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OrgiaRacconti Erotici

Viva l’Inghilterra 4 – Partouze e Partenza

By 1 Novembre 2024No Comments

Invece fu proprio William a semplificare le cose, quando tornò in studio, due giorni dopo.

-“Hi Mauro, come va?” – mi saluta cordialmente – “Ho qui le specifiche e la bozza di contratto per l’hotel di Dundee”.
Ci sediamo al tavolo e cominciamo a guardare i documenti, ma la mia testa pensa a quello che è successo e rispondo a monosillabi.
Ed è proprio lui a togliermi d’impaccio.
-“A proposito, Lacy mi ha detto come siete stati bene e vi siete divertiti l’altra sera”.
Lo guardo confuso.
-“Non ti sentire in imbarazzo con me Mauro. So benissimo come Lacy può essere seducente e com’è difficile resistere alle sue lusinghe. Noi siamo una coppia aperta e lei, ogni tanto, si prende le sue distrazioni, pur continuando ad amarci. Devo dire che all’inizio la cosa mi disturbava non poco, ma, poi, ho capito che se volevo tenermi Lacy, avrei dovuto accettarla com’è. E poi, ogni tanto, anch’io mi prendo qualche distrazione” – conclude sorridendo.
Chiarita la situazione riprendiamo a lavorare sul progetto.

Passata l’estate si avvicinava la data del mio rientro in Italia, che sarebbe avvenuto prima di Natale e ormai mancava solo una settimana, il lunedì successivo sarei partito.

