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Un pomeriggio in libreria

By 15 Dicembre 2024No Comments

Questa è una storia assolutamente vera, in ogni suo dettaglio. Molti anni fa avevo l’abitudine di sostare lunghe ore in libreria dopo aver finito la scuola. Frequentavo l’ultimo anno di liceo ed ero in una fase di grande sperimentazione a livello sessuale. Ero affamata di esperienze e non avevo tabu. Un pomeriggio piovoso e noioso decisi di usare l’internet point della libreria per chattare. Mi eccitava l’idea di scrivere e leggere porcate, bagnarmi ed essere in un luogo pubblico in cui non avrei potuto masturbarmi. Avevo voglia di osare. Entrai in chat con un nick piuttosto diretto “troiaA90″. Dissi di trovarmi all’interno di una libreria e di essere disposta a succhiarlo ad uno sconosciuto in bagno in cambio di 5 euro. Non avevo bisogno di soldi, avevo bisogno di sentirmi una puttana, un oggetto, un pezzo di carne nelle mani di un uomo. Ne trovai uno della mia città che avevo una richiesta particolare : mi avrebbe dato 20 euro solo per mantenergli il cazzo mentre pisciava e poi lasciargli usare la mia lingua per pulirsi la cappella. Non avevo mai fatto cose del genere e non ero certa che non mi avrebbe fatto schifo. Gli proposi di venire a prendere un caffè al bar della libreria. Mi sarei fatta trovare lì ed ovviamente gli fornii un’ accurata descrizione per riconoscermi. Non doveva sedere al mio tavolo, ma lasciare solo che lo osservassi .Se mi fossi alzata per andare in bagno avrebbe significato che accettavo di fare ciò che mi aveva chiesto e a quel punto avrebbe solo dovuto seguirmi. Si presentò un uomo sulla 40ina, molto elegante..alto ,calvo e magro. Mentre lo guardavo sorseggiare il suo caffè e allo stesso tempo osservarmi con lo sguardo da maniaco, sentii la fica pulsare nelle mutandine e quello mi fece decidere di accontentare la sua bizzarra richiesta. Mi alzai passando accanto al suo tavolo e guardandolo dritto negli occhi, facendogli cenno di seguirmi. Lo aspettai nel corridoio dei bagni, lui entrò a dare un’occhiata in quello degli uomini e mi diede il via libera per entrare. Ero in un cesso pubblico con uno sconosciuto che mi stava per mettere in mano il suo cazzo e questo mi stava facendo bagnare in modo vergognoso. mi chiese di inginocchiarmi e stette qualche secondo a guardarmi, dicendomi che non immaginava che fossi così bella.. mi chiese di tirarmi su la maglia per mostrargli le tette e cosi misi fuori dal reggiseno la mia terza abbondante e gliele lasciai toccare… tirò fuori il cazzo e fui piacevolmente sorpresa dalle sue grandi dimensioni, non me lo aspettavo…provò a pisciare ma era troppo duro…mi passò la cappella sul viso, aveva un odore forte di cazzo e questo mi fece venire voglia di prenderglielo in bocca…mi fermò afferrandomi per i capelli e mi disse di tirare solo fuori la lingua …iniziò a strofinarci sopra la cappella e poi a colpirmela…gli presi il cazzo in mano e gli dissi che volevo fargli un bocchino, non volevo extra per quello…volevo il suo piscio e per farlo dovevo farlo prima sborrare. Sentii il suo cazzo affondarmi in gola mentre mi teneva la testa tra le mani, poi mi mise le sue palle in bocca e si segò sulla mia faccia fino ad inondarla di sperma.” Vuoi che ti pulisca ?” mi chiese ed io annuii senza capire bene cosa volesse dirmi….mi avvicinò il viso alla tazza e inizò a pisciare, bagnandomelo….tirai fuori la lingua per leccarne qualche goccia…ero arrapata e disgustata allo stesso tempo, una sensazione che non dimenticherò mai. Gli pulii il cazzo , mi mise i soldi in mano e mi disse che sperava di trovarmi ancora in chat. Mi lasciò lì incredula…mi sedetti sul cesso, pisciai sulla mia mano e mi masturbai sentendo l’odore del suo piscio sulla mia faccia…uscii da lì con la paura che qualcuno entrasse e potesse vedermi in quelle condizioni…avevo il mascara sciolto ed il viso ancora bagnato..lo lavai velocemente con l’acqua e mi guardai allo specchio senza riuscire a credere di averlo fatto davvero. Tirai fuori dalla mia borsetta il mio beutycase e mentre mi ritoccavo il trucco un uomo entrò e mi disse, con un certo imbarazzo, che ero nel bagno sbagliato. Lo guardai, gli sorrisi e gli dissi “lo so benissimo” solo per gustarmi la sua espressione perplessa e poi andar via. Non rividi mai più l’uomo che per primo mi ha pisciato addosso, il primo di oramai un a lunga lista… non ho mai saputo neppure il suo nome …ma è rimasto nelle mie fantasie sessuali più oscene e nella mia testa ci ho scopato più e più volte, sempre in quel bagno. E sogno di incontrarlo in chat prima o poi, e potergli dire che gran troia assetata di piscio sono diventata , grazie a lui.

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