Le situazioni e le persone di questi racconti sono reali, solo i luoghi ed i nomi sono di fantasia.
Conosco Maria da più di trentanni, da quando lei ed il suo compagno di allora, vennero ad aprire un negozio in un locale del palazzo dove io e mia moglie abitavamo.
Nel giro di pochissimo tempo le due donne, pressoché coetanee, si conobbero e divennero amiche.
Maria, una mora dai capelli neri, lunghi, un po’ mossi, occhi verdi, non molto alta, forse non arrivava al metro e sessanta, ma con un corpo da sballo: un piccolo seno, forse una seconda, ma rotondo e sodo, gambe snelle, sormontate da quello che era ed è ancora, il suo punto forte, un culo alto con due mezzelune rotonde, che lei amava valorizzare e mostrare indossando pantaloni aderentissimi, leggings a pelle o corti vestitini iperaderenti; insomma una gran figa!
Già da allora mi attirava moltissimo, ma vista la nostra situazione di coppia, non provai mai a sedurla.
Le due donne divennero amiche intime ed anche quando noi, per il mio lavoro, ci trasferimmo in un’altra città, mantennero sempre viva la loro relazione, telefonicamente o con visite reciproche.
A quel tempo il mio lavoro mi teneva, spesso, lontano da casa anche diversi giorni e fu proprio al rientro di uno di questi viaggi che, a casa, non trovai ne mia moglie ne mio figlio.
Pensai che fossero andati a trovare i genitori di lei, i quali mi dissero che al mattino aveva portato il bambino da loro e che poi non l’avevano più vista ne sentita.
Tutte le mie ricerche risultarono vane e quando, ormai, mi ero deciso a chiamare la polizia, mi arrivò una sua telefonata.
Mi annunciava che se n’era andata di casa, era andata a vivere in un’altra città, con un uomo, con il quale già da tempo aveva una relazione e che se avessi voluto il divorzio, me lo avrebbe concesso senza pretendere nulle e che mi avrebbe lasciato anche il bambino.
Sul momento. prima la insultai con tutti gli epiteti che mi vennero in mente, poi la pregai di ripensarci, almeno per il bene di nostro figlio.
Fu tutto inutile, aveva preso la sua decisione e non sarebbe tornata indietro.
Anche Maria, che sentii successivamente, mi disse che era rimasta sorpresa e sconvolta da quello che era accaduto e mi giurò che lei non sapeva di quella relazione, che mia moglie, nonostante la loro amicizia, non gliene aveva mai parlato, anche se da certi discorsi aveva intuito qualcosa.
Vi lascio immaginare quello che divenne la mia vita, stressato dal lavoro, con le pratiche di divorzio e con un figlio undicenne da accudire e far crescere.
Le pratiche di divorzio si svolsero celermente e, circa un anno e mezzo dopo, mi fu offerto di andare, per lavoro, ad occupare un posto all’estero.
Accettai senza indugi, volevo cambiare ambiente e vita.
Mio figlio aveva terminato le scuole medie ed avrebbe continuato le superiori nelle scuole italiane presenti nel paese.
I servizi sociali mi trovarono una signora sulla cinquantina, che assunsi per occuparsi di mio figlio e della casa durante la mia assenza.
Dopo tre anni rientrammo in Italia e ci stabilimmo in una cittadina del Centro Italia.
Al rientro le cose non furono facili, fu difficile trovare qualcuno di fiducia a cui affidare casa e figlio.
Intanto avevo ripreso i rapporti, telefonici, vista la distanza tra noi, con Maria, la quale, lasciato il precedente compagno ormai da anni, si era impegnata in una relazione con un ragazzo più giovane di lei di una quindicina d’anni, conosciuto sul lavoro.
Spero che questo lungo prologo non vi abbia annoiato, ma era necessario per comprendere gli avvenimenti accaduti successivamente.
Era molto tempo che non ci vedevamo, così un giorno decisi di andare a trovarla nella sua città.
Fu molto contenta di rivederci, soprattutto mio figlio, del quale, per volontà di mia moglie, era la madrina di battesimo.
Erano ormai circa sei anni che non ci vedevamo, ma quando la rincontrai provai la stessa emozione ed attrazione di molti anni prima.
Era, ormai, più che quarantenne, ma aveva mantenuto lo stesso fisico e la stessa aria provocante di tanti anni prima.
E fu mentre mangiavamo una pizza, noi due soli, visto che mio figlio era uscito con sua figlia, ormai adulta e prossima a sposarsi, che mi venne in mente un’idea balzana.
Presi il discorso alla larga, raccontandole le difficoltà che avevo a trovare qualcuno che si occupasse della casa, per finire proponendole, se era interessata a trasferirsi da noi ed ad occuparsene lei; chiaramente con vitto ed alloggio ed uno stipendio.
