Mariano divenne loro ospite fisso un paio di volte al mese, a Rebbi bastava e le scopate con Giangi erano diventate molto più arrapanti. Nella loro intimità lui aveva preso a darle della troia e della vacca, la cosa la eccitava almeno quanto piaceva a Giangi essere chiamato cornuto o schiavo.
Quando veniva Mariano però, a parte una volta in cui si era fatta prendere da dietro da lui ed aveva spompinato Giangi, il copione era sempre una scopata fra lei ed il quarantenne, Giangi guardava a volte anche da molto vicino, la leccava mentre il pistone di Mariano la riempiva, ma non la scopava mai con il suo amico presente.
Rebbi capì, anche guardando di nascosto il telefonino di Giangi, che voleva di più. In forma anonima aveva scritto il loro racconto su un forum mettendo una mail che lei non conosceva e che conteneva la parola cornuto, aveva il sospetto che tale mail avesse ricevuto diversi riscontri ma non aveva certezze.
Vide dalla cronologia di Giangi che lasciava, almeno lei aveva l’impressione fosse così, il telefono senza blocco, che i film che il suo compagno guardava erano sempre più spinti verso la dominazione della donna sul compagno. In alcuni lui aveva la gabbietta all’uccello, in altri era ammanettato, in tutti veniva apostrofato sia dalla femmina che dal maschio (o dai bull in alcuni la donna veniva presa in tutti i buchi contemporaneamente). Cominciò a notare la costante che il cuckold alla fine ripuliva con la lingua tutta la sborra che il bull aveva sparso sulla donna e la sua mente si convinse che tutti i messaggi contenuti nei film che Giangi lasciava aperti, fossero input per lei.
Si vergognava ad andare in un sexy shop, creò una mail ad hoc e acquistò, usando la carta di Giangi, diversi articoli utili alla dominazione su un famoso sito cinese. In un solo colpo comprò uno strap on con diversi falli di misura e colori diversi che potevano essere indossati dalla donna, cunei anali, gabbietta sia in silicone che in acciaio ed un paio di dildi che per dimensioni erano molto vicini al cazzo di Mariano.
Nascose il tutto poi, una sera che stavano aspettando Mariano, tirò fuori la gabbietta ed un cuneo anale.
Quindi chiamò Giangi e gli disse: “stasera voglio andare oltre il solito e tu fai parte del mio piano. Mettiti questi” e gli porse la gabbietta in silicone ed un cuneo anale insieme ad un tubetto di gel.
“Dici sempre che vuoi essere dominato e stasera il livello salirà caro il mio cornutello”.
Giangi rispose con un “grazie padrona” che la eccitò.
Quando arrivò Mariano cominciarono a scopare furiosamente, lei era eccitata e vedere il suo compagno così sottomesso la faceva riempire di umori. Si era anche messa a sua volta uno degli altri cunei nel culo.
Quando Mariano la prese si rese conto che il secondo canale era occupato e la cosa lo infoiò terribilmente.
“Stesera voglio che il cornuto ti succhi il cazzo e che tu me lo sbatta nel culo, senza delicatezza, insultando quel frocetto che vuole che la sua donna sia sbattuta come una troia da film porno”.
Si mise a 69 con Giangi al quale però non succhiava il cazzo che era imprigionato nella gabbietta. Mariano dietro di lei la prendeva a pecora.
“Se vuoi che Mariano mi inculi, tu Giangi succhialo”
Mariano estrasse il suo cazzone nero dalla figa di Rebbi, e lo infilò fra le fauci di Giangi che pur di vedere la sua donna sfondata in culo dall’amico era disposto a tutto.
Lo succhiò inizialmente in modo titubante, non aveva mai preso un cazzo in bocca poi scoprì che gli piaceva pure e lo leccò e succhiò come una mignotta di lungo corso.
La cosa non sfuggì ai due amanti, a Mariano perché il livello del pompino era molto cresciuto, a Rebbi per gli ansimi ed i gridolini di piacere di Mariano.
Quando Rebbi decise che era abbastanza disse: “frocetto libera l’uccellone che ora me lo voglio far infilare fino alle viscere”.
Giangi lasciò uscire il cazzo di Mariano dalla bocca e lui, per ringraziarlo, gli diede un paio di schiaffi col membro dicendogli “sei proprio un caro collega, la prossima volta che siamo in ufficio da soli voglio che me lo succhi e poi chiameremo quella troia della tua donna in videoconferenza in modo che possa vedere che zoccola sei e lei si masturbi guardandoti”.
