Skip to main content
Racconti di DominazioneVoyeur

Andre&Valy – La trasferta di lavoro – Parte 1

By 23 Ottobre 2025No Comments

Andrea era stravaccato sul divano, Valy era in trasferta a Roma per l’evento che la sua azienda organizzava ogni anno a gennaio. Si erano sentiti un paio di ore prima e si erano messi d’accordo che si sarebbero risentiti una volta che la serata fosse finita, nel frattempo ne approfittava per riguardare per l’ennesima volta “Episodio VI” di Guerre Stellari, da bravo nerd qual era. Non che Valy non lo fosse, ma Guerre Stellari proprio non le era mai piaciuto.

Darth Vader stava per gettare l’imperatore nel pozzo della seconda Morte Nera quando il cellulare si illuminò mostrando delle notifiche Telegram, Andrea lo aprì distrattamente e c’era un messaggio piuttosto enigmatico “Ciao amore, ti ho fatto un regalo, guarda e poi chiamami, ti amo” e la faccina che manda un bacio, seguito da un video di 35 minuti.

Andrea improvvisamente attirato mise in pausa il film, che l’imperatore morisse per l’ennesima volta gli importava meno di zero. Iniziò a scaricare il file, smaniando per l’impazienza mentre vedeva la percentuale che raggiungeva il 100% in modo non sufficientemente veloce, e una volta finito lo aprì.

* * *

Valeria lo osservava ammiccante dallo schermo del cellulare che evidentemente era appoggiato alla scrivania o qualcosa di simile perché inquadrava tutta la stanza, dalla porta d’ingresso al letto. Due treccine scendevano ai lati del viso e quando si allontanò dallo schermo Andrea ebbe un sussulto al basso ventre alla vista di come era vestita: scarpa nera lucida col tacco, autoreggenti, il completino intimo che Andrea adorava, quello nero e avorio con le mutandine trasparenti, e sopra il babydoll abbinato, anch’esso trasparente. Valeria fece una piroetta in mezzo alla stanza per farsi guardare e Andrea pensò che da li a breve si sarebbe dovuto tirare fuori il cazzo che stava iniziando a diventare duro nei jeans. Improvvisamente sentì bussare alla porta, Valeria fece un sorriso perverso allo schermo e gli mandò un bacio dicendo semplicemente “goditelo” e si voltò per andare verso la porta.

“Però, un’accoglienza così non me la aspettavo” la voce maschile, giovane ma profonda, non nascondeva un tono di eccitazione

“Ti piace?” rispose Valeria mentre faceva entrare l’uomo che aveva parlato

Era sui 40, alto, con la barba, dalla descrizione Andrea dedusse che era il nuovo collega, Andrea sapeva che lui e Valy si erano si erano visti in qualche occasione lavorativa nei mesi precedenti e sapeva anche che lui la stuzzicava parecchio e se lo sarebbe fatto volentieri.

“Eccome, devo dire che la cosa sta diventando ancora più eccitante delle premesse” e dicendo così si chinò per baciare Valeria che rispose al bacio. Andrea vide distintamente la bocca di sua moglie aprirsi e la lingua di lui insinuarsi e giocare con quella di lei, poi si staccò “ma quindi davvero tuo marito non ha problemi se vai a letto con altri uomini?”

Valeria sorrise “Si certo, anzi a lui eccita da morire, diciamo che questo è un mio piccolo regalo per lui, ti eccita la cosa?”

“Ci puoi giurare che mi eccita, e se deve essere un regalo allora deve essere un bel regalo” e dicendo così la spinse in basso, Valeria armeggiò brevemente con i pantaloni e poi tirò fuori il cazzo iniziando a succhiarlo.

Andrea aveva una visuale perfetta, non sapeva se il collega fosse d’accordo con le riprese o se Valeria fosse riuscita a nascondere bene il cellulare che stava riprendendo, ma decise che la cosa non gli importava, e si tirò fuori il cazzo che era diventato di marmo, iniziando a scappellarselo.

Osservò i due spostarsi mentre si spogliavano, Valeria si trovò in ginocchio tra le gambe del collega seduto sul letto: aveva proprio un bel cazzo, massiccio, venoso e con una bella cappella. Valeria lo face scomparire in bocca, e Andrea vide il collega sospirare. Poi scese piano piano con la lingua lungo l’asta fino a raggiungere le palle.