Ci pensò su per un po’.
Il periodo che stava attraversando era difficile, la ditta dove lavorava aveva chiuso i battenti e lei per sopravvivere si era adattata a fare le pulizie per i privati; sua figlia conviveva con un uomo e avevano deciso di sposarsi; la relazione con il ragazzo era ormai agli sgoccioli.
Il giorno dopo mi diede la risposta; sì accettava, perché voleva bene sia a me, come amico, ed a mio figlio e, soprattutto, aveva bisogno di lavorare, meglio per me che per altri.
Si trasferì da noi un mese dopo e, devo dire, la sua presenza cambiò radicalmente la nostra vita.
Ora dovete sapere che Maria è sempre stata una maniaca della pulizia e quando non aveva altro da fare era sempre in giro, con uno straccetto a spolverare.
Il problema era che la sua tenuta era sempre costituita da magliette leggere, sotto le quali danzavano libere le sue tettine, e da leggins così aderenti che, quando si chinava, mostravano la perfetta rotondità del suo culo e lo spacco della figa, come se fossero nudi.
Ora, io, dal divorzio, avevo avuto qualche relazione, peraltro tenuta sempre segreta, per non disturbare mio figlio ed ormai da diversi mesi non facevo sesso, se si escludono le rare masturbazioni per svuotarmi le palle.
Quindi queste visioni che lei mi offriva, mi sconvolgevano gli ormoni e più di una volta la sera, a letto. mi masturbavo pensando a lei e a quello che avrei fatto a quel culo fantastico.
Poi un giorno accadde quello che da tempo desideravo.
È arrivata l’estate.
Mio figlio, finite le scuole, si è trovato un lavoretto come aiuto bagnino sulla costa, non molto lontano da casa, la sera dorme in una stanzetta, che divide con un altro ragazzo, allo stabilimento balneare.
Maria è partita per il matrimonio della figlia e tornerà tra una settimana.
Ed io sono qui, solo, ad affogare nel sudore, davanti alla televisione.
I giorni passano e Maria rientra dal suo viaggio: non vedevo l’ora, ho veramente sentito la sua mancanza.
Il pomeriggio successivo, quando rientro, la trovo, indovinate un po’, che sta spolverando, perché, a suo dire, durante la sua assenza io ho trascurato la casa.
Il problema è che per fare le pulizie, visto il caldo, ha indossato un paio di shorts così aderenti da non nascondere niente e sopra una corta tshirt, ai piedi ha un paio di zatteroni di sughero molto alti.
Quando si china per spolverare il tavolinetto, il culo mi balla davanti in modo troppo eccitante.
Non ce la faccio più! Non resisto!
Mi avvicino e appoggio i palmi delle mani su quei globi perfetti, stringendoli.
-“Che fai Mauro?” – mi chiede girando la testa, ma senza alzarsi ne scostandosi.
-“Quello che desidero da tanto tempo.” – rispondo ansimando – “Tu mi fai impazzire, da sempre”.
-“E perché hai aspettato tutto questo tempo?” – mi fa spingendo indietro il culo e strofinandolo sul mio uccello duro, costretto nei pantaloncini.
Rimango così stupefatto che non trovo niente da rispondere.
Allora è lei a prendere l’iniziativa.
Si solleva, si gira e s’incolla a me facendomi sentire la durezza dei sui seni sul mio petto.
Le cingo i fianchi e abbasso la testa per baciarla.
Lei si solleva sulla punta dei piedi e le nostre labbra si toccano.
Sento la sua lingua che cerca di farsi strada tra le mie, le socchiudo e ci lasciamo andare in un bacio appassionato, mentre le mie mani scendono di nuovo al suo culo per accarezzarlo.
Le mie dita cercano l’elastico degli shorts e provano ad abbassarli, ma lei si stacca dal bacio e mi blocca.
-“Eh no mio caro, non credere di cavartela con una scopatina qui nel salone.” – mi dice staccandosi da me – “Vieni” – mi fa prendendomi per mano.
Mi trascina in camera sua e giunti davanti al letto si gira verso di me.
Solleva la tshirt e se la toglie lasciando liberi i suoi senini, poi infila le dita nell’elastico degli shorts e si gira inchinandosi; lentamente li fa scivolare lungo le gambe portandosi dietro anche il tanga che ha sotto. regalandomi la visione paradisiaca del suo culo nudo, poi sale sul letto.
-“Era questo che volevi vedere?” –mi fa guardandomi da sopra la spalla ed allargandosi le natiche con le mani, mostrando così anche la figa perfettamente depilata.
-“Spogliati” – dice sdraiandosi sul letto.
