Mi chiamo Gilberto, ho 55 anni e sono sposato con Milena di 3 più giovane di me. Milena è una bella donna con i capelli rossi, fisico longilineo alta 1,70 occhi verdi e capelli rossi carnagione chiarissima e tante lentiggini. Seconda di seno gambe lunghe ed un modo di vestire sempre a mascherare il suo fisico, gonnelloni lunghi pantalonacci informi scarpe con poco tacco e sempre grosso, maglioni larghi insomma le sue forme non vengono mai evidenziate e valorizzate. Io invece amo molto i look sexy da maiala tanto che diversi miei amici mi hanno sempre detto, conoscendomi, come mai la avessi sposata. A parte questa visione differente sul vestiario, Milena ed io andiamo d’accordo su tutto. A letto, a dispetto del suo look trasandato che non farebbe intuire una natura vogliosa, non mi ha mai negato nulla anzi, a volte è lei, per esempio che mi chiede di metterglielo dietro. Appena messi insieme ogni occasione era buona per scopare ora, dopo oltre 30 anni insieme scopiamo ancora una paio di volte alla settimana a volte inizio io a volte lei per cui non mi lamento.
Per farmi contento a capodanno ed in qualche occasione speciale ha adeguato, almeno parzialmente, il look a quello che piace a me senza però mai scadere nel volgare. Tacco alto ma mai oltre i 10cm, gonna o vestito corto ed attillato ma mai meno di 4 dita sopra il ginocchio, trucco leggero con rossetti mai volgari.
Le poche volte che è uscita vestita un po’ sexy si è accorta che gli uomini la guardavano e non solo perché è una bella donna, io da maschio, ho colto la concupiscenza e la cosa mi ha eccitato da morire. Lei era un po’ in imbarazzo per gli sguardi che si fissavano sulle sue gambe o sulla scollatura (nemmeno particolarmente audace visto che il suo seno non si può definire florido).
Quando subito dopo a casa abbiamo fatto l’amore io ero eccitato come un mandrillo e, anche lei per quanto non volesse ammetterlo, era lusingata dalle reazioni e dagli sguardi ricevuti tanto che la trovavo regolarmente bagnata.
Tutto cambiò con la menopausa. Di solito, almeno per quelli che sono i racconti dei nostri amici, le donne si spengono dal punto di vista sessuale. Per Milena invece fu il contrario. Iniziò a voler fare l’amore ogni due giorni, ad indossare qualche vestito un po’ meno morigerato (senza però mai scadere nella volgarità o nella provocazione). A volte la sera tornavo dal lavoro molto stanco e la trovavo con un négligé molto sexy ansiosa di avere la sua porzione di uccello. Chi al pane non ha i denti si suol dire, erano mesi di lavoro molto intensi nella ditta per cui lavoro. Erano andati in pensione una decina di colleghi e l’ufficio era praticamente dimezzato. Erano stati assunti un paio di ragazzi molto volenterosi ma il carico di lavoro era comunque aumentato a dismisura e lo straordinario di due ore era diventato la normalità. Arrivavo a casa alla sera dopo le 20, stanco morto e non sempre riuscivo a soddisfare la libidine di mia moglie.
Lei però non si perdeva di spirito, come vi dicevo in casa era una femmina caliente ed insieme avevamo usato sex toys e guardavamo film spinti. Mentre prima della menopausa dava poco importanza al tipo di film che lasciava scegliere a me (a lei interessava che il mio amichetto di sotto funzionasse bene), negli ultimi tempi era arrivata a procurare film in cui una donna era al centro dell’attenzione di più uomini. A volte con il marito che partecipava a prenderla in tutti i buchi a volte invece che si limitava a guardarla.
Questo tipo di film devo dire che risvegliavano il mio cazzo anche nelle serate in cui ero più stanco e Milena se ne accorse, trovò di volta in volta film in cui il cornuto lo era sempre di più, da attore coprotagonista a semplice osservatore per finire a farlo ripulire la produzione dei cazzi che scopavano la donna e addirittura a farsi prendere dalla donna con uno strap-on.
Milena che mi conosceva bene notò questa cosa ma non ne parlò, pensava probabilmente che mi sarei imbarazzato ad ammettere che la pratica del cuckoldismo mi sarebbe piaciuta.
E così iniziò a frequentare una sua collega, Erika divorziata, 10 anni più giovane e grande maiala sia per look che per le avventure che raccontava e che Milena mi riferiva per farmi eccitare.
Iniziò ad uscire a metà settimana con Erika per andare a ballare il liscio. Io al mercoledì tornavo a casa che erano quasi le 22 e non la trovavo. C’era invece la cena pronta da scaldare. Di solito Milena tornava verso l’una, a volte un po’ allegra ma mai con segni evidenti di avventure sessuali.
