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Feste di capodanno – cap 2

By 27 Ottobre 2025No Comments

Per chi volesse leggere la prima parte la trova

Feste di capodanno – cap 1

Giorgia da quella sera dedicò un sacco di tempo alla preparazione del suo costumie “Non vedo l’ora di partecipare alla festa” mi disse.
“Non ti facevo così bramosa di scopare qualcun altro davanti a me o di vedermi scopare un’altra”.
“Ma non è quello, o perlomeno non è solo quello. Ti amo, ti voglio bene ti rispetto e credo sia reciproco, questa è una occasione particolare è un po’ la realizzazione del detto latino semel in anno licet insanire” mi rispose.
“E poi diciamocelo, quando scopiamo godiamo ma qualcosa di diverso, se capiterà, farà bene anche alla nostra sessualità”.
Venne la sera del 31, il pomeriggio mia moglie mi aveva spedito a portare in taverna le cose che aveva preparato, una torta salata di zucchine ed una serie di voul-au-vent sfiziosissimi.
Quando tornai trovai sul letto i nostri due costumi.
Giorgia si era procurata un paio di sandaletti leopardati sul rosso maculati nero con un tacco a spillo extra sottile altissimo. Sarebbero venuti sicuramente utili anche per noi, pensai.
Il ”vestito”, se così lo si può definire, era composto da una minigonna elasticizzata di pelliccia sintetica anche essa sul rosso ma tigrata e da un top di uguali fantasia e materiale. Di fianco una busta con quella che dall’illustrazione si intuiva essere una tutina a microrete completa a maniche lunghe ed apertura al cavallo. Me la immaginai indossata da Giorgia e mi venne il cazzo duro. Andai in cucina e Giorgia mi guardò e disse “Hai visto la mia mise? Non ti chiedo cosa ne pensi, il tuo uccello parla per te, bene spero faccia lo stesso effetto anche agli altri ragazzi così mi voteranno e sul palco mi darò da fare. Spero anche che essendo la novità possa servire per vincere il premio”.
“Ma che premio, vincere significa che dovrai scopare con uno dei ragazzi e davanti a tutti e se ti capita uno che non ti piace?”
“Non ti preoccupare, a parte che i ragazzi sono tutti scopabili, credo che nasando i gusti delle altre ragazze, è facile che sia scelto Luciano, indubbiamente un manzo notevole. Da ragazzi tutte gli hanno fatto almeno un pompino e con le feste ha spesso vinto il primo premio e credo che solo un paio non le abbia ancora montate”
“Ehilà che linguaggio da suburra, non ti avevo mai sentito parlare così e, in certi momenti non mi dispiace affatto” le risposi abbassandomi i pantaloni avvicinandomi a lei.
Non perse tempo, si inginocchiò ed iniziò a leccarmelo. La cosa durò un paio di minuti poi si tolse i pantaloni della tuta da casa che stava indossando, si issò sul bancone della cucina ed allargando le gambe mi disse “Fammi vedere cosa sanno fare la tua lingua ed il tuo uccello!”.
Mi tuffai a pesce eccitato per quella che era quasi una novità (di solito Giorgia non voleva mai scopare in cucina con la scusa che fosse poco igienico) ma anche un po’ preoccupato, se solo parlare di Luciano la faceva infoiare così ero destinato, visto il look tiracazzi che si era preparata per la festa, a vederla trombare di gusto con Luciano. Sarebbe sicuramente riuscita a farsi dare due botte anche se non avesse fatto parte della coppia vincente. Di contro speravo di entrare fino alle palle in tutti i buchi di Nadia. Era molto spregiudicata da quello che raccontava, lei e suo marito Roberto ogni tanto praticavano lo scambio di coppia ed aveva anche raccontato che una volta in Francia, mentre erano in vacanza, erano andati in un club privé e lei si era cimentata in un glory hole dove aveva spompinato tre cazzi ed il più grosso, dopo avergli messo il preservativo, se lo era anche presa in figa con molta soddisfazione sua e di Roberto che nel frattempo, col cazzo infilato in uno dei buchi, si era inculato una MILF molto esperta.
I pensieri non mi distrassero dal leccare la figa di mia moglie, attività che mi piace assai soprattutto quando inizia a mugolare come una cagna in calore e mi spinge la testa verso la figa. In meno di 5 minuti Giorgia mi implorava di scoparla. Mi alzai ed inizia a strofinare la cappella sulle grandi labbra e la infilai con due colpi. Era fradicia di umori. Non sapevo se dovuti alla mia attività preparatoria o al pensiero di Luciano. La mia mente faceva arzigogoli, e se mentre la scopava lei stava pensando a Luciano?
“Mirco sfondami voglio tutto il tuo cazzo e riempimi” queste parole fecero svanire i miei cattivi pensieri, le diceva di getto tanto era infoiata, non erano ragionate. Quelle parole mi stimolarono ulteriormente ma lei era già partita e stava godendo come una matta. Quando mi accorsi che aveva terminato l’orgasmo uscii da Giorgia, la feci scendere dal bancone e mettere alla pecorina appoggiata ad esso. Con l’uccello tutto bavoso degli umori di entrambi, strofinai il suo buchetto posteriore. Passavo dalla figa fradicia dove raccoglievo umori all’entrata posteriore ed a ogni giro infilavo un pezzo di cappella lubrificandola.
Al quinto giro Giorgia mi disse: “se vuoi il culo prenditelo, smettila di cincischiare lo voglio dentro anche io”.
Non capitava spesso che me lo desse per cui iniziai ad infilare la cappella che scivolò dentro bene poi con pochi colpi fui tutto dentro ed iniziai a pomparla con foga. Lei assecondava i colpi con movimenti del bacino,
Io misi una mano davanti ed iniziai a sgrillettarla per darle piacere.
Ancora mi tornò in mente l’immagine di Luciano, questa volta sul palchetto della taverna mentre stava inculandosi mia moglie con le altre coppie schierate sotto che un po’ si masturbavano vicendevolmente mentre io guardavo atterrito. Intanto Marika, la moglie di Luciano, mi diceva: “quando Luciano incula una donna la sfonda talmente tanto che poi difficilmente chi viene dopo sente qualcosa”.
In realtà era tutto frutto della mia fantasia, non sapevo e non ne avevano mai accennato in compagnia a quali fossero le dimensioni di Luciano.
Questo pensiero mi fece prolungare la durata, però quando Giorgia iniziò a mugolare di piacere il mio amichetto di sotto riprese pieno vigore e sborrai copiosamente nel culo di mia moglie con un orgasmo liberatorio.

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