I miei pochi indumenti volano via ed in pochi attimi sono nudo
-“Vieni, guarda cosa ti aspetta” – m’invita allargando le gambe con le mani – “dimostrami quanto ti piacciono”.
Non mi lascio pregare e mi fiondo fra le sue cosce, affondando la lingua tra le labbra dischiuse della figa.
Comincio a leccarla passando la lingua su e giù, dalla figa al buchetto, cercando anche di penetrarlo.
-“Sììì… Cosììì… Bravooo… Continua mi stai facendo impazzireee…” – mormora con la voce roca di piacere.
Ed io continuo, continuo fino a quando la sento fremere nell’orgasmo.
-“Oraaa… Sììì… Non ti fermare sto per godere…” – urla – “Sììì… Vengooo…”
Dimena i fianchi come un’ossessa mentre il piacere la travolge, continuo a leccarla, anche se la lingua mi fa male.
Quando l’onda dell’orgasmo lentamente si placa, abbassa le gambe e prendendomi la testa mi attira su di se, baciandomi dolcemente.
-“Sei stato bravissimo.” – mi dice a fior di labbra – “Era da tanto che non godevo così intensamente.” – “Ora, però, tocca me” – e con una spinta mi rovescia di schiena accanto a lei e si stende sopra di me.
Inizia a baciarmi partendo dalle labbra e, poi, scendendo giù, lentamente, lungo il corpo, lasciando una scia umida e regalandomi dei brividi dappertutto.
Quando le sue labbra arrivano all’altezza del cazzo ferma la discesa ed inizia a leccarlo, dalla radice alla punta e poi di nuovo alla radice.
Un calore intenso, umido, mi avvolge il glande e lentamente tutto il resto dell’asta; me lo ha preso in bocca!!
Comincia ad andare su e giù dandomi un piacere intenso.
-“Ti piace?” – sussurra arrestandosi.
-“Sei fantastica!” – le rispondo con voce flebile – “Ma se continui così mi fai godere subito ed io voglio scoparti”.
-“Provvediamo subito.” – e così dicendo si solleva e passa le gambe attorno ai miei fianchi.
La sua mano cerca la mia asta rigida e se la passa tra le labbra umide della figa.
Quando trova il punto giusto, si lascia scendere impalandosi.
-“Aaagghh…” – è il rantolo di piacere che le esce dalle labbra quando l’asta è completamente in lei.
Comincia, così, a cavalcarmi, facendo sbattere il suo pube contro il mio ed impalandosi fino al fondo dell’utero.
Essendo ancora eccitata dall’orgasmo precedente, le bastano una decina di movimenti, poi rovescia la testa all’indietro e inizia a tremare.
-“Sììì… Che bellooo… Sto venendooo… Godooo… Sììììììì…”
Il suo corpo s’inarca all’indietro, sento la sua figa stringermi internamente e divenire liquida, mentre sfoga il suo nuovo orgasmo.
Mentre si dimena in preda al piacere, decido di prendere io l’iniziativa.
Tenendola per i fianchi e senza uscire da lei, la rovescio sotto di me.
Le sollevo una gamba sulla mia spalla e prendo a scoparla così, con impeto.
Lei che non aveva ancora finito l’orgasmo continua a godere senza soluzione di continuità.
-“Sììì… Cosììì… Scopami… Fammi godere ancoraaa…”
Ma anch’io sono arrivato al limite; affondo dentro la sua figa sempre più velocemente e sento il piacere montare.
-“Non venirmi dentro… Non sono protetta” – mi dice tra le nebbie del piacere, quando si accorge che sto per venire.
Con uno sforzo di volontà esco dal caldo abbraccio della sua figa, mi sollevo ed appoggio il cazzo tra i suoi seni.
Sono sufficienti pochi sfregamenti e vengo riempiendole il viso di calda sborra.
Esausto mi distendo accanto a lei e le accarezzo il ventre con dolcezza.
Ma non finì lì
Restammo a letto tutto il pomeriggio a darci piacere reciproco e alla sera, dopo aver mangiato una pizza a letto, ci addormentammo abbracciati.
I commenti e i suggerimenti sono ben accetti, scrivetemi pure a miromarco@myyahoo.com
Ciao volevo semplicemente ringraziarti per questo bellissimo racconto ; i personaggi ,la trama,lascrittura sono degni di fare parte di un…
Due gemelle come protagoniste scatenano le mie più turpi fantasie. Se il giorno che stavo per cominciare la stesura del…
W-O-W! Non scherzavi quando dicevi che questa sarebbe stata più hot. E devo dire che di carne al fuoco ne…
Questo è forse il capitolo più noioso dell'intera storia, prometto che i prossimi saranno più "ad alta temperatura", come dicono…
Breve, ma d'impatto. Interessante. Attendo il seguito!