Questo è il mio primo testo.
QUESTO È UN RACCONTO DI FANTASIA BASATA SU FATTI REALMENTE ACCADUTI.
BUONA LETTURA.
Il lunedì successivo avrei lavorato da solo per la filiale nella città in cui abito io. Il contratto era cominciato a inizio del mese di Dicembre e mi era stato detto di fare un paio di settimane di apprendistato nella sede principale a Bologna. Il lavoro era quello del disinfestatore, avete presente? Quello che và in giro ad ammazzare topi e scarafaggi. Infatti la maggior parte del tempo da apprendista l’ho impiegato aiutando dei colleghi sul campo (ristoranti, fabbriche eccetera).
Tuttavia avevo modo di passare anche in ufficio, parlando ogni tanto con l’amministratrice delegata Carolina. Aveva poco più di cinquanta anni e per quanto mi aveva detto lei era da un paio di anni che era rimasta da sola con i suoi gatti dopo il divorzio. Una donna matura di bell’aspetto che si era creata la sua piccola azienda in costante crescita, ma restando comunque brava e umile. Infatti, l’ultimo giorno a Bologna avevo il treno di ritorno verso casa che partiva alle 18 e la mia giornata di lavoro finiva alle 11. Carolina si era gentilmente offerta di farmi stare a casa sua per riposarmi e farmi una doccia nel mentre che aspettavo il treno.
Una volta entrato dentro posai le mie valigie vicino all’ingresso. Mi ha fatto fare un breve giro dell’ appartamento: era piuttosto grande per una coppia sposata, figuriamoci per una sola donna.
“Fai come se fossi a casa tua.” disse “Ora vado in cucina a preparare qualcosa da mangiare.”
Successivamente si mise a preparare delle omelette farcite, delle sue specialità.
Aprì pure un Frescobaldi per l’occasione, prese due calici e cominciammo a bere.
“Tanto siamo fuori dall’orario di lavoro” disse lei ridendo con un sorriso smagliante.
“Quale onore dal capo”pensavo tra me e me.
Una volta finito il pranzo lei era un po’brilla, mentre io riesco a reggere piuttosto bene l’alcool. Mi aveva parlato del suo matrimonio, delle discussioni col suo ex fino al divorzio. Ad un certo punto e probabilmente senza pensarci lucidamente (indovina perché) mi ha raccontato un episodio di sesso sfrenato con lui.
Ad ascoltarla il mio imbarazzo si è fatto sentire, nonostante per lei fosse una cosa da nulla. Non nego che mi ha pure un po’eccitato.
“Che tonta che sono: ho parlato solo io dei miei inutili problemi. Sicuramente ti avrò annoiato.”
Gli dissi che non si doveva scusare perché ognuno ha i suoi problemi. In quel momento di apertura mi sono fatto un po’avanti e gli ho parlato della mia ex.
“Che sciocca che è! Come si fa a lasciare un bel ragazzo così educato”
Ero lusingato.
Dopodiché ci mettemmo a vedere il telegiornale insieme sul divano. A lei gli prese un po’ di sonnolenza e chiuse gli occhi mettendosi in una posizione più comoda. Il suo sonno però divenne profondo e cominciò a distendersi sempre di più fino a che non si appoggiò su di me. In un primo momento mi misi a sorridere per poi guardarla dormire come se fosse una bambina… togliendo il fatto che riuscivo a vedergli dal suo vestito la spaccatura con dietro le sue tette. Il cuore cominciò a battermi forte.
Gli passai la mano dietro la testa fino ad arrivare a toccare la sua spalla. Tuttavia, preso dall’adrenalina e dagli ormoni, decisi di andare un po’ più in là, fino a toccare il seno. Anche se erano sotto al vestito si sentiva che era bello sodo. Palpeggiai un poco, sentendo il suo capezzolo indurirsi quando poi sembrò che si stesse svegliando.
Ritirai immediatamente il braccio. Lei si svegliò piuttosto riconcoglionita, si vedeva dal suo atteggiamento che non si era minimamente accorto di quello che era appena successo.
Si scusò per essersi appoggiata a me e si fece un caffè. Dovette uscire perché doveva fare la spesa nel mercato lì vicino. Mi disse che era meglio se mi facevo in quel momento la doccia. Mi diede un asciugamano, prese delle buste e uscì.
Una volta fatta la doccia mi sedetti sul water guardando un paio di cose sul telefono.
Mi stavo eccitando da morire: ero in casa sua e sapevo che da lì a poco lei si sarebbe fatta la doccia pure lei e in più poco fa le avevo palpeggiato il seno. Ho afferrato il mio cazzo che, al solo pensiero di vedere Carolina coi suoi maturi e grossi seni scoperti, stava già diventando duro. Con l’indice sinistro ho cominciato a stuzzicarmi i capezzoli e l’eccitazione stava salendo alle stelle quando ad un tratto… lei entrò dalla porta(in un secondo momento mi disse che aveva dimenticato gli occhiali da sole).Mi piantai lì di sasso, ero fisso, immobile e il mio cazzo non era da meno. Quest’ultimo era oggetto d’attenzione della Carolina, lo fissava e poi guardava me e poi ricominciava a fissarlo. Quattro secondi che sembravano un eternità. Chiuse la porta, mentre io, vulnerabile, nascosi con le mani il mio pisello.
Continua…
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…
Due gemelle come protagoniste scatenano le mie più turpi fantasie. Se il giorno che stavo per cominciare la stesura del…
W-O-W! Non scherzavi quando dicevi che questa sarebbe stata più hot. E devo dire che di carne al fuoco ne…
Questo è forse il capitolo più noioso dell'intera storia, prometto che i prossimi saranno più "ad alta temperatura", come dicono…
Breve, ma d'impatto. Interessante. Attendo il seguito!