“Bravo, vedo che hai eseguito la mia richiesta…guarda che belle palle depilate” disse Valeria con la voce da porca che solo lei sapeva fare mentre lo fissava, e dicendo così ne prese una in bocca succhiandola delicatamente, per poi farla uscire e leccarla. Il collega ansimò “cazzo, che troia che sei, mi fai impazzire”, Valeria sorrise guardandolo mentre lo segava piano “ma come, tua moglie non ti lecca mai le palle? A me piace da impazzire” e mentre lo diceva riprese a succhiarlo.

Dopo un pò lui si alzò fece sdraiare Valeria sul letto, Andrea vide distintamente la fichetta stretta di sua moglie aperta e umida, e la testa del collega insinuarsi in mezzo alle gambe. La visuale era ostruita, ma vide Valeria sussultare improvvisamente e gemere dal godimento, e si immaginò la lingua del collega che giocava con le sue grandi labbra, e il clitoride duro e scappucciato, mentre le teneva spalancate la gambe. Per completare l’opera pensò che avrebbe dovuto scendere e leccarle anche il buchetto del culo, che a Valeria piaceva moltissimo, e infilarci un dito dentro: sarebbe esplosa in un orgasmo devastante…

Andrea vide Valeria contorcersi, e la curva dell’orgasmo iniziare a salire e incresparle i muscoli della pancia. Quando raggiunse quasi il punto di non ritorno staccò il collega da in mezzo alle gambe e afferrandogli il cazzo con la mano gli disse “dai, adesso scopami che ho voglia”

Lui aveva il cazzo durissimo, rosso e gonfio, e mentre si godeva la sega che gli stava facendo Valeria per tenergli il cazzo duro le disse “ok, prendo un preservativo”

Valeria fece una faccia contrariata “come un preservativo? A me non piace, non hai voglia di farlo a pelle?”

Il collega quasi si strozzò, e stendendola sulla schiena le disse “cazzo quanto sei troia” mentre si sdraiava sopra di lei e le infilava prepotentemente il cazzo dentro la fica, senza alcuna protezione, pelle contro pelle.

Andrea andò in estasi.

“Cazzo si, scopami, scopami” Valeria iniziò a gemere mentre il collega la scopava forte, Andrea osservava il suo corpo sopra quello di Valeria, vedeva il sedere alzarsi e abbassarsi ritmicamente mentre la martellava. Andrea era di marmo, mentre immaginava la fica di sua moglie accogliere dentro di lei il cazzo duro e spesso del suo collega. Era una posizione estremamente erotica, la preferita di Andrea.

Valeria gli aveva avvolto la braccia sui fianchi e le gambe erano larghe e alte, ad accogliere un altro corpo li in mezzo, nel suo centro caldo e umido ed eccitato. Andrea vedeva i fianchi di sua moglie muoversi assecondando la scopata, sapeva per esperienza diretta come a Valeria piacesse schiacciare il suo clitoride sul corpo dell’amante di turno mentre era alla missionaria.

Il collega si sfilò e si sdraiò di schiena sul letto, Andrea osservò affascinato il suo cazzo duro e congestionato luccicante degli umori di Valeria “dio come scopi bene, mi stai facendo impazzire” sospirò lui mentre lei gli afferrava il cazzo e se lo puntava all’imbocco della fica impalandosi emettendo un suono di soddisfazione.

Valeria iniziò a muoversi, Andrea conosceva bene quel momento, sapeva che stava cercando il suo piacere, emetteva gemiti sempre più forti mentre il collega le prendeva il seno tra le mani strizzandole i capezzoli. “più forte, stringi più forte” ansimò lei, e all’improvviso emise un gemito di dolore e poi esplose in un orgasmo che la scosse tutta.

Andrea sapeva che dopo l’orgasmo lei era particolarmente sensibile e infatti iniziò a muoversi più velocemente, il collega preso dall’eccitazione la sollevò e la riportò alla missionaria riprendendo a scoparla con vigore ansimando sempre più forte “oddio Vale cazzo, sto godendo, sto godendo, cosa faccio?” le disse spingendosi sempre più forte dentro di lei “godi, si godi cazzo, vieni, vieni dentro dai che voglio sentirla tutta” rispose Valeria e improvvisamente il movimento del suo collega divenne frenetico per poi interrompersi all’improvviso, mentre lui conficcato profondamente dentro di lei le diceva “oddio godo, godo, ti vengo dentro, prendila tutta”…

Dopo che gli spasmi del suo orgasmo si furono quietati, e nella stanza scese il silenzio interrotto solo dai loro respiri, Valeria gli disse “dai esci e datti una sciacquata che poi tocca a me” e dopo aver visto il collega sparire in bagno si alzò dal letto venendo verso il telefono, lo guardò sorridendo e poi afferratolo si inquadrò la fichetta che gocciolava sperma, per poi staccare il video.