Siamo alla mattina del venerdì precedente e in studio, sto passando le consegne a William.
-“Perché domenica sera non vieni a cena da noi?” – mi dice William prima di congedarci per il weekend – “Potremo festeggiare la tua partenza”.
-“Perché no” – rispondo.
-“Anzi,” – continua – “invita anche Blanche, tanto il lunedì non lavora, così passiamo una bella serata tutti assieme”.
-“Daccordo, glielo chiederò”.
La sera, mentre sto cenando al pub, faccio l’invito a Blanche.
-“William mi ha invitato a cena domenica sera e mi ha detto di chiederti di venire; così festeggiamo la mia partenza tutti assieme. Che ne pensi?”
-“Certo mi farebbe piacere, Ma che portiamo?”
-“Non ti preoccupare, a quello penso io. Tu pensa solo a farti bella” – le dico sorridendo.
Lacy e William già conoscono Blanche, essendo venuti diverse volte a bere qualcosa al pub e sanno anche della relazione che c’è tra noi.
La sera di domenica busso alla porta dell’appartamento di Blanche.
-“Entra è aperto” – mi dice da dentro.
-Vieni sono in camera da letto; sono quasi pronta”.
Arrivato sulla porta e mi fermo ad ammirarla.
Indossa un abito color corallo, la scollatura dietro le lascia la schiena nuda, evidenziando l’assenza di reggiseno, calze crema e scarpe dello stesso colore dell’abito.
-“Va bene così?” – mi chiede.
-“Sei bellissima!!!” – rispondo sinceramente.
Lei sorride, viene verso di me, mi abbraccia e mi bacia sulle labbra.
-“Allora possiamo andare” – mi sussurra a fior di labbra.
Sta piovendo, anzi sta nevischiando, allora prendiamo la mia auto, anche se la distanza non è molta.
Quando arriviamo sulla porta ci attende William.
-“Venite, entrate; che tempaccio!!!”
Ci fa accomodare nella sala e prende i nostri soprabiti.
-“Lacy è in cucina.” – ci dice – “Andate, tanto tu Mauro sai dov’è”.
Entriamo in cucina dove Lacy sta armeggiando ai fornelli.
-“Hi gente,” – ci saluta – entrate ho quasi finito”.
E mentre le donne si salutano baciandosi sulle guance, io mi squadro Lacy.
Indossa un abito blu petrolio, aderentissimo, corto al ginocchio, calze argento ed ai piedi decolté blu con tacco altissimo.
È molto bella, elegante e, come al solito, seducente.
La saluto anch’io e le do due bottiglie di prosecco, scovate a caro prezzo in una winery locale, da mettere in congelatore.
Noto con piacere che le due donne sono in perfetta armonia, chiacchierano e ridono piacevolmente.
-“Bene ho finito.” – annuncia Lacy – “Prendiamoci un drink prima di cena; anzi facciamo onore ad una delle due bottiglie portate da Mauro”.
Ci spostiamo in sala e brindiamo a prosecco.
Al termine dei toasts la bottiglia è quasi vuota, allora ci mettiamo a tavola.
Cena squisita e piacevolmente distesa ed il vino ottimo.
Alla fine, Lacy prende l’altra bottiglia di prosecco e c’invita a spostarci di nuovo in sala.
Ci accomodiamo due a due sui divani e nel sedersi i vestiti delle due si sollevano mostrando le balze delle autoreggenti ed una bella porzione di cosce.
Diamo fondo alla bottiglia in allegria ed alla fine siamo tutti un po’ brilli.
Lacy si alza, viene verso di noi e inaspettatamente, si siede sulle mie gambe.
-“Blanche, perché non vai a tenere un po’ di compagnia a William?” – dice mettendomi le braccia intorno al collo.
Blanche la guarda stupita, ma davanti al suo sorriso, sorride anche lei e si avvia verso il divano di William.
Di tutti quello più attonito sono io, che ancora non ho realizzato quali siano le intenzioni generali.
Ci pensa Lacy a togliermi ogni dubbio, mi bacia a labbra aperte e sento la sua lingua guizzare contro le mie.
Rispondo al bacio e subito i miei sensi s’infiammano e l’uccello mi diventa duro.
Faccio scorrere la mano sulle sue gambe finché incontro la pelle nuda delle cosce ed ancora più su l’incavo del pube.
Le mie dita incontrano il sottile tessuto del perizoma, già umido, lo scosto e sento le labbra della sua figa turgide e bagnate.
Mentre Lacy ed io facciamo petting, con la coda dell’occhio, vedo che anche Blanche e William non stanno perdendo tempo.
Anche loro sono abbracciati e si stanno baciando e la mano di lui è tra le sue cosce..
roprio in quel momento Blanche si alza e, in piedi davanti a lui, abbassa le bretelle del vestito a scoprire le splendide tette, poi lo fa scivolare sui fianchi rimanendo nuda, bella e statuaria!!!
Intanto Lacy non è rimasta con le mani in mano; mi ha sbottonato la camicia, mi ha abbassato i pantaloni e si è attaccata al mio cazzo.
Mi spompina per un bel po’ e quando mi sente bello duro si alza e si spoglia.
Come l’altra volta, vedere Lacy uscire dagli abiti è qualcosa di estremamente eccitante.
Do uno sguardo all’altra coppia e vedo che William si sta dando da fare sulla figa di Blanche; l’ha sdraiata sul divano ed ora se la sta mangiando.
-“Vieni, ora tocca a te” – mi fa Lacy, sdraiandosi accanto a me e spalancando le gambe.
Non mi faccio pregare e mi getto a leccare quella figa succosa.
“Basta ora,” – mi dice con voce roca, dopo diversi minuti – “ti voglio dentro”.
Mi alzo, mi piazzo davanti a lei e lentamente le infilo il cazzo fino in fondo.
-“Ooohhh Yeaaah… Cosììì… Bello durooo… Fino in fondooo” – geme – “fammi godereee”.
Ci do dentro di brutto, pompandola fino a che non la sento tremare.
-“Yeaaahh…Yeaaahh… I’m comiiiing” – urla ad occhi chiusi ed un getto di umori mi bagna il ventre.
Le lascio godere l’orgasmo fino in fondo e quando riapre gli occhi mi sorride:
-“Non abbiamo finito, siediti” – mi fa.
Mi sfilo da lei e mi siedo sul divano col cazzo svettante.
Lei passa le gambe attorno a me, lo prende con una mano e piazza il glande tra le grandi labbra.
Sostenendosi sui talloni, si abbassa e se lo infila tutto dentro.
-“Yeaaahhh,” – geme alla penetrazione – “Ancoraaa… Bello duroooo” – ed inizia il massaggio con i muscoli interni.
