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OrgiaSensazioniTradimento

Sara una moglie timida – parte 7

By 10 Novembre 2024No Comments

La fine della vacanza

Il giorno dopo era il penultimo, Pietro mi aveva promesso di portami a visitare Siracusa e lo fece, vennero con noi anche Elena e Francesco. Noleggiammo un’auto per comodità e convenienza, visitammo la città con molto piacere e la sera tornammo al villaggio stanchi per aver tanto camminato.
Il giorno dopo ci sarebbe stata la festa di chiusura della settimana. Ormai non mi aspettavo più nulla né volevo, almeno di testa, scoparmi ancora qualche animatore del villaggio.
C’era ancora una gita per i subacquei, decidemmo di andare anche Elena ed io, ci saremmo limitate a guardare i fondali con maschera e boccaglio.
C’erano anche Manola e Bea che quando ci videro comparire insieme ai nostri mariti fecero una faccia che non riusciva a nascondere il disappunto. Probabilmente avevano programmato una scopata d’addio e la nostra presenza avrebbe mandato a ramengo tutti i loro piani.
Salimmo in barca, ormai ero tranquilla, avevo detto nel mezzo dell’amplesso che mi ero scopata anche i due gemelli, non avevo nulla da temere e con Pietro eravamo tornati in piena sintonia dimenticando tutto il resto.
I nostri mariti si immersero insieme alle solite due bocchivendole, la cosa mi dava un po’ fastidio ma ero tranquilla dopo gli eventi degli ultimi due giorni.
Elena ed io seguimmo guardando dall’alto mentre pinneggiavamo poi dopo mezz’ora un po’ stanche risalimmo sulla barca e ci mettemmo a prendere il sole. Poi pranzammo, prendemmo ancora il sole poi mi misi all’ombra e dopo un po’ mi addormentai, ero ancora stanca per l’intensa attività della settimana.
Fui risvegliata da Pietro che mi prese in disparte e tirò fuori il telefonino, mi mostrò Bea che spompinava Francesco poi girò la fotocamera verso il basso ed attaccata al suo cazzo c’era Manola, poi le due si scambiarono sorridendo alla fotocamera, non gli importava nulla di essere riprese. Dai costumi capii che era successo in giornata.
Guardai Pietro stupita: “ma come, ci eravamo detti basta corna!”
Mi rispose aprendo un altro video, non so come ma Peter e Danilo avevano ripreso la performance e, seppure a fuoco fisso e non particolarmente vicino, si capiva benissimo ogni azione che avevo fatto risultando una grandissima mignotta, una baldracca da suburra in particolare quando mi avevano trattato come una latrina pisciandomi addosso.
“Te lo avevo detto che mi ero fatta i gemelli” replicai a mio marito con tono anche un po’ aggressivo.
“Si ma non cosa avevi fatto con i dettagli, sei stata proprio una troia, le due zoccole che io e Francesco ci siamo scopati al confronto sono delle dilettanti. Voglio fare sesso con te in questo modo, trattarti come uno sborratoio”.
Gli mollai un ceffone.
“Quello che è stato è stato, avevamo chiuso il tutto ed ora non solo ti sei rifatto le due mignotte ma mi parli così?”
Pietro impallidì, “sei stata fantastica, il film lo ho da ieri e mi ci sono già fatto due seghe, godi come una matta ad essere trattata così ed io vorrei fare lo stesso, che c’è di male?”
La rabbia mi montava dentro per essere stata filmata un’altra volta, ormai al villaggio sicuramente ero famosa come la più zoccola della settimana, avevo goduto ma a che prezzo?
La rabbia si sommava con quella relativa al fatto che mio marito non aveva chiuso il capitolo corna, me ne aveva fatte delle altre e mi voleva trattare come “uno sborratoio”.
Mi alzai e mi girai dicendogli: “non mi avrai mai così!”.
Scesi dalla barca andammo in stanza senza parlare. Per la festa di chiusura non si mangiava ai tavoli, c’era una cena a buffet ricca di ogni prelibatezza.
Non avevo fame e dentro di me covavo vendetta, presi Peter da parte.
“Siete stati due bastardi tu e Danilo a fare quella ripresa, mio marito me la ha mostrata e vuole trattarmi allo stesso modo, mi vuole come uno sborratoio”
Peter rispose: “girava già l’altro filmato che differenza fa?” e lì mi scattò la scintilla.