Il suo look che inizialmente era quello morigerato delle uscite con me iniziò a diventare sempre più sexy ma io non riuscivo a godermelo. Di solito quando Milena rientrava cercava di non fare rumore ed io dormivo.
Ne parlavamo nel weekend che invece dedicava a me, iniziammo ad andare a fare la spesa con lei che indossava abiti non proprio succinti ma sicuramente lontanamente parenti di quelli che indossava abitualmente. Anche per andare al lavoro il suo look era cambiato, non esagerava ma la gonna era sempre al ginocchio o poco più corta ed i pantaloni una volta informi divennero pennellati tanto che si poteva intuire il tanga che indossava sotto.
Le scarpe crebbero come altezza di tacco e diminuirono come larghezza ed il suo camminare divenne un ancheggiare favorito da misura e sottigliezza del tacco indossato. Stavo finalmente avendo quello che volevo ma me lo godevo solo parzialmente.
Una sera che mi aveva atteso fino alle 23 quando ero rientrato, la trovai con un babydoll le calze ed un paio di tacchi vertiginosi che si stava masturbando con un dildo nero di dimensioni notevoli, Il mio pisello al confronto sembrava quello di un bambino. Sullo schermo la protagonista, una rossa che vagamente la ricordava, era in mezzo a due cazzoni neri che si alternavano a pomparla nei due buchi.
Quando mi vide entrare non disse nulla ma con l’indice mi fece segno di avvicinarmi cosa che feci spogliandomi in un lampo nonostante la stanchezza. Milena si spostò con il cazzone nero saldamente piantato nella fregna, mi fece segno di mettermi davanti e con una mano muoveva il cazzone di gomma mentre con l’altra mi segava e spompinava. Poi un po’ a sorpresa per me mi disse: “sfondami il culo che voglio essere riempita in tutti i buchi”. Non potevo certo scontentarla, le insalivai il buchetto che si aprì senza fare alcun tipo di resistenza. Milena gemeva e ad ogni affondo nel suo culo sentivo il dildo piantato in figa separato dal mio uccello solo dal sottile diaframma che separa i due orifizi. La cosa mi eccitava molto, vedere la protagonista di un film hard fare quello che stava facendo mia moglie mi fece sbarellare ed iniziai ad insultarla dandole della troia rotta in culo, e ad ogni frase lei ribatteva con qualcosa di più forte. Venimmo insieme, le piantati quattro bordate di sborra nel culo mentre lei andò avanti a gemere per una dozzina di secondi dopo che io ebbi finito.
Crollammo entrambi sul divano lei mi fece segno col dito di leccarla e mentre mi accingevo a slinguazzarle la passera, mi spinse con le mani verso il buco del culo da cui cominciava a colare il mio sperma. L’eccitazione stava svanendo eppure quel gesto la ridestò e mi buttai a capofitto e lei si allargò il buco per far uscire meglio quanto le avevo sparato nell’intestino. Io intanto con il pollice di una mano le titillavo il clitoride e mi accorsi che si stava bagnando di nuovo così oltre a massaggiarle il bottoncino iniziai ad infilarle un dito alla volta nella passera fino a metterne tre e scoparla e farla venire di nuovo.
Non parlammo della cosa, ci infilammo nella doccia insieme baciandoci teneramente e lavandoci a vicenda.
Passò una settimana ed arrivò di nuovo il mercoledì giorno che dedicava ormai regolarmente all’uscita con la sua amica Erika.
Ero tornato alle 22, mi ero scaldato la cena e mi ero guardato la fine di una partita di Champions League poi mi ero addormentato sul divano.
Venni svegliato di soprassalto dalla voce di mia moglie che entrata in casa (scoprii poi che erano le due del mattino) disse: “ho qui un regalino per te caro il mio cornuto!”.
La voce era alterata dall’alcol ma la cosa che mi sorprese di più fu guardarla.
Aveva un giaccone di pelliccia sintetica aperto, arrivava tre dita dotto il sedere ma era più lungo del vestito che indossava, scollatissimo oltre che corto, elasticizzato azzurro elettrico con i brillantini. Disegnava benissimo le sue forme, era quanto di meglio avrei potuto chiederle per look scoperecci. Il fatto che fosse uscita così di casa mi fece venire il cazzo duro dimenticando la frase con cui aveva esordito entrando in casa.
La guardai finalmente in faccia e vidi che il volto ed i capelli erano impiastricciati di una sostanza vischiosa biancastra, capii ovviamente subito di cosa si trattasse anche per la frase che aveva detto entrando.