Non le ci vuole molto, si solleva e lo riprende dentro una decina di volte, e, poi, rovescia la testa all’indietro e gode ancora, annaffiandomi il ventre.
Quando si riprende e si accorge che io ancora non sono venuto, si solleva e s’inginocchia davanti a me.
-“Ora ti faccio godere” – mi dice, guardandomi in viso e prendendomelo in bocca.
Mentre lei mi lavora di labbra e di lingua, guardo gli altri due.
Anche Blanche sta cavalcando William, il suo culo maestoso sale e scende ed io posso vedere l’asta uscire e rientrare sotto le sue chiappe.
William la tiene per le natiche, allargandogliele, in mezzo scorgo il buchetto che si apre ad ogni spinta.
Lacy si accorge che sto guardando gli altri; s’interrompe e segue la direzione del mio sguardo.
-“È lì che vuoi venire?” – mi chiede.
Non rispondo, ma la libidine del mio sguardo è più che eloquente.
-“Vieni” – mi dice alzandosi e tenendomi per il cazzo, mi porta vicino all’altra coppia, poi mi lascia e s’inginocchia dietro Blanche.
Comincia a baciarle le natiche, poi s’infila in mezzo e inizia a leccare il forellino anale.
-“Ooohhh, ma che faiii…” – fa Blanche girando la testa sorpresa – “Ooohhh… È belloooo…”
Lacy continua col suo lavoro di lingua finché la sente bella morbida.
-“Vieni è pronta” – m’invita allargando quelle splendide chiappe a mostrare l’ano dilatato.
Mi avvicino col cazzo rigido in mano e lo punto verso quell’antro spalancato.
-“Ma che volete fare?” – geme Blanche girando la testa e cercando di dimenarsi – “Nooo… Vi pregoooo…”.
Ma William la tiene saldamente per i fianchi, impedendole di muoversi e Lacy tiene le chiappe aperte; niente potrebbe fermarmi ora.
Appoggio la cappella, spingo e vengo come risucchiato all’interno di quel pertugio bollente.
-“Aaahhh… Ooohhh…” – è il lungo gemito che emette alla penetrazione.
William ed io cominciamo a muoverci cercando una sincronia, cercando di penetrarla nello stesso momento.
Dopo qualche pompata, Blanche spalanca la bocca come in cerca d’aria.
-“Ooohhh it’s nice.” – rantola – “Non fermatevi”.
Ancora qualche colpo e lei viene.
-“Yeeaahh… I’m comiiing… Aaahhh…” – e si abbatte ansimando sul petto di William.
-“Mettiglielo anche davanti” – mi sussurra Lacy all’orecchio.
-“Come?” – penso di non aver capito.
Lei mi poggia una mano sul pube e mi spinge indietro, facendomi uscire dal culo di Blanche.
Ha in mano un asciugamano bagnato e con esso mi deterge il cazzo.
-“Ora mettiglielo davanti, in figa”.
-“Ma come… in due?”
Non mi risponde, mi prende in mano l’uccello e lo punta sulla figa, sopra quello del marito.
-“Spingi, vedrai che le piacerà” – mi ordina.
Obbedendo spingo in avanti e vedo le labbra della figa dilatarsi e lasciar passare la cappella.
-“Ma che fai!!” – urla Blanche, ma Lacy da dietro mi spinge e tutto il cazzo sparisce dentro.
-“Aaahhh…” – urla ancora.
Inizio a muovermi piano, con cautela, strusciando il mio membro su quello di William; lo spazio è stretto ma la sensazione che ne ricavo è sconvolgente.
I miei movimenti accelerano e sento che anche William ha ripreso a muoversi.
-“Aaahhh… È terribileee…”.
Ma passato il primo impatto, ho l’impressione che la cosa cominci a piacerle.
Infatti dopo un po’ è lei a spingere all’indietro per farsi penetrare meglio e comincia a tremare e a gemere.
-“Ooohhh yeeaah…Yes… Yeeaahh…” ma il suo ora è un urlo di godimento”.
Giro un attimo la testa e vedo Lacy, sdraiata sul pavimento, che ci guarda sorridente, mentre con la mano si masturba la figa.
Le contrazioni della figa di Blanche si fanno spasmodiche, ci massaggia, ci stringe, ci rilascia.
Queste contrazioni mi portano ad un orgasmo che non posso più trattenere e, piantandole le dita nei fianchi, lascio andare un fiume di sborra dentro di lei.
Penso che anche William sia venuto perché mi sembra di essere immerso in un bicchiere di liquido caldo.
Mi sfilo dalla figa di Blanche e lei si lascia cadere di fianco a William con una mano tra le cosce.
Lacy le passa un asciugamano per tamponarsi la figa colma di sborra.
-“Mi avete distrutto… Ucciso…” – riesce solo a mormorare Blanche.
Io sono seduto sul pavimento, accanto a Lacy, Blanche e William sono sdraiati sul divano; siamo tutti esausti!!!
-“Ho un’idea,” – fa William – “perché non vi fate una doccia e vi fermate a dormire da noi; siamo tutti molto stanchi; abbiamo bevuto parecchio e guidare non è bene. Abbiamo una camera per gli ospiti sempre pronta, vi fate una bella dormita e domattina rientrate, tanto domani il pub è chiuso. Che ne pensate?”
Io e Blanche ci scambiamo un’occhiata, poi è lei a parlare.
-“Non è una cattiva idea; in effetti non ho nessuna voglia, ne la forza, per rivestirmi”.
-“Daccordo allora,” – fa Lacy – “andate pure a fare la doccia mentre vi preparo il letto. Io e William verremo dopo”.
L’indomani mattina quando mi sveglio sono solo nel letto.
Prendo l’accappatoio con cui ho fatto la doccia e l’indosso.
Esco dalla camera e sentendo delle voci in cucina mi dirigo là.
Le due donne parlano e ridono tra loro, mentre sono intente a preparare il breakfast; un invitante profumo di caffè riempie la cucina.
-“Buongiorno” – le saluto.
-“Buongiorno” – rispondono entrambe.
-“Dormito bene?” – mi chiede Lacy.
-“Meravigliosamente”.
Poi si avvicinano ed entrambe mi danno un bacio sulle labbra.
-“Posso avere una tazza di caffè, ho ancora lo stomaco un po’ in subbuglio per tutto l’alcool che abbiamo bevuto ieri sera”.
-“Serviti pure” – mi fa Lacy.
Mentre sono al tavolo a bere il caffè, fa il suo ingresso William.
-“Ehilà gente, buongiorno, dormito bene?”
Le due scoppiano a ridere e, poi, baciano anche lui sulle labbra.
-“Se i signori si degnano di mettere la tavola, la colazione è pronta” – ci dice Lacy sorridendo.
La colazione è squisita e tutti ce ne serviamo abbondantemente.
Finita la colazione, prendiamo un’altra doccia, salutiamo i nostri ospiti e facciamo ritorno al pub.