“Ormai non ho più una reputazione da difendere, voglio esagerare considerando che probabilmente una volta tornati a casa mio marito chiederà la separazione per colpa. Voglio vendicarmi di lui però stavolta voglio la ripresa fatta con il mio telefonino e non deve andare in giro. Vi farò divertire anche più dell’altro giorno. Facciamo così, dovete far ubriacare mio marito in modo tale che si addormenti, poi lo porteremo in camera e lo metteremo sulla poltroncina, nudo. Voglio i tre che mi sono già scopata (voi due gemelli, Mauro) e pure Francesco. Pensi di riuscire?”
“Non c’è problema, conosco l’istruttore subacqueo è uno che regge l’alcol in maniera pazzesca, sfiderà tuo marito Pietro ad una gara di bevuta di vodka. Però vorrà anche lui la sua parte e ti avviso ha un cazzo asinino forse anche più largo di quello di Danilo”.
Risposi di impulso: “vabbè uno più uno meno a sto punto non fa differenza e poi arriverà quando mi avrete già slargato tutti i buchi”.
Giravo alla larga da Pietro e quando lo vidi andare con i compagni del gruppo subacquei ad un tavolo con una fila di bottiglie di vodka cominciai a tremare, non ero così sicura di volere fare quello che avevo detto, ma ormai eravamo in ballo.
Elena si avvicinò e mi disse: “che cosa stai combinando? E’ tutta la sera che non parli con tuo marito ed ora lui anziché stare con te se ne è andato a bere”.
Le raccontai tutto e lei di rimando esclamò “ci voglio essere pure io, me li voglio scopare tutti, non ti preoccupare ce ne sarà abbastanza e poi ho abbastanza esperienza ed un po’ di buchi in più ti serviranno con tutti quei cazzi”.
“Ci vediamo nella tua stanza fra mezz’ora”.
Mentre si allontanava Peter arrivò: “tutto fatto come vedi, tuo marito è concentratissimo che ne dici se cominciamo ad andare in stanza?”
Arrivò anche Danilo ed i due gemelli mi presero sottobraccio uno per lato.
Entrammo in stanza ed io dissi “datemi i vostri telefoni” cosa che fecero, li chiusi nella cassaforte della stanza e diedi indicazione che chi voleva partecipare all’orgia poteva entrare solo lasciando il telefono fuori “almeno questo me lo dovete” altrimenti se mi fossi accorta che girava un altro telefono avrei mollato lì tutto.
Avevo piazzato il mio telefono in un punto strategico ed iniziai mettendo le mani sul pube ai due: “dunque non siate timidi, i vostri biscini li conosco già”.
Improvvisamente si aprì la porta ed entrò Elena: “a me però manca quello di Danilo” e gli si inginocchiò davanti iniziando a leccarglielo. Era quasi una gara a chi leccava meglio, ogni tanto ce li scambiavamo fino a che entrambi nel giro di pochi minuti sborrarono sui nostri visi e sulle tette. Elena allora iniziò a leccarmi il seno per ripulire la sborrata e poi mi baciò, ci scambiammo lo sperma dei due prima di inghiottirla quindi anche io feci lo stesso.
I cazzi dei gemelli erano mezzi molli quando entrò Francesco, il marito di Elena.
“Che ci fai tu qui?” gli dissi mentre in un lampo era nudo.
Elena allora mi rispose: “dai è tutta la vacanza che ti sbava dietro, dagli una soddisfazione”.
Ero entrata a pieno titolo nella categoria delle zoccole che tutti si possono fare. Pensai che uno più od uno meno non faceva sta gran differenza, avrei avuto di più da raccontare nello spogliatoio del mio posto di lavoro. Ne avrei avuti di racconti da far sembrare Sonja una educanda e così mi dissi, stasera prenderò tutti i cazzi che entreranno in questa stanza.
Mi avvicinai a Francesco e, ancora con un po’ di sperma sulla guancia, afferrai la sua testa, lo tirai a me e mi feci pulire.
Elena nel frattempo stava facendo resuscitare gli uccelli dei gemelli. La porta si aprì di nuovo e stavolta entrarono Mauro e Francesco il bagnino che si spogliarono e si avvicinarono. Avevano due belle verghe, nulla di king size ma abbastanza per dare piacere. Mi accovacciai davanti a loro ed iniziai a gustarmeli alternando le mani alla bocca su entrambi. Poi Francesco il bagnino si staccò, mi prese di peso e mi mise sul letto tuffandosi fra le mie cosce. Volevo mantenere il controllo della situazione ma da lì, quello che successe non lo pilotai più io.
Francesco il bagnino aveva una lingua deliziosa, Francesco il marito di Elena invece, si mise in ginocchio sul letto di fianco a me e mi mise l’uccello davanti alla bocca. Sua moglie intanto aveva fatto stendere Danilo di fianco a noi e ci si era calata sopra, intanto continuava a spompinare Peter che dopo un po’ stufo le si piazzò dietro e, dopo aver insalivato ed introdotto tre dita nel culo, le mise il suo uccellone affondandolo senza nemmeno troppa fatica. Poi cominciarono a pomparla alternandosi.