L’idea mise un brivido lungo la schiena di Rebbi e l’uccello di Giangi nella gabbietta tentò di espandersi provocandogli un forte spasmo.
Il culo di Rebbi fu abbondantemente lubrificato con del gel, lei si sdraiò su un fianco e fece cenno a Mariano di mettersi dietro di lei. Mariano che di cazzi in culo ne aveva già infilati diversi, aveva una ottima tecnica. Appoggiò la cappella allo sfintere lubrificato come il suo membro ed iniziò a spingere delicatamente guadagnando qualche millimetro alla volta fino a che la cappella non fu tutta dentro. Rebbi era senza fiato, nonostante il gel il buco le bruciava ma resisteva. La faccia di Giangi era a pochi centimetri dai due e lui leccava le parti esterne come per partecipare all’inculata. Erano alcuni anni che Rebbi non gli dava più il culo e quel rinnovato desiderio della sua donna che sconfinava nella voglia di umiliarlo e sottometterlo sempre di più, lo eccitava anche se era molto doloroso per via della gabbietta.
Mariano poi riprese e piano piano infilò quasi tutto il bastone nel retto della donna.
“Fermo sei arrivato in fondo” ansimò Rebbi.
Allora Mariano si ritirò fino a quasi tirare fuori la cappella e poi riaffondò. Andò avanti un po’ mentre Giangi leccava la figa della compagna facendo sì che il dolore dell’inculata si mischiasse al piacere del cunnilingus.
E poi una esplosione, Mariano urlò un sì animalesco sborrando copiosamente nel culo di Rebbi la quale era nel frattempo prossima a venire. Il sentire l’uomo venire dentro di lei la eccitava sempre più ed il contemporaneo trattamento di Giangi le diede il colpo di grazia facendola urlare per un orgasmo lunghissimo nonostante il bruciore all’ano.
Mariano una volta calmatosi estrasse il suo uccello da quel culo ormai spanato che restò spalancato. Rebbi espulse con un po’ d’aria, buona parte della sborra che aveva e che finì in faccia a Giangi che la leccò con libidine ripulendosi del tutto.
Il buco di Rebbi restò oscenamente spalancato per alcuni minuti eccitando Giangi che lo guardava estasiato.
Rebbi allora gli disse, anche se non sentirò molto voglio dare il culo anche a te stasera, togliti la gabbietta”.
Giangi era combattuto fra il suo desiderio di dominazione che non prevedeva di avere parte attiva, ed il fatto che Rebbie, pur capendolo, volesse fargli quel regalo ed accettò.
Tolta la gabbietta l’uccello si induri con due menate, lo appoggiò al culo della compagna che si era messa alla pecorina e lo infilò senza alcuna fatica anche se non si era ricordato di lubrificarlo (ma era comunque scivoloso per l’eccitazione).
Pompò Rebbi per un paio di minuti poi venne copiosamente visto che era tre giorni che non facevano l’amore. Farfugliava parole che erano un mix di schiavo (grazie padrona) e di amante che sbatte la sua vacca (sei una gran troia rotta in culo).
Rebbi sentì poco, il culo era spanato però le parole del suo compagno la eccitavano per cui, già mentre veniva inculata, aveva iniziato a sgrillettarsi e poco dopo che Giangi era venuto ebbe un ulteriore orgasmo seppure non forte come il precedente.
Si sdraiarono sul letto sfiniti mentre Mariano li guardava e li prendeva in giro “che teneri che siete, la mignotta ed il cornuto finocchio, una bella coppietta”.
Rebbi e Giangi si guardarono negli occhi e, era quello che erano diventati ma non gli piaceva che Mariano lo ricordasse loro.
Rebbi che era in una posizione migliore rispetto a Giangi disse a Mariano: “non ci piace questo, finché si scopa tutto va bene, una volta finito no. Per ricordarti che Giangi ed io siamo comunque una coppia per un mese non farti vedere”.
“In ufficio anche quando saremo soli terrai l’uccello al suo posto” aggiunse Giangi con Rebbi che sorrideva per il pizzico di dignità che stavano recuperando.
“Ok, ok, avete ragione, ho esagerato, mi scuso ed accetto la punizione”, chiuse Mariano.
Si lavarono, si rivestirono e poi uscirono a mangiarsi una pizza tutti e tre insieme come vecchi amici.



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
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Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...