Passò così anche l’ultima settimana ed arrivò la domenica, il giorno prima della mia partenza.
La domenica mattina Blanche mi annunciò che il pomeriggio sarebbe partita per andare a trovare la madre a Wendover, una cittadina ad una mezzora di macchina, e che sarebbe ritornata il lunedì sera; quindi ci dovevamo salutare allora.

-“Ciao Mauro,” – comincia a dirmi quando è pronta a partire – “in quest’anno che sei stato qui con me, ho fatto cose con te che non avevo mai fatto prima, mi hai fatto provare sensazioni, dalle quali ho tratto molto piacere, che non avrei mai immaginato in vita mia. Mi spiace che parti, ma capisco che sei giovane e devi pensare a farti una vita non necessariamente qui. Sei un bravo ragazzo, non cambiare mai. Ti auguro tutto il bene del mondo e… ricordati di me, ogni tanto. Addio.” – e mi da un lungo bacio, poi si volta e se ne va.
Credo che abbia voluto andarsene perché non avrebbe sopportato di salutarmi in aeroporto.

L’indomani, William e Lacy, mi accompagnarono in aeroporto.
Ci salutammo calorosamente, soprattutto Lacy con un lungo bacio appassionato, con la promessa di tenerci in contatto, ma soprattutto di rivederci.
Quando l’aereo decollò, guardai dal finestrino, con un po’ di tristezza, allontanarsi quella terra dove avevo trascorso un anno indimenticabile.

FINE

I commenti e i suggerimenti sono ben accetti, scrivetemi pure a miziomoro@gmail.com

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