Mauro aveva raggiunto Francesco, marito di Elena, e li spompinavo e segavo in alternata poi Francesco il bagnino smise di leccarmela. “Sei pronta per farti scopare” non mi diede tempo di rispondere che il suo cazzo si affacciava alle grandi labbra della mia passera ed in un minuto fu dentro tutto. Iniziò a stantuffarmi con reciproco piacere. Di fianco Elena ed i gemelli ci davano dentro ed avevano cambiato posizione. Elena era impalata col culo sull’uccello di Danilo e Peter le era entrato in figa.
“Sei una grandissima troia tesoro, ti amo” furono le parole che suo marito disse quando assunse la nuova posizione, lei gemendo gli rispose che lo amava anche lei senza però perdere la concentrazione su cosa stava facendo.
Francesco il bagnino uscì da me, si sdraiò e, aiutato dagli altri due, mi fece calare sul culo. Eravamo in parallelo Elena ed io ed un attimo dopo suo marito Francesco si era infilato nella mia passera. Però vincevo 3 a 2 in quanto Mauro si era messo in piedi sul letto e continuava a farsi spompinare.
Andammo avanti circa 15 minuti cambiando un paio di volte posizione, ogni tanto quello che era nella bocca di una passava nella bocca dell’altra ed anche chi scopava passava da Elena a me come fosse la cosa più naturale. Elena ebbe un paio di orgasmi, io solo uno almeno fino a che i due Francesco si infilarono entrambi nella mia figa.
Erano gli uccelli più piccoli ma li sentii e mi fecero un po’ male all’inizio poi ci presi gusto ed iniziai a sbrodolare per un paio di minuti ininterrottamente. Ero calata su un uccello e l’altro mi prendeva da dietro così non mi accorsi che nel frattempo era entrato anche l’istruttore con mio marito sulla spalla, come un sacco di patate , lo avevano spogliato e poi messo in poltrona completamente nudo come avevo richiesto.
Un paio di minuti ed i cazzi iniziarono a sborrare, Elena ed io ci mettemmo in ginocchio ai piedi del letto con gli occhi semichiusi ed i 5 uomini a semicerchio iniziarono a segarsi ed a riempirci di sperma. Il primo fu Francesco il marito di Elena che diresse il suo uccello verso di me e mentre mi dava dalla zoccola godeva come un ossesso, poi fu la volta dei gemelli che si divisero equamente su di noi, Danilo iniziò su Elena mentre Peter riversò il suo carico su di me salvo poi lasciare gli ultimi schizzi per l’altra. Anche loro ci riempirono di complimenti. Mancavano Mauro e Francesco il bagnino che non davano segni di voler venire allora demmo loro un piccolo aiutino. Elena mi si avvicinò ed iniziò e ripulirmi leccando via la sborra da un seno. Ebbi un brivido, aveva una lingua deliziosa. Dopo avermi leccato titillandomi un capezzolo, si diresse verso il collo raccogliendo quanto la lingua trovava sulla sua strada e lo ficcò nella mia gola mulinando la lingua, inghiottii e ricambiai quel bacio saffico che mi piacque tanto. Le ricambiai il favore e mentre le stavo passando il coacervo di sbora dei tre uomini ecco che sia Mauro che Francesco il bagnino vennero copiosamente. Elena si staccò e si mosse in modo che gli schizzi le finissero anche sulle labbra. Quando ebbero finito me li passò.
Nel frattempo l’istruttore subacqueo, Martin si era goduto la scena iniziando a menarselo e quando le sborrate degli altri furono ripulite, si avvicinò a noi: “fatemi vedere se siete meglio a fare i pompini di Bea e Manola. Sara la ho già vista in un paio di filmati e promette bene, di te Elena ho solo notizie anche se di prima mano, Peter tesse le lodi della tua bocca”.
Il membro di Martin era qualcosa di disumano, era il più grande che avessi mai visto, lo tenevamo con le 4 mani allineate ed oltre alla cappella spuntavano ancora dei centimetri.
Ci mettemmo di buzzo buono leccandogli dalle palle alla cappella una partendo dal basso e l’altra dall’alto.