Andrea era duro come il cemento armato, e freneticamente scrisse su Telegram “ho voglia di chiamarti, ci sei?”, la risposta arrivò in meno di un secondo “si, non vedevo l’ora padrone” e Andrea premette il pulsate chiamata, sapeva di cosa aveva voglia sua moglie.

* * *

Il viso di Valeria lo guardava sorridente

“Padrone, ti è piaciuto lo spettacolo?”

“Da impazzire, non puoi neanche immaginare quanto”

“Bene, e adesso cosa stai facendo? Ti stai segando?”

“Ovvio, che domande fai? E’ stata dura non venire mentre guardavo il video, alcuni pezzi li ho dovuti saltare perché altrimenti non ce l’avrei fatta ad arrivare in fondo”

“Bravissimo, dai fammi vedere come sta il tuo cazzo” Andrea girò la telecamera dello per inquadrare il cazzo durissimo e congestionato “mmm ma bravo, guarda che cazzo duro che abbiamo, ti piace proprio vedere la tua schiava mentre si scopa altri uomini”

“Si cazzo, lo sai, mi eccita da morire” Andrea si stava segando il cazzo velocemente

“E’ stata proprio una bella scopata sai?” disse Valeria con il tono da gattina che usava in certe circostanze

“Ho visto, e ho visto pure che eri preparata…ti sei portata delle cose molto sexy da indossare”

Valeria sorrise “Oh si, è da un mese che il collega sta pesantemente flirtando con me, e sapevo che sarebbe potuto succedere qualcosa al meeting se solo avessi voluto…e ho voluto”

“E non mi hai detto nulla…”

“No padrone, volevo farti una sorpresa. Mi hai sempre detto che ti eccitava l’idea che facessi sesso alla tua insaputa e ti dicessi tutto una volta finito …e così l’ho fatto” Valeria lo guardò sorridente “Ho fatto male padrone? La tua schiava ha sbagliato”

“Cristo no, sei stata bravissima, sei fantastica quando fai così, una schiava perfetta” Andrea era ormai sulla Luna, il cazzo un pezzo di marmo

“Allora ti è piaciuta la mia sorpresa?”

“Si”

“E dimmi, ti è piaciuto che mi sia fatta scopare a pelle, senza preservativo?”

“CAZZO SI!!!” Andrea quasi stava urlando mentre stringeva il cazzo fino a farsi sbiancare le nocche, gli faceva male da quanto forte si stava segando

“Mmm cazzo quanto sei porco, padrone so che ti piace quando mi faccio scopare a pelle…dai fammi vedere come ti stai segando” e una volta visto proseguì “cazzo ma sei enorme e durissimo…quanto ti manca per venire?”

“Pochissimo, sento l’orgasmo che sale” rispose Andrea

Valeria sorrise maliziosa e porca “Allora vogliamo parlare di quella cosa lì?”

“Quale?”

“Lo sai benissimo padrone”

“Intendi che ti sei fatta venire dentro?”

Valeria sorrise “Si padrone, proprio quella cosa li, la tua schiava riempita dalla sborra di un altro maschio”

“Si, mi è piaciuto tantissimo” rispose

“Allora pensaci padrone, pensa a lui col cazzo nudo dentro di me, io sotto di lui, sentivo il suo cazzo che andava avanti e indietro e all’improvviso l’ho sentito pulsare, si contraeva dentro la mia fichetta e ho sentito la sborra che mi riempiva…è stato bellissimo, da rifare”

A queste parole Andrea iniziò ad ansimare “oddio si amore godo godo godo”

“Si padrone, godi, godi, godi, pensa alla tua schiava porca e obbediente” disse Valeria mentre Andrea finiva di rantolare guardandola con la vista annebbiata.

Per commenti, opinioni o semplicemente due chiacchiere scrivi a tyrionlannister.270979@gmail.com

Leave a Reply