Si avvicinò e mi baciò sussurrandomi nell’orecchio che se volevo scopare dovevo ripulirla e contemporaneamente mi mise una mano in mezzo alle gambe a saggiare le condizioni del mio cazzo. Accertatasi che era bello duro mi disse “vedo che sei un porco e che ti piace quello che stai vedendo, se vuoi scopare anche tu ripuliscimi bene sopra e sotto”. Il giaccone di pelliccia era già volata per terra, sollevò la gonna e mi fece vedere che aveva un kleenex in mezzo alle gambe. “Non volevo che tu ti perdessi nemmeno una goccia del bel manzo nero che mi ha riempito”. Quindi togliendo il fazzoletto, si inginocchiò con la passera sul mio volto. Iniziai a leccarla con una foga che non avevo mai messo. Ero cornuto e non me ne fregava nulla, stavo ripulendo la sborra di un altro uomo dalla figa di mia moglie e la cosa mi eccitava, la sborra di un altro impiastricciava viso e capelli di mia moglie ed avrei voluto essere lì a mastrubarmi mentre l’uomo le faceva la maschera di bellezza. Mia moglie era diventata una gran vacca io un gran cornuto e non potevo essere più contento.
Quando ebbi finito di ripulirla sopra e sotto Milena estrasse dalla borsetta la nostra macchina fotografica digitale con zoom.
“Vedi caro, sono sicura che ti piacerà vedere come mi hanno sbattuto quei due ragazzi stasera ma non volevo usare il telefonino, troppo pericoloso meglio una vecchia fotocamera di qualità senza connessione”.
Estrasse la scheda di memoria e a inserì nel lettore che era attaccato al televisore.
Nella prima scena si vedevano lei ed Erika in mezzo ad un gruppo di ragazzi di colore che ballavano con appicciati uno davanti ed uno dietro e le due che si strofinavano senza misericordia e le mani dei ragazzi che le palpeggiavano in ogni parte sensibile. Poi la scena si concentrò su di lei che inginocchiata aveva daventi a se due uccelli di notevoli dimensioni anche se non ancora completamente in tiro. I ragazzi avranno avuto poco meno di 30 anni ed in poco tempo gli uccelli erano diventati maestosi, Milena li leccava, strofinava fra loro le cappelle ed ingoiava fino a che uno dei due si staccò per andarle a leccare la passera. Il suo vestito volò via lasciandola su dei tacchi vertiginosi quanto sottili, un calzacollant col buco in mezzo ed una catenina dorata come quelle indossate dalle puttane francesi negli anni 70/80 particolare che mi ha sempre eccitato da morire e che Milena ben conosceva.
Ero concentrato sulla scena e Milena iniziò a leccarmi l’uccello già durissimo.
“Fermati fra il filmato ed il tuo bocchino verrei in pochissimo, spegni e scopiamo, il film ce lo gusteremo in un altro momento”.
Milena spense la tv e si mise a pecora. Inizia a pomparla con foga, dentro era ovviamente ancora sporca di sperma ed il mio uccello scivolava dentro senza trovare ostacoli, probabilmente anche perché il passaggio dei due ragazzi la aveva slargata per bene ed ancora non era tornata alla normalità.
“Sei sfondata come una troia da casino” dissi affondando con forza.
“E no caro, tu non mi davi l’uccello che volevo e me ne sono preso giovane, nero e grosso e non dirmi che non ti piace comunque non sono una baldracca da casino, non ho preso un centesimo da quei ragazzi, solo i loro meravigliosi cazzoni”.
Non ci misi molto a venire, sborrai copiosamente e quando Milena si alzò lo sperma inziò a colarle lungo la coscia sinistra. Il trucco disfatto, i residui di sborra, le calze smagliate ed infine il rivolo che usciva dalla sua passera mi fecero pensare che me la ero cercata, quello che volevo si era verificato con gli interessi e da lì non si sarebbe tornati indietro.
Dopo quella sera guardai il film, Milena non aveva nulla da invidiare alle attrici hard che lo fanno per lavoro anzi si vedeva che lo faceva per il suo piacere. Il fatto che giovani maschi con arnesi notevoli la scopassero mi rendeva pieno di orgoglio. Meglio una ottima torta in compagnia che una cattiva da soli le dissi e ridemmo di gusto insieme.
Da quella volta i ragazzi se li porta a casa una volta alla settimana, il mercoledì non torno più dopo le 22 e sono diventato il cameraman delle prestazioni di Milena. Insieme compriamo su Temu scarpe con tacchi vertiginosi, vestiti da zoccola e calze che completano i look scoperecci.
Quando gli ospiti se ne vano io la ripulisco per bene e poi la scopo nei buchi ancora pieni di sperma dei suoi amanti, alla fine vengo gemendo come non facevo più prima dell’inizio della menopausa di mia moglie.



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
Vedi la tua posta indesiderata
Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...