“Brave siete delle ottime pompinare, ma per far dormire il cornuto ho dovuto impegnarmi ed ora voglio la mia parte. Io ero ancora abbastanza aperta dal passaggio dei due cazzi in contemporanea così mi misi a gambe larghe sul bordo del letto. Appoggiò la cappella strofinandola ruvidamente e diede un primo colpo, ne entrò metà, un nuovo colpo di reni fece affondare l’altra metà. Poi con una serie di colpi e piccoli arretramenti riuscì ad infilarlo quasi tutto, dovetti fermarlo perché sentivo che toccava il collo dell’utero e temevo potesse squarciarmi. Tutti i passaggi avevano lasciato la mia micina molto scivolosa, la scopata non fu delle più piacevoli, troppo grosso. Volevo che finisse alla svelta per cui mi concentrai simulando che mi piacesse.
La cosa funzionò, “riempimi, dammelo tutto, sfondami” e così via detti con voce roca lo stimolarono e così lo sentii esplodere dentro di me.
Elena intanto aveva fatto prendere il telefonino a Peter e si era messa a spompinare mio marito che pur addormentato ebbe una erezione e le venne in faccia. Era quanto avevamo concordato, se all’orgia avesse partecipato pure lui non avrebbe potuto dire più nulla.
Tutti gli uomini erano stati soddisfatti, Elena ed io avevamo goduto a sazietà, certo l’ultima mi aveva lasciato più dolorante che compiaciuta ma era stata un’esperienza che avrei raccontato nello spogliatoio una volta tornata al lavoro.
Feci mettere mio marito vicino a me. Uscirono tutti tranne Elena che fece anche alcune foto con mio marito che sembrava leccarmi i residui di sborra che ancora avevo addosso.
La vendetta era completa, il filmato non sarebbe andato in giro ma lo avrei tenuto come arma di difesa se una volta tornati a casa Pietro avesse voluto il divorzio per “troiaggine colposa”.
Elena, finito di fare le fotografie, spense il cellulare ed iniziò a leccarmi la topina.
“Era enorme, anche a me avrebbe fatto male immagino che una leccata lenitiva ti farà piacere”. La sua lingua era delicata, pian piano iniziò a montarmi un caldo orgasmo e venni ancora una volta. Mentre godevo vidi che Pietro iniziava ad aprire gli occhi e cercava di capire cosa stava succedendo, si era addormentato vestito che faceva la gara a shottini di vodka, si ritrovava nudo nel letto con me che venivo leccata da Elena, inoltre il suo cazzo era ancora mezzo sporco di sborra.
Quando ebbi finito di godere Elena se ne andò dopo aver dato ancora un paio di boccate a Pietro facendoglielo rizzare del tutto.
“A domani” disse chiudendo la porta ed uscendo nuda.
Pietro mi disse: “non so cosa sia successo, scusami non dovevo dirti che ti volevo come sborratoio, ma eri terribilmente eccitante nel filmato. Noi siamo sempre stati molto casti nel fare l’amore, io ogni tanto mi guardavo dei filmetti e mi segavo ma per rispetto non ti coinvolgevo. Ora sapere che anche tu sei porca mi eccita e mi fa piacere. Sarai uno sborratoio solo se lo vorrai tu, ti amo ancora di più perché ho visto quanto poi essere maiala”.
Restai di stucco e lo baciai, si stava risvegliando e si accorse di quanto ero appiccicosa.
“Ma cosa è successo? Dimmelo tanto so che qualche anima pia che vorrà raccontarmelo prima che vada via ci sarà sicuramente”.
“Preferisci che ti racconti o vuoi vedere?” fu la mia risposta.
“Raccontami, per vedere ci sarà tempo a casa”.
La risposta mi stupì, sintetizzai la cosa non omettendo però che mi avevano scopato da tutte le parti in 5 e che poi un sesto, Martin mi aveva sventrata e che avevo ancora la figa piena della sua sborra, beh almeno in parte perché un po’ se la era bevuta Elena.
Volle provare a scoparmi ma io non lo sentivo e nemmeno lui. Ero completamente slargata, sarei tornata a posto ma ci sarebbe voluto qualche giorno. Gli presi il cazzo in bocca poi gli offrii il culo. Me lo mise dentro tutto senza troppa fatica, quella notte erano passati uccelli ben più corposi del suo ma non abbastanza da sformarmi.
Mi cavalcò in culo in diverse posizioni e poi mi riempì le viscere con la seconda sborrata della notte. Erano orami le 3 del mattino, la sveglia era per le 6. Mi alzai e mi feci una doccia seguita da lui, le valige erano pronte, il ritorno a casa non sapevo cosa mi avrebbe riservato. Il ritorno alla vita da sposa timorata era da escludere. In quella vacanza avevo imparato il potere del sesso sugli uomini, se fossi rimasta con Pietro avremmo fatto altre esperienze, almeno questo era il mio auspicio. Se invece fossi tornata single sarebbe stata una certezza.

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