avevo immaginato. Lorena stava tra i due, stesa su un fianco a succhiare il cazzo di uno mentre l’altro la fotteva da dietro. Erano così assorti che nemmeno si accorsero del mio ingresso.
In circostanze normali li avrei subito interrotti piantando un casino…ma tra l’alcol e il lungo digiuno di cazzo quella scena mi aveva come ipnotizzata. Così me ne rimasi per qualche attimo a fissare lo spettacolo, pensando a quanto fosse ingiusto che lei si godesse due manici alla volta mentre invece io ero all’asciutto da anni.
Alla fine esternai il mio disappunto con un applauso sarcastico che richiamò la loro attenzione.
– «Ma che brava, proprio un bel quadretto!», esclamai.
Il trio interruppe l’attività, ma senza scomporsi più di tanto. Lorena era rimasta lì ferma con ancora il cazzo in bocca, indecisa sul da farsi ma non certo sopraffatta dalla vergogna. Non cercò nemmeno di coprirsi o di assumere una posizione più dignitosa.
– «Senti, signorina bella…Non ti pare un po’ troppo fare sesso con due maschi tutto da sola?», aggiunsi con tono severo.
– «Oh, beh…Se vuoi favorire…», rispose lei tra il serio e il faceto, agitando il cazzo che impugnava.
Sì, lo so che in quel momento avrei dovuto prenderla per un orecchio e darle una sonora sculacciata, come avrebbe fatto qualunque madre degna di questo nome…ma la sua aria di sfida mi toccò sull’orgoglio. Dovevo dimostrarle che non ero la bigotta sessuofoba che lei credeva.
Così mi avvicinai a quel carnaio ostentando disinvoltura, rivolgendomi ai due tizi.
– «Beh? E voi cosa avete da dire a riguardo, giovanotti? Avanza qualcosa anche per me?»
In risposta, i due non dissero una parola: gli bastò uno sguardo d’intesa, poi si alzarono entrambi per venire verso di me. Mi si piazzarono uno davanti e uno dietro, allungando le mani per accarezzarmi il busto e i fianchi.
Restai spiazzata da quella reazione, non mi aspettavo proprio di venire presa sul serio. Cercai di metterci una pezza:
– «Oh-oh, un momento, ragazzi…Non è che intendessi proprio dire che…»
Ma la mia timida rimostranza fu subito interrotta da un bacio con la lingua, mentre l’altro mi infilava una mano nelle mutandine. E con mia grande sorpresa, una inaspettata scarica di libidine spazzò via i miei pensieri razionali. Restai lì come incantata in balìa dei loro lascivi palpeggiamenti, col sangue che mi ribolliva.
Lo so, nessuna donna decente si abbandonerebbe mai alla lussuria di fronte alla propria figliola…ma mi girava la testa per via dell’alcol e della scena a cui avevo assistito poco fa, così non mi opposi nemmeno quando mi fecero inginocchiare all’altezza dei loro uccelloni.
Con la coda dell’occhio colsi un’immagine di Lorena, seduta sul divano con uno sguardo tra l’incredulo e il compiaciuto.
Avrei voluto dirle di non guardarmi, o di andarsene, qualcosa così…invece mi limitai ad assecondare i miei istinti, prendendo in bocca quei due vigorosi manici.
– «Uaaaoooh…Figata!», fu il suo laconico commento.
E subito dopo si portò di fronte a me per meglio ammirare la scena. Non volevo incontrare i suoi occhi…ma quando appoggiò le labbra sul cazzo che stavo leccando fu inevitabile. Lorena reggeva il mio sguardo con un’aria di sfida, come a voler vedere fin dove potevo arrivare nell’addentrarmi nel suo mondo fatto di sesso sfrenato.
Vi risparmio i volgarissimi commenti dei due maschi su quanto dovevano essere troie una madre e una figlia per ciucciarsi in tandem una coppia di cazzi, come se per noi le pratiche incestuose fossero state una routine…Fatto sta che a un certo punto uno mi trascinò sopra di lui sul divanetto, farcendomi la passera senza troppi complimenti.
Uuuh, che bellezza!…Finalmente tornavo a riassaporare la sensazione di avere un palo di carne tra le gambe. Anche se lo scenario era in contrasto con la mia morale, ero in astinenza da troppo tempo per riuscire a fermarmi.
A quel punto non aveva più senso cercare ancora di difendere la mia dignità di madre…soprattutto considerando che quella sciagurata di mia figlia non solo non era minimamente scandalizzata, ma anzi incitava lo stallone a scoparmi sempre più forte. (Avreste dovuto sentirla: “Più veloce, dai, più veloce…Voglio vederla fumare, quella fregnaccia slabbrata!”…Diamine, che razza di selvaggia avevo cresciuto?!?)
Dopo un po’ sentii che Lorena sussurrava qualcosa all’altro tizio gongolando eccitata, poi salì a cavalcioni sulla mia schiena divaricandomi le natiche con le mani. Figuratevi il mio sgomento quando sentii una enorme cappella premere contro il mio buco del culo.
Ebbi un moto di resistenza, poiché avevo sempre avuto un terrore folle del sesso anale…ma inchiodata com’ero, c’era ben poco che potessi fare.
Devo però ammettere che avevo sempre creduto che fosse peggio. Nessun dolore atroce; solo un po’ di bruciore adesso che l’asta cominciava a scorrere avanti e indietro nelle mie budella.
Con la coda dell’occhio, vidi Lorena che si portava dietro di me col suo smartphone per farsi un filmino-ricordo del mio primo sfondamento anale…con contorno di fregna farcita!
Come descrivere lo stato di estasi che provavo in quel momento? Mi sentivo tutte le interiora in festa, una goduria incredibile, mi davo della scema per aver aspettato i 50 per provare tale delizia…E pensare che per Lorena queste cose erano la normalità quotidiana! Come potevo fargliene rimprovero, adesso che grazie a lei le avevo provate a mia volta?
All’improvviso sentii montarmi dentro un orgasmo pazzesco, di potenza inaudita…Vi giuro, una mazzata da restarci quasi secca sul colpo! Era come se fossi stata colpita da un fulmine, grugnivo come una scrofa al macello.
In quel mentre, Lorena mi afferrò per i capelli costringendomi a guardare dritta nel suo smartphone. E con questo ero sistemata: hai voglia, poi, a negare che mi fosse piaciuto, dopo che il tutto era stato registrato su video!
Ma per la mia piccola peste ciò non era ancora abbastanza. Disse ai due qualcosa sul farmi provare anche una “reverse”, dopodiché uno mi fece impalare di culo sul suo cazzo mentre l’altro me lo ficcava in gola.
Per chiudere il cerchio Lorena si portò davanti a me per lapparmi il clitoride, tanto per farmi vedere quanto era scafata.
E con questo servizio completo fica-culo-bocca….addio a tutti!
Sopraffatta da quell’assalto sui più fronti, in breve fui travolta da un secondo orgasmo, se possibile ancor più potente del primo. Vacca miseria, che fucilata…Credo di aver sbrodolato anche l’anima!
Scrutandomi di sottecchi, la sgualdrinella piegò le labbra in un sorriso trionfante. E certo; dopo che una ha goduto facendosi leccare la figa dalla propria figlia, con che coraggio poi potrebbe ancora farle prediche sulla moralità e sulla decenza?
A quel punto Lorena lasciò il posto al secondo tizio, che mi ritrasformò in un sugoso sandwich di porchetta stagionata. E proprio come una porchetta grugnivo senza ritegno. Vi state chiedendo se pensavo all’immagine che stavo dando a mia figlia? Non scherziamo: in quel momento nella mia testa c’era posto solo per la lussuria più svergognata.
Nel frattempo Lorena, stravaccata su una poltrona, osservava la scena visibilmente compiaciuta, vellicandosi la fichetta.
Guardala lì, la fanciulla che sognavo acquisisse il garbo di una principessina inglese: una degenerata che si masturba a gambe larghe come l’ultima delle puttane di strada mentre guarda la propria madre che viene scopata in tutti i buchi da due porci assatanati. Mah. Si vede che doveva andare così.
Intanto i due stalloni mi pompavano come pistoni impazziti. Avrei voluto dirgli di andarci più piano, che i miei buchi non erano abituati ad un trivellamento così frenetico…ma non riuscivo a pronunciare altro che gemiti sconnessi.
Sottoposta a quell’incessante assalto, i miei orgasmi si susseguivano a raffica, uno dietro l’altro, bruciando i miei pregiudizi sul sesso strato dopo strato, fino all’anima. E intanto Lorena filmava compiaciuta, soffermandosi sulla mia espressione ogni volta che godevo. Ciascun orgasmo ripreso su video era la riprova di quanto quell’esperienza mi fosse piaciuta (come se “dopo” avessi avuto la minima intenzione di negarlo!)
Non so più quante volte sono venuta, ormai avevo perso il conto…Fatto sta che a un certo punto i due stalloni si sfilarono dai miei buchi per farmi mettere in ginocchio di fianco a mia figlia. Un attimo dopo le nostre facce furono inondate da un fiume di sborra calda.
Subito dopo Lorena mi tirò a sé, guancia a guancia, per farsi un bel selfie dei nostri visi imbrattati di sperma colante. Mi disse di volerne fare “una gigantografia da appendere in bella vista nella sua cameretta”, come tema di conversazione per i suoi futuri invitati. (Ero ancora troppo stordita per ricordare cosa le risposi…ma è stato qualcosa del tipo “Spero che mi permetterai di essere lì a sentire i vostri commenti!”)
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Lorena non ebbe alcun bisogno di ricordarmi i fatti di quella eccezionale serata, né con parole né con filmati. Avevo imparato la lezione. Così buttai nel cesso il mio bagaglio di perbenismi e false moralità e diventai come lei: una troia lasciva che perseguiva il piacere fisico in tutte le sue forme.
Purtroppo lo diventai in tarda età…ma non è mai troppo tardi per recuperare gli orgasmi perduti (soprattutto se hai in casa una figlia devota che si premura di non far mancare mai qualche amichetto da spartire amorevolmente con la sua cara mammina…)
Wow, stupenda..dov’è ambientato?
Se ti andasse di approfondire grossgiulio@